Inizio pubblicazioni 22 agosto 2003 Notizie flash dall'Italia e dal mondo. DAL 2003 ININTERROTTAMENTE E OLTRE 100MILA INFORMAZIONI TOTALMENTE GRATUITE-
Translate
martedì 19 ottobre 2010
"La forbice della Rai colpisce ancora. Non ancora autorizzata la trasmissione di Fazio ""
Salta la trasmissione di Fazio.
""
L'inizio della trasmissione è previsto per l'8 novembre su RaiTre.
Anche se forse sarebbe meglio dire «era», visto che ad oggi i contratti di Roberto Benigni, Paolo Rossi e Antonio Albanese, ospiti della prima puntata di Vieni via con me, il programma di e con Fabio Fazio e Roberto Saviano, sono ancora in bilico. E Fazio attacca: «Così Vieni via con me non può andare in onda. A tre settimane dalla messa in onda Endemol Italia non ha ancora il contratto, gli ospiti non hanno ancora il contratto e giustamente Saviano dice: "Così non vado in onda" e io sottoscrivo pienamente». Secondo il conduttore «non ci sono giustificazioni di natura economica: evidentemente è un momento in cui la tv non può permettersi di raccontare la realtà». Da ambienti della Direzione generale, però, si precisa che le proposte di contratto non sono ancora arrivate sul tavolo del dg Mauro Masi. Tuttavia, si fa notare, le richieste economiche sarebbero apparse «molto, ma molto onerose». Ma per il direttore di RaiTre Paolo Ruffini il blocco dei contratti è «incomprensibile». La trasmissione dovrebbe andare in onda per quattro lunedì consecutivi. E proprio la collocazione in palinsesto e la continuità delle quattro puntate erano state già al centro di «frizioni» all'interno dell'azienza. I ritardi dei contratti sembrano ora confermare la gestazione complessa di un programma destinato, probabilmente, a far discutere."""
fonte
lunedì 18 ottobre 2010
I video degli interventi alla manifestazione Fiom:
Commenti:
FLORES D'ARCAIS Da qui riparte l'alternativa al regime
GIULIETTI Ora Maroni chieda scusa
PERAZZOLI Un punto archimedeo
REALFONZO Prendendo la Fiom sul serio
GIULIETTI Ora Maroni chieda scusa
PERAZZOLI Un punto archimedeo
REALFONZO Prendendo la Fiom sul serio
Se il cane aggredisce i passanti ne risponde il possessore
SEZIONE IV PENALE
Sentenza 2 luglio - 27 settembre 2010, n. 34813
Svolgimento del processo - Motivi della decisione
Con sentenza del 19 maggio 2009 il Tribunale di Palermo dichiarava ........ colpevole di lesioni colpose in danno di ....... che, in data ****, era stata morsa dal cane appartenente all'imputato, e, concesse le attenuanti generiche, lo condannava alla pena di 100,00 Euro di multa e al risarcimento del danno in favore della costituita parte civile.L'imputato ha proposto ricorso per cassazione, con il quale deduce violazione di legge e difetto di motivazione per la ritenuta sussistenza di un rapporto di causalità tra la condotta ascrivibile all'imputato e l'evento lesivo.
In sostanza si duole che si sia giunti alla affermazione della sua responsabilità senza tenere conto che il cane era della famiglia, più precisamente era di proprietà della madre o della nonna, e che egli era intervenuto solo quando aveva sentito le urla della ragazza, per riportare il cane nella abitazione.
Il motivo di ricorso è manifestamente infondato.
Il Tribunale ha osservato che l'animale era sicuramente nel possesso del ..... e ciò ha desunto dal fatto che fu proprio il .... a richiamare il cane, a dare spiegazioni ai verbalizzanti e a portare l'animale dai veterinari per i controlli; che egli abitava nella casa della madre e si rapportava quotidianamente con l'animale che gli ubbidiva e che portava a passeggio. Correttamente dunque egli è stato ritenuto responsabile dell'omessa custodia dell'animale, obbligo che ai sensi dell'art. 672 c.p. sorge in capo al possessore, indipendentemente dalla proprietà dell'animale, possesso da intendersi in senso ampio come già chiarito da questa stessa sezione con sentenza del 16.12.1998 n. 599 rv 212404, secondo cui "In tema di custodia di animali, l'obbligo sorge ogni volta che sussista una relazione di possesso o di semplice detenzione tra l'animale e una data persona, posto che l'art. 672 cod. pen. relaziona l'obbligo di non lasciare libero l'animale o di custodirlo con le debite cautele al possesso dell'animale, possesso da intendersi come detenzione anche solo materiale e di fatto senza che sia necessario che sussista una relazione di proprietà in senso civilistico. (Fattispecie in tema di responsabilità per lesioni colpose cagionate dal morso di un cane)".
Il ricorso deve pertanto essere dichiarato inammissibile ai sensi dell'art. 591 c.p.p., lett. D per intervenuta rinuncia.
Segue, come prescritto dall'art. 616 stesso codice, la condanna al pagamento delle spese processuali e al versamento della somma di Euro 1000,00 (mille/00), equitativamente determinata, in favore della cassa delle ammende, non ravvisandosi ragioni, anche alla luce della sentenza della Corte costituzionale n. 186 del 2000, per escludere tale ultima condanna.
P.Q.M.
LA CORTEDichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma di Euro 1000,00 in favore della Cassa delle ammende
FACEBOOK: APPLICAZIONI NETWORK SPESSO VIOLANO PRIVACY / ANSA
DURE ACCUSE DEL WALL STREET JOURNAL, COINVOLTI MILIONI UTENTI
(di Emanuele Riccardi) (ANSA) - NEW YORK, 18 ott - E' di
nuovo bufera su Facebook, uno dei piu' popolari social network.
