| MINISTERO DELLA GIUSTIZIA |
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mercoledì 20 ottobre 2010
MINISTERO DELLA DIFESA DIREZIONE GENERALE PER IL PERSONALE MILITARE
| MINISTERO DELLA DIFESA DIREZIONE GENERALE PER IL PERSONALE MILITARE |
| AVVISO |
| Modifica al bando di reclutamento di 12.000 volontari di truppa in ferma prefissata di un anno nell'Esercito italiano per l'anno 2010 e successive modifiche. | |
| Pag. 4 |
264° Aggiornamento del Catalogo nazionale delle armi comuni da sparo (10A11744) (GU n. 245 del 19-10-2010 - Suppl. Ordinario n.230)
Il Ministero dell'interno rende noto che, ai sensi e per gli effetti dell'art. 4 del decreto ministeriale 16 settembre 1977, n. 50.262/10.C.N./B, sono stati iscritti nel Catalogo nazionale delle armi comuni da sparo, pubblicato nel supplemento straordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 268 del 29 settembre 1979 e i successivi aggiornamenti pubblicati nella Gazzetta Ufficiale n. 287/79, n. 323/79, n. 335/79, 46/80, n. 75/80, n. 125/80, n. 155/80, n. 160/80, n. 198/80, n. 220/80, n. 264/80, n. 327/80, n. 28/81, n. 180/81 (suppl. ord.), n. 223/81 (suppl. ord.), n. 289/81, n. 326/81 (suppl. ord.). n. 351/81, n. 58/82, n. 108/82, n. 126/82, n. 160/82, n. 193/82, n. 221/82, n. 130/83, n. 164/83, n. 193/83, n. 220/83, n. 234/83, n. 247/83, n. 317/83, n. 337/83, n. 356/83, n. 22/84, n. 57/84, n. 101/84, n. 140/84, n. 165/84, n. 282/84, n. 293/84, n. 312/84, n. 347/84, n. 35/85, n. 76/85, n. 90/85, n. 136/85, n. 161/85, n. 190/85, n. 222/85, n. 252/85, n. 295/85, n. 16/86, n. 48/86, n. 77/86, n. 108/86, n. 130/86, n. 166/86, n. 191/86, n. 244/86, n. 264/86, n. 280/86, n. 4/87, n. 35/87, n. 52/87, n. 98/87, n. 113/87, n. 135/87, n. 161/87, n. 222/87, n. 256/87, n. 1/88, n. 17/88, n. 71/88, n. 97/88, n. 169/88, n. 194/88, n. 260/88, n. 9/89, n. 31/89, n. 75/89, n. 94/89, n. 124/89, n. 151/89, n. 240/89, n. 263/89, n. 284/89, n. 7/90, n. 31/90, n. 56/90, n. 77/90, n. 105/90, n. 144/90, n. 168/90, n. 182/90, n. 232/90, n. 268/90, n. 18/91, n. 68/91, n. 104/91, n. 138/91, n.161/91, n. 213/91, n. 270/91, n. 299/91, n. 17/92, n. 41/92, n. 70/92, n. 109/92, n. 124/92, n. 158/92, n. 184/92, n. 214/92, n. 252/92, n. 301/92, n. 23/93, n. 51/93, n. 94/93, n. 121/93, n. 145/93, n. 170/93, n. 197/93, n. 213/93, n. 258/93, n. 276/93, n. 289/93, n. 84/94, n. 109/94, n. 129/94, n. 176/94, n. 197/94, n. 219/94, n. 279/94, n. 2/95, n. 147/95, n. 171/95, n. 190/95, n. 274/95, n. 295/95, n. 20/96, n. 49/96, n. 80/96, n. 103/96, n. 154/96, n. 178/96, n. 203/96, n. 220/96, n. 296/96, n. 21/97, n. 42/97, n. 59/97, n. 95/97, n. 106/97, n. 128/97, n. 148/97, n. 201/97, n. 212/97, n. 290/97, n. 27/98, n. 64/98 n. 114/98, n. 135/98, n. 145/98, n. 178/98, n. 222/98, n. 256/98, n. 292/98, n. 19/99, n. 45/99, n. 71/99, n. 119/99, n. 133/99, n. 183/99, n. 203/99, n. 215/99, n. 231/99, n. 287/99 (suppl. str.), n. 19/2000 (suppl. str.), n. 56/2000, n. 69/2000, n. 100/2000, n. 133/2000, n. 171/2000; n. 208/2000; n. 283/2000 (suppl. ord.), n. 27/2001, n. 69/2001 (suppl. ord.), n. 102/2001 (suppl. ord.), n. 143/2001 (suppl. ord.); n. 167/2001 (suppl. ord.), n. 296/2001 (suppl. ord.), n. 25/2002, n. 71/2002, n. 101/2002, n. 102/2002, n. 155/2002, n.188/2002 (suppl. str.), n. 236/2002 (suppl. ord.), n. 48/2003 (suppl. ord.), n. 72/2003 (suppl. ord.) e n. 118/2003 (suppl. ord.), n. 139/2003, n.174/2003 (suppl. ord.), n. 210/2003 (suppl. ord.), n. 242/2003 (Serie Generale), n. 26/2004 (Serie Generale), n. 63/2004 (suppl. ord.), n. 95/2004, n. 135/2004 (suppl. ord.), n. 175/2004 (suppl. ord.), n. 201/2004, n. 202/2004, n. 229/2004 (suppl. ord.), n. 262/2004, n. 304/2004 (suppl. ord.), n. 46/2005 (suppl. ord.), n. 114/2005, n. 172/2005 (suppl. ord.), n. 172/2005 (suppl. ord.), n. 198/2005 (suppl. ord.), n. 240/2005 (suppl. ord.), n. 278/2005 (suppl. ord.), n. 63/2006, n. 201/2006, n. 203/2006 (suppl. ord.), n. 227/2006 (suppl. ord.), n. 11/2007 (suppl. ord.), n. 50/2007 (suppl. ord.), n. 110/2007, (suppl. ord.), n. 118/2007 (suppl. ord.), n.134/2007 (suppl. ord.), n. 195/2007 (suppl. ord.), n. 223/2007 (suppl. ord.), n. 269/2007 (suppl. ord.), n. 282/2007 (suppl. ord.), n.71/2008 (suppl. ord.), n.140/2008 (suppl. ord.), n. 182/2008 (suppl. ord.), n. 241/2008 (Serie Generale), n.276/2008 (suppl. ord.), n. 23/2009 (Serie Generale), n.51/2009 (Serie Generale), n. 126/2009 (Serie Generale), n. 157/2009 (Serie Generale), n. 217/2009 (suppl. ord.), n. 32/2010 (suppl. ord.) e n. 192/2010 (suppl. ord.) l'allegato con i modelli recanti l'indicazione, per ciascuno di essi, del numero di Catalogo e del relativo decreto.
Agli arresti domiciliari è vietato l'uso di facebook
IN FATTO
Proponeva ricorso per cassazione il procuratore della Repubblica presso il Tribunale di (OMISSIS) ritenendo integrata la violazione della prescrizione di non comunicare con altre persone, imposte in sede di concessione della misura cautelare, stante i contatti intrattenuti con altre persone dagli imputati attraverso la rete.
MOTIVI DELLA DECISIONE
Il ricorso è fondato.La generica prescrizione di "non comunicare con persone diverse dai familiari conviventi" prevista dall'articolo 276, comma uno, c.p.p., va intesa nella accezione di divieto non solo di parlare con persone non della famiglia e non conviventi, ma anche di entrare in contatto con altri soggetti, dovendosi ritenere estesa, pur in assenza di prescrizioni dettagliate e specifiche, anche alle comunicazioni, sia vocali che scritte attraverso internet. L'uso di internet non può essere vietato tout court ove non si risolva in una comunicazione con terzi, comunque, attuata, ma abbia solamente funzione conoscitiva o di ricerca, senza di entrare in contatto, tramite il web, con altre persone.
La moderna tecnologia consente oggi un agevole scambio di informazioni anche con mezzi diversi dalla parola, tramite Web, e anche tale trasmissione di informazioni deve ritenersi ricompresa nel concetto di "comunicazione", pur se non espressamente vietata dal giudice, dovendo ritenersi previsto nel generico "divieto di comunicare", il divieto non solo di parlare direttamente, ma anche di comunicare, attraverso altri strumenti, compresi quelli informatici, sia in forma verbale che scritta o con qualsiasi altra modalità che ponga in contatto l'indagato con terzi ("pizzini", gesti, comunicazioni televisive anche mediate, etc.).
L'eventuale violazione di tale divieto va, comunque, provato dall'accusa e non può ritenersi presunto, nella fattispecie, dall'uso dello strumento informatico.
Non risulta, nella specie, alcuna motivazione da parte del G.I.P., in ordine all'eventuale comunicazione con terzi, posta in essere dall'indagato attraverso Facebook.
Va, quindi, annullato il provvedimento impugnato con rinvio al Tribunale di (OMISSIS) per nuovo esame.
P.Q.M.
