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venerdì 14 ottobre 2022

CHIRURGIA: IPERPLASIA PROSTATICA, 4 TECNICHE EVITANO IL 'PIACERE AL CONTRARIO' =

 

VENERDÌ 14 OTTOBRE 2022 13.22.30

CHIRURGIA: IPERPLASIA PROSTATICA, 4 TECNICHE EVITANO IL 'PIACERE AL CONTRARIO' =

ADN0693 7 CRO 0 ADN CRO NAZ CHIRURGIA: IPERPLASIA PROSTATICA, 4 TECNICHE EVITANO IL 'PIACERE AL CONTRARIO' = Urologi Siu, nuove metodiche post-intervento efficaci all'85% contro il primo degli effetti collaterali dell'operazione Milano, 14 ott. (Adnkronos Salute) - In gergo tecnico si chiama 'eiaculazione retrograda' ed è l'effetto collaterale più frequente degli interventi contro l'ingrossamento della prostata: una sorta di 'piacere al contrario', praticamente invisibile nel senso che il liquido seminale non si sfoga all'esterno, ma rientra verso la vescica. Fino al 65% dei pazienti operati lo sperimenta, però ora quattro tecniche possono scongiurare il rischio. A illustrare le nuove metodiche chirurgiche ed endoscopiche che promettono di "salvare l'eiaculazione, con un successo fino all'85%", sono gli esperti della Società italiana di urologia, riuniti da domani a Riccione per il 95esimo Congresso nazionale Siu. Complessivamente - ricordano gli specialisti - l'ipertrofia prostatica benigna riguarda oltre 6 milioni di italiani over 50, con tassi di incidenza sempre più elevati col passare dell'età: interessa la metà degli uomini 51-60enni, il 70% dei 61-70enni e addirittura il 90% degli ottantenni. La malattia non risparmia tuttavia nemmeno i più giovani, interessando anche un 8% dei maschi under 40. Difficoltà nella minzione, frequenza nell'urinare, bruciore e necessità di svuotare la vescica sono i sintomi da non trascurare. Questa condizione "viene trattata con l'endoscopia, come ad esempio l'adenomectomia prostatica, la resezione transuretrale della prostata (Turp) e i vari tipi di enucleazione laser - spiega il segretario generale Siu Giuseppe Carrieri, professore di urologia all'Università di Foggia oltre che prorettore dello stesso ateneo -. Ma la maggior parte degli interventi comporta la comparsa di un'eiaculazione retrograda con l'emissione del liquido seminale verso l'interno, cioè la vescica, e non verso l'esterno. Inoltre presenta un tasso di deficit erettile del 6,5%, a prescindere dalla quantità di tessuto asportato. La conseguenza è un profondo disagio psicologico, soprattutto nei pazienti più giovani. Oggi, grazie a nuove tecniche, è possibile ridurre al massimo questi rischi". Le metodiche 'salva-eiaculazione' sono l'Urolift, la più nota, e le tecniche sperimentali Aquabeam, Rezum e iTind. (segue) (Red-Opa/Adnkronos Salute) ISSN 2465 - 1222 14-OTT-22 13:22 NNNN

VENERDÌ 14 OTTOBRE 2022 13.22.30

CHIRURGIA: IPERPLASIA PROSTATICA, 4 TECNICHE EVITANO IL 'PIACERE AL CONTRARIO' (2) =

ADN0694 7 CRO 0 ADN CRO NAZ CHIRURGIA: IPERPLASIA PROSTATICA, 4 TECNICHE EVITANO IL 'PIACERE AL CONTRARIO' (2) = (Adnkronos Salute) - "L'Urolift è una procedura eseguibile in ambulatorio o in Day hospital, che prevede l'impianto di device simili a mollette di ridottissime dimensioni, capaci di tenere pervio il canale uretrale esercitando una trazione sui lobi prostatici ostruenti", descrive Vincenzo Ficarra, responsabile Ufficio scientifico Siu, professore di urologia all'Università di Messina e direttore del Dipartimento di urologia all'Azienda ospedaliero universitaria 'Gaetano Martino' di Messina. "L'iTind è" invece "una sorta di stent intraprostatico, posizionato per via endoscopica nell'uretra prostatica e lasciato in sede per circa 5-7 giorni, prima di essere rimosso in regime ambulatoriale - prosegue l'esperto - Una volta posizionato, il dispositivo si auto espande provocando una pressione ischemica sull'uretra prostatica e il collo della vescica, e favorendo così la formazione di un canale che permette il passaggio dell'urina". Ancora, continua Ficarra, "il Rezum è una procedura mini-invasiva che utilizza il vapore acqueo. Questo viene iniettato attraverso un ago sottilissimo all'interno del tessuto prostatico ipertrofico. L'energia termica diffusa nell'interstizio del tessuto prostatico per convezione determina rottura delle membrane cellulari, con conseguente progressiva riduzione del volume della ghiandola prostatica". Infine, conclude l'urologo, "il sistema Acquabeam utilizza un getto d'acqua senza impiego di energia termica. La pressione dell'acqua distrugge il tessuto prostatico senza conseguenze termiche o meccaniche per i tessuti limitrofi". (Red-Opa/Adnkronos Salute) ISSN 2465 - 1222 14-OTT-22 13:22 NNNN

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