GIOVEDÌ 13 GENNAIO 2022 07.13.51
Anelli: troppi malati Covid e pochi posti agli altri in ospedale
Anelli: troppi malati Covid e pochi posti agli altri in ospedale Anelli: troppi malati Covid e pochi posti agli altri in ospedale Il presidente dell'Ordine dei medici: "E' il nostro dilemma etico" Roma, 13 gen. (askanews) - "Siamo in una situazione in cui piano piano si stanno riconvertendo i reparti e le sale operatorie per trasformarle in terapie intensive e la pressione sta aumentando al punto da far tornare alla mente quello che era successo nel marzo del 2020". E' quanto afferma Filippo Anelli, presidente della Federazione degli Ordini dei Medici, in un'intervista al quotidiano La Stampa. "Da un punto di vista etico è una situazione difficile", commenta. "I medici hanno il dovere e anche la predisposizione a dover curare tutti. Quello che è successo nella prima ondata nel lodigiano è stato drammatico. C'era carenza di respiratori e quindi di attrezzature con un fabbisogno che cresceva da un momento all'altro e quindi si sono fatte scelte che hanno dato origine a una lunga discussione anche all'interno della categoria. La Siaarti, la Società Italiana di Anestesia ha prodotto un documento e c'è stato un intervento della Consulta nazionale di Bioetica che poneva l'accento sul fatto che i medici potevano valutare l'età come fattore discriminante. In seguito c'è stata una discussione ed è prevalso un orientamento in linea con i dettami della Costituzione: si valuta in base alla risposta migliore alla terapia prendendo in considerazione una serie di parametri", ricorda Anelli. Sarà il criterio che si seguirà nelle prossime settimane? "Credo che non arriveremo mai più ai livelli di emergenza del marzo del 2020", risponde Anelli. "Lo spero perché quella situazione ha lacerato i medici, ha prodotto dilemmi etici in professionisti che hanno dovuto chiedere un aiuto alle istituzioni per capire quale fosse la scelta migliore". Resta il fatto che sia all'estero sia in Italia ci sono medici che ritengono giusto scegliere tra vaccinati e non. "Spero che non ci si debba più trovare di fronte a questa scelta. Se dovesse capitare le indicazioni della Consulta e quelle degli anestesisti ci possono far orientare in base all'appropriatezza e, quindi, cercando di valutare quale paziente può dare la migliore risposta in termini assistenziali e in tema di prospettiva di vita sulla base di diversi parametri. Ricordiamo però che già ora ci troviamo di fronte a un dilemma etico non indifferente: diamo più posti ai malati di Covid e li togliamo a chi ne ha bisogno per altre patologie. Le conseguenze di questa scelta non si vedono nell'immediato ma nel lungo periodo", conferma Anelli. Coa 20220113T071347Z
Nessun commento:
Posta un commento