MERCOLEDÌ 15 MARZO 2023 10.01.23
COVID: NURSING UP, '20MILA SANITARI COLPITI DA LONG COVID MA NON RICONOSCIUTI' =
ADN0164 7 CRO 0 ADN CRO NAZ COVID: NURSING UP, '20MILA SANITARI COLPITI DA LONG COVID MA NON RICONOSCIUTI' = La denuncia del sindacato degli infermieri, 'in Italia non è considerata malattia professionale' Roma, 15 mar. (Adnkronos Salute) - "Secondo i dati ufficiali dell'Inail, ben 320mila infermieri sono stati infettati dal virus del Covid-19, dall'inizio della Pandemia fino a oggi. Ma quanti di questi soffrono degli effetti del Long Covid? Secondo una indagine accurata a livello europeo, redatta in collaborazione con il Satse, il sindacato degli infermieri spagnoli, la media dei professionisti che nei Paesi Ue oggi soffre di postumi del contagio è di circa un sesto del totale dei contagiati. In Italia il numero attendibile è quello di almeno 20mila operatori sanitari, la maggior parte infermieri, che potrebbe essere alle prese con quella che è di fatto una vera malattia ma che non è considerata tale". Lo denuncia il sindacato degli infermieri Nursing Up, che sottolinea come "nel nostro Paese, così come in Spagna, i sintomi legati al Long Covid non sono considerati una malattia professionale". "Le assenze direttamente legate al manifestarsi di una sindrome Long-Covid, sono oggi equiparate, in Italia, alla malattia comune, sia per il trattamento economico, sia per il trattamento normativo. A carico del lavoratore interessato ci saranno gli obblighi di certificazione, con la dovuta attenzione agli oneri di avviso e preavviso immediato in caso di assenze", spiega Antonio De Palma, presidente nazionale Nursing Up. "Quando si subisce un infortunio, il lavoratore ha la possibilità di riaprirlo, qualora dopo la ripresa dell'attività lavorativa presenti dei sintomi o disturbi fisici legati al precedente infortunio. Per effettuare una riapertura infortunio Inail - spiega De Palma - il lavoratore deve recarsi subito dal proprio medico curante (nei casi più urgenti anche al pronto soccorso) per farsi certificare che si tratta di una ricaduta del medesimo infortunio già denunciato e registrato dall'Inail. In questi casi l'Istituto assicuratore parla generalmente di Riammissione in temporanea. Questo non è possibile per chi soffre di Long Covid, ad oggi difficile da dimostrare. Eppure il Long Covid, ha tutte le caratteristiche per essere annoverato tra le malattie professionali. Purtroppo ad oggi mancano ancora chiari criteri, condivisi internazionalmente, per definirlo e questo crea una incertezza nella diagnosi e una ampia variabilità nella identificazione di questa condizione". (segue) (Com-Sal/Adnkronos Salute) ISSN 2465 - 1222 15-MAR-23 10:01 NNNN
MERCOLEDÌ 15 MARZO 2023 10.01.23
COVID: NURSING UP, '20MILA SANITARI COLPITI DA LONG COVID MA NON RICONOSCIUTI' (2) =
ADN0165 7 CRO 0 ADN CRO NAZ COVID: NURSING UP, '20MILA SANITARI COLPITI DA LONG COVID MA NON RICONOSCIUTI' (2) = (Adnkronos Salute) - Accanto all'incertezza e alla mancanza di criteri chiari per definire i Long Covid "ci sono numerosi studi, per altro autorevoli, confermano la presenza di determinati sintomi che - sottolinea il presidente di Nursing Up - perdurano in particolare negli operatori sanitari, in questo caso gli infermieri, la categoria di lavoratori che si è maggiormente infettata. Tra i gli effetti più noti del Long Covid, ce ne sono alcuni neurologici alquanto preoccupanti, che sono molto simili a quelli di una condizione da stress traumatico, ma in realtà, sempre più esperti, sostengono con certezza rientrino negli effetti postumi di chi ha contratto l'infezione. "Inoltre - prosegue - dall'indagine, condotta su giovani operatori sanitari, emerge che gli effetti del Long Covid sono molto più comuni e frequenti per chi ha contratto la forma cosiddetta 'wild' del virus, ovvero quella dei primissimi mesi della pandemia, a differenza delle varianti come Omicron che inciderebbero molto meno su questa patologia. Disturbi del sonno, depressione del tono dell'umore (tristezza, irritabilità, insofferenza, mancanza di interesse nei confronti di attività che prima piacevano), ansia, stress, psicosi: sintomi preoccupanti, che lo stesso infermiere, e anche il medico curante, in un primo momento, pensa chiaramente siano relativi alle difficoltà lavorative, ai turni massacranti. Invece potrebbe trattarsi chiaramente di sintomi legati al Long Covid". Inoltre, "da uno studio caso-controllo pubblicato su Jama Health Forum - conclude De Palma - durante il follow-up di un anno è stato sperimentato un maggiore utilizzo dell'assistenza sanitaria per un'ampia gamma di complicazioni: aritmie cardiache, embolia polmonare, ictus ischemico, malattia coronarica, insufficienza cardiaca, broncopneumopatia cronica ostruttiva e asma. E' stato registrato anche un aumento della mortalità: 2,8% rispetto all'1,2% dei controlli". (Com-Sal/Adnkronos Salute) ISSN 2465 - 1222 15-MAR-23 10:01 NNNN
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