La nuova MV; le sceneggiate delle due “amicone, da Lampedusa a Strasburgo. (a cura di Enrico Corti)

 

da Enrico Corti

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La nuova MV; le sceneggiate delle due “amicone, da Lampedusa a Strasburgo.

 

In Europa convivono Stati come il Liechtenstein, con un PIL pro-capite di 139.100 dollari, e la Moldavia con uno di 6.700 dollari (il 4,82% del secondo paese rispetto al primo e sua 20°a parte).

            Nel continente, il salario orario lordo medio è di Euro 47,2 in Lussemburgo e di 10,7 in Lettonia (36,5 euro in meno del secondo rispetto al primo pari al 77,33%); secondo Money.it, in Italia il salario-stipendio medio è di Euro 21,5.

            Dall’alto del suo stipendio mensile di 31.250 euro, Ursula Von del Leyen non si accorge che la disuguaglianza è un dato non solo intercontinentale, (africano, orientale, ecc.); ma sta profondamente dentro l’Europa che lei dice di governare; quindi per l’U.E. dovrebbe proporre misure unitarie inter-paesi su salari minimi e regimi pensionistici, ma storicamente, i suoi provvedimenti riguardano solo i diritti civili (non quelli sociali) e gli interessi imprenditoriali.

            Nel discorso “programmatico“ di ieri a Strasburgo, Ursula Von del Leyen ha risfoggiato la solita retorica produttivistica serva del consumismo senza una proposta per risanare le sopra citate condizioni dei lavoratori , per un’Europa dei produttori antitetica ai diritti dei lavoratori consumatori; riconfermando gli slogan; “competitività; concorrenza liberista; finta democrazia perché senza rappresentatività di tutti i ceti e le classi“, non pubblicamente governata da partiti per conto di tutte le classi, (innanzitutto quelle prive di ricchezze). ma dominata da poteri economici-finanziari non ha detto nulla per sottrarsi alla conclamata sudditanza U.E. verso gli Usa; finanziari, economici e militari, sui quali persino il “leggero“ Giorgio Gaber ha già scritto; “l’Europa esisterà solo quando ci saremo liberati dagli americani“.

            Nel tipico schema “in politica si fa quel che si può“, (quindi non quel che è giusto nel rispetto per i più deboli), anche i PD per regioni tattiche ha votato l’Ursula, senza riflettere su di un programma fatto per il Capitale contro il Lavoro.

Ma la “solida politica“  neo democristiana ha preferito parlare dell’Ucraina da sostenere per tutto il tempo necessario; in altre parole per una pace giusta che potrà esserci con la continuità della guerra e dopo la sconfitta della Russia; verso la quale l’Ursula”, ha detto; “non bisogna mai mostrare docilità“; perché?  Prescindendo dall’assunto che docilità sta per diplomatica e civile disponibilità al dialogo a prescindere dalle ideologie e dalle politiche (dote che evidente Ursula Von der Leyen non ha); ma la Russia non fa parte del continente Europa? Anziché rimuovere la ragione dello scontro Ucraina-Russia (iniziato nel 2014 con l’intervento delle bande neonaziste Azov nel Donbass con l’assassinio di 15.000 civili d’etnia russa, colpevoli d’aver fatto vincere un referendum). ancora una volta anziché assumersi un ruolo negoziatore Ursula Von del Leyen aizza il fuoco, mettendo a repentaglio la pace su tutto il pianeta.

Dal canto suo Giorgia Meloni con il suo comportamento da “manfrina“ ha tradito “l’Italia fondatrice“, testimoniando l’irrilevanza del nostro paese in Europa; altro che “determinante“; Antonio Taiani è stato eletto Vice Presidente dell’Assemblea non in quanto italiano ma come rappresentante del PPE; con la Von der Leyen il ritorno della Democrazia Cristiana sotto mentite spoglie.    

La novizia di “Lotta Continua per il potere a chi non lavora“, Giorgia Meloni in qualità di “conservatrice, ma non come rappresentante degli italiani“, ha preso un’altra legnata sul groppo; come sempre e come faceva il Duce, malgrado i fatti reali accaduti canta ancora una volta vittoria; c’è un solo per fargli capire il significato di perdere; toglierli in qualsiasi modo la poltrona su cui immeritatamente poggia il didietro; suggerito e legittimato dal diverso parere o voto espresso  sull’U.E dalle tre più alte cariche del Governo; Presidente e Vice Presidenti.

Enrico Corti

19 luglio 2024

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