Translate

lunedì 6 novembre 2023

LAZIO. IL 17 NOVEMBRE SCIOPERO CGIL-UIL 'A DIFESA DEI SALARI E DEI DIRITTI'

 LUNEDÌ 06 NOVEMBRE 2023 10.40.31


LAZIO. IL 17 NOVEMBRE SCIOPERO CGIL-UIL 'A DIFESA DEI SALARI E DEI DIRITTI'

DIR0499 3 LAV 0 RR1 N/POL / DIR /TXT LAZIO. IL 17 NOVEMBRE SCIOPERO CGIL-UIL 'A DIFESA DEI SALARI E DEI DIRITTI' (DIRE) Roma, 6 nov. - Per il 17 novembre, la Cgil e la Uil di Roma e del Lazio hanno proclamato 8 ore di sciopero in tutta la regione per alzare i salari, estendere i diritti e contrastare una legge di bilancio che non ferma il drammatico impoverimento di lavoratrici, lavoratori, pensionate e pensionati e non offre futuro ai giovani. "Perché crediamo serva un'altra politica economica, sociale e contrattuale, che non solo è possibile, ma necessaria e urgente". Lo sciopero è stato indetto "per cambiare la proposta di legge di Bilancio e le politiche economiche e sociali fino ad ora messe in campo dal Governo ed a sostegno delle piattaforme rivendicative che unitariamente abbiamo presentato". Poi c'è il tema dell'emergenza salariale: "Non c'è alcuna risposta all'emergenza salariale: hanno annunciato '100 euro in più nelle buste paga', ma si limitano a confermare quelle in essere, già falcidiate - in media del 17% - da un'inflazione da profitti e speculazione. Hanno detto di voler rilanciare la contrattazione collettiva ma non stanziano le risorse necessarie a rinnovare i contratti del pubblico impiego e a sostenere e detassare i rinnovi nei settori privati. Hanno detto di voler incrementare la spesa sanitaria, ma continuano a indebolire il sistema sanitario nazionale spingendo cittadini e personale verso la sanità privata". E ancora: "Tagliano le risorse alla scuola pubblica e alle politiche sociali (casa, affitti, bollette e povertà), alla disabilità e non mettono nulla per la non autosufficienza e sul trasporto pubblico locale. Avevano promesso di cancellare la legge Fornero invece la peggiorano restringendo le già limitate misure di flessibilità in uscita (quota 103, opzione donna, ape sociale), tagliando i futuri assegni dei pubblici e la rivalutazione delle pensioni in essere; e di fatto stabilendo dal 2024- le uscite per tutti con i 67 anni di vecchiaia, i 42 anni e 10 mesi di anticipata (uno in meno per le lavoratrici) e i 71 anni per giovani e donne nel sistema contributivo. Non ci sono interventi per il lavoro stabile e contro la precarietà, anzi: reintroducono i voucher e liberalizzano l'uso dei contratti a termine".(SEGUE) (Com/Red/Dire) 10:39 06-11-23 NNNN

Nessun commento: