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domenica 5 settembre 2010

Disposizioni in ordine alla pianificazione dei corsi di tipo specialistico riservati al personale della Polizia di Stato.


Ministero dell'interno
Circ. 6-7-2010 n. 559/A/1/115.18/22334
Disposizioni in ordine alla pianificazione dei corsi di tipo specialistico riservati al personale della Polizia di Stato.
Emanata dal Ministero dell'interno, Dipartimento della pubblica sicurezza.
Circ. 6 luglio 2010, n. 559/A/1/115.18/22334 (1).
Disposizioni in ordine alla pianificazione dei corsi di tipo specialistico riservati al personale della Polizia di Stato.

(1) Emanata dal Ministero dell'interno, Dipartimento della pubblica sicurezza.


Al
Sig. Capo della segreteria del dipartimento della pubblica sicurezza
Roma
Al
Sig. Direttore dell'ufficio per l'amministrazione generale del dipartimento della pubblica sicurezza
Roma
Al
Sig. Direttore dell'ufficio per il coordinamento e la pianificazione delle forze di polizia
Roma
Al
Sig. Direttore dell'ufficio centrale ispettivo
Roma
Al
Sig. Direttore centrale della polizia criminale
Roma
Al
Sig. Direttore centrale per gli affari generali della polizia di Stato
Roma
Al
Sig. Direttore centrale della polizia di prevenzione
Roma
Al
Sig. Direttore centrale per la polizia stradale, ferroviaria, delle comunicazioni e per i reparti speciali della polizia di Stato
Roma
Al
Sig. Direttore centrale dell'immigrazione e della polizia delle frontiere
Roma
Al
Sig. Direttore centrale per i servizi antidroga
Roma
Al
Sig. Direttore centrale per le risorse umane
Roma
Al
Sig. Direttore centrale per gli istituti di istruzione
Roma
Al
Sig. Direttore centrale di sanità
Roma
Al
Sig. Direttore centrale dei servizi tecnico-logistici e della gestione patrimoniale
Roma
Al
Sig. Direttore centrale dei servizi di ragioneria
Roma
Al
Sig. Direttore dalla direzione investigativa antimafia
Roma
Al
Sig. Direttore dell'ufficio centrale interforze per la sicurezza personale
Roma
Al
Sig. Direttore centrale anticrimine della polizia di Stato
Roma
Al
Sig. Direttore della scuola superiore di polizia
Roma
Al
Sig. Direttore della scuola di perfezionamento per le forze di polizia
Roma
e, p.c.:
Al
Sig. Vice direttore generale con funzioni vicarie
Roma
Al
Sig. Vice direttore generale preposto all'attività di coordinamento e pianificazione delle forze di polizia
Roma
Al
Sig. Vice capo della polizia
Direttore centrale della polizia criminale
Roma



