da Enrico Corti
| sab 18 ott, 13:32 (22 ore fa) |
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Terrorismo e giustizialismo
Il terrorismo nasce nella vasta Grecia Antica già nel XVI° secolo A.C; poi si sviluppa nell'Impero Romano subito dopo la nascita del cristianesimo; lo scopo era incutere terrore principalmente per garantirsi il dominio nell’esercizio del potere; pertanto storicamente il terrorismo è strumento di chi comanda e non di chi rivendica un’inversione di sistema.
Una svolta storica avvenne prima nel 1793 con il ghigliottinamento di Maria Antonietta; poi nel 1855 con la rivoluzione francese e l'attentato repubblicano contro l’Imperatore Napoleone III°; in tale contesto per la prima volta nella storia fu approvata una convenzione secondo la quale gli attentati contro i capi di Stato non erano più da considerarsi reati politici; nello stesso periodo in Irlanda si impose la “Fratellanza Repubblicana“ che aggiunse così un carattere internazionale al tema.
Lacerato dalla guerra, dalla fame e unito dal desiderio di cambiamento: nel 1917 il popolo russo iniziò la rivoluzione che segnò la fine dell'Impero zarista e la nascita dell'Unione Sovietica con il governo guidato da Lenin; poi sciolta nel 1989 principalmente per l’azione della ’identità occidentale“ di Usa e Nato per conto e interesse del libero capitalismo di mercato; cioè del capitalismo; ora simboleggiato dal dato Italia 2021/2024; profitti più 42,1%; salari meno 7,5%;; povertà 2024 pari al 9,8% della popolazione.
Ma all’identità occidentale non gli è bastato; ora c’è Putin da far fruttare; ergo, pertanto ad ogni frullar di foglia-drone qualunque affare si ottiene finché se ne avrà voglia.
Con il sistema dell’identità occidentale liberal democratica; dal 1945 in poi il terrorismo di destra al servizio dei padroni ha causato Italia migliaia di attentati e 350 vittime; ultimo dei quali atti è l’attentato compiuto il 16 c.m. contro il “giornalista di “sinistra“ Sigfrido Ranucci; simbolo dell’attuale profonda crisi della democrazia occidentale; con Donald che ci mette del suo.
Nella lotta di Resistenza, tra uccisi in combattimento e assassinati per rappresaglia i partigiani vittime furono 54.980; secondo il Centro Cattolico di Documentazione, i fascisti giustiziati dai partigiani dopo il 25 aprile sono stati circa 13.000; quindi 4,23 partigiani per ogni singolo fascista.
Ereditaria di questa infausta storia mai condannata, la neo neo-fascista Giorgia Meloni (odiatrice dei manifestanti-lavoratori iscritti alla Cgil e anti riconoscimento del diritto al salario minimo garantito per legge); come moderna Maria Antonietta Meloni la “favored anti underdog“ beneficia del fatto che la ghigliottina è stata messa fuori legge; ma, senza attardarsi sulle decretazioni governative anti-popolari; prenderla a pedate sul sedere è ancora possibile.
Enrico Corti
18 ottobre 2025
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