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lunedì 11 luglio 2022

"Mia madre aveva un sacco di problemi. Non dormiva, si sentiva esausta, era irritabile, scontrosa e acida." (Anonimo)

 

Mia madre aveva un sacco di problemi. Non dormiva, si sentiva esausta, 
era irritabile, scontrosa e acida. 
Sempre malata, finché un giorno, 
all’improvviso, lei cambiò.
La situazione era uguale, 
ma lei era diversa.
Un giorno, mio padre le disse
– tesoro, sono tre mesi che cerco 
lavoro e non ho trovato niente, 
vado a prendermi un po’ di birre 
con gli amici.
Mia madre  rispose:
– va bene.
Mio fratello le disse:
– mamma, vado male in tutte le materie 
dell’università…
e mia madre  rispose:
– ok, ti riprenderai, e se non lo fai, 
allora ripeterai il semestre, 
ma tu pagherai le tasse.
Mia sorella  disse:
– mamma, ho urtato la macchina.
Mia madre  rispose:
– va bene figlia, portala in officina, 
cerca come pagare e mentre la 
riparano, muoviti in autobus o in 
metropolitana.
Sua nuora le disse:
– suocera, verrò a stare qualche mese 
con voi...
e mia madre  rispose:
– va bene, sistemati  sul divano e cerca 
delle coperte nell’armadio.
Tutti a casa di mia madre ci siamo 
riuniti, preoccupati di vedere queste 
reazioni. 
Sospettavamo che fosse andata dal 
dottore e che le avesse  prescritto delle 
pillole di "me ne frega un cavolo” da 
1000 mg. 
Probabilmente sarebbe andata in overdose.... 
Abbiamo proposto di aiutare mia madre 
per allontanarla da ogni possibile 
dipendenza da qualche farmaco 
anti-Ira.
Ma la sorpresa è stata quando ci siamo 
riuniti tutti intorno e mia madre ci ha 
spiegato:
"Mi ci è voluto molto tempo per capire 
che ognuno è responsabile della sua 
vita, mi ci sono voluti anni per scoprire 
che la mia angoscia, la mia 
mortificazione, la mia depressione, 
il mio coraggio, la mia insonnia e il mio 
stress, non risolvevano   tutti  i problemi.... 
Io non sono responsabile delle azioni 
altrui, ma sono responsabile delle 
reazioni che ho espresso.
Sono quindi giunta alla conclusione 
che il mio dovere per me stessa 
è mantenere la calma e lasciare 
che ognuno risolva ciò che gli spetta.
Ho seguito corsi di yoga, di meditazione, 
di miracoli, di sviluppo umano, 
di igiene mentale, di vibrazione 
e di programmazione neurolinguistica, 
e in tutti loro, ho trovato un comune 
denominatore: alla fine tutti conducono 
allo stesso punto.
E io posso solo avere un’interferenza 
su me stessa, voi avete tutte le risorse 
necessarie per risolvere le vostre vite. 
Io posso darvi il mio consiglio solo se 
me lo chiedete e voi potete seguirlo oppure no, 
Quindi, da oggi in poi, io smetto di essere: 
il ricettacolo delle vostre responsabilità, 
il sacco delle vostre colpe, 
la lavandaia dei vostri rimpianti, 
l’avvocato dei vostri errori, 
il muro dei vostri lamenti, 
la depositaria dei vostri doveri, 
chi risolve i vostri problemi o il vostro 
cerchio di ricambio per soddisfare 
le vostre responsabilità.
D’ora in poi vi dichiaro tutti adulti 
indipendenti e autosufficienti"... 
Da quel giorno la famiglia ha iniziato 
a funzionare meglio, perché tutti in 
casa sanno esattamente cosa spetta loro fare... 
Anonimo

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