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domenica 23 giugno 2024

QUESTA NON È GUERRA

 



La Russia dimostra e continuerà a dimostrare sangue freddo e ad avere reazioni composte , ma mi auguro che tutto questa sporcizia e tutto questo obbrobrio finiscano presto .


martedì 1 ottobre 2019

Trump chiese aiuto ad Australia per screditare inchiesta Mueller



MARTEDÌ 01 OTTOBRE 2019 08.44.03


Trump chiese aiuto ad Australia per screditare inchiesta Mueller

Trump chiese aiuto ad Australia per screditare inchiesta Mueller Durante una telefonata con il premier Morrison Roma, 1 ott. (askanews) - Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha chiamato il primo ministro australiano Scott Morrison e ha chiesto il suo aiuto per un'indagine sulle origini dell'inchiesta dell'ex procuratore speciale statunitense Robert Mueller: lo hanno confermato funzionari australiani, citati dalla Bbc. Trump ha chiesto a Morrison di aiutarlo a trovare delle prove per screditare l'inchiesta, secondo quanto riferito da media statunitensi e australiani. L'Australia ha confermato che la telefonata ha avuto luogo e che il primo ministro ha accettato la richiesta di aiuto di Trump.(Segue) Coa 20191001T084353ZMARTEDÌ 01 OTTOBRE 2019 08.44.10


Trump chiese aiuto ad Australia per screditare inchiesta Mueller -2-

Trump chiese aiuto ad Australia per screditare inchiesta Mueller -2- Roma, 1 ott. (askanews) - La rivelazione arriva mentre Trump sta affrontando una procedura di impeachment per una telefonata a un altro leader straniero, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Trump, in particolare, è accusato di avere fatto pressioni sul leader ucraino affinché indagasse sul rivale politico in Usa, Joe Biden e sul figlio, in una telefonata che è stata denunciata da una talpa la scorsa settimana. L'indagine di Mueller aveva l'obiettivo di verificare le relazioni tra la campagna di Donald Trump e la Russia in vista delle elezioni presidenziali del 2016. I suoi risultati, resi pubblici ad aprile, non hanno appurato azioni criminose per influenzare le elezioni.(Segue) Coa 20191001T084400Z
MARTEDÌ 01 OTTOBRE 2019 08.44.16


Trump chiese aiuto ad Australia per screditare inchiesta Mueller -3-

Trump chiese aiuto ad Australia per screditare inchiesta Mueller -3- Roma, 1 ott. (askanews) - L'indagine su Trump e la Russia è stata in parte scatenata da funzionari australiani che hanno comunicato all'Fbi le preoccupazioni di un diplomatico. Alexander Downer, allora alto commissario australiano nel Regno Unito, aveva affermato che l'ex consigliere di Trump George Papadopoulos gli aveva detto a maggio 2016 che Mosca aveva "sporcizia" su Hillary Clinton. "Ha detto ... che i russi avrebbero potuto rilasciare alcune informazioni che potevano essere dannose per Hillary Clinton", ha dichiarato in seguito Downer alla Australian Broadcasting Corporation. Papadopoulos ha sempre negato di aver mai discusso di tali dettagli ed ha scontato una pena detentiva di due settimane nel 2018 dopo essersi dichiarato colpevole di avere mentito all'Fbi. Coa 20191001T084407Z

