Translate

venerdì 11 ottobre 2024

Salute: donne con rischio aumentato trombosi, ecco perche' =

 

VENERDÌ 11 OTTOBRE 2024 12.54.59


Salute: donne con rischio aumentato trombosi, ecco perche' =


Salute: donne con rischio aumentato trombosi, ecco perche' = (AGI) - Roma, 11 ott. - Ogni anno si verificano nel mondo circa 10 milioni di casi di malattia tromboembolica venosa (TEV) e una persona su 4 muore per cause correlate alla trombosi. La TEV rappresenta infatti la terza piu' frequente malattia cardiovascolare (dopo infarti e ictus) ed e' anche una delle piu' comuni cause di mortalita' e disabilita' a livello mondiale. Ma e' una condizione largamente prevenibile e trattabile. A patto di conoscerla e riconoscerla. "Nella vita di una donna - ricorda il professor Roberto Pola, docente di medicina interna presso l'Universita' Cattolica del Sacro Cuore, campus di Roma, direttore della UOSD Percorso Trombosi di Fondazione Policlinico Gemelli e Segretario Nazionale della Societa' Italiana di Angiologia e Patologia Vascolare (SIAPAV) - esistono condizioni peculiari che la pongono a rischio di trombosi: l'assunzione di pillole estro-progestiniche, per la terapia ormonale, puo' aumentare il rischio di trombosi in particolare se associata al fumo; la gravidanza e il puerperio sono periodi a rischio trombotico; la menopausa torna ad essere un periodo ad aumentato rischio". E ci sono decisioni terapeutiche complesse da prendere. "Una donna che sviluppa trombosi in gravidanza - spiega il professor Pola - potrebbe dover proseguire la terapia anticoagulante per prevenire nuovi episodi a vita, perche' in questo caso non si tratta di una trombosi 'provocata', come quelle che insorgono dopo una frattura o un intervento chirurgico; la trombosi in gravidanza pone la donna in un'area intermedia nella quale c'e' una condizione che ha 'favorito' la trombosi, ma magari si tratta anche di una persona piu' predisposta alle trombosi". Cosa fare per ridurre il rischio trombotico? "Movimento, evitare la stasi venosa, non prendere troppo peso - spiega il professor Pola-. Nelle donne con i segni dell'insufficienza venosa cronica (varici, teleangectasie, vene reticolari superficiali) e' consigliabile la calza elastica. Mentre i campanelli d'allarme da valorizzare per eseguire in tempi rapidi un ecodoppler venoso sono una gamba che si gonfia, si arrossa o fa male". Proseguendo nella storia naturale della vita di una donna, si arriva alla menopausa; e qui, aumenta di nuovo il rischio trombotico. "Tra le varie alterazioni che si verificano in questo periodo- ricorda il professor Pola - ci sono anche quelle dell'equilibrio coagulativo ed emostatico. A contribuire all'aumento del rischio trombotico sono anche l'aumento di peso, la riduzione dell'attivita' fisica, l'aumentata concentrazione plasmatica di alcune proteine coagulative. Anche la terapia ormonale sostitutiva puo' contribuire ad aumentare il rischio trombotico in donne predisposte. C'e' poi naturalmente tutto il tema delle trombosi nelle pazienti con alcuni tumori femminili, come quelle con tumore dell'ovaio, anche se il rischio aumenta in generale per tutti i tumori, con un incremento di rischio di circa 4 volte". (AGI)Red/Pgi (Segue) 111254 OCT 24 NNNN

VENERDÌ 11 OTTOBRE 2024 12.54.56


Salute: donne con rischio aumentato trombosi, ecco perche' (2)=


Salute: donne con rischio aumentato trombosi, ecco perche' (2)= (AGI) - Roma, 11 ott. - "Mentre la donna ha una stigmate di aumentato rischio trombotico che la accompagna per tutta la vita - ricorda il professor Valerio De Stefano, Ordinario di Ematologia all'Universita' Cattolica, direttore della UOC Servizio e Day Hospital di Ematologia di Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCSS, Presidente della Societa' Italiana per lo Studio dell'Emostasi e della trombosi (SISET) - in realta', per quanto riguarda la terapia anti-coagulante non ci sono sostanziali differenze di genere, rispetto a quella riservata all'uomo. Viene segnalata una minore incidenza di eventi emorragici maggiori, ma la donna che deve essere sottoposta a terapia anticoagulante, in eta' fertile, ha un ulteriore problema legato al fatto che soprattutto i nuovi anticoagulanti orali diretti hanno un effetto importante sul flusso mestruale, aumentandolo in maniera significativa e questo naturalmente puo' avere un impatto significativo sulla qualita' di vita, in particolare nelle pazienti che hanno indicazione a fare il trattamento a lungo termine". Oltre ai cosiddetti 'nuovi anticoagulanti orali' (che e' ormai un controsenso definire cosi', visto che si stanno avviando alla genericazione), all'orizzonte ci sono gli antagonisti del fattore XI, ma i trial clinici sono ancora in corso. "La vera novita' in campo terapeutico - spiega il professor De Stefano - riguarda invece il fine tuning della terapia anticoagulante, in particolari contesti e situazioni. A esempio la tendenza attuale e' quella di privilegiare la protezione del rischio trombotico, utilizzando gli anti-coagulanti, magari a dosaggio ridotto, anche in situazioni in cui una volta queste terapie, una volta avvenuta la guarigione dall'episodio trombotico, venivano sospese". E' il caso ad esempio delle trombosi da terapia estro-progestinica o delle trombosi in gravidanza. "Ma non e' detto che questo tipo di atteggiamento terapeutico - riflette il professor De Stefano - cioe' proseguire il trattamento anticoagulante anche dopo la guarigione dall'episodio trombotico, sia sempre adeguato. Anche se ridotto infatti, con queste terapie c'e' sempre un rischio emorragico, che puo' essere anche di tipo maggiore. Sono dunque decisioni terapeutiche complesse da valutare ed e' per questo che riteniamo che la gestione del trattamento delle trombosi e soprattutto del 'dopo-trombosi' debba essere gestita dallo specialista, perche' ci si muove sempre tra la Scilla delle emorragie e la Cariddi dell'aumentato rischio trombotico. Queste considerazioni sono condivise da tutte le Societa' Scientifiche che sono coinvolte nella gestione del TEV, e una iniziale ipotesi di AIFA di possibilita' prescrittiva generalizzata a tutti i medici (nota 101) e' stata ora sospesa, dopo la pubblicazione di un documento sottoscritto da 8 Societa' Scientifiche, mantenendo la gestione in carico agli specialisti di settore". (AGI)Red/Pgi 111254 OCT 24 NNNN

Nessun commento: