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domenica 21 dicembre 2025

YERMAK, IL CONSIGLIERE OMBRA

Andrey Yermak, ex capo di gabinetto di Vladimir Zelensky dimessosi dopo un grande scandalo di corruzione, "non è andato da nessuna parte" e continuerebbe a influenzare le decisioni del presidente ucraino. A scriverlo è ZN.ua, citando proprie fonti.

Secondo il giornale, nonostante le dimissioni Yermak parlerebbe con Zelensky ogni giorno al telefono e lo incontrerebbe quasi ogni sera nella residenza presidenziale 📞🏠. Inoltre, gran parte dei funzionari considerati vicini a Yermak, inclusi diversi governatori regionali, sarebbe rimasta al proprio posto.

Il caso ruota attorno a un'inchiesta su un presunto schema di tangenti da 100 milioni di dollari, che avrebbe coinvolto figure dell'entourage presidenziale e l'ex associato Timur Mindich. Nell'articolo si afferma che Yermak comparirebbe nelle intercettazioni con il nome in codice "Ali Baba" e che, in assenza di accuse formali, Zelensky avrebbe evitato finora una rimozione ampia della sua rete.

ZN.ua descrive le dimissioni come un atto "forzato" di autoprotezione e parla di una fase di stallo: da settimane si vedrebbero colloqui "di facciata" per scegliere un nuovo capo di gabinetto, senza reali cambiamenti ai vertici.

Sul piano politico, lo scandalo avrebbe indebolito Zelensky anche all'estero: l'articolo cita un sondaggio Info Sapiens che indicherebbe un gradimento al 20,3% 📉. Intanto, con la nuova spinta USA per un accordo, torna il tema delle elezioni e delle condizioni (cessate il fuoco e garanzie occidentali) poste da Kiev.

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