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giovedì 3 ottobre 2019

Maestro elementare denunciato per minacce e odio razziale,sospeso =

GIOVEDÌ 03 OTTOBRE 2019 16.54.18

Maestro elementare denunciato per minacce e odio razziale,sospeso =

(AGI) - Mantova, 3 ott. - Un maestro elementare in servizio da anni in una scuola nella provincia di Mantova e' stato denunciato per minacce e odio razziale e allontanato dal posto di lavoro. L'uomo postava su Facebook video a petto nudo e con in mano coltelli e mazze da baseball mettendo nel mirino dei suoi proclami deliranti le forze dell'ordine, istituzioni e stranieri, anche minorenni. Cosi' e' finito nei guai per propaganda e istigazione a delinquere per discriminazione razziale, etnica e religiosa. Il maestro e' stato subito allontanato dalle aule e sospeso. L'indagine e' stata condotta da polizia
e carabinieri che hanno eseguito una perquisizione personale e domiciliare. In classe non risulta abbia mai avuto atteggiamenti minacciosi o proferito frasi a sfondo razziale. Le indagini proseguono per individuare eventuali altri video razzisti o atteggiamenti minacciosi dell'uomo. (AGI) Bs1/Gla 031653 OTT 19 NNNN   

Cucchi, pm: non chiediamo pene esemplari, ma giuste

GIOVEDÌ 03 OTTOBRE 2019 14.52.50


Cucchi, pm: non chiediamo pene esemplari, ma giuste

Cucchi, pm: non chiediamo pene esemplari, ma giuste Chiusa la requisitoria nell'aula bunker di Rebibbia Roma, 3 ott. (askanews) - "Non chiediamo pene esemplari, ma pene giuste". Lo ha detto il pm Giovanni Musarò, chiudendo la requisitoria nell'aula bunker di Rebibbia nel processo sulla morte di Stefano Cucchi, a carico di 5 militari dell'Arma accusati a vario titolo del pestaggio e della morte del geometra. Il pm, in particolare, ha chiesto alla Corte d'Assise di condannare a 18 anni di carcere, per omicidio preterintenzionale, due Carabinieri accusati del pestaggio di Stefano Cucchi
. Nav nav 20191003T145242Z  

= SCHEDA = Pignatone, da lotta alla mafia al tribunale del Vaticano =

GIOVEDÌ 03 OTTOBRE 2019 14.55.46


= SCHEDA = Pignatone, da lotta alla mafia al tribunale del Vaticano =

(AGI) - Roma, 3 ott. - Giuseppe Pignatone, figlio di Francesco, deputato Dc negli anni '50, e' il nuovo presidente del tribunale del Vaticano. L'8 maggio scorso, al compimento dei 70 anni, ha lasciato la procura di Roma, che guidava dal 2012, ed e' andato in pensione dopo essere entrato in magistratura nel 1974. Prima dell'esperienza capitolina, aveva guidato per 4 anni l'ufficio dei pm di Reggio Calabria e per 30 anni aveva lavorato al palazzo di giustizia di Palermo. In questi ultimi mesi, si era dedicato alla presentazione del libro 'Modelli Criminali' (sull'evoluzione negli anni della mafia siciliana e calabrese, con un'analisi sulla criminalita' romana) scritto assieme all'aggiunto Michele Prestipino, che nel frattempo ha assunto le funzioni di capo in attesa che il Csm individui il nuovo procuratore. Ritenuto da tutti un investigatore di grande intuito e di infinita memoria, Pignatone ha condotto le indagini che l'11 aprile del 2006 portarono alla cattura del boss latitante Bernardo Provenzano. Tantissimi i procedimenti che ha coordinato a Roma, a cominciare da quello su 'Mafia Capitale', culminato con decine di arresti nel dicembre del 2014, per poi passare a quello sulla morte di Stefano Cucchi e sui depistaggi attribuiti ad alcuni militari dell'Arma dei Carabinieri, sulla fuga di notizie legate al caso Consip, sulla morte di Giulio Regeni al Cairo e sugli illeciti che sarebbero stati commessi per la costruzione del nuovo Stadio della Roma che dovrebbe sorgere nell'area di Tor di Valle. Senza dimenticare i fascicoli aperti sul clan Fasciani, sui Casamonica e sugli Spada. Pur ritenendo la corruzione uno dei reati piu' gravi, Pignatone ha lavorato per dimostrare che anche a Roma
esiste una mafia, anche se non tradizionale come quella siciliana. Una mafia che fa affari in silenzio, inquinando ampi settori della pubblica amministrazione e dell'imprenditoria. Tra le indagini nella Capitale, due in particolare, concluse con richieste di archiviazione, non sono mai state 'digerite' dalle famiglie delle vittime: una (accolta dalla Cassazione) riguarda la scomparsa di Emanuela Orlandi, la 15enne cittadina vaticana sparita nel giugno del 1983 in circostanze mai chiarite e l'altra (ancora pendente davanti al gip) sulla morte della giornalista Ilaria Alpi e dell'operatore Miran Hrovatin, assassinati a Mogadiscio nel 1994 da un gruppo di miliziani armati. (AGI) Cop 031455 OTT 19 NNNN   