domenica 14 luglio 2019

= LUNA = Apollo 11: il piu' grande progetto non militare della storia

DOMENICA 14 LUGLIO 2019 11.15.27


= LUNA = Apollo 11: il piu' grande progetto non militare della storia =

(AGI) - Roma, 14 lug. - Piu' di 400 mila uomini e donne di 20 mila societa' diverse hanno fornito un contributo a quella che nel 1961 sembrava una "missione impossibile": lo sbarco sulla Luna del 20 luglio 1969. A raccontare i tanti lati e volti nascosti della missione Apollo 11 e' stato un giornalista statunitense Charles Fishman, nel suo ultimo libro 'One Giant Leap'. Storie di persone ordinarie che si mobilitarono nell'ambito del programma Apollo, facendo compiere all'umanita' un passo decisivo: le persone hanno concepito, creato e testato la nave spaziale e tutto l'equipaggiamento degli astronauti, realizzato per lo piu' a mano. "E' stata un'impresa enorme: 10 volte lo sforzo compiuto per costruire il Canale di Panama, tre volte piu' grande rispetto alle proporzioni del Manhattan Project. Apollo e' stato il piu' grande progetto non militare della storia della civilta' umana", secondo Fishman. Uno dei piu' straordinari exploit di Apollo ha riguardato l'aspetto tecnologico della missione: nel 1961, quando il presidente John F. Kennedy annuncio' il traguardo di far atterrare un uomo sulla Luna e farlo tornare sulla Terra sano e salvo prima della fine del decennio, sembrava tutto fuorche' possibile. All'epoca gli Usa non avevano l'astronave in grado di raggiungere la luna, non avevano il razzo, non avevano un computer abbastanza piccolo e potente per la navigazione fino alla Luna e nemmeno il cibo da portare nello spazio. Alcuni temevano addirittura che l'uomo non sarebbe stato in grado di pensare in condizione di gravita' zero. Eppure nessuno si tiro' indietro, a maggior ragione dopo il successo del cosmonauta russo Yuri Gagarin, primo essere umano messo in orbita sulla Terra il 12 aprile 1961. I computer in servizio all'epoca erano molto ingombranti, delle dimensioni circa di due o tre frigoriferi messi insieme, ma non per questo erano veloci e affidabili. In effetti avevano un'autonomia di solo poche ore: persino quello utilizzato durante il primo volo in orbita degli Usa da John Glenn si bloccava tre minuti dopo quattro ore di operativita', non riuscendo a coprire l'intera durata del viaggio. Per la missione Apollo furono ingaggiate sarte che invece di cucire fili intrecciarono minuziosamente uno ad uno tutti i cavi, realizzando al termine di 8 settimane di lavoro la memoria di 73 kilobytes, da utilizzare per un singolo volo, la piu' importante per quegli anni. Per fare un confronto basti pensare che oggi la sola ricezione nella propria mail dei titoli di apertura di un giornale locale occupa piu' spazio di quei 73 kilobytes. I paracaduti destinati agli astronauti della missione furono realizzati da una fabbrica ad alta tecnologia e poi piegati a mano: in tutti gli Stati Uniti solo tre persone erano certificate dalla Nasa per fabbricare e impacchettare i paracaduti delle missioni Apollo. Ogni sei mesi venivano sottoposti ad esami per rinnovare la loro certificazione. E la loro esistenza era cosi' preziosa che la Nasa aveva vietato ai tre di viaggiare insieme a bordo della stessa macchina, temendo di ritrovarsi senza nessuno in grado di confezionare i paracaduti della Apollo in caso di incidente stradale. (AGI) Vqv/Bia (Segue) 141115 LUG 19 NNNN
DOMENICA 14 LUGLIO 2019 11.16.09


= LUNA = Apollo 11: il piu' grande progetto non militare della storia (2)=

(AGI) - Roma, 14 lug. - L'altra singolare curiosita' riguarda la creazione delle tute spaziali, affidata alla nota firma di intimo statunitense, Playtex, in particolare a un certo Sonny Reihm e un paio di colleghi. A missione compiuta hanno raccontato di essere stati "molto in ansia" quando osservarono l'astronauta Buzz Aldrin, dalla statura piu' imponente rispetto a Neil Amstrong e Michael Collins, andare in giro a camminare sulla Luna, temendo che la sua tuta non reggesse, "scoppiasse e lui morisse sotto gli occhi di 600 milioni di telespettatori". Considerato che il modulo di comando penetrava l'atmosfera ad una velocita' di 25 mila miglia all'ora, la Nasa, scienziati ed ingegneri erano in cerca di un nuovo materiale in grado di proteggere dal calore del sole. Riuscirono a trovare la soluzione adatta - uno scudo termico epossidico - ma la sfida fu ricoprire la parte esterna della capsula. E cosi' realizzarono una rete a nido d'ape imbottita centimetro per centimetro con questo materiale termico: in tutto piu' di 370 mila 'cellule' di questa rete furono riempite a mano da singoli lavoratori che utilizzarono una vecchia tecnica, con una apposita pistola per calafataggio. Un'operazione delicata che andava portata avanti in modo perfetto: alcuni lavoratori, soprannominati artiglieri, furono formati per due settimane prima di maneggiare correttamente queste sofisticate pistole. Ancora poche settimane prima dello sbarco sulla Luna la Nasa non aveva pensato al modo in cui avrebbe celebrato il successo (sperato) della missione, una vittoria umana piu' che tecnologica. Fu un certo Jack Kinzler, che lavorava nell'equipaggio del centro spaziale di Houston, a proporre due soluzioni: una targa commemorativa legata alla gamba del modulo lunare e una bandiera da piantare sulla superficie lunare. Per essere sicuri che la bandiera avrebbe sventolato in assenza di atmosfera, Kinzler suggeri' una tecnica utilizzata dalla madre quando era ancora un bambino per cucire le tende e farle scendere perfettamente. Le fotografie della bandiera Usa svolazzante sulla Luna diventarono le immagini iconiche della Apollo 11 e delle successive missioni concluse con successo. Altro motivo di preoccupazione per la Nasa era la polvere di luna: si temeva avrebbe contaminato la tuta degli astronauti e magari provocato un'esplosione a bordo della nave spaziale una volta a contatto con l'ossigeno. Aldrin e Armstrong fecero un piccolo esperimento: sul coperchio del motore di risalita - collocato a meta' del modulo lunare - depositarono un sacchetto contenente 'sporcizia lunare' e poi lentamente pressurizzarono la cabina per essere certi che non prendesse fuoco. Per i due astronauti una delle piacevoli sorprese della loro missione fu quella di scoprire che l'odore della polvere di luna ricordava quella della cenere nel camino. (AGI) Vqv/Bia 141115 LUG 19 NNNN   

sabato 22 giugno 2019

ROMA: IL SONDAGGIO, 60,8% ELETTORI RAGGI NON LA RIVOTEREBBE PIU'/RPT

SABATO 22 GIUGNO 2019 11.51.18


ROMA: IL SONDAGGIO, 60,8% ELETTORI RAGGI NON LA RIVOTEREBBE PIU'/RPT =

ADN0270 7 CRO 0 ADN CRO NAZ ROMA: IL SONDAGGIO, 60,8% ELETTORI RAGGI NON LA RIVOTEREBBE PIU'/RPT = (Titolo corretto) Roma, 22 giu. (AdnKronos) - Il 60,8% di chi ha votato a sindaco di Roma Virginia RAGGI tre anni fa non lo rifarebbe. E oltre il 68% la considera "incapace". Il 72,6% boccia quanto fatto dalla prima cittadina e solo il 17,5% lo promuove. Il 5% non trova aspetti negativi nel suo operato, mentre il 57% non riscontra nulla di positivo. E' il bilancio di tre anni da primo cittadino della Capitale. A tracciarlo è Il Messaggero che pubblica oggi la 'rilevazione scientifico-statistica' di Euromedia Research, un sondaggio nato con l'obiettivo di 'raccogliere gli umori degli elettori di Roma, dai 18 anni in su, rilevando la percezione in merito all'operato della sindaca dopo tre anni di governo della città'. "Virginia RAGGI è sindaco di Roma dal giugno 2016 lei promuove o boccia l'operato del Sindaco?" E' la prima domanda della rilevazione di Euromedia Research svolta attraverso interviste telefoniche raccolte tra il 19 e il 20 giugno 2019 su un campione di 800 interviste. La RAGGI è promossa dal 17,5% del totale del campione; bocciata dal 72,6%; non sa il 9,9 per cento. Nel Centrodestra la approva il 6,3% dei cittadini, il 92,9% invece la boccia e lo 0,8 % non risponde. Dissenso forte anche nel centro sinistra: bocciata dal 90,4 %, promossa dall'8,7%, si astiene lo 0,9 %. La promuove invece il 79,8% dei M5s, il 18,1% la boccia, il 2,1% si astiene. "Se Virginia RAGGI si presentasse come sindaco di Roma alle prossime elezioni, lei la voterebbe?", si legge nella seconda domanda sollevata dal sondaggio. La risposta è sì per il 15,6% del totale del campione, no per il 76,5%, mentre non sa il 7,9 per cento. In particolare: Nel centrodestra il 93,3% dell'elettorato vota per il no, appena il 2,9 per cento per il sì ed il 3,8% non sa. Tra l'elettorato di centrosinistra il 91,3% vota per il no, il 5% per il sì, il 3,7% non sa. L'84% dell'elettorato M5s si schiera invece a favore della RAGGI, il 13,8% non la rivoterebbe, il 2,2 per cento non sa. La stessa domanda è stata poi rivolta a chi votò RAGGI nel 2016: in base al sondaggio, il 60,8 % non lo rifarebbe, il 28,9 per cento sì, il 10,3% è indeciso. (segue) (Rol/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 22-GIU-19 11:50 NNNN
SABATO 22 GIUGNO 2019 11.51.18


ROMA: IL SONDAGGIO, 60,8% ELETTORI RAGGI NON LA RIVOTEREBBE PIU'/RPT (2) =

ADN0271 7 CRO 0 ADN CRO NAZ ROMA: IL SONDAGGIO, 60,8% ELETTORI RAGGI NON LA RIVOTEREBBE PIU'/RPT (2) = (AdnKronos) - Per quanto riguarda l'operato del sindaco in questi anni di governo spiccano sulla tavola di sintesi e confronto di giudizi positivi e negativi la gestione dei rifiuti: pollice in giù per il 57,4% degli intervistati, giudizio positivo per il 4,6%; la manutenzione strade: l'11,8 % valuta positivamente l'operato del sindaco in carica; il 44,6% negativamente; Sporcizia e inquinamento: giudizio positivo per il 2,8 %; negativo per il 35,5%; e Gestione bus e metro: approva il 2,4% disapprova il 25,8%. Decoro urbano ok per il 4,8%, bocciatura per il 15,5%. La RAGGI è meglio dei sindaci che la hanno preceduta per il 21,3% del totale del campione intervistato, peggio per il 47,3%, uguale per il 26,3 per cento, non sa il 5,1%. In particolare la approvano: il 6,7% degli intervistati di centrodestra; il 7,3% di centro sinistra, il 74,5% dei 5s. La considerano 'peggio': il 57,9% degli intervistati di centro destra; il 67,3% di centro sinistra; il 3,2% del M5s. E' uguale per il 30,8% del campione di centro destra, il 23,2% di centro sinistra, il 19,1 dei M5s. La sesta domanda del sondaggio è volta a identificare un aspetto positivo dell'operato della RAGGI in 3 anni di governo. Niente di positivo: si aggiudica il 57,1 per cento, rappresentato dal 72,9 del campione di centro destra, il 69,1 per cento del centro sinistra, da un 14,5% del M5s, dal 74% degli altri partiti e da un 38,5% di indecisi e/o astenuti. Il 7,4% non risponde. Tra gli aspetti negativi dell'operato della sindaca spiccano la gestione rifiuti e la manutenzione strade. Il 57,4 per cento del campione intervistato boccia la gestione rifiuti; con un centrodestra che boccia al 62,9%; un centro sinistra al 68,2% ed un M5s al 35,1%. Per quanto riguarda le strade, la manutenzione è bocciata dal 44,6% del campione attestandosi nella disapprovazione del centro destra per il 52,9%, del centro sinistra per il 50% e dei 5s per il 35,1%. (segue) (Rol/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 22-GIU-19 11:50 NNNN
SABATO 22 GIUGNO 2019 11.51.18


ROMA: IL SONDAGGIO, 60,8% ELETTORI RAGGI NON LA RIVOTEREBBE PIU'/RPT (3) =

ADN0272 7 CRO 0 ADN CRO NAZ ROMA: IL SONDAGGIO, 60,8% ELETTORI RAGGI NON LA RIVOTEREBBE PIU'/RPT (3) = (AdnKronos) - La RAGGI è un sindaco capace solo per il 19,8% del campione; incapace per il 68,6%; non sa l'11,6%. A giudicarla incapace in particolare è l'89,2% del campione di centro destra, l'87,3% di centro sinistra, l'11,6 per cento del M5s. Ma "come sindaco di Roma deve restare o andare via?", domanda il sondaggio: Deve restare per il 18,5% del campione; andare via per il 70,7%, non sa il 10,85. La maggioranza del 'deve andare via' la conquista il centrodestra con il 92,9%, seguito dal centro sinistra con l'89,1 per cento, dall'11,7% dei 5s e dal 70,3 per cento degli altri partiti. Gli indecisi sono il 46,8%. Fiducia invece affinché resti da parte del campione 5s che si attesta per il sì all'86,2%. Al di là della politica, la speranza è però l'ultima a morire: Roma è infatti ormai una città destinata al declino per il 24,6% mentre può rinascere per il 72,7%. Non sa il 2,7% del campione. Alla possibilità di ripresa crede più il M5s con il 90,4%, seguito dal centro sinistra con il 72,7 per cento, dal centro destra al 66,2%, dagli altri partiti al 63% e dagli indecisi al 73,8%. (Rol/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 22-GIU-19 11:50 NNNN