Translate

mercoledì 26 marzo 2025

Ag. Entrate, errori in alcuni atti inviati tra 19 e 21 marzo

Ag. Entrate, errori in alcuni atti inviati tra 19 e 21 marzo Per problemi con società del servizio stampa e imbustamento (ANSA) - ROMA, 26 MAR - "La società appaltatrice del servizio di stampa, imbustamento, trattamento e conferimento della corrispondenza dell'Agenzia delle Entrate ha comunicato di aver commesso degli errori, nel periodo compreso tra il 19 e il 21 marzo 2025, nello svolgimento delle suddette attività relativamente ad alcuni atti che sono stati immessi nel circuito postale per la fase di consegna". Lo si legge in una nota della stessa Agenzia. "Nello scusarci del disagio arrecato, benché non dipendente dall'attività dell'Agenzia, - si legge ancora - invitiamo i destinatari di comunicazioni che presentano evidenti anomalie di stampa a non tenerle in considerazione e a cestinarle. Per qualsiasi dubbio gli interessati possono contattare gli uffici dell'Agenzia ai recapiti indicati al seguente link: Direzioni Provinciali e uffici Provinciali territorio - Agenzia delle Entrate. L'Agenzia ha inviato formale comunicazione al Garante per la protezione dei dati personali e provvederà ad una nuova notifica degli atti riportanti informazioni corrette". (ANSA). 

VIBO VALENTIA: FRANA SULLA STATALE 18, STRADA TEMPORANEAMENTE CHIUSA =

ADN1552 7 CRO 0 ADN CRO NAZ VIBO VALENTIA: FRANA SULLA STATALE 18, STRADA TEMPORANEAMENTE CHIUSA = Vibo Valentia, 26 mar. - (Adnkronos) - Frana lungo la Statale 18 'Tirrena Inferiore', in provincia di Vibo Valentia. A causa del maltempo delle ultime ore, pezzi del costone roccioso nei pressi di Longobardi si sono riversati sull'arteria stradale, in prossimità del bivio che si trova tra il capoluogo di provincia e Vibo Marina. Paura e disagi per gli automobilisti, che hanno allertato i vigili sul fuoco, sul posto insieme alla polizia municipale e alle forze dell'ordine. Il tratto stradale, come comunicato da Anas in una nota, è "temporaneamente chiuso al transito per la presenza di fango e detriti sul piano viabile". (Fac/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 26-MAR-25 20:58  

Spagna: Sumar, Nato uno zombie, distrutta da alleanza tra Trump e Putin-2-

Spagna: Sumar, Nato uno zombie, distrutta da alleanza tra Trump e Putin-2- Madrid (Spagna), 26 mar. (LaPresse) - Sumar ha difeso l'idea di un'Europa "indipendente e sovrana" e ha affermato che l'Ue dovrebbe guardare ad altri alleati, rafforzando i legami con l'America Latina e il Sud globale. La portavoce ha poi sostenuto che una maggiore spesa nella difesa non si traduce in una maggiore autonomia strategica. "L'Europa già conta con la seconda maggiore spesa per la difesa del mondo", solo dopo gli Usa, e più di Russia e Cina, ha detto, "qui la questione quindi non è di cifra ma di visione, strategia e direzione politica". EST NG01 lcl 261224 MAR 25  

Spagna: Sumar, Nato uno zombie, distrutta da alleanza tra Trump e Putin

Spagna: Sumar, Nato uno zombie, distrutta da alleanza tra Trump e Putin Madrid (Spagna), 26 mar. (LaPresse) - La piattaforma progressista Sumar, alleata di governo del premier spagnolo Pedro Sanchez, ha affermato che "l'Europa non può continuare a dipendere dalla Nato" che è una organizzazione "zombie", "distrutta dall'alleanza tra Donald Trump e Vladimir Putin". "La Nato ha smesso di avere senso in termini di sicurezza", è una struttura "obsoleta, inoperante e inutile", ha detto la portavoce di Sumar al Congresso dei deputati, Verónica Martínez Barbero. "Sotto la tutela degli Usa e della Nato l'Europa non ha una voce propria nel mondo", e la Nato è in uno stato di "morte cerebrale come riconosceva Macron", ha aggiunto la portavoce. (Segue) EST NG01 lcl 261224 MAR 25  

DIFESA: EUROMEDIA RESEARCH, ITALIANI CONTRARI A INVIO TRUPPE IN...-2-

ZCZC IPN 646 EST --/T DIFESA: EUROMEDIA RESEARCH, ITALIANI CONTRARI A INVIO TRUPPE IN...-2- Come la buona parte dell'Europa, malgrado la tregua parziale (niente attacchi sulle infrastrutture energetiche), gli italiani (41,9%) non credono che il presidente americano, Donald Trump, e quello russo, Vladimir Putin, possano trovare un accordo sul cessate il fuoco e la pace; di contro il 36,5% è ottimista; il 21,6% si è astenuto. Invece, di fronte all'ipotesi di un accordo "one-to-one" Trump-Putin, senza il coinvolgimento dell'Europa, secondo il 53,5% porterebbe all'isolamento dell'Ue; di parere contrario il 28,5%. Conseguentemente stando al parere del 49,3% degli intervistati isolerebbe l'Ucraina (il 30,6% di parere contrario). E sull'eventualità di un invio di truppe in Ucraina per assicurare il rispetto di una tregua: soltanto il 20,6% pensa che l'Italia dovrebbe mandare propri soldati, mentre il 61,6% è in disaccordo (il 17,8% non sa o non risponde). Per quanto riguarda la politica internazionale, la gestione della crisi ucraina e il piano di riarmo europeo (che prevede di mobilitare 800 miliardi di euro in quattro anni): solo il 21,9% ritiene che la maggioranza sia coesa, mentre il 56,5% pensa che sia divisa (il 21,6% non sa o non risponde). In questo contesto, poi, il 28,6% del campione considera convincente l'operato e l'azione politica della presidente del Consiglio Giorgia Meloni nella mediazione tra Russia, Ucraina e Usa; il 54,5% la pensa invece diversamente. (ITALPRESS). xq8/mgg/red 26-Mar-25 15:02  

DIFESA: EUROMEDIA RESEARCH, ITALIANI CONTRARI A INVIO TRUPPE IN UCRAINA

ZCZC IPN 645 EST --/T DIFESA: EUROMEDIA RESEARCH, ITALIANI CONTRARI A INVIO TRUPPE IN UCRAINA -Notiziario La Voce della Difesa- ROMA (ITALPRESS) - Gli italiani dicono no alla guerra e si dicono contrari al sostegno nonché all'invio dei militari in Ucraina. Inoltre la maggioranza degli intervistati non crede alla fattibilità e sostenibilità di un accordo Trump-Putin e non giudica efficace l'operato del Governo italiano nella mediazione tra Russia-Ucraina-Usa. E' quanto emerge dal sondaggio di Euromedia Research realizzato per Porta a Porta. Nel dettaglio, il 34,9% degli intervistati ritiene che l'aiuto militare all'Ucraina debba essere mantenuto, mentre ben il 51,9% chiede che venga interrotto. Il 13,2% risulta senza un parere oppure ignorante in materia. L'aumento delle spese militari (al 2% del Pil, in linea con quanto vuole la Nato) trova l'appoggio del 30,1% degli interpellati e l'opposizione del 53,8%. (ITALPRESS) - (SEGUE). xq8/mgg/red 26-Mar-25 15:02  

Russia: Putin, ci sono persone in Occidente che non ci capiscono

Russia: Putin, ci sono persone in Occidente che non ci capiscono Torino, 26 mar. (LaPresse) - "Ci sono persone in Occidente che non capiscono la Russia, ma questo non impedisce al nostro Paese di vivere e svilupparsi". Lo ha affermato il presidente russo Vladimir Putin, citato da Ria Novosti. "Questo dovrebbe solo motivarci ad aumentare il numero di persone che ci capiscono e vogliono vivere con noi in pace e amicizia", ha detto il capo del Cremlino. EST NG01 acg/ntl 261648 MAR 25  

- >ANSA-BOX/ Le richieste di Mosca per uno stop ai combattimenti

>ANSA-BOX/ Le richieste di Mosca per uno stop ai combattimenti Dal petrolio ai fertilizzanti, misure Ue valgono 91 miliardi (ANSA) - BRUXELLES, 26 MAR - Dagli scambi commerciali nel mar Nero al rientro delle banche russe nel sistema Swift: tra le condizioni elencate dal Cremlino per l'attuazione della parziale tregua con l'Ucraina a spiccare è la revoca di diversi tipi di misure che l'Occidente, dall'inizio della guerra, ha messo in campo contro Mosca. Sanzioni decise da Washington ma anche dall'Europa. Sono sedici i pacchetti messi in campo finora da Bruxelles. E alcuni di questi rientrano pienamente nelle aree sulle quali Mosca vuole un ritorno allo stato pre-guerra. In totale, secondo gli ultimi dati della Commissione - 19 marzo 2025 - è di 48 miliardi il valore dell'export verso la Russia che Bruxelles ha vietato. Somma che sale a 91,2 miliardi se si guarda al valore dei beni importati da Mosca. Il Cremlino, nei punti inseriti nello schema per una tregua, ha messo la clausola della libera circolazione delle navi nel mar Nero. Petroliere, innanzitutto. Il divieto di import del greggio russo è stato messo in campo dall'Ue in coabitazione con il G7 a partire dal giugno del 2022, sebbene con alcune eccezioni. Nei mesi successivi Bruxelles ha approvato numerose altre misure per evitare l'aggiramento dell'embargo al petrolio, possibile con la collaborazione di Paesi terzi extra-Ue. Il divieto ha riguardato il 90% dell'import di petrolio russo da parte dell'Ue. Nel 2021 il valore di queste importazioni era di 71 miliardi di euro. Diverso il discorso per i fertilizzanti. Le prime sanzioni ad uno dei prodotti russi e bielorussi più venduti in Europa risalgono al quinto pacchetto di misure, varato nell'aprile del 2022. Bruxelles, negli ultimi mesi, ha provato a rafforzare il muro, con la strada dei dazi. Ma le resistenze del comparto agricolo sono state diverse. Tra le richieste di Putin c'è anche il re-ingresso delle banche russe nel sistema Swift per le transazioni internazionali. Il divieto è stato tra le prime sanzioni imposte dall'Occidente. Nel marzo del 2022 l'Ue escluse i primi 7 istituti da Swift. Tra questi, tuttavia, non figurava Gazprombank, il principale canale con cui Mosca riceve gli introiti del petrolio. (ANSA). 

- >>>ANSA/Mosca bombarda, 'la tregua del mare solo senza sanzioni'

>>>ANSA/Mosca bombarda, 'la tregua del mare solo senza sanzioni' Scambi di accuse sugli attacchi alle infrastrutture energetiche (di Stefano Intreccialagli) (ANSA) - ROMA, 26 MAR - La tregua nelle parole, la guerra nei fatti: dopo nemmeno 24 ore dall'annuncio dell'accordo tra Kiev e Mosca per un cessate il fuoco nel Mar Nero e per uno stop effettivo agli attacchi contro le infrastrutture energetiche, dai due fronti sono volate accuse di violazioni, bugie e mancanza di volontà per una vera pace. E soprattutto, sono volati 117 droni russi sulle regioni ucraine, portando danni ad abitazioni e infrastrutture: "Lanciare attacchi su larga scala dopo i negoziati di cessate il fuoco è un chiaro segnale al mondo intero che Mosca non perseguirà una vera pace", ha attaccato Volodymyr Zelensky. Ma dal Cremlino arriva la sottolineatura che in Arabia Saudita si è parlato di impegni che per concretizzarsi hanno bisogno di fatti: la tregua del mare "può essere attivata dopo che sono soddisfatte una serie di condizioni", ha spiegato il portavoce Dmitry Peskov, riferendosi alla revoca delle sanzioni agricole contro la Russia sulla quale Washington ha mostrato disponibilità, mentre dall'Ue la chiusura è netta: "Uno dei principali presupposti per modificare o revocare le sanzioni è il ritiro incondizionato di tutte le forze militari russe dall'intero territorio dell'Ucraina", ha chiarito una portavoce della Commissione Europea. "Dall'11 marzo, c'è stata una proposta degli Stati Uniti per un cessate il fuoco totale, una cessazione completa degli attacchi. E letteralmente ogni notte, attraverso i suoi attacchi, la Russia continua a dire "no" alla proposta di pace dei nostri partner", ha dichiarato Zelensky spiegando che martedì sera "nei nostri cieli si sono verificate altre 117 prove di come la Russia continui a trascinare questa guerra: 117 droni d'attacco" lanciati su Dnipro, Sumy, Cherkasy, Kryvyi Rih, Sumy, Donetsk, Kharkiv e Zaporizhzhia. "Ci deve essere anche una chiara pressione e una forte azione da parte del mondo sulla Russia: più pressione, più sanzioni dagli Stati Uniti per fermare gli attacchi russi", ha chiesto il presidente ucraino che solo poche ore dopo l'annuncio dell'intesa sulla tregua del Mar Nero, aveva espresso tutta la sua critica nei confronti dell'apertura americana a una revoca delle restrizioni sulle esportazioni agricole russe. Per Mosca infatti il via libera al cessate il fuoco marittimo arriverà solo "dopo il ritiro delle sanzioni contro Rosselkhozbank e altre istituzioni finanziarie coinvolte nel garantire il commercio internazionale di alimenti e fertilizzanti". E non va meglio sulla pausa dagli attacchi all'energia, dove nel frattempo continua lo scambio reciproco di accuse: secondo il ministero della Difesa russo, le forze armate ucraine hanno "continuato ad attaccare le infrastrutture energetiche" russe e Zelensky "di fatto sta facendo di tutto per interrompere gli accordi". In risposta, lo stato maggiore ucraino ha parlato di "falsità" di Mosca, sottolineando che "il 25 e 26 marzo, le forze ucraine non hanno lanciato attacchi con droni contro le strutture energetiche russe nelle regioni di Kursk e Bryansk, né contro le strutture energetiche nel territorio della Crimea". Al contrario, secondo il governo di Zelensky sono state le forze russe ad attaccare almeno 8 siti dell'energia ucraina dal 18 marzo, quando Mosca ha acconsentito a fermare gli attacchi sulle strutture dell'energia per 30 giorni. Di rimando, Peskov ha dichiarato che "l'ordine di Putin" sul divieto di attacchi alle infrastrutture energetiche ucraine "è in vigore e viene eseguito". Se da una parte inevitabilmente continuano i veleni tra invasori e invasi, dall'altra prosegue invece l'idillio tra Mosca e l'amministrazione americana targata Donald Trump: "Siamo soddisfatti di come si sta sviluppando il nostro dialogo: in modo pragmatico, costruttivo ed efficace", ha spiegato Peskov dopo che nelle ore precedenti il ministro degli Esteri Serghei Lavrov aveva tessuto le lodi di Trump e anche del suo inviato Steven Witkoff, definito "un uomo intelligente ed energico" che ha capito l'essenza del conflitto ucraino". Zelensky invece "ha i giorni contati", secondo il capo della diplomazia russa. Con queste premesse, il presidente ucraino è volato a Parigi per un vertice dei volenterosi dal quale Kiev cercherà di ricavare maggiori certezze su quei "dispositivi di sicurezza" necessari a dissuadere Putin da ulteriori attacchi all'Ucraina una volta raggiunta una tregua sul terreno. I peacekeeper non sono la risposta, secondo il negoziatore ucraino Igor Zhovkva: serve un contributo "serio" dall'Europa con truppe pronte a combattere. (ANSA). 

“Il Kosovo si sta preparando ad entrare nella NATO,” ha dichiarato il "primo ministro" della repubblica autoproclamata, Albin Kurti, in un'intervista rilasciata ai burloni Vovan e Lexus. Hanno parlato con Kurti sotto le mentite spoglie del presidente lettone Edgars Rinkēvičs.