RIARMO, M5S: URSULA MARIONETTA LOBBY ARMI E NATO, MA SCELTA E' DI MELONI
Roma, 7 mar - "L'ex ministra della Difesa tedesca con il suo folle piano ha dimostrato di essere una marionetta manovrata dalla potentissima lobby dell'industria militare euroatlantica e dalla Nato a trazione americana, dimostrandosi pronta a calpestare l'unico baluardo di democrazia dell'Ue - il Parlamento europeo - pur di portare avanti un'agenda politica che mira esclusivamente a un pericoloso riarmo delle singole nazioni, che è la negazione di una difesa comune europea da costruire per raggiungere un'autonomia strategica dell'Europa. Ma attenzione a non dare tutta la colpa a lei, perché c'è un equivoco di fondo: il piano RearmEu non è obbligatorio, è solo un diabolico strumento finanziario messo a disposizione dei governi nazionali che vorranno servirsene per portare avanti la loro corsa al riarmo. Meloni - come nessun altro leader europeo - non è obbligata ad accedere al prestito (che andrà restituito) del nuovo fondo europeo per il riarmo da 150 miliardi, così come non è obbligata a gravare l'Italia di extradebito da riarmo (solo temporaneamente 'scontato' dal deficit) per aumentare la spesa militare dell'1,5 percento del Pil (almeno 30 miliardi in più per noi, 650 miliardi per l'Ue). Se Meloni deciderà di seguire questa folle corsa al riarmo, come pare intenzionata a fare, sarà una sua scelta, una sua responsabilità politica: non potrà nascondersi dietro la giustificazione che ‘ce lo chiede l'Europa'. Così come non potrà dire che ‘è un impegno Nato', dato che anche il target del 2 percento del Pil non è un obbligo vincolante ma solo un obiettivo tendenziale".
Lo dichiarano i parlamentari del Movimento 5 Stelle delle Commissioni Politiche Ue e Difesa di Camera e Senato.
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Ufficio Stampa Parlamento
MoVimento 5 Stelle
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