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martedì 1 ottobre 2019

Trump chiese aiuto ad Australia per screditare inchiesta Mueller



MARTEDÌ 01 OTTOBRE 2019 08.44.03


Trump chiese aiuto ad Australia per screditare inchiesta Mueller

Trump chiese aiuto ad Australia per screditare inchiesta Mueller Durante una telefonata con il premier Morrison Roma, 1 ott. (askanews) - Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha chiamato il primo ministro australiano Scott Morrison e ha chiesto il suo aiuto per un'indagine sulle origini dell'inchiesta dell'ex procuratore speciale statunitense Robert Mueller: lo hanno confermato funzionari australiani, citati dalla Bbc. Trump ha chiesto a Morrison di aiutarlo a trovare delle prove per screditare l'inchiesta, secondo quanto riferito da media statunitensi e australiani. L'Australia ha confermato che la telefonata ha avuto luogo e che il primo ministro ha accettato la richiesta di aiuto di Trump.(Segue) Coa 20191001T084353ZMARTEDÌ 01 OTTOBRE 2019 08.44.10


Trump chiese aiuto ad Australia per screditare inchiesta Mueller -2-

Trump chiese aiuto ad Australia per screditare inchiesta Mueller -2- Roma, 1 ott. (askanews) - La rivelazione arriva mentre Trump sta affrontando una procedura di impeachment per una telefonata a un altro leader straniero, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Trump, in particolare, è accusato di avere fatto pressioni sul leader ucraino affinché indagasse sul rivale politico in Usa, Joe Biden e sul figlio, in una telefonata che è stata denunciata da una talpa la scorsa settimana. L'indagine di Mueller aveva l'obiettivo di verificare le relazioni tra la campagna di Donald Trump e la Russia in vista delle elezioni presidenziali del 2016. I suoi risultati, resi pubblici ad aprile, non hanno appurato azioni criminose per influenzare le elezioni.(Segue) Coa 20191001T084400Z
MARTEDÌ 01 OTTOBRE 2019 08.44.16


Trump chiese aiuto ad Australia per screditare inchiesta Mueller -3-

Trump chiese aiuto ad Australia per screditare inchiesta Mueller -3- Roma, 1 ott. (askanews) - L'indagine su Trump e la Russia è stata in parte scatenata da funzionari australiani che hanno comunicato all'Fbi le preoccupazioni di un diplomatico. Alexander Downer, allora alto commissario australiano nel Regno Unito, aveva affermato che l'ex consigliere di Trump George Papadopoulos gli aveva detto a maggio 2016 che Mosca aveva "sporcizia" su Hillary Clinton. "Ha detto ... che i russi avrebbero potuto rilasciare alcune informazioni che potevano essere dannose per Hillary Clinton", ha dichiarato in seguito Downer alla Australian Broadcasting Corporation. Papadopoulos ha sempre negato di aver mai discusso di tali dettagli ed ha scontato una pena detentiva di due settimane nel 2018 dopo essersi dichiarato colpevole di avere mentito all'Fbi. Coa 20191001T084407Z

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