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martedì 11 febbraio 2020
Coronavirus: Burioni, per vaccino ci vorranno anni =
MARTEDÌ 11 FEBBRAIO 2020 18.17.23
Coronavirus: Burioni, per vaccino ci vorranno anni =
(AGI) - Torino, 11 feb. - "Immaginare di ottenere un vaccino contro il Coronavirus in pochi mesi e' una sciocchezza, non sappiamo neppure se trovare la cura sara' cosi' facile". Lo ha detto Roberto Burioni, medico e professore dell'Universita' San Raffaele, che oggi pomeriggio a Torino ha partecipato alla tavola rotonda "Omeopatia e fake news in medicina" organizzato dal Centro Medico Diagnoatico del capoluogo piemontese. "Anche pensare di ottenere un vaccino prima di due anni e' una proiezione di un ottimismo ingiustificato" ha aggiunto Burioni, osservando poi che "l'Hiv lo conosciamo dagli anni Ottanta e un vaccino non ce l'abbiamo ancora. Questo e' un virus pericoloso perche' molto contagioso - ha spiegato - anche se ancora non sappiamo di preciso quale sia il tasso di letalita'. Di certo il virus da' una sindrome molto seria, ci sono casi di persone sane che si trovano da parecchi giorni in rianimazione, e' un virus che arriva fino alla parte piu' profonda dei polmoni". (AGI) To2/Ari (Segue) 111816 FEB 20 NNNNMARTEDÌ 11 FEBBRAIO 2020 18.17.23
Coronavirus: Burioni, per vaccino ci vorranno anni (2)=
(AGI) - Torino, 11 feb. - Sul pericolo contagio in Italia, Burioni e' cauto. "Il virus si sta diffondendo e contro di esso non abbiamo alcuna immunita', ma in Italia al momento non c'e' e dobbiamo fare di tutto affinche' non arrivi. L'unica strada e' l'isolamento, bisogna tenere isolate le persone che arrivano dai luoghi in cui la malattia prolifera. Il razzismo qui non c'entra, il virus colpisce tutti senza alcuna distinzione. Intanto continuiamo a mangiare nei ristoranti cinesi senza alcun timore". Burioni, infine, ha consigliato di lavarsi piu' volte e bene le mani "basti pensare che se un malato infetto tossisce su una maniglia e poi qualcuno apre quella maniglia e porta la mano alla bocca, puo' contagiarsi. Ogni individuo infetto puo' contagiare due persone, con il tempo di raddoppio che sembra essere di 6-7 giorni". (AGI) To2/Ari 111816 FEB 20 NNNN
Coronavirus: Burioni, per vaccino ci vorranno anni =
(AGI) - Torino, 11 feb. - "Immaginare di ottenere un vaccino contro il Coronavirus in pochi mesi e' una sciocchezza, non sappiamo neppure se trovare la cura sara' cosi' facile". Lo ha detto Roberto Burioni, medico e professore dell'Universita' San Raffaele, che oggi pomeriggio a Torino ha partecipato alla tavola rotonda "Omeopatia e fake news in medicina" organizzato dal Centro Medico Diagnoatico del capoluogo piemontese. "Anche pensare di ottenere un vaccino prima di due anni e' una proiezione di un ottimismo ingiustificato" ha aggiunto Burioni, osservando poi che "l'Hiv lo conosciamo dagli anni Ottanta e un vaccino non ce l'abbiamo ancora. Questo e' un virus pericoloso perche' molto contagioso - ha spiegato - anche se ancora non sappiamo di preciso quale sia il tasso di letalita'. Di certo il virus da' una sindrome molto seria, ci sono casi di persone sane che si trovano da parecchi giorni in rianimazione, e' un virus che arriva fino alla parte piu' profonda dei polmoni". (AGI) To2/Ari (Segue) 111816 FEB 20 NNNNMARTEDÌ 11 FEBBRAIO 2020 18.17.23
Coronavirus: Burioni, per vaccino ci vorranno anni (2)=
(AGI) - Torino, 11 feb. - Sul pericolo contagio in Italia, Burioni e' cauto. "Il virus si sta diffondendo e contro di esso non abbiamo alcuna immunita', ma in Italia al momento non c'e' e dobbiamo fare di tutto affinche' non arrivi. L'unica strada e' l'isolamento, bisogna tenere isolate le persone che arrivano dai luoghi in cui la malattia prolifera. Il razzismo qui non c'entra, il virus colpisce tutti senza alcuna distinzione. Intanto continuiamo a mangiare nei ristoranti cinesi senza alcun timore". Burioni, infine, ha consigliato di lavarsi piu' volte e bene le mani "basti pensare che se un malato infetto tossisce su una maniglia e poi qualcuno apre quella maniglia e porta la mano alla bocca, puo' contagiarsi. Ogni individuo infetto puo' contagiare due persone, con il tempo di raddoppio che sembra essere di 6-7 giorni". (AGI) To2/Ari 111816 FEB 20 NNNN
