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domenica 21 dicembre 2025

 

NTW Press - Oggi è domenica 21 dicembre 2025: fatti storici, compleanni famosi, frasi e immagini per dire buongiorno

Ucraina: Mosca, Kiev tenta di interrompere negoziati

Ucraina: Mosca, Kiev tenta di interrompere negoziati Milano, 21 dic. (LaPresse) - Kiev "sta tentando di interrompere i colloqui di pace per risolvere la crisi ucraina attaccando con droni navi mercantili e imbarcazioni senza pilota nel Mar Nero". Lo ha dichiarato Yuri Pilipson, direttore del Secondo Dipartimento Europeo del Ministero degli Esteri russo, in un'intervista alla Tass."Le incursioni del regime di Kiev nel Mar Nero mirano chiaramente a ostacolare il laborioso lavoro svolto per trovare soluzioni reciprocamente accettabili alla crisi ucraina e a ostacolare il progresso del processo negoziale, il cui successo è di particolare interesse per Ankara", ha affermato il diplomatico. Pilipson ha inoltre sottolineato che i periodici attacchi delle Forze armate ucraine alle infrastrutture energetiche e portuali "non solo danneggiano gli interessi economici dei paesi del Mar Nero, ma scuotono anche i mercati energetici globali". EST NG01 lpr 210808 DIC 25  

Russia: Dmitriev riferira' su colloqui in Usa al suo ritorno a Mosca

NOVA0060 3 EST 1 NOV Russia: Dmitriev riferira' su colloqui in Usa al suo ritorno a Mosca Mosca, 21 dic - (Agenzia_Nova) - Kirill Dmitriev, capo del Fondo russo per gli investimenti diretti (Rdif) e rappresentante speciale del presidente per gli investimenti e la cooperazione economica con i paesi stranieri, riferira' sui risultati dei suoi colloqui con gli Stati Uniti al suo ritorno a Mosca. Lo ha affermato il consigliere del Cremlino, Yuri Ushakov. "Dmitriev e' attualmente a Miami, dove sta incontrando diversi colleghi. Ci riferira' a Mosca e ne parleremo", ha detto Ushakov ai giornalisti. (Rum)  

Ucraina: Mosca, non è in preparazione incontro trilaterale con Usa e Kiev

Ucraina: Mosca, non è in preparazione incontro trilaterale con Usa e Kiev Roma, 21 dic. (LaPresse) - Il consigliere presidenziale russo Yuri Ushakov ha dichiarato che un possibile incontro trilaterale tra i rappresentanti di Stati Uniti, Russia e Ucraina non è attualmente in fase di sviluppo. "Finora nessuno ha parlato seriamente di questa iniziativa e non è in preparazione", ha detto Ushakov, citato dalle agenzie di stampa russe. EST NG01 scp 211015 DIC 25  

Ucraina: Mosca, modifiche Kiev e Ue a piano di pace compromettono possibilità accordi

Ucraina: Mosca, modifiche Kiev e Ue a piano di pace compromettono possibilità accordi Roma, 21 dic. (LaPresse) - Secondo il consigliere presidenziale russo Yuri Ushakov le modifiche che chel'Europa e Kiev stanno cercando di includere nel piano di pace per l'Ucraina non favoriscono il raggiungimento di una pace duratura. "Sono più che certo che le disposizioni che gli europei, insieme agli ucraini, hanno introdotto e stanno tentando di introdurre violano chiaramente i documenti e compromettono la possibilità di raggiungere una pace a lungo termine", ha detto Ushakov. EST NG01 scp 211028 DIC 25  

Russia-Francia: Eliseo, bene disponibilita' Putin a parlare con Macron, dettagli nei prossimi giorni

NOVA0065 3 EST 1 NOV Russia-Francia: Eliseo, bene disponibilita' Putin a parlare con Macron, dettagli nei prossimi giorni Parigi, 21 dic - (Agenzia_Nova) - Il portavoce del Cremlino, Dmitrij Peskov, ha dichiarato che il presidente russo, Vladimir Putin, e' "pronto al dialogo" con il presidente francese, Emmanuel Macron. L'Eliseo ha risposto accogliendo con favore la disponibilita' di Putin a parlare con Macron e indicando che Parigi decidera' i dettagli "nei prossimi giorni". Lo riferisce l'emittente francese "Bfm". "Se esiste una volonta' politica reciproca, la valutazione non puo' che essere positiva", ha affermato Peskov. In precedenza, Macron aveva affermato che sarebbe stato utile per l'Europa riprendere il dialogo con il presidente russo nelle prossime settimane. (Frp)  

Usa-Russia: Cremlino, non in programma telefonata tra Putin e Trump

Usa-Russia: Cremlino, non in programma telefonata tra Putin e Trump Roma, 21 dic. (LaPresse) - Il presidente russo Vladimir Putin non ha ancora in programma una telefonata con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump. "Non è ancora in programma, ma può essere organizzato rapidamente se necessario", ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dalle agenzie russe. EST NG01 scp 211009 DIC 25  
In questo momento, sia la stampa di regime che i guerrafondai nostrani stanno prendendo in giro Putin e spacciando le sue parole per l'ennesimo bluff. Putin ha detto così: «Voglio la pace, ma Kiev rifiuta l'accordo».

Ora, se leggiamo attentamente le parole di quel buffone di Zelensky, ci accorgiamo che Putin ha ragione.