Nonostante le ripetute promesse il colosso creato da Marc
Zuckenberg continua a non rispettare appieno la privacy dei suoi
utenti: lo scrive oggi con ampio rilievo il Wall Street Journal.
Secondo il quotidiano newyorchese, diverse applicazioni (o
app) di Facebook, numerose delle quali sono giochi molto
popolari, hanno trasmesso informazioni legate alle identita'
degli utenti: rivelando i loro nomi, e in alcuni casi anche
quelli dei loro amici, a decine di societa' pubblicitarie o che
sorvegliano il traffico sul web, le cosiddette Internet Tracking
Company.
Le persone colpite sarebbero decine di milioni, scrive il
Wsj, tra cui gli utenti che hanno chiesto il massimo di privacy
sul social network e sarebbero teoricamente introvabili.
Tra le app sotto accusa, tra le quali ci sono le dieci piu'
popolari, spiccano alcuni dei giochi di successo pubblicati da
Zynga come FarmVille, Texas HoldEm Poker e FrontierVille.
Ad essere accessibile e' il numero che Facebook assegna ad
ogni membro della rete sociale, chiamato 'Facebook ID', e dal
quale si puo' risalire all'identita' dell'utente con una
semplice ricerca in internet.
Se poi l'utente ha deciso di non limitare l'accesso ai suoi
dati, nelle mani delle societa' esterne finiscono anche
informazioni come l'eta', la citta' di residenza e la
professione.
Non e' noto da quanto tempo esista la falla di sicurezza,
scrive il giornale, ma un portavoce di Facebook ha assicurato di
essere al lavoro per arginarla grazie all'introduzione di una
nuova tecnologia.
''Abbiamo avviato un'azione immediata per disabilitare tutte
le applicazioni che violano le nostre regole'', ha spiegato il
portavoce al quotidiano finanziario.
Diverse applicazioni indicate dal Journal risultano ora
inaccessibili, e le societa' sotto accusa, oltre a Facebook
stessa, hanno indicato che stanno lavorando per risolvere
l'imbarazzante problema al piu' presto.
Alcuni giochi creati dalla LOLapps - che complessivamente
dichiara circa 150 milioni di utenti - come Gift Creator, Quiz
Creator e Critter Island. erano state bloccate del fine
settimana. Secondo la LOLapps i programmi sono tornati ad essere
accessibili online. (ANSA).
RL-Y89
18-OTT-10 18:51 NNNN
(di Emanuele Riccardi) (ANSA) - NEW YORK, 18 ott - E' di
nuovo bufera su Facebook, uno dei piu' popolari social network.
Nonostante le ripetute promesse il colosso creato da Marc
Zuckenberg continua a non rispettare appieno la privacy dei suoi
utenti: lo scrive oggi con ampio rilievo il Wall Street Journal.
Secondo il quotidiano newyorchese, diverse applicazioni (o
app) di Facebook, numerose delle quali sono giochi molto
popolari, hanno trasmesso informazioni legate alle identita'
degli utenti: rivelando i loro nomi, e in alcuni casi anche
quelli dei loro amici, a decine di societa' pubblicitarie o che
sorvegliano il traffico sul web, le cosiddette Internet Tracking
Company.
Le persone colpite sarebbero decine di milioni, scrive il
Wsj, tra cui gli utenti che hanno chiesto il massimo di privacy
sul social network e sarebbero teoricamente introvabili.
Tra le app sotto accusa, tra le quali ci sono le dieci piu'
popolari, spiccano alcuni dei giochi di successo pubblicati da
Zynga come FarmVille, Texas HoldEm Poker e FrontierVille.
Ad essere accessibile e' il numero che Facebook assegna ad
ogni membro della rete sociale, chiamato 'Facebook ID', e dal
quale si puo' risalire all'identita' dell'utente con una
semplice ricerca in internet.
Se poi l'utente ha deciso di non limitare l'accesso ai suoi
dati, nelle mani delle societa' esterne finiscono anche
informazioni come l'eta', la citta' di residenza e la
professione.
Non e' noto da quanto tempo esista la falla di sicurezza,
scrive il giornale, ma un portavoce di Facebook ha assicurato di
essere al lavoro per arginarla grazie all'introduzione di una
nuova tecnologia.
''Abbiamo avviato un'azione immediata per disabilitare tutte
le applicazioni che violano le nostre regole'', ha spiegato il
portavoce al quotidiano finanziario.
Diverse applicazioni indicate dal Journal risultano ora
inaccessibili, e le societa' sotto accusa, oltre a Facebook
stessa, hanno indicato che stanno lavorando per risolvere
l'imbarazzante problema al piu' presto.
Alcuni giochi creati dalla LOLapps - che complessivamente
dichiara circa 150 milioni di utenti - come Gift Creator, Quiz
Creator e Critter Island. erano state bloccate del fine
settimana. Secondo la LOLapps i programmi sono tornati ad essere
accessibili online. (ANSA).
RL-Y89
18-OTT-10 18:51 NNNN
Rassegna della Cassazione
- Indennità di trasferta e retribuzione imponibile
- Licenziamento disciplinare e termini per le controdeduzioni
- Rapporti tra contratto nazionale e provinciale
- Trasferimento d'azienda e diritti dei lavoratori
- Nei contratti a termine vanno indicati i lavoratori da sostituire
- Scadenza del termine nullo: nessun risarcimento fino all'fferta di lavorare
- Lavoro a progetto: nozione
- Apprendistato nullo se stipulato con un dipendente per le stesse prestazioni
- Licenziamento e pericolo di perdita di professionalità
- Reintegrazione e onere della prova della dimensione occupazionale
- Appalto lecito senza ingerenza del committente sul personale
Iscriviti a:
Commenti (Atom)
