CORONAVIRUS, OMS: COVID-19 NOME UFFICIALE, VACCINO IN 18 MESI
MARTEDÌ 11 FEBBRAIO 2020 18.04.33
CORONAVIRUS, OMS: COVID-19 NOME UFFICIALE, VACCINO IN 18 MESI
9CO1039866 4 CRO ITA R01 CORONAVIRUS, OMS: COVID-19 NOME UFFICIALE, VACCINO IN 18 MESI (9Colonne) Roma, 11 feb - "Abbiamo un nome per il nuovo CORONAVIRUS: è Covid-19". Lo ha annunciato oggi Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità, durante il forum organizzato dall'Oms a Ginevra per affrontare l'epidemia. Questo perché si tratta di un nome facilmente pronunciabile e per "evitare riferimenti ad aree geografici, ad animali o a gruppi di persone - come chiarito dal direttore generale - che siano inaccurati o stigmatizzanti". Ghebreyesus ha fatto sapere che il primo vaccino dovrebbe essere pronto entro 18 mesi, "ma nel frattempo non restiamo senza difese": il direttore generale ha riferito di aver concordato una strategia con il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, per "usare il potere dell'intero sistema Onu nella risposta al Covid19". "Abbiamo anche attivato la squadra Onu per la gestione delle crisi (UN Crisis Management Team), sotto la guida di Mike Ryan - ha aggiunto - per aiutare l'Oms a focalizzarsi sulla risposta sanitaria, mentre le altre agenzie possono portare le loro competenze nell'affrontare le più ampie implicazioni sociali, economiche e di sviluppo dell'epidemia di Covid-19". Il forum andrà avanti anche nella giornata di domani: "Si tratta di un test di solidarietà politica, finanziaria e scientifica - ha sottolineato Ghebreyesus - La cosa più importante in questo momento è restare solidali". (mag) 111804 FEB 20
CORONAVIRUS, OMS: COVID-19 NOME UFFICIALE, VACCINO IN 18 MESI
9CO1039866 4 CRO ITA R01 CORONAVIRUS, OMS: COVID-19 NOME UFFICIALE, VACCINO IN 18 MESI (9Colonne) Roma, 11 feb - "Abbiamo un nome per il nuovo CORONAVIRUS: è Covid-19". Lo ha annunciato oggi Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità, durante il forum organizzato dall'Oms a Ginevra per affrontare l'epidemia. Questo perché si tratta di un nome facilmente pronunciabile e per "evitare riferimenti ad aree geografici, ad animali o a gruppi di persone - come chiarito dal direttore generale - che siano inaccurati o stigmatizzanti". Ghebreyesus ha fatto sapere che il primo vaccino dovrebbe essere pronto entro 18 mesi, "ma nel frattempo non restiamo senza difese": il direttore generale ha riferito di aver concordato una strategia con il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, per "usare il potere dell'intero sistema Onu nella risposta al Covid19". "Abbiamo anche attivato la squadra Onu per la gestione delle crisi (UN Crisis Management Team), sotto la guida di Mike Ryan - ha aggiunto - per aiutare l'Oms a focalizzarsi sulla risposta sanitaria, mentre le altre agenzie possono portare le loro competenze nell'affrontare le più ampie implicazioni sociali, economiche e di sviluppo dell'epidemia di Covid-19". Il forum andrà avanti anche nella giornata di domani: "Si tratta di un test di solidarietà politica, finanziaria e scientifica - ha sottolineato Ghebreyesus - La cosa più importante in questo momento è restare solidali". (mag) 111804 FEB 20
CORONAVIRUS, LE LINEE GUIDA DELL'ISS (RIEPILOGO) (1)
MARTEDÌ 11 FEBBRAIO 2020 18.05.28
CORONAVIRUS, LE LINEE GUIDA DELL'ISS (RIEPILOGO) (1)
