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venerdì 29 dicembre 2023

Il Grande Israele e il piccolo mondo antico umano perduto. ( a cura di Enrico Corti )

 Il Grande Israele e il piccolo mondo antico umano perduto.

Anche l‘ultima Risoluzione Onu del 12 Dicembre proposta per; “1°, “un immediato cessate il fuoco umanitario nella Striscia di Gaza; 2°, la liberazione immediata e senza condizioni di tutti gli ostaggi; 3°, le garanzie d’accesso degli aiuti a Gaza per ragioni umanitarie”; è stata votata dalla maggioranza della Assemblea ONU; ma non è vincolante per il voto contrario espresso da Usa; Israele; Austria e Rep. Ceca.

L’Italia dal Presidente del Consiglio “madre e cristiana“, si è pilatescamente e vergognosamente astenuta, alimentando ancora nel frattempo i finanziamenti ai paesi in guerra; tutto ciò mentre vengono alla luce i disegni criminale dei paladini del libero mercato; meritandosi l’Italia dalle nazioni non atlantiste il riconoscimento dell’appartenenza tra la “coalizione dei paesi del male“ (altro successo internazionale di Giorgia Meloni).

Ad oggi sono 21.320 i civili uccisi bombardati a Gaza da Netanyahu, fra cui ottomila bambini; più 242 in Cisgiordania per di più con l’aggiunta dell’uccisone di 136 membri dello stesso personale Onu e di circa 50 giornalisti; come festeggiamento di tutto questo genocidio, Ieri il Governo Israeliano ha organizzato a Tel Aviv un’adunata paramilitare di ragazzi che, in quanto ignoranti, hanno inneggiato alla vendetta (22.000 circa compresa la Cisgiordania contro 1.400) e alla guerra; senza mai nominare le vittime palestinesi ma solo gli ostaggi catturati il 7 ottobre.

  La cantante ebrea Noa Limone, che nel 2006 fu riconosciuta a San Remo vincitrice del Premio della Critica “Mia Martini“, ha recentemente reso pubblico che Israele sta applicando una procedura di guerra segreta chiamata “Protocollo Annibale“; tale procedura legittima anche l’uccisione in extremis di propri militari pur di non lasciarli prigionieri del nemico; così da evitare patteggiamenti con la controparte per lo scambio di prigionieri; considerato disdicevole per l’orgoglioso sionismo israelita.

Secondo anche le testimonianze di alcuni coloni israeliani, l’esercito israeliano ha ucciso molti dei suoi stessi cittadini per impedire al nemico di prenderli come ostaggi. Questo spiega la fucilazione da parte israeliana dei tre propri militari che il 16 dicembre 2023, alzando bandiera bianca e parlando in ebraico, chiedevano il rientro nell’esercito nazionale, ma considerati inaffidabili da eliminare dopo la loro prigionia palestinese. In nome di uno dei misteriosi Dio, si è giunti alla volontaria uccisione dei propri fratelli in nome del mercanteggiare; è l’apocalisse umana.

Il giornale israeliano HAARETZ pubblica che la laburista Israeliana Shely Yachimovich ha dato corpo ai sospetti già trapelati, avanzando il dubbio che quanto è successo il 7 ottobre  con l’attacco di Hamas sia stato una messa in atto del “Protocollo Annibale“; per poi scatenare la repressione sulla striscia di Gaza; ha motivato l’ulteriore sospetto con la presa d’atto che l’attaccato Kibbutz di Nir Ytzhak era a ridosso delle prima linea israelita; praticamente circondato dal suo esercito, che non ha difeso i partecipanti al raduno festoso.

Shely Yachimovich ha pure scritto: 1°, “i giornali israeliani non fanno sapere ai loro lettori quanto sta accadendo nella striscia di Gaza e in Cisgiordania; 2°; “c’è una violenta campagna per impedire qualsiasi indagine sul Generale di brigata israeliano Barak Hiram, che in una casa a Be’eri ha consapevolmente ucciso 12 ostaggi, bambini compresi”.

Nelle quotidiane lezioni di democrazia che ci vengono propinate, quel che non è più accettabile, è che in nome dei finti patriottismi nella massima assemblea mondiale espressione della democrazia questa viene offesa e resa inutile sul piano vincolante per volontà di esigue minoranze autoritarie, attente solo ai loro interessi; economici e di potere militare. Di fronte all’evidente catastrofe umanitaria in corso, chi è per il diritto alla vita batta un colpo.

Enrico Corti

29 dicembre 2023

 

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