Annulla l'ordinanza impugnata con rinvio al Tribunale di (OMISSIS) per nuovo esame.Corte Cassazione Penale, sezione seconda - Sentenza n. 37151/2010
martedì 19 ottobre 2010
FAZIO-SAVIANO:GIULIETTI,RITARDANO PROGRAMMI SGRADITI PREMIER
FAZIO-SAVIANO:GIULIETTI,RITARDANO PROGRAMMI SGRADITI PREMIER
(ANSA) - ROMA, 19 OTT - ''Prendiamo atto della nota del
direttore generale Rai Masi che smentisce le notizie di un
rischio di stop della trasmissione Vieni via con me di Fazio e
Saviano e attribuisce la ragione dei ritardi alla necessita' di
approfondimenti. Sara' una casualita' ma questi incidenti,
ritardi o difficolta' capitano sempre alle trasmissioni sgradite
a Berlusconi e ai suoi ministri''. Lo afferma il portavoce di
Articolo 21 Giuseppe Giulietti.
''Nel migliore dei casi - sottolinea Giulietti in una nota -
c'e' il legittimo sospetto che ci sia un'azione di mobbing nei
confronti di queste trasmissioni, se non quando di intere reti.
Gli episodi di questi giorni dimostrano che alla Rai non c'e'
solo il caso Annozero, ma ormai si rischia l'azzeramento di
tutte le trasmissioni che non piacciono al partito del conflitto
di interessi. Per sapere quali sono bastera' leggere il famoso
elenco di Trani''.
''Sara' il caso - conclude Giulietti - di tenere gli occhi
costantemente aperti e di reagire con la massima durezza perche'
queste vicende sono collegate anche al libero esercizio del
voto''. (ANSA).
COM-MAJ
19-OTT-10 12:26 NNNN
RAI. VITA: MASI USA IL LATINORUM PER BLOCCARE FAZIO E SAVIANO
(DIRE) Roma, 19 ott. - "Mauro Masi usa il latinorum pur di
bloccare il programma di Fazio con Saviano. Spieghi nelle sedi
competenti come mai alla vigilia dell'andata in onda di
un'iniziativa editoriale lungamente annunciata e certamente
attesa siano ancora da approfondire gli aspetti contrattuali del
tutto. Delle due l'una: o e' censura, o e' incapacita'. In
entrambi i casi aumenta a dismisura il dubbio sull'opportunita'
che lo stesso Masi continui a svolgere la funzione di Direttore
generale della Rai". Lo dichiara il senatore Pd, Vincenzo Vita,
della commissione di Vigilanza Rai.
(Com/Rai/ Dire)
11:57 19-10-10
NNNN
(ANSA) - ROMA, 19 OTT - ''Prendiamo atto della nota del
direttore generale Rai Masi che smentisce le notizie di un
rischio di stop della trasmissione Vieni via con me di Fazio e
Saviano e attribuisce la ragione dei ritardi alla necessita' di
approfondimenti. Sara' una casualita' ma questi incidenti,
ritardi o difficolta' capitano sempre alle trasmissioni sgradite
a Berlusconi e ai suoi ministri''. Lo afferma il portavoce di
Articolo 21 Giuseppe Giulietti.
''Nel migliore dei casi - sottolinea Giulietti in una nota -
c'e' il legittimo sospetto che ci sia un'azione di mobbing nei
confronti di queste trasmissioni, se non quando di intere reti.
Gli episodi di questi giorni dimostrano che alla Rai non c'e'
solo il caso Annozero, ma ormai si rischia l'azzeramento di
tutte le trasmissioni che non piacciono al partito del conflitto
di interessi. Per sapere quali sono bastera' leggere il famoso
elenco di Trani''.
''Sara' il caso - conclude Giulietti - di tenere gli occhi
costantemente aperti e di reagire con la massima durezza perche'
queste vicende sono collegate anche al libero esercizio del
voto''. (ANSA).
COM-MAJ
19-OTT-10 12:26 NNNN
RAI. VITA: MASI USA IL LATINORUM PER BLOCCARE FAZIO E SAVIANO
(DIRE) Roma, 19 ott. - "Mauro Masi usa il latinorum pur di
bloccare il programma di Fazio con Saviano. Spieghi nelle sedi
competenti come mai alla vigilia dell'andata in onda di
un'iniziativa editoriale lungamente annunciata e certamente
attesa siano ancora da approfondire gli aspetti contrattuali del
tutto. Delle due l'una: o e' censura, o e' incapacita'. In
entrambi i casi aumenta a dismisura il dubbio sull'opportunita'
che lo stesso Masi continui a svolgere la funzione di Direttore
generale della Rai". Lo dichiara il senatore Pd, Vincenzo Vita,
della commissione di Vigilanza Rai.
(Com/Rai/ Dire)
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