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martedì 5 aprile 2022

NEWS PSICOLOGIA. Unfpa: Ogni anno metà delle gravidanze (121 mln) sono indesiderate

 

MARTEDÌ 05 APRILE 2022 08.12.14

NEWS PSICOLOGIA. Unfpa: Ogni anno metà delle gravidanze (121 mln) sono indesiderate

DIR0245 3 SAL 0 RR1 N/POL / DIR /TXT NEWS PSICOLOGIA. Unfpa: Ogni anno metà delle gravidanze (121 mln) sono indesiderate "257 mln nel mondo non usano alcun metodo contraccettivo sicuro" (DIRE - Notiziario settimanale PSICOLOGIA) 5 apr. - Ogni anno metà delle donne che mettono al mondo un bambino lo fa senza averlo pianificato, desiderato, cercato. Ciò significa che il 6% delle donne di tutto il mondo ha una gravidanza involontaria. Ogni anno 121 milioni di gravidanze sono indesiderate e si stima che il 61% di esse finisca con un aborto. Ad accendere i riflettori sul fenomeno delle gravidanze indesiderate e involontarie è il rapporto su 'Lo stato della popolazione nel mondo 2022' del Fondo delle Nazioni unite per la popolazione (Unfpa) che quest'anno è interamente dedicato, appunto, al tema 'Vedere l'invisibile: intervenire nella crisi trascurata delle gravidanze indesiderate'. Il report è stato presentato da Aidos (Associazione Associazione Italiana Donne per lo Sviluppo Onlus), con una conferenza stampa in Senato e sui canali social dell'associazione. A peggiorare un quadro già impressionante nei numeri, ci sono i dati relativi agli aborti legati alle gravidanze indesiderate: bel il 45% di essi, infatti, viene praticato in modo non sicuro. Le conseguenze sono 7 milioni di ricoveri ogni anno e, nei Paesi in via di sviluppo, costi sanitari per l'assistenza alle donne che hanno subito aborti non sicuri per 553 milioni di dollari all'anno. Queste pratiche causano inoltre dal 5 al 13% di tutte le morti materne, rendendolo una delle principali cause di morte materna. Il report Unfpa pone quindi l'accento sulla contraccezione, sottolineando come, a livello globale, si stima che 257 milioni di donne che vogliono evitare la gravidanza non utilizzino alcun metodo contraccettivo moderno e sicuro. In 47 nazioni, inoltre, circa il 40% delle donne sessualmente attive non utilizza alcun metodo contraccettivo per evitare una gravidanza. Paura, possibili effetti collaterali, rapporti sessuali poco frequenti e opposizione da parte della famiglia o della comunità sono le ragioni principali per cui molte donne non utilizzano alcun metodo contraccettivo, ben più frequenti delle difficoltà di accesso alla contraccezione e ai servizi di assistenza sanitaria e per la salute riproduttiva. L'incidenza delle gravidanze involontarie varia tra le diverse regioni del pianeta. Se in Europa e Nord America il tasso è di 35 ogni 1.000 donne tra i 15 e i 49 anni, in Asia centrale e meridionale sale a 64, per arrivare a 91 ogni 1.000 donne tra i 15 e i 49 anni nell'Africa sub-sahariana. Da quest'analisi, constatano gli autori del report, emerge come i Paesi nei quali ci sono livelli superiori di sviluppo socio-economico, più attenzione all'equità e alle politiche di genere, maggiori possibilità di accesso per le donne alla contraccezione e all'aborto sicuro e legale, i tassi di gravidanze involontarie sono più bassi. Costi sanitari, conseguenze sulla salute fisica e mentale delle donne che sperimentano gravidanze involontarie, costi sociali ed economici legati all'interruzione dei percorsi formativi (nel caso delle adolescenti e in generale delle giovani donne) o al ritiro dal mondo del lavoro, mortalità, maggiore vulnerabilità sociale e aumentato rischio di violenza domestica. Sono innumerevoli le conseguenze di un gravidanza involontaria per una donna, ma anche per il figlio che nasce: queste madri, infatti, sono meno propense a effettuare controlli durante la gravidanza. I loro bambini sono meno controllati dai pediatri, meno vaccinati, hanno maggiori rischi di ammalarsi e di non ricevere cure adeguate. La soluzione per questa grande sfida, constata l'Unfpa, sta nel garantire pieni diritti a tutte le donne. Diversi gli ambiti sui quali sarà necessario lavorare: considerare le gravidanze indesiderate come un problema di tutta l'umanità e non solo delle donne; migliorare ed estendere le politiche di supporto all'autonomia femminile; investire in ricerca; ampliare l'accesso ai servizi di assistenza sanitaria e rendere i sistemi sanitari attenti alle esigenze della salute femminile; rendere accessibile a tutte le donne la contraccezione moderna e sicura; estendere le protezioni sociali; lavorare profondamente per combattere contro la violenza di genere; lavorare sull'empowerment di ragazze e donne. "Se riusciremo a fare questo- concludono gli autori del report- ci avvicineremo alla nostra visione ideale per l'umanità: un mondo nel quale ogni gravidanza è desiderata e in cui ogni individuo sperimenta la piena realizzazione dei propri diritti e del proprio potenziale". (Red/ Dire) 08:11 05-04-22 NNNN

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