LE IMPRESE DEL GENIO ITALICO AGLI SGOCCIOLI
Nei comizi elettorali di coloro che da tempo tramestano per il voto forti dalla debolezza del Governo Draghi; dei sondaggi con regia; di una vigente legge elettorale sostanzialmente maggioritaria che nega la proporzionale rappresentatività; questi chiedono il voto per loro nell’interesse degli italiani; delle famiglie e delle imprese; senza mai citare l’aggettivo lavoratori.
Di seguito esempi chiarificatori per i non curiosi in buona fede;
Famiglie dallo stampo cristiano; la loro difesa è caldeggiata da Berlusconi, Meloni e Salvini; notoriamente presunti cattolici esempi indiscussi nel giuoco dello sfasciafamiglie.
Imprese italiane produttrici di motociclette; dagli anni 1950 al 2000 circa il parco nazionale motorizzato a due ruote era percorso da moto Aprilia, Benelli, Bianchi, Cagiva, Ducati, Garelli, Gilera, Innocenti, Laverda, Mondial, Moto Guzzi, Motom, MV Augusta, Piaggio, ecc.: per un totale di 48 aziende; di queste ne sono rimaste solo 13; per la maggior parte fallite e in parte cedute all’estero (in primis in Cina). Ora in Italia circolano innanzitutto moto BMW, Harley Davidson, Honda, Yamaha, Kawasaki, Suzuki; ecc.; solo in parte contrastati da Benelli, Ducati e Piaggio.
Imprese italiane produttrici di automezzi; In Italia producevano automezzi; Abarth, Alfa Romeo, Ferrari, Fiat, Lancia, Lamborghini, Maserati, OM; dando lavoro a cica 200.00 dipendenti, con la dottrina del “libero mercato concorrenziale “, gli Agnelli si sono fagocitati quasi tutto portando poi l’usufrutto nelle speculazioni finanziarie e in Usa nel Michigan alla Crysler. Dei circa 200.00 occupati Fiat (RCA), sono rimaste le isolette italiane di Cassino, Melfi, Pomigliano d’Arco. Premessa la questione occupazionale, il mercato Italiano è ora invaso da Audi, Bmw, Citroen, Ford, Honda Lexus, Mazda, Nissan, Renault, Seat, Toyota, Suzuki, Volkswagen, ecc.
Imprese produttrici di vaccini;
L’azienda farmaceutica americana Pfizer ha lei stessa dichiarato che solo nel terzo trimestre del 2021 ha accumulato 14 miliardi di dollari di profitti dalla vendita dei vaccini contro il Covid-19. Stima pure di raggiungere i 36 miliardi complessivi di dollari di profitti entro il 2022. In Tanzania solo il 4,1% della popolazione ha ricevuto una dose del vaccino anti Covid19. Malgrado sottoposta all’embargo più lungo e feroce dell’era contemporanea (ora vergognosamente orchestrato dalle aziende farmaceutiche private), con 11 milioni di abitanti Cuba ha vaccinato Il 93% della popolazione con particolare attenzione verso i bambini. Quello cubano è un modello valido per tutti i paesi; legato al carro del libero mercato il Governo italiano non ha nemmeno risposto all’invito a parlarne.
Ecco spiegato come Berlusconi, Meloni e Salvini (con Letta che si dice obbligato a concordare con qualcuno di questa specie) intendono difendere gli italiani; in particolar modo chi lavora; i quali, misteriosamente abituati a faticare; eviteranno almeno la fatica di portare un’altra croce indicandoli sulla scheda elettorale. Come sempre strutturalmente fanno, i padroni del vapore difendono loro stessi con i loro interessi; in gran parte aspiranti giocatori d’azzardo per danaro sul risico finanziario della borsa (famiglia Agnelli docet); bai passando attraverso la pratica dell’evasione fiscale. Anziché ironizzare scioccamente sulle aspirazioni imprenditoriali dei cinesi; i pennivendoli italiani della stampa e della TV provino a spiegarci neutralmente il fenomeno disfattista per gli italiani dell’imprenditoria italiana, dimostrato in questo Post ma già in altri precedenti.
Dedicato ai cultori del “si deve scegliere il minore dei mali“; sempre di male si tratta; è come la tortura cinese; goccia dopo goccia; il buco non è sarà rimarginabile.
Enrico Corti
27 luglio 2022
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