9CO1039868 4 CRO ITA R01 CORONAVIRUS, LE LINEE GUIDA DELL'ISS (RIEPILOGO) (1) (9Colonne) Roma, 11 feb - I CORONAVIRUS sono una vasta famiglia di virus noti per causare malattie che vanno dal comune raffreddore a malattie più gravi come la sindrome respiratoria mediorientale (Mers 2012) e la sindrome respiratoria acuta grave (Sars, 2002-2003). Il nuovo CORONAVIRUS, chiamato oggi dall'Oms Covid-19, è un nuovo ceppo di CORONAVIRUS mai identificato nell'uomo prima d'ora. Indagini virologiche hanno dimostrato che, in Cina nel 2002, il virus Sars-CoV è stato trasmesso dagli zibetti agli uomini e, in Arabia Saudita nel 2012, il virus Mers-CoV è stato trasmesso dai dromedari agli uomini. Numerosi CORONAVIRUS noti circolano tra alcuni animali e non hanno infettato esseri umani. Man mano che la ricerca scientifica progredisce, come reso noto dall'Istituto superiore di sanità, è possibile che vengano identificati nuovi CORONAVIRUS e che alcuni possano interessare anche l'uomo. I sintomi più comuni includono febbre, tosse, difficoltà respiratorie. Il periodo d'incubazione dura da 2 a 14 giorni dall'infezione. Nei casi più gravi, può causare polmonite, sindrome respiratoria acuta grave, insufficienza renale e, raramente, insufficienza multiorgano talora letale (decedono circa il 2% del totale dei casi infetti, allo stato attuale). Alcuni CORONAVIRUS, incluso il Covid-19, possono essere trasmessi per via aerea da persona a persona, di solito dopo un contatto 'stretto' e in ambiente chiuso con un paziente infetto, ad esempio tra familiari, all'interno di mezzi di trasporto, in altri luoghi comuni chiusi quali l'ambiente sanitario. Riguardo al nuovo CORONAVIRUS, al momento è stimato che un soggetto infetto ne possa infettare più di 2. Sebbene ancora non esista un trattamento specifico né un vaccino (saranno necessari alcuni mesi fino ad un anno), alcune molecole sono risultate attive contro il virus in laboratorio, in base ai sintomi del paziente, come ad esempio l'ossigenoterapia. (SEGUE) 111805 FEB 20 MARTEDÌ 11 FEBBRAIO 2020 18.06.40
CORONAVIRUS, LE LINEE GUIDA DELL'ISS (RIEPILOGO) (2)
9CO1039869 4 CRO ITA R01 CORONAVIRUS, LE LINEE GUIDA DELL'ISS (RIEPILOGO) (2) (9Colonne) Roma, 11 feb - Le raccomandazioni per ridurre l'esposizione e la trasmissione rese note dall'Istituto superiore di sanità vanno dal lavare spesso le mani con acqua e sapone o strofinarle con soluzioni idro-alcoliche per almeno minuti, fino all'evitare carne cruda o poco cotta, frutta o verdura non lavate e bevande non imbottigliate. L'Iss consiglia di starnutire o tossire in un fazzoletto o con il gomito flesso, gettando i fazzoletti utilizzati in un cestino chiuso e di evitare il contatto ravvicinato, quando possibile, con chiunque mostri sintomi relativi a malattie respiratorie come tosse e starnuti ripetuti. L'uso della mascherina non è consigliato per la prevenzione del soggetto sano, inoltre si raccomanda di evitare o posticipare per quanto possibile i viaggi in Cina. Non esiste alcuna restrizione nel frequentare negozi o altre attività gestite da soggetti cinesi né tanto meno limitare a tali soggetti la partecipazione ad attività di qualsivoglia tipologia neppure in ambienti chiusi. Qualora una persona sviluppi sintomi respiratori (febbre, tosse e/o difficoltà respiratorie) rientrando dalla Cina ed entro 14 giorni dal rientro deve contattare, meglio telefonicamente, il proprio medico di fiducia o rivolgersi alla più vicina struttura sanitaria di Malattie Infettive (a Trieste presso l'Ospedale Maggiore) possibilmente indossando una mascherina protettiva ed evitando il passaggio in Pronto soccorso. Il test per il Covid-19 deve essere eseguito nei casi in cui i sintomi descritti si presentino entro i 14 giorni dal rientro dalla Cina o dall'eventuale contatto stretto con un paziente affetto da questo CORONAVIRUS. Nei casi dubbi rivolgersi al proprio medico o alla più vicina struttura di Malattie Infettive evitando il pronto soccorso o in alternativa consultare il numero verde (1500) del Ministero della Salute. Gli operatori sanitari possono essere a rischio a causa di un nuovo CORONAVIRUS poiché entrano in contatto con i pazienti più spesso di quanto non faccia la popolazione generale. L'Oms raccomanda che gli operatori sanitari applichino rigorosamente idonee misure di prevenzione e controllo delle infezioni. (SEGUE) 111806 FEB 20 MARTEDÌ 11 FEBBRAIO 2020 18.07.11
CORONAVIRUS, LE LINEE GUIDA DELL'ISS (RIEPILOGO) (3)
9CO1039870 4 CRO ITA R01 CORONAVIRUS, LE LINEE GUIDA DELL'ISS (RIEPILOGO) (3) (9Colonne) Roma, 11 feb - Il 31 dicembre 2019 la Commissione Sanitaria Municipale di Wuhan (Cina) ha segnalato all'Organizzazione Mondiