SABATO 14 MAGGIO 2022 11.30.37
SANITÀ. PRONTO SOCCORSO, SIMEU: SPECIALIZZANDI IN SERVIZIO O RISCHIO CHIUSURA
DIR0656 3 SAL 0 RR1 N/POL / DIR /TXT SANITÀ. PRONTO SOCCORSO, SIMEU: SPECIALIZZANDI IN SERVIZIO O RISCHIO CHIUSURA SPERANZA: USARLI PER RIMEDIARE A SITUAZIONI COMPLESSE CHE ABBIAMO DI FRONTE (DIRE) Roma, 14 mag. - Sono 600 i medici dell'emergenza e urgenza che nel 2022 hanno scelto di dimettersi dai pronto soccorso, al drammatico ritmo di circa 100 unità al mese; 4.200 sono i medici e il personale infermieristico che mancano nei pronto soccorso italiani (novembre 2021); si calcolano 5.000 medici in meno entro fine 2022; 21-24 milioni sono gli accessi medi ogni anno; 1/3 degli italiani va in pronto soccorso ogni 12 mesi; il 45% di chi resta sulle barelle è in attesa di essere ricoverato. Sono i numeri denunciati dagli oltre 1.000 medici e infermieri della medicina d'urgenza che si sono incontrati al Palacongressi di Riccione, in occasione del Congresso della Società Italiana di Medicina d'Emergenza-Urgenza (Simeu), per dibattere sugli attuali problemi e delineare possibili soluzioni per il futuro. "Occorre fermarsi un secondo a capire come si rilancia il nostro servizio sanitario nazionale, e come possiamo renderlo più forte. Dovremmo lavorare anche usando gli specializzandi per porre rimedio alle situazioni più complesse che abbiamo di fronte a noi", ha sottolineato il ministro della Salute, Roberto Speranza, intervenendo con un video messaggio al Congresso. "Mi auguro che il lavoro che dovremo continuare a fare insieme ci aiuti a individuare proposte concrete che diano una risposta a un pezzo fondamentale del nostro comparto del servizio nazionale che voi rappresentate. Siamo consapevoli dell'importanza del vostro ruolo e della vostra funzione", ha concluso il ministro ricordando il tavolo di confronto istituito con Simeu. Nel corso del Congresso il presidente nazionale Simeu, Fabio De Iaco, ha espresso la necessità di reclutare nuove forze dalle scuole di specializzazione, cambiando lo status giuridico degli specializzandi: "Sono giovani medici, non vecchi studenti. Secondo noi, è fondamentale che svolgano gli ultimi tre anni di specializzazione in ospedale dove potrebbero essere inquadrati come dirigenti con responsabilità commisurate alle competenze".(SEGUE) (Com/Mab / Dire) 11:29 14-05-22 NNNN
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SANITÀ. PRONTO SOCCORSO, SIMEU: SPECIALIZZANDI IN SERVIZIO O RISCHIO CHIUSURA -2-
DIR0657 3 SAL 0 RR1 N/POL / DIR /TXT SANITÀ. PRONTO SOCCORSO, SIMEU: SPECIALIZZANDI IN SERVIZIO O RISCHIO CHIUSURA -2- (DIRE) Roma, 14 mag. - "Non è possibile pianificare un futuro sostenibile senza considerare il proprio passato", ha poi sottolineato Salvatore Manca, past President Simeu, che ha presentato un excursus storico dal pre-Covid ad oggi, per porre l'attenzione sulla condizione presente. Le ombre della medicina dell'emergenza sono state invece delineate da Francesco Pugliese, presidente del comitato scientifico del Congresso: "La medicina di emergenza-urgenza ha sviluppato l'attuale senso di identità in 20 anni, raggiungendo disciplina e specializzazione- ha sottolineato- Nel tempo, si sono sviluppate delle criticità che ora devono trovare soluzioni di sistema: il grave sovraffollamento del pronto soccorso; la carenza di personale, in prevalenza medico e l'integrazione tra il sistema di emergenza-urgenza pre-ospedaliero e ospedaliero". ll futuro della ricerca e dei vaccini è stato invece il tema toccato da Alberto Mantovani, professore emerito presso Humanitas University, direttore scientifico dell'Irccs istituto clinico Humanitas. "I vaccini sono una conquista dell'umanità, un diritto, una sicurezza sulla vita per il futuro. La pandemia ha confermato questo- ha detto- La sfida del futuro è attraversare la dimensione del non conoscere per conoscere insieme, la scienza deve essere al servizio degli individui per una salute condivisa". Gli specializzandi intervenuti al Congresso hanno poi evidenziato i loro principali ostacoli: e possibilità di avanzamento di carriera e la dignità professionale. "C'è il problema delle cooperative, sembra che chiunque possa svolgere il nostro lavoro- hanno detto- Un neolaureato che aderisce a una cooperativa può coprire un medesimo turno con noi, senza nessuna competenza specifica, ma viene pagato fino a 4 o 5 volte di più. Molti si licenziano dall'ospedale per aderire alle coop e, attraverso queste, rientrare negli ospedali che dove lavoravano come liberi professionisti. La coop fa da intermediario con le aziende per assegnare turni e servizi, trattenendo una quota sulle singole prestazioni, che possono essere anche singoli turni. Così il lavoro in team non esiste più".(SEGUE) (Com/Mab / Dire) 11:29 14-05-22 NNNN
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SANITÀ. PRONTO SOCCORSO, SIMEU: SPECIALIZZANDI IN SERVIZIO O RISCHIO CHIUSURA -3-
DIR0658 3 SAL 0 RR1 N/POL / DIR /TXT SANITÀ. PRONTO SOCCORSO, SIMEU: SPECIALIZZANDI IN SERVIZIO O RISCHIO CHIUSURA -3- (DIRE) Roma, 14 mag. - Ma c'è chi non si arrende. L'intervento di Agnese Testori, infermiera Meu, ha sottolineato in modo preciso e incisivo quanto la pandemia abbia esagerato i disagi lavorativi latenti e sommersi legati alle carenze strutturali e di organico che si registrano nelle Unità operative di emergenza-urgenza, Pronto Soccorso e 118. Gli "addetti ai lavori istituzionali" devono valutare che la perdita di professionalità, di competenze e esperienza compromette la qualità dell'assistenza, aumentando il livello di rischio clinico per il cittadino. E' indispensabile l'avvio di un progetto di analisi e determinazione delle competenze degli infermieri dell'emergenza per definire la loro identità. Il personale infermieristico dell'emergenza-urgenza, nei vari ruoli, rappresenta una risorsa fondamentale per il sistema e deve seguire percorsi di formazione specifici, quale prerogativa fondamentale. Secondo Testori "occorre tracciare un percorso coerente di ruoli da ricoprire nel tempo, prevedendo un sistema premiante in grado di conferire equità al rapporto tra contributi e incentivi, in perfetta linea con gli altri membri dell'Ue". Con lei sul palco Francesca Mangiatordi, medico di emergenza e urgenza, che ha sottolineato le buone ragioni per continuare a resistere e a lottare per difendere una 'professione' tra le più complesse e coinvolgenti nel campo della medicina. "Non serve girare il mondo perché il mondo viene da noi". Forte identità e un progetto di gestione uniforme sul territorio è la sua visione del domani. "Bisogna essere concreti, la sanità territoriale non si ristruttura in sei mesi e l'aumento delle borse di studio avrà un impatto solo tra diversi anni. È necessario intervenire con provvedimenti straordinari", il messaggio conclusivo del Congresso Simeu. (Com/Mab / Dire) 11:29 14-05-22 NNNN
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