Nell'ambito di una sempre maggiore qualificazione e specializzazione formativa del personale della Polizia di Stato, pervengono a questo Dipartimento numerose richieste di avvio a corsi di specializzazione, qualificazione e abilitazione, nonché di istituzione di nuovi profili e relativa formazione.
La varietà e l'entità delle richieste, spesso non rapportate alle reali esigenze ed alle disponibilità potenziali nella stessa sede di analoghe professionalità, inducono ad emanare la presente direttiva.
In particolare:
- tutte le esigenze di formazione del personale dipendente, dirette ad acquisire specializzazioni, qualificazioni od abilitazioni a particolare impiego, dovranno essere indirizzate agii Uffici e Direzioni Centrali competenti per tipologia corsuale e, comunque, alla Direzione Centrale per gli Affari Generali della Polizia di Stato;
- la richiesta dovrà indicare, oltre alle ragioni dell'esigenza, il numero degli operatori che gradiscono l'avvio al corso e quello relativo ai dipendenti per i quali si ritiene necessaria la formazione, distinti per qualifica o ruolo, nonché il numero degli stessi in servizio presso l'ufficio, già in possesso della specifica qualifica, precisando, altresì, quanti tra costoro non vengono più impiegati nel settore per cui sono stati formati e la relativa motivazione.
Nel proporre l'istituzione di nuovi corsi e nuove tipologie formative dovranno essere indicati:
- l'esigenza operativa specifica, dettagliatamente motivata, che spinge a proporre il nuovo profilo;
- l'attività alla quale il personale, così formato, potrebbe essere destinato;
- i requisiti minimi per l'accesso al corso che si propone (se conosciuti) e le condizioni di mantenimento del livello addestrativo raggiunto;
- il numero minimo di professionalità ritenuto necessario per il Reparto o l'Ufficio destinatario dell'attività di formazione proposta.
Una puntuale rappresentazione del fabbisogno esigenziale, correlato ad ogni tipologia corsuale ed iniziativa didattica di tipo specialistico ritenuta utile, consentirà conseguentemente una coerente e funzionale programmazione degli interventi formativi.
La Direzione Centrale per gli Affari Generali della Polizia di Stato, di concerto con le Direzioni Centrali interessate, valutata la proposta in rapporto alla verifica delle esigenze, alla disponibilità delle risorse umane da dedicare in relazione alla presenza di analoghe professionalità nella stessa sede, individuate le priorità generali e specifiche, avanzerà la proposta alla competente Direzione Centrale per gli Istituti di Istruzione diretta alla programmazione del corso richiesto.
Per i nuovi profili, di cui sarà ritenuta necessaria o utile l'istituzione, saranno individuati anche i requisiti minimi per l'accesso alla formazione, il percorso formativo, le condizioni di mantenimento del titolo conseguito e della sua revoca o sospensione e verrà istituito il relativo codice informatico.
La Direzione Centrale per gli Istituti di Istruzione non darà corso alle richieste che non seguiranno la procedura sopra individuata.
Nulla viene variato per la trasmissione delle domande dei singoli aspiranti alla frequenza dei corsi.

Il Capo della Polizia
Direttore generale della pubblica sicurezza
Manganelli

Petizione Silp: No ad una Polizia senza donne e militarizzata

Petizione Silp: No ad una Polizia senza donne e militarizzata

Di viola, di più”. Comunicato di Camilleri, Flores d’Arcais, don Gallo, Hack sulla manifestazione del 2 ottobre

      4 settembre 2010
“Di viola, di più”. Comunicato di Camilleri, Flores d’Arcais, don Gallo, Hack sulla manifestazione del 2 ottobre
Tra quattro settimane dovrebbe svolgersi a Roma una grande manifestazione che dica “basta” a Berlusconi e chieda la realizzazione della Costituzione. Se le divisioni tra i diversi gruppi viola non rovineranno tutto. Per evitare confusioni: vari siti (micromega, ilfatto, ecc.) hanno pubblicato un appello di quattro anziane persone (la più giovane veleggia verso i settanta) che, convinte della nausea crescente di questo paese verso il regime di Berlusconi e della incapacità dell’opposizione parlamentare di interpretarla e mobilitarla, si sono rivolte alla società civile perché organizzi una grande manifestazione nazionale a Roma. La dizione “società civile” non è restata generica. L’appello si rivolge esplicitamente alla testate giornalistiche, ai siti web, ai club e associazioni, ai gruppi viola, e alle personalità della cultura, della scienza e dello spettacolo che godono del privilegio della visibilità pubblica.
Molti gruppi e molte personalità hanno cominciato ad aderire. Alcuni gruppi hanno chiesto un contatto telefonico diretto (in genere al direttore di MicroMega) a cui nella misura del possibile si è sempre risposto. Le quattro anziane persone sono ovviamente pronte (“da ciascuno secondo le sue possibilità”, come diceva il vecchio Marx) a dare una e anche quattro mani per questa manifestazione auto-organizzata (di cui non sono quindi gli organizzatori) e alle espressioni della società civile che si vogliono adoprare per essa.
Tra i gruppi viola sono in corso polemiche, al punto che si parla di due manifestazioni. Sarebbe peggio di zero, sarebbero due fallimenti e un gigantesco regalo al regime. L’Italia che continua a volere “giustizia e libertà” non li perdonerebbe. Invitiamo perciò tutti i gruppi viola, e le numerose altre realtà che si stanno mobilitando (la mera replica del “No B day” è superata, davvero inedita è la partecipazione di personalità e gruppi della Chiesa “di base”, ad esempio, e di organizzazioni anticlericali) perché si riuniscano al più presto per organizzare insieme la manifestazione del 2 ottobre. Senza escludere nessuno e senza che nessuno si escluda (“di viola e di più”, si potrebbe dire). Se il nostro appello ha infastidito qualcuno se ne può fare carta straccia, purché restino i contenuti essenziali, “fuori Berlusconi e realizziamo la Costituizione”. Se infastidiscono le nostre persone togliamo tranquillamente il disturbo. Purché non si rovini, per incomprensibili particolarismi, l’occasione di una grande mobilitazione dell’Italia civile.
Andrea CamilleriPaolo Flores d’ArcaisDon Andrea GalloMargherita Hack
(4 settembre 2010)
www.micromega.net

sabato 4 settembre 2010

Pd/ Il popolo viola contesta Schifani alla festa del Pd

Apc-Pd/ Il popolo viola contesta Schifani alla festa del Pd -punto-2
I manifestanti: "Ci hanno sequestrato anche gli striscioni"

Torino, 4 set. (Apcom) - "Se i contestatori si trovavano gi
seduti dentro l'area dibattiti - ha spiegato il segretario
provinciale del Pd, Gioacchino Cuntr - proprio perch noi non
abbiamo fatto un controllo preventivo. Alla festa potevano
entrare tutti. Ma era un dibattito in cui non erano previste
domande, e comunque di fatto erano urla e insulti, non domande. A
quel punto gli uomini della sicurezza hanno chiesto ai ragazzi di
alzarsi e di accomodarsi fuori e li hanno accompagnati".

Per tutta la durata del dibattito, non sono mancati, mentre
continuavano le urla e i fischi, momenti di tensione con molti
manifestanti protestavano tenendo in mano delle agendine rosse.
Uno, in particolare avvenuto perch, sostengono alcuni
manifestanti, "ci hanno sequestrato addirittura gli striscioni".
"C'era scritta - ha detto Simonetta Zandiri rappresentante del
movimento Resistenza viola - una frase di Pertini, 'la politica
va fatta con le mani pulite'. Hanno avuto il coraggio di dirci
che la frase di Pertini era oltraggiosa". Quando Schifani ha
terminato il suo discorso ed stato portato fino all'auto blu, i
manifestanti si sono piazzati a semicerchio nell'area confinante
lo spazio dei dibattiti e hanno aperto un grosso lenzuolo su cui
c'era scritto: "Pd, ma chi inviti?".

Secondo la Digos i contestatori erano circa 50, ma secondo il
Popolo Viola la cifra era molto pi alta. A parte qualche
spintone, non si sono verificati scontri e non ci sono stati n
feriti n persone fermate dalle forze dell'ordine.

Sol/Lux

041820 set 10

Estate: virus del rientro per 20 mila italiani, mal di pancia e dissenteria

Roma, 2 set. (Adnkronos Salute) 16:15
Virus del rientro complicano la fine delle vacanze per 20 mila italiani. "Si tratta per lo più di enterovirus e rotavirus - spiega all'Adnkronos Salute Fabrizio Pregliasco, virologo dell'Università degli Studi di Milano - che colpiscono in modo trasversale adulti e bambini. Provocando mal di pancia, fitte improvvise, diarrea e un'astenia che può durare anche più dei circa tre giorni di sintomi gastrointestinali". "In questo caso il fastidio non è molto pesante, ma si tratta di forme estremamente contagiose - ricorda l'esperto - almeno finché i sintomi sono presenti. Dunque il consiglio è quello di lavare bene le mani, curare l'igiene e, se si è stati colpiti, idratarsi e riposare. Assumendo in caso di bisogno antidiarroici leggeri, senza esagerare", raccomanda il virologo. I 20 mila connazionali colpiti questa settimana dai virus del rientro "faranno i conti con qualche giorno di stanchezza, anche dopo la fine del disturbo", prevede Pregliasco. Una spossatezza che potrebbe rendere ancor più dura la ripresa del lavoro.

Salute: 'boom' problemi udito giovani, medici chiedono norme abbassa volume

Roma, 1 set. (Adnkronos Salute) 16:40
Sotto accusa finiscono, ancora una volta, i lettori Mp3. Ma anche le lunghe chiacchierate al telefonino e le notti trascorse in discoteca. Il risultato non varia, anzi peggiora di anno in anno: i problemi di udito continuano a crescere tra giovani e giovanissimi, in ogni angolo del pianeta. A tastare il polso alla situazione, gli esperti riuniti a Lecce per il XXXVIII Convegno della Societas Orl Latina di otorinolaringoiatria, una 'quattro giorni' che vede a confronto gli addetti ai lavori dei Paesi di lingua latina per parlare delle principali novità del settore. "E dagli interventi - assicura all'Adnkronos Salute il presidente del Convegno Michele De Benedetto, direttore dell'Unità operativa complessa di Otorinolaringoiatria dell'ospedale Vito Fazzi di Lecce - si comprende che il problema non è solo italiano ma condiviso da tutti i Paesi", in altre parole ovunque "c'è bisogno di abbassare il volume". Anche perché, assicura l'esperto, "basterebbe ridurre il rumore complessivo del 2-3% per vedere questi problemi diminuire sensibilmente". Da qui, un vero e proprio appello "alle istituzioni, per introdurre norme" 'abbassa volume' che preservino l'udito dei giovani. Ragazzi che, nell'attesa che arrivino nuovi 'paletti', "dovrebbero adottare stili di vita più sani", per non ritrovarsi con le orecchie danneggiate dalle cattive abitudini, troppo spesso sottovalutate. "Più che di raccomandazioni e linee guida - ribadisce Giancarlo Cianfrone, presidente dell'Associazione italiana per la ricerca sulla sordità (Airs), tra gli esperti presenti all'appuntamento leccese - abbiamo bisogno di norme ferree, per lo meno a livello europeo". Regole, ad esempio, "che stabiliscano il volume massimo dei lettori Mp3 a cui le aziende produttrici dovranno obbligatoriamente attenersi". Oppure norme che fissino l'audio invalicabile in discoteca, "parametri, questi ultimi, che in Italia sono stati già stabiliti - riconosce Cianfrone - ma che vengono costantemente disattesi". E così, tra musica sparata in cuffietta e notti trascorse al ritmo di house ed elettronica, "i danni all'apparato uditivo dei giovani continuano a crescere. Non possiamo perdere altro tempo - raccomandano gli addetti ai lavori riuniti a Lecce - è arrivato il momento di correre ai ripari".

venerdì 3 settembre 2010

Pubblico dipendente che attesta falsamente la sua presenza sul posto di lavoro

FATTO E DIRITTO

Il difensore di P. S. ricorre avverso la sentenza sopra indicata che ha confermato la responsabilità dell'imputato in ordine al delitto di truffa continuata aggravata commessa quale dipendente dei comune di (OMISSIS) alterando il registro delle presenze e facendo figurare una non effettuata presenza in ufficio. La Corte ha assolto il P. dal delitto di falso rilevando che i registri delle presenze non hanno la qualità di atti pubblici.

Il ricorrente deduce difetto di motivazione in ordine alla sussistenza degli elementi costitutivi dei delitto di truffa rilevando che gli accertati non buoni rapporti con gli altri dipendenti inficiano la valenza delle testimonianze relative alle assenze dall'ufficio che comunque furono limitate a poche ore, dato che doveva consentire la concessione "dell'attenuante del valore lieve".

Il primo motivo di ricorso é manifestamente infondato alla luce della costante giurisprudenza di questa corte che statuisce che la falsa attestazione del pubblico dipendente circa la presenza in ufficio riportata sui cartellini marcatempo o nei fogli di presenta, è condotta fraudolenta, idonea oggettivamente ad indurre in errore l'amministrazione di appartenenza circa la presenza sul luogo di lavoro, ed è dunque suscettibile di integrare il reato di truffa aggravata, ove il pubblico dipendente si allontani senza far risultare, mediante timbratura del cartellino o della scheda magnetica, i periodi di assenza, sempre che siano da considerare, come nel caso concreto, economicamente apprezzabili (Cass. II 8.10.06 n. 34210, depositata 12.10.08, rv, 23530; Cass. II 16.3.04 n. 19302, depositata 28.4,04, rv. 229439).

Le doglianze in ordine alla valutazione probatoria sono inammissibili risolvendosi in una assertiva negazione di quanto non illogicamente considerato dalla corte territoriale e sopra tutto dal giudice di primo grado. Ai sensi del disposto di cui all'art. 606 c. 1 lett. e c.p.p., la mancanza e la manifesta illogicità della motivazione devono risultare dal testo del provvedimento impugnato, sicché dedurre tale vizio in sede di legittimità comporta dimostrare che il provvedimento è manifestamente carente di motivazione o di logica e non già opporre alla logica valutazione degli atti operata dai giudice di merito una diversa ricostruzione, magari altrettanto logica, degli atti processuali (Cass. S.U. 19.6.96, D. F.). Esula infatti dai poteri della Corte di Cassazione quello di una diversa lettura degli elementi di fatto posti a fondamento della decisione, la cui valutazione è riservata in via esclusiva ai giudice di merito senza che possa integrare vizio di legittimità la mera prospettazione di una diversa valutazione delle risultanze processuali ritenute dal ricorrente più adeguate (Cass. S.U. 2.7.97 n. 8402, ud. 30.4.97, rv. 207944, D.).

È invece fondato l'ultimo motivo di ricorso non avendo il giudice di appello dato risposta alla richiesta di applicazione dell'attenuante chiesta essendo il fatto accertato limitato ai giorni 24, 27 e 30 dicembre 2010.

All'annullamento segue la trasmissione degli atti ad altra sezione della Corte di Appello di (OMISSIS) per la verifica della sussistenza della chiesta attenuante, fermo restando il passaggio in giudicato dell'affermazione di colpevolezza per il delitto in quanto nella fattispecie vale il principio che il giudicato (progressivo) formatosi sull'accertamento del reato e della responsabilità dell'imputato, con la definitività della decisione su tali parti, impedisce l'applicazione di cause estintive successive all'annullamento parziale, trattandosi di cause sopravvenute non incidenti su quanto deciso in maniera definitiva (Cass. S.U. 23.5.97 n. 4904, ud. 26.3.97, rv. 207840).

P.Q.M.

Annulla la sentenza impugnata limitatamente alla omessa pronuncia sulla richiesta dell'attenuante di cui all'art. 62 n. 4 cod. pen. e rinvia ad altra sezione della Corte di appello di (OMISSIS) per il giudizio sul punto.

Dichiara ìnammissibile nel resto il ricorso.

Guida in stato di ebbrezza - Ipotesi di confisca del veicolo intestato ad una società di persone

1. In data 5/1/2009 P. M. veniva controllato alla guida dell'auto Mercedes tg. (OMISSIS) e trovato in stato di ebbrezza con tasso alcolemico del 2,30.

La P.G. provvedeva al sequestro del veicolo.

Con provvedimento del 7/1/2009 il GIP disponeva il sequestro preventivo dell'auto.

A seguito di presentazione di richiesta di riesame da parte del P., il Tribunale con ordinanza del 21/1/2009 annullava il provvedimento di sequestro.

Osservava il Tribunale che l'auto risultava intestata alla società "(OMISSIS)" s.n.c. di cui il P. era socio, unitamente ad altri due soggetti. Tenuto conto dell'autonomia tra persona fisica e giuridica, l'auto doveva ritenersi di proprietà di persona estranea al reato e quindi, in quanto non confiscabile, non poteva essere oggetto di sequestro propedeutico alla adozione della misura di sicurezza patrimoniale.

2. Avverso il provvedimento proponeva ricorso il P.M. lamentando la violazione e la falsa applicazione dell'art. 186 C.d.S..

Invero il P., quale socio della s.n.c. era co-amministratore della società (tanto da avere presentato istanza di riesame), per cui in ragione della immedesimazione organica, quest'ultima non poteva ritenersi "persona estranea al reato".

3. Il ricorso è infondato e deve essere rigettato.

L'art. 186 C.d.S., lett. c) dispone che "con la sentenza di condanna ovvero di applicazione della pena a richiesta delle parti ... è sempre disposta la confisca del veicolo con il quale è stato commesso il reato ai sensi dell'art. 240 c.p., comma 2, salvo che il veicolo stesso appartenga a persona estranea al reato ....". La disposizione prevede pertanto un'ipotesi di confisca obbligatoria.

Nel caso di specie, l'auto risulta essere intestata ad una società di persone (s.n.c."(OMISSIS)").

La giurisprudenza civile di questa Corte ha avuto modo di precisare che "La società in nome collettivo, ancorchè non munita di personalità giuridica, è soggetto di diritto distinto dalla personalità dei soci, in quanto costituisce centro autonomo di situazioni giuridiche ad esso immediatamente riconducibili anche in virtù della capacità negoziale e processuale che l'art. 2266 c.c. - applicabile in virtù del richiamo che l'art. 2293 c.c. effettua ad esso - attribuisce alla società...." (Cass. Civ. 15/2/1999, n. 1231; vedi anche, Cass. Civ. 28/7/1997, n. 7021).

Ne consegue che i beni sociali non sono beni in comproprietà dei soci, bensì in titolarità della società.

Pertanto correttamente il Tribunale, valutato che l'auto era di proprietà di un terzo (rispetto al conducente), ha ritenuto la non confiscabilità e quindi ha annullato il sequestro disposto dal GIP. Per quanto detto, si impone il rigetto del ricorso siccome infondato.

P.Q.M.

La Corte rigetta il ricorso.

'Boom' problemi udito giovani, medici chiedono norme abbassa volume

HTML clipboard(Adnkronos Salute) - Sotto accusa finiscono, ancora una volta, i lettori Mp3. Ma anche le lunghe chiacchierate al telefonino e le notti trascorse in discoteca. Il risultato non varia, anzi peggiora di anno in anno: i problemi di udito continuano a crescere tra giovani e giovanissimi, in ogni angolo del pianeta. A tastare il polso alla situazione, gli esperti riuniti a Lecce per il XXXVIII Convegno della Societas Orl Latina di otorinolaringoiatria, una 'quattro giorni' che vede a confronto gli addetti ai lavori dei Paesi di lingua latina per parlare delle principali novità del settore. "E dagli interventi - assicura all'Adnkronos Salute il presidente del Convegno Michele De Benedetto, direttore dell'Unità operativa complessa di Otorinolaringoiatria dell'ospedale Vito Fazzi di Lecce - si comprende che il problema non è solo italiano ma condiviso da tutti i Paesi", in altre parole ovunque "c'è bisogno di abbassare il volume". Anche perché, assicura l'esperto, "basterebbe ridurre il rumore complessivo del 2-3% per vedere questi problemi diminuire sensibilmente". Da qui, un vero e proprio appello "alle istituzioni, per introdurre norme" 'abbassa volume' che preservino l'udito dei giovani. Ragazzi che, nell'attesa che arrivino nuovi 'paletti', "dovrebbero adottare stili di vita più sani", per non ritrovarsi con le orecchie danneggiate dalle cattive abitudini, troppo spesso sottovalutate. "Più che di raccomandazioni e linee guida - ribadisce Giancarlo Cianfrone, presidente dell'Associazione italiana per la ricerca sulla sordità (Airs), tra gli esperti presenti all'appuntamento leccese - abbiamo bisogno di norme ferree, per lo meno a livello europeo". Regole, ad esempio, "che stabiliscano il volume massimo dei lettori Mp3 a cui le aziende produttrici dovranno obbligatoriamente attenersi". Oppure norme che fissino l'audio invalicabile in discoteca, "parametri, questi ultimi, che in Italia sono stati già stabiliti - riconosce Cianfrone - ma che vengono costantemente disattesi". E così, tra musica sparata in cuffietta e notti trascorse al ritmo di house ed elettronica, "i danni all'apparato uditivo dei giovani continuano a crescere. Non possiamo perdere altro tempo - raccomandano gli addetti ai lavori riuniti a Lecce - è arrivato il momento di correre ai ripari".

FACEBOOK: LOG OUT 'A DISTANZA', POSSIBILE OPZIONE ANTI-SPAM

FACEBOOK: LOG OUT 'A DISTANZA', POSSIBILE OPZIONE ANTI-SPAM
SITO TESTA ANCHE FUNZIONE PER SEGUIRE CONTATTI IN MODO MIRATO
(ANSA) - ROMA, 03 SET - Dopo le recenti ondate di phishing e
spam che hanno preso di mira diversi social network, Facebook
prova a correre ai ripari con un nuovo strumento per rendere
'invalicabile' il proprio profilo online.
Nella pagina del sito dedicata alla sicurezza, il team di
Facebook illustra una nuova opzione che consente agli utenti di
controllare quante sessioni del social network sono aperte a
proprio nome e con la propria password ed, eventualmente,
effettuare il log out, ovvero chiudere quelle sessioni, 'a
distanza'. Attraverso questa funzione, al momento in via di
attivazione per l'oltre mezzo miliardo di iscritti, l'utente
potra' rendersi conto, ad esempio, se ha dimenticato di
effettuare il log out da un computer pubblico, come un internet
cafe', oppure se l'account e' stato aperto senza il proprio
permesso. In questi casi, con un clic, potra' 'chiudere' queste
sessioni, bloccando eventuali accessi non autorizzati.
Secondo alcuni analisti questo strumento puo' anche essere
considerato in funzione anti-phishing e anti-spam. I criminali
informatici, infatti, una volta che riescono a entrare in un
account, lo sfruttano per inviare messaggi portatori di malware
ai contatti dell'utente e 'infettarne' altri, estorcendo spesso
altre informazioni personali a scopo di lucro.
Le novita' non sono finite. Secondo quanto riportato dal blog
'Allfacebook', il social network di Mark Zuckerberg sta testando
su un numero ristretto di utenti un 'pulsante' che consente di
'seguire' le attivita' su Facebook di uno specifico contatto e
ricevere notifiche ogni volta che l'utente 'seguito', per
esempio, pubblica foto o altri aggiornamenti. La funzione - che
richiama il 'Segui' di Twitter - potrebbe essere attivata sui
propri 'amici' e sulle pagine di cui si e' fan. L'opzione
consentirebbe di seguire in modo piu' mirato alcuni dei propri
contatti rispetto al flusso di aggiornamenti in bacheca. Non
tutti i commenti, che gia' arrivano sui blog che riportano la
notizia, sono pero' positivi: in tanti si chiedono se uno
strumento del genere non possa essere un 'aiuto' per potenziali
molestatori. (ANSA).

Y14
03-SET-10 14:01 NNNN