= SCHEDA = Cucchi: 10 anni dopo, chiesti 18 anni per autori pestaggio =





GIOVEDÌ 03 OTTOBRE 2019 13.48.27


= SCHEDA = Cucchi: 10 anni dopo, chiesti 18 anni per autori pestaggio =

(AGI) - Roma, 3 ott. - Con le richieste di condanna di quattro dei cinque carabinieri sotto processo in corte d'assise, si avvia a conclusione il processo bis sul pestaggio in caserma subito da Stefano Cucchi la sera dell'arresto (tra il 15 e il 16 ottobre del 2009) e sulla sua morte. La sentenza, una volta esauriti gli interventi di tutte le difese, e' prevista per novembre, salvo cambi di programma. Ma del caso Cucchi si continuera' a parlare nell'immediato. Restano in piedi, infatti, altri filoni processuali legati alla vicenda. L'11 ottobre si chiude davanti alla corte d'assise d'appello il dibattimento, per omicidio colposo (reato ormai prescritto) a carico di cinque medici dell'ospedale Sandro Pertini, dove Cucchi mori' sei giorni dopo l'arresto. Il 12 novembre, invece, ha inizio in tribunale il procedimento che vede imputati otto militari dell'Arma per i falsi e i depistaggi (commessi nel 2009 e nel 2015, con l'avvio della nuova indagine della procura) finalizzati a proteggere gli autori del pestaggio a Cucchi alla Stazione Appia. Queste comunque le tappe principali di una vicenda che si trascina ormai da dieci anni: 15 ottobre 2009: Stefano Cucchi viene fermato dai carabinieri con l'accusa di detenzione di stupefacenti 22 ottobre 2009: Cucchi muore all'ospedale Sandro Pertini. La procura di Roma apre un'inchiesta e mette sotto accusa tre agenti di polizia penitenziaria che accompagnarono il ragazzo il giorno dopo il suo arresto in tribunale per il processo per direttissima. 5 giugno 2013: la corte d'assise assolve i poliziotti penitenziari accusati del pestaggio e tre infermieri del Pertini. Vengono inflitte pene comprese fra gli 8 mesi e i 2 anni di reclusione a sei medici in servizio presso la struttura protetta dell'ospedale. 31 ottobre 2014: assoluzione per tutti gli imputati, medici compresi, nel giudizio di appello. 12 gennaio 2015: la corte d'assise d'appello deposita i motivi della sentenza e ordina la trasmissione degli atti al pm per nuovi accertamenti sull'operato di alcuni carabinieri e sul pestaggio subito da Cucchi giugno 2015: riparte da zero l'inchiesta sulla morte di Cucchi.  Il fascicolo e' affidato al pm Giovanni Musaro'. (AGI) Cop (Segue) 031347 OTT 19 NNNN
GIOVEDÌ 03 OTTOBRE 2019 13.48.51 


= SCHEDA = Cucchi: 10 anni dopo, chiesti 18 anni per autori pestaggio (2)= 
(AGI) - Roma, 3 ott. - 15 dicembre 2015: la Cassazione conferma l'assoluzione di agenti, infermieri e del primo dei medici che visito' Cucchi al Pertini. Ma ordina un nuovo processo per gli altri medici la cui assoluzione viene ribadita il 18 luglio 2016 dalla corte d'assise d'appello perche' il fatto non sussiste. 4 ottobre 2016: incidente probatorio sulle cause della morte di Cucchi; il 'pool' di periti nominato dal gip esclude un nesso tra il violento pestaggio e il decesso. La causa "dotata di maggiore forza e attendibilita'" e' ritenuta un improvviso attacco di epilessia. 17 gennaio 2017: la procura di Roma chiude l'inchiesta bis contestando il reato di omicidio preterintenzionale a tre carabinieri (Alessio Di xxx, Raffaele xxx e Francesco xxx) e negando che la causa della morte sia l'epilessia. Falso e calunnia sono gli altri reati ipotizzati a carico di Roberto xxx. Della sola calunnia ai poliziotti penitenziari risponde Vincenzo xxx. 10 luglio 2017: i cinque militari vengono rinviati a giudizio davanti alla corte d'assise. 29 ottobre 2018: entra nel vivo, davanti alla corte d'assise d'appello, il terzo processo di secondo grado ai medici del Pertini dopo un secondo annullamento dell'assoluzione da parte della Cassazione: sul banco degli imputati, anche se l'accusa di omicidio colposo e' ormai prescritta, continuano a figurare il primario x x, x x, x che ebbero in cura Cucchi. 19 marzo 2019: chiusa l'inchiesta nei confronti di otto militari dell'Arma per i falsi e i depistaggi compiuti tra il 2009 e il 2015. (AGI) Cop (Segue) 031347 OTT 19 NNNN
GIOVEDÌ 03 OTTOBRE 2019 13.48.45 


= SCHEDA = Cucchi: 10 anni dopo, chiesti 18 anni per autori pestaggio (3)= 
(AGI) - Roma, 3 ott. - 8 aprile 2019: l'imputato Francesco xxx racconta in aula le fasi del pestaggio di Cucchi e indica quali autori materiali gli altri due colleghi co-imputati di omicidio preterintenzionale. 8 aprile 2019: il quotidiano La Repubblica rende nota una lettera del comandante generale dell'Arma Giovanni Nistri che manifesta vicinanza alla famiglia Cucchi e fa intendere di fatto la costituzione come parte civile della Difesa contro chi ha depistato. 16 aprile 2019: finito il controesame, xxx, prima di lasciare l'aula, stringe la mano a Ilaria Cucchi, sorella della vittima, e le dice 'mi dispiace'. 17 aprile 2019: per i falsi e i depistaggi la procura chiede il processo per otto carabinieri, tra alti ufficiali e non. 16 luglio 2019: il gup Antonella Minunni rinvia a giudizio gli otto militari dell'Arma per i depistaggi e fissa l'inizio del 12 novembre prossimo davanti alla settima sezione penale del Tribunale di Roma. 3 ottobre 2019: al processo bis in assise, il pm Musaro' chiede 18 anni per i due carabinieri ritenuti gli autori del pestaggio, e l'assoluzione per il terzo accusato di omicidio preterintenzionale. (AGI) Cop 031347 OTT 19 NNNN   





Con coltello e mazza da baseball su Fb, sospeso insegnante

GIOVEDÌ 03 OTTOBRE 2019 13.56.32

Con coltello e mazza da baseball su Fb, sospeso insegnante

ZCZC4617/SXB OMI35927_SXB_QBXB U CRO S0B QBXB Con coltello e mazza da baseball su Fb, sospeso insegnante Minacce a forze dell'ordine, istituzioni e stranieri via web (ANSA) - MANTOVA, 3 OTT - Si faceva riprendere con un coltello e una mazza da baseball in mano con cui minacciava forze dell'ordine, stranieri e istituzioni e poi pubblicava i filmati sul suo profilo Facebook, fino a quando la Polizia di Stato e i carabinieri lo hanno individuato e denunciato. Nei guai e' finito un insegnante 40enne di una scuola elementare della provincia di Mantova. La questura, in una conferenza stampa, ha mantenuto il riserbo sulle generalita' dell'uomo, evidenziando soltanto che le minacce avvenivano solo via web e mai in classe. L'uomo, tuttavia, dopo la denuncia per minaccia aggravata, procurato allarme verso le autorita', vilipendio della Repubblica, delle istituzioni e delle forze armate e propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa, e' stato allontanato dalla scuola e sottoposto ai previsti procedimenti disciplinari. (ANSA). N12/RT 03-OTT-19 13:55 NNNN
GIOVEDÌ 03 OTTOBRE 2019 13.59.15

Con coltello e mazza da baseball su Fb, sospeso insegnante (2)

ZCZC4654/SXB OMI35955_SXB_QBXB R CRO S0B QBXB Con coltello e mazza da baseball su Fb, sospeso insegnante (2) (ANSA) - MANTOVA, 3 OTT - Il docente per alcuni giorni aveva postato numerosi video autoprodotti nei quali minacciava forze dell'ordine e istituzioni e in particolare di minori istigando alla violenza a sfondo razziale e annunciando, coltelli da combattimento e mazze da baseball in bella vista a minacciare gli interlocutori virtuali, svariati attacchi alle autorita'. Carabinieri e Polizia, dopo le segnalazioni di alcuni genitori dei suoi alunni che avevano visto i video, hanno iniziato le indagini, culminate con la perquisizione dell'abitazione del docente, a cui sono stati sequestrati computer e altro materiale utilizzato per produrre i filmati.(ANSA). N12/RT 03-OTT-19 13:58 NNNN

Armi: un cannone nel maxi arsenale domestico scoperto nel Potentino =

GIOVEDÌ 03 OTTOBRE 2019 14.39.18

Armi: un cannone nel maxi arsenale domestico scoperto nel Potentino =

(AGI) - Potenza, 3 ott. - Pistole, fucili e persino un cannone. Con l'accusa di detenzione abusiva e illegale di armi, anche clandestine, i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Senise (Potenza) hanno arrestato in flagranza di reato un 56enne della zona. I militari hanno sequestrato piu' di 140 armi, in gran parte da sparo, tra cui 47 fucili e 82 pistole, di vario calibro, 12 sciabole, 22 baionette e persino un cannone tipo obice 105/22, risalente al dopoguerra, ma che, seppur reso inefficiente, qualora si trovasse in mani sbagliate potrebbe essere riutilizzato. I primi accertamenti degli uomini dell'Arma hanno consentito di stabilire che l'uomo, dopo aver ereditato parte delle armi dal padre, che ne aveva regolarmente denunciato il possesso, ha omesso di darne comunicazione alle autorita' e di indicare la variazione del luogo di detenzione, non essendo, pertanto, destinatario del titolo di polizia che lo autorizzasse in tal senso. (AGI) Pz1/Mrg 031439 OTT 19 NNNN

FRANCIA: ATTACCO PREFETTURA PARIGI, 5 I MORTI =

GIOVEDÌ 03 OTTOBRE 2019 14.39.54

FRANCIA: ATTACCO PREFETTURA PARIGI, 5 I MORTI =

ADN0934 7 EST 0 ADN EST NAZ FRANCIA: ATTACCO PREFETTURA PARIGI, 5 I MORTI = Parigi, 3 ott. (AdnKronos) - E' salito a cinque il numero dei morti nell'aggressione a colpi di coltello nella prefettura di Parigi. Lo scrive Le Parisien, citando diverse fonti, secondo cui le vittime sono l'assalitore, ucciso dalla polizia
, ed altre quattro persone. (Pap/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 03-OTT-19 14:39 NNNN 

