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venerdì 4 marzo 2022

Anche senza antenna, la radio russa Ekho Moskvy sfida Putin (VIDEO)

 


VENERDÌ 04 MARZO 2022 16.44.56

Anche senza antenna, la radio russa Ekho Moskvy sfida Putin (VIDEO)

Anche senza antenna, la radio russa Ekho Moskvy sfida Putin (VIDEO) Anche senza antenna, la radio russa Ekho Moskvy sfida Putin (VIDEO) "Ormai è stato di guerra a informazione e libertà d'espressione" Mosca, 4 mar. (askanews) - La libertà d'espressione in Russia è sotto assedio e indietreggia quotidianamente "passo dopo passo": è la denuncia del caporedattore della radio indipendente Ekho Moskvy, costretta allo scioglimento dalle pressioni del Cremlino, ma che cerca di continuare a trasmettere in qualsiasi altro modo. Il governo di Vladimir Putin ha privato questa radio - nata nel 1990 e ormai una delle pochissime voci indipendenti rimaste in Russia - dell'accesso alle antenne a causa della sua copertura dell'invasione russa dell'Ucraina cominciata il 24 febbraio, ma i giornalisti cercano di resistere come possono. Alexei Venediktov, caporedattore della radio dalla sua fondazione: "Ora viviamo quasi in uno stato di guerra, e il governo passo dopo passo adotta leggi restrittive che colpiscono la libertà d'espressione in generale, non soltanto i giornalisti. Ma dobbiamo ammetterlo, ci siamo dimenticati di come vivevamo 30 anni fa prima di Mikhail Gorbaciov. Di fatto, stiamo tornando indietro a quell'epoca. Eravamo abituati a vivere e lavorare in quelle condizioni, quindi vivremo e lavoreremo in quelle condizioni". Gli fa eco Nikita Vasilenko, giornalista e producer: "Direi che cerchiamo di mantenere, se così si può dire, uno spirito combattivo. Continuiamo a lavorare. Facciamo tutte le cose che si devono fare in quanto collettivo giornalistico. Diciamo ai nostri ospiti che i programmi saranno trasmessi senza ritardi, che li aspettiamo. Come opereremo dipenderà dalle circostanze. Certo, il guardiano può venire in qualsiasi momento con le chiavi e semplicemente chiudere la newsroom, cancellando i nostri pass. Ma siamo tutti pronti a continuare a lavorare". Contemporaneamente, anche la stazione televisiva indipendente online Dojd ha sospeso le trasmissioni, interdetta a sua volta dalle autorità audiovisive russe per la sua copertura della guerra. E la Duma, il parlamento russo, ha adottato oggi un disegno di legge che introduce ingenti multe e condanne che possono arrivare fino a 15 anni di carcere per chi diffonde "le fake news sulle azioni delle forze armate russe, il loro discredito, nonché appelli a sanzioni contro la Russia". (video su askanews.it) Ape 20220304T164453Z

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