Perché? Perché dopo che i guerrafondai dell'Unione Europea hanno annunciato di aver indebitato i cittadini europei per altri 90 miliardi di euro da mandare in Ucraina a chi si fa i cessi d'oro ed elargisce mazzette, Zelensky ha detto che la pace non c'è e potrebbe non esserci.

Questa è la dimostrazione che quei soldi non servono per arrivare alla pace, servono per prolungare la guerra. E non lo diciamo noi, lo dice direttamente Zelensky con le sue parole e il suo tempismo. Una volta incassati i miliardi, esce e rilascia dichiarazioni che ribaltano il tavolo.

Solo che nelle nostre bellissime democrazie si fischietta davanti a Zelensky, che continua a fare il bambino capriccioso dopo aver mandato al macello il suo popolo, e si strumentalizzano le dichiarazioni del Cremlino, che continua a ripetere di essere disposto a stare al tavolo dei negoziati.

Questa è la realtà. Il resto è propaganda di guerra!


T.me/GiuseppeSalamone
YERMAK, IL CONSIGLIERE OMBRA

Andrey Yermak, ex capo di gabinetto di Vladimir Zelensky dimessosi dopo un grande scandalo di corruzione, "non è andato da nessuna parte" e continuerebbe a influenzare le decisioni del presidente ucraino. A scriverlo è ZN.ua, citando proprie fonti.

Secondo il giornale, nonostante le dimissioni Yermak parlerebbe con Zelensky ogni giorno al telefono e lo incontrerebbe quasi ogni sera nella residenza presidenziale 📞🏠. Inoltre, gran parte dei funzionari considerati vicini a Yermak, inclusi diversi governatori regionali, sarebbe rimasta al proprio posto.

Il caso ruota attorno a un'inchiesta su un presunto schema di tangenti da 100 milioni di dollari, che avrebbe coinvolto figure dell'entourage presidenziale e l'ex associato Timur Mindich. Nell'articolo si afferma che Yermak comparirebbe nelle intercettazioni con il nome in codice "Ali Baba" e che, in assenza di accuse formali, Zelensky avrebbe evitato finora una rimozione ampia della sua rete.

ZN.ua descrive le dimissioni come un atto "forzato" di autoprotezione e parla di una fase di stallo: da settimane si vedrebbero colloqui "di facciata" per scegliere un nuovo capo di gabinetto, senza reali cambiamenti ai vertici.

Sul piano politico, lo scandalo avrebbe indebolito Zelensky anche all'estero: l'articolo cita un sondaggio Info Sapiens che indicherebbe un gradimento al 20,3% 📉. Intanto, con la nuova spinta USA per un accordo, torna il tema delle elezioni e delle condizioni (cessate il fuoco e garanzie occidentali) poste da Kiev.

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EVACUAZIONE A SUMY - Le autorità della regione di Sumy hanno intensificato l'evacuazione della popolazione dai centri abitati nell'Est della regione. Lo ha comunicati il capo dell'amministrazione militare della regione, Grigorov.

🇱🇧🇮🇱 "L'esercito israeliano sta aumentando il suo stato di allerta in previsione di una possibile escalata dello scontro con il Libano I funzionari della sicurezza stimano che la risposta di Hezbollah all'assassinio del Capo di Stato Maggiore di Hezbollah Tabatabai non sia ancora arrivata" Canale 12 israeliano

🇮🇷🇮🇱 "L'Iran ha iniziato una guerra informatica ed è in grado di causare danni significativi alla sicurezza di Israele" Galei Tzahal Radio dell'esercito israeliano

Vi propongo la traduzione integrale di un post pubblicato dal premier ungherese Viktor Orbán. Mi pare che la questione della guerra in Europa non sia una questione di destra o sinistra, ma di chi vota i crediti di guerra e chi no, di chi vorrebbe addirittura passare a rubare asset sovrani stranieri e chi no. Buona lettura!
----- Per la prima volta nella storia dell'Unione europea, 24 Stati membri hanno concesso congiuntamente un prestito di guerra a un Paese esterno all'Unione.
Non si tratta di un dettaglio tecnico, ma di un cambiamento qualitativo. La logica di un prestito è chiara: chi presta denaro vuole che venga restituito. In questo caso, però, il rimborso non è legato alla crescita economica o alla stabilizzazione, ma alla vittoria militare.
Affinché questo denaro possa mai essere recuperato, la Russia dovrebbe essere sconfitta. Questa non è la logica della pace, ma la logica della guerra. Un prestito di guerra rende inevitabilmente i suoi finanziatori interessati alla continuazione e all'escalation del conflitto, perché la sconfitta significherebbe anche una perdita finanziaria. Da questo momento in poi non stiamo più parlando semplicemente di decisioni politiche o morali, ma di vincoli finanziari duri che spingono l'Europa in una sola direzione: verso la guerra.
La logica di guerra di Bruxelles, dunque, si sta intensificando. Non rallenta, non si attenua, ma viene istituzionalizzata. Il rischio oggi è maggiore che mai, perché la prosecuzione della guerra è ormai legata a un interesse finanziario.
L'Ungheria sceglie deliberatamente di non imboccare questa strada pericolosa. Non partecipiamo a iniziative che rendono i partecipanti interessati a prolungare la guerra. Non cerchiamo una corsia preferenziale verso la guerra, ma un'uscita verso la pace. Questo non è isolazionismo, ma sobrietà strategica. È nell'interesse dell'Ungheria e, nel lungo periodo, anche nell'interesse dell'Europa.