Il canto del cigno del Sistema?
Negli ultimi 50 anni i risparmi in eccesso posseduti delle varie nazioni del pianeta erano indirizzati verso il dollaro degli Stati Uniti. Ora sta accadendo quel che i ministri del tesoro di quel paese, (a partire dal Clintoniano Larry Summers) non avevano immaginato.
Detti capitali ora stanno cercando altre collocazioni internazionali; arabi, russi; cinesi; giapponesi; asiatici in genere e anche europei; sono meno disposti a sostenere il debito americano con i propri capitali, indebolendo il dollaro.
Come mosse disperate, prima Donald Trump poi Joe Biden (con il sostegno della Fed) hanno deciso manovre fiscali in debito pari a 4 mila miliardi di dollari; ma il capitale finanziario Usa sta sbattendo i denti contro un paracarro.
Nel 2021 si è così registrata una smobilitazione con un disinvestimento mondiale del dollaro; con la Cina acquirente in massa del debito Usa; le mosse finanziarie capitalistiche non sono bastate e ma sono una delle ragioni della guerra in Ucraina, fomentata da Usa e Nato.
Le “sanzioni” economiche internazionali stabilite unilateralmente dall’area “euro-atlantica” (sono un “diritto-potere solo dell’Onu), come conseguenza hanno avuto che la Russia ha deciso di eliminare l’Euro dal suo Fondo patrimoniale nazionale; sostituendolo solo con lo yuan cinese e l’oro; ripercuotendosi nella crisi dei prezzi e dei consumi nelle nazioni europee,
La finanza mondiale sta approdando rapidamente verso la de dollarizzazione; trascinandovi l’euro per il mega deficit commerciale dei paesi Ue. Ora Il fondo russo è composto per il 60% da yuan cinesi e per il 40% di oro.
Le analisi sono tratte da documenti di Pasquale Cicalese “Contropiano“ e Guido Salerno “Milano Finanza“; come da articoli di “Global Times”; dai quali si scopre anche che i cosiddetti “palloni spia cinesi“ in Usa sono stati inventati per compattare l’opinione pubblica americana (e mondiale) sulla “necessità Usa“ di aumentare il suo debito di altri 19 miliardi di dollari in 10 anni; il tutto porterà il sistema verso un’ulteriore de-dollarizzazione.
L’acuirsi della crisi del sistema, da Carlo Marx profetizzata come ovvio sbocco per la sua stessa struttura contradditoria, potrebbe essere una buona notizia a condizione che i partiti italiani della sinistra cambino registro, non limitandosi alle parole, o peggio agli inciuci, ma impegnandosi in chiari progetti alternativi specifici sui singoli temi; ma innanzitutto organizzando crude manifestazioni per niente diplomatiche a sostegno.
Per l’Italia lasciatasi contagiare da minoranze neofasciste al governo per conto dei ricchi e dei benestanti; tutti fedeli seguaci della dottrina dell’odio verso i poveri; verso gli “arcobaleno“; verso gli immigrati e verso tutti coloro che non accettano il bigottismo originario da irrazionali misteri inspiegabili; la necessità di cambiare è vitale.
Siamo addirittura vittime di portatori di morte per gli anziani; incurabili dalla sanità pubblica in via di disfacimento quasi totale con l’impossibilità d’effettuare esami specialistici privati a pagamento; il regime d’odio è personificato da Giorgia Meloni nei suoi vocianti e improbabili comizietti da avanspettacolo, irrispettosi e fuori luogo.
Si finge meraviglia per la crisi demografica; falsa, perché poi si lasciano artatamente morire da soli gli umani non più produttivi; liberi di morire come sono liberi di vivere nel superfluo i bene-stanti; ma anche gli incoscienti media-stanti; tutti indifferenti al disastro che sta accadendo.
Enrico Corti
29 marzo 2023
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