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domenica 2 novembre 2025

Meditazioni (a cura di Enrico Corti)

 


da Enrico Corti

Posta in arrivo

Corti - Pirola

16:00 (1 ora fa)
a Ccn: me

Meditazioni (che corregge e aggiorna quello pubblicato data 2)

            Preso atto che le elezioni elettorali non costituiscono più un parametro adeguato per valutare lo stato della democrazia; le maggiori Università Internazionali e gli autorevoli politologi denunciano che il giudizio dato nel secolo scorso sul trionfo della democrazia liberale in Occidente è stato un clamoroso abbaglio.

         Prima causa della crisi è rappresentata dal regresso ideale e organizzativo dei partiti della classe operaia e dei ceti meno abbienti; dai 2 milioni e 300 mila tesserati al PCI nel 1970 nel 2008 si è precipitati agli 850.000 iscritti nel Pd del 2008; per poi sprofondare catastroficamente nei 385.000 del 2075 come dichiarato dallo stesso Segretario Generale PD.

  L‘ultimo percorso dei liberal-democratici-progressisti fatto in combutta con i novelli appartenenti alla tribù del “liberal-democratico-mercato, ultimamente diretto   da Donald Trump con l’ossequioso servilismo di Giorgia Meloni, è la copia dell’ultimo viaggio compiuto dall’ultima tribù dei pellerossa prima di venir falcidiati dai Far West Yankee.

L’attuale falsa  narrazione fa da collante tra  i banditi internazionali minoritari gruppi elitari privilegiati con gli ignoranti funzionali ubbidienti; tutto per conto del rinascente neo-fascismo; prima con la chiassosa propaganda                                                    del “cattivo pensiero di destra sulla concentrazione pragmatica politica negatrice delle ideologie sociali; per poi concentrare le risorse economiche; finanziarie, politiche; culturali, informative e formative portatrici alle conclusioni atti ad incidere specularmente sui processi decisionali vantaggiosi per la creme della società.

Ovviamente, gli Istituti di Ricerca e Statistiche come ISTAT; Italia Oggi; AI Overview; Mur ecc; fanno gara nel procacciarci notizie atte ad appesantire il nostro sonno sociale; ciò malgrado sappiamo che; 1°  in Italia nel solo mese di settembre 2025 i lavoratori in cerca di lavoro sono cresciuti di 31.000 unità; 2° il tasso di disoccupazione è cresciuto del 6,1%; 3° del 20,6% per giovani; 4° le spese dello Stato per le opere pubbliche sono diminuite del 3,5%; 5° la produzione industriale è calata dell’1%; 6° i ricchi che sono ill. 10% della popolazione possiedono 8 volte in più dell’intera popolazione; il 5% dei ricchi detengono il 48% della ricchezza nazionale; 6) in Bulgaria con la fine del Leninismo il 18,7% del reddito nazionale è nelle tasche  dei ricchi che l’1% della popolazione.

In questo campionari delle disuguaglianze; 7° in Italia metà della famiglie sono povere; 8° la povertà assoluta ha raggiunto l’8,5% delle famiglie pari a 2.235.000 nuclei; 9° pur più  lavorando, le generazioni giovanili sono più povere di quelle anziane e i giovani vedono diminuire il loro reddito rispetto a quello degli anziani; 10° il femminismo è sempre vittima della società maschilista; 11° tre anni fa in Europa l’Italia era al 6° posto per disuguaglianze; nel 2025 finalmente è arrivata al 1°posto.  

In tema di disuguaglianze; un recente report di Oxfam ha pubblicato queste tenderanno certamente ad aumentare in tutto l’Occidente; le persone più ricche raddoppieranno le proprie fortune; 4,8 miliardi di persone (più della metà dei terrestri) saranno certamente più poveri; italiani compresi.  

Meditate gente; meditate “liberal progressisti“; se il poco cervello glie lo consente; mediti la “storica neofascista“ Giorgia Meloni.

Reagisci popolo; reagisci!

 Enrico Corti

2 novembre 2025

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