Cane troppo aggressivo, scatta il sequestro

GIOVEDÌ 03 OTTOBRE 2019 10.49.23

Cane troppo aggressivo, scatta il sequestro

ZCZC1716/SXB OTO32583_SXB_QBXB R CRO S0B QBXB Cane troppo aggressivo, scatta il sequestro A Domodossola per iniziativa della polizia locale (ANSA) - DOMODOSSOLA (VCO), 3 OTT - Il cane e' troppo aggressivo e viene messo sotto sequestro: succede a Domodossola (Vco) per iniziativa della polizia locale dopo le ripetute segnalazioni di alcuni cittadini. Il cane, che ora si trova nel canile cittadino, era sfuggito ripetutamente alla custodia del proprietario provocando danni alle persone e ad altri animali. Il provvedimento e', tecnicamente, un sequestro amministrativo. "La misura - spiegano al Comando - si e' resa necessaria in ragione del turbamento della pubblica sicurezza della comunita' locale, esasperata dai continui episodi di malgoverno dell'animale che, protratti, potrebbero condurre ad esiti infausti per le persone e per altri animali. Al termine del procedimento sanzionatorio l'Asl potra' valutare, alternativamente, l'adozione di un provvedimento di confisca definitiva del cane, oppure di dissequestro e restituzione al proprietario. L'intervento e' stato compiuto sulla base della normativa regionale, che prevede tra l'altro, sanzioni amministrative da mille a 5 mila euro". (ANSA). YAR-BRL 03-OTT-19 10:48 NNNN 

ROMA. NON SI FERMA A ALT POLIZIA, AUTO SI SCHIANTA A TOR SAPIENZA

GIOVEDÌ 03 OTTOBRE 2019 10.01.29


ROMA. NON SI FERMA A ALT POLIZIA, AUTO SI SCHIANTA A TOR SAPIENZA

DIR0214 3 CRO 0 RR1 N/POL / DIR /TXT ROMA. NON SI FERMA A ALT POLIZIA, AUTO SI SCHIANTA A TOR SAPIENZA NELLA VETTURA TRE PERSONE FERITE E TRASPORTATE IN OSPEDALE IN CODICE ROSSO (DIRE) Roma, 3 ott. - Inseguimento da film la notte scorsa in piazza Cesare de Cupis, in zona Tor Sapienza, nella Capitale. Un auto con a bordo tre cittadini serbi, in fuga da una volante della POLIZIA, si e' schiantata contro una rotatoria al termine dell'inseguimento nato perche' la vettura non si era fermata a un posto di blocco. I tre serbi sono stati trasportati in ospedale in codice rosso. Il conducente e' stato denunciato dalla POLIZIA. (Ago/ Dire) 10:00 03-10-19 NNNN

BENEVENTO: ESPLODE LAVATRICE IN CASA, FORSE A CAUSA DI UN FULMINE =

GIOVEDÌ 03 OTTOBRE 2019 10.00.52

BENEVENTO: ESPLODE LAVATRICE IN CASA, FORSE A CAUSA DI UN FULMINE =

ADN0168 7 CRO 0 ADN CRO RCA BENEVENTO: ESPLODE LAVATRICE IN CASA, FORSE A CAUSA DI UN FULMINE = Benevento, 3 ott (Adnkronos) - Esplode lavatrice in casa. E' accaduto ieri sera in un appartamento di proprietà di una coppia a Telese Terme, intorno alle 23,30. La ragazza ha riferito agli agenti del locale commissariato di aver visto prima delle scintille e poi di aver sentito l'onda d'urto dello scoppio. Un giallo su cui stanno conducendo accertamenti anche la polizia
Scientifica che tra le ipotesi plausibili non escludono che lo scoppio dell'elettrodomestico sia stato causato da un fulmine. La ragazza avrebbe visto delle scintille prima di essere travolta dall'onda d'urto. Trasportata in ospedale dal compagno è stata medicata ed è già tornata a casa. (Ali/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 03-OTT-19 10:00 NNNN