Translate

mercoledì 21 febbraio 2024

Il Bene e il Male. (a cura di Enrico Corti)

 



“errata corrige“; ovviamente nel recente documento “il bene e il male“, gli italiani in “carcere miseria“ sono sette milioni e non sette miliardi. Scusandomi per l'errore, , Enrico Corti. 
--
Il contenuto di questo e-mail è rivolto unicamente alle persone cui è indirizzato, e può contenere informazioni la cui riservatezza è tutelata.

Sono vietati la riproduzione e l'uso di questo e-mail in mancanza di autorizzazione del destinatario. Se avete ricevuto questo e-mail per errore, vogliate cortesemente contattarci immediatamente per e-mail.

Rispetta l'ambiente: se non è necessario, non stampare questa e-mail.




Il Bene e il Male.

Con ancora ignote le cause della morte di Aleksej Navalny, le forze del “bene dell’occidente“ hanno immediatamente giudicato la causa; “è stata la forza del male dell’oriente con a capo Putin“.

Al grido di “democratici di tutto il mondo unitevi“ (quelli che fingono di un sapere che democrazia sta per garanzia del diritto di partecipazione di tutti, generi, ceti, categorie, minoranze, nella gestione della cosa pubblica; ma che in Italia accettano che tra Senato e Camera non c’è la presenza di un solo operaio) è in corso una indegna tragicommedia a sostegno di un personaggio così descritto dalla scrittore indipendente    Nicolai Lilin; moldavo di origine siberiana, vissuto in Italia per vent’anni dal 2004 ivi naturalizzato, con opere letterarie pubblicate da Edizioni Einaudi, tra le quali anche “Putin l’ultimo Zar“.

Ha dichiarato Nicolai Lilin all’ANSA; “Navalny “non è mai stato un politico, era un nazista che lavorava per l’occidente; è sbagliato dire che Navalny era un oppositore di Putin, perché far l’oppositore politico si deve  comprendere il valore dell'esistenza; ciò che Navalny non ha mai saputo e voluto capire non avendo lui un programma o un'idea politica, Navalny era solo uno strumento di propaganda; un blogger che attraverso i social diffondeva solo le sue idee e le sue opinioni personali».

            Ancora i democratici libertari vocianti “libertà pe Navalny“; si fanno ammaestrare

da personaggi dalla nullità rappresentatività, come Calenda e Renzi, che nulla fanno per liberare dal “carcere nazionale chiamato miseria i sette miliardi di italiani ivi reclusi“.   

Per anticipare ed occultare le sue azioni illegali condannate nel 2014, Aleksej Navalny nel 2011 ha inventato la Fondazione Anticorruzione; da lui sessa sciolta nel 2020 dopo essere stato costretto a rimborsare 88 milioni di rubli, (oltre un milione di euro), ad una azienda privata per averla indebitamente accusata con false notizie “pro domo sua“.

Nel 2007 Aleksej Navalny ha fondato il movimento politico xenofobo Narod (Popolo), lanciando un video messaggio dichiarante che i musulmani del Caucaso (che sono la maggioranza) in quanto scuri di pelle sono come gli scarafaggi, che possono essere uccisi con le palette ma, essendo umani, con loro si devono usare le pistole.

Nel 2008 lo xenofobo chiede l’espulsione dalla Federazione Russa di tutti i cittadini georgiani, per poter poi dichiarare da russo poi guerra contro la Georgia.

Nel 2013 Navalny ha definito i cittadini nativi dell’Azerbaigian "orde di immigrati illegali“ da cacciare “anche con misure primitive e disperate“.

Nel dicembre 2014 Aleksej Navalny è condannato assieme al fratello Oleg a tre anni e mezzo di reclusione domiciliare non per presunti reati politici; ma per aver rubato criminosamente  30 milioni di rubli (circa 335 mila euro) presso la filiale russa della società francese Yves Rocher produttrice di cosmetici; famosa per avere tra i clienti milioni di casalinghe, operai e  contadini russi. Un ladro. Grazie alla cattiva e antidemocratica Russia, la condanna per frode è stata poi condonata.

Per via dei suoi video e delle sue dichiarazioni pro-nazionaliste di stampo nazista che costituiscono un incitamento all’estremismo e all'odio; nel 2021 Amnesty International ha sospeso per quattro mesi a Navalny il titolo di "prigioniero di coscienza.

            Al cospetto di un simile spregevole amante della libertà dell’odiare; del rubare e dell’insultare; il 19 febbraio Rai3 ha aperto il TG delle 19 con ben 16 minuti di glorificazione dell’eroe per l’occidente delle disuguaglianze; le decine di persone presenti in piazza a Mosca la Rai le ha fatte apparire migliaia; i successivi quatto minuti del TG, come sempre da Gerusalemme ci è stato illustrato con dovizia l’ultimatum lanciato da Netanyahu contro i palestinesi, dei quali, in rispetto alle nostre sensibilità, ci è stata risparmiata l’ultima carneficina dei civili causata dall’invasione israelita (l’ennesima dal 1967, con il territorio israelitico rimasto vergine) ipocritamente chiamata guerra. Rai; state preparando anche l’Italia alla guerra civile?

            Enrico Corti

            21 febbraio 2024  

 

--
Il contenuto di questo e-mail è rivolto unicamente alle persone cui è indirizzato, e può contenere informazioni la cui riservatezza è tutelata.

Sono vietati la riproduzione e l'uso di questo e-mail in mancanza di autorizzazione del destinatario. Se avete ricevuto questo e-mail per errore, vogliate cortesemente contattarci immediatamente per e-mail.

Rispetta l'ambiente: se non è necessario, non stampare questa e-mail.

Nessun commento: