MERCOLEDÌ 05 FEBBRAIO 2025 18.14.24
SANITA': COME E' CAMBIATO IL MEDICO DI FAMIGLIA? 65% CONTATTI DA REMOTO =
ADN1325 7 CRO 0 ADN CRO NAZ SANITA': COME E' CAMBIATO IL MEDICO DI FAMIGLIA? 65% CONTATTI DA REMOTO = Mentre continua la carenza di personale e si dibatte di riforme la rivoluzione digitale entra negli studi, cosa dicono i report sui camici bianchi del territorio Milano, 5 feb. (Adnkronos Salute) - Sempre di meno, sempre più oberati ma anche più digitali. Sono i medici di famiglia di oggi, alle prese con una crescente carenza di colleghi, e in attesa di conoscere le riforme che in futuro potrebbero cambiare la geografia del territorio, tema che sta sollevando dibattito in questi giorni. Ma a che punto siamo del percorso, come è già cambiato il medico di fiducia rispetto alle generazioni precedenti? "Negli ultimi anni, i medici di medicina generale hanno affrontato una trasformazione radicale: in media, il 65% delle interazioni con i pazienti avviene ora da remoto, grazie a strumenti digitali come e-mail, messaggistica e piattaforme online. Questo cambiamento, dettato dalla necessità di gestire un numero crescente di pazienti e di richieste, rappresenta una svolta nel modello di servizio della medicina generale, ridisegnandone il futuro", segnalava l'ultimo rapporto Oasi (2024), Nel documento dell'Osservatorio sulle organizzazioni e le politiche sanitarie in Italia del Cergas-Sda Bocconi, un capitolo è dedicato proprio al modello di gestione dei medici di medicina generale (Mmg) e al rapporto tra medici di famiglia, pazienti e digitale. Digitale che ha preso piede entrando anche nella relazione con i pazienti. "Una soluzione - scrivono gli autori del report - tanto spontanea quanto efficace che, paradossalmente, ha preceduto qualsiasi scelta strategica delle politiche sanitarie nazionali. Questo spostamento verso il digitale si è verificato in modo omogeneo in contesti molto diversi: da Lecco a Napoli Scampia, passando per la Romagna". Il trend osservato "suggerisce che, nonostante le differenze organizzative e socio-demografiche, l'adozione di strumenti digitali risponde a una necessità universale sia dei medici che dei pazienti". I numeri parlano chiaro: ogni Mmg gestisce in media 45 contatti al giorno, con l'aggiunta di più di 30 contatti gestiti dalle segreterie, con punte che superano i 100 contatti quotidiani. La quota delle interazioni da remoto? "Raggiunge il 69% a Lecco il 66% in Romagna e il 57% a Napoli. Tra i canali remoti, e-mail e telefono sono i più utilizzati, mentre l'accesso fisico agli ambulatori rimane limitato alle visite programmate o a necessità urgenti. Un dato particolarmente rilevante - osservano gli autori del rapporto - riguarda la capacità dei medici di gestire questa trasformazione nonostante le limitazioni organizzative. A Napoli, ad esempio, l'89% dei medici dispone di un supporto amministrativo limitato o assente, ma riesce comunque a far fronte a un volume di contatti significativo grazie a strumenti che non prevedono l'interazione di persona, come il telefono. In Romagna e Lombardia, invece, la presenza di segreterie più strutturate consente una gestione più fluida, ma non elimina la pressione sul personale medico". Dal punto di vista dei pazienti, la maggior parte delle interazioni riguarda richieste di prescrizioni, informazioni e prenotazioni (oltre il 40% dei contatti). Anche i consulti per patologie croniche vengono spesso gestiti da remoto, "segno che la medicina generale sta adattandosi rapidamente ai nuovi strumenti per garantire continuità assistenziale". (Lus/Adnkronos Salute) ISSN 2465 - 1222 05-FEB-25 18:14 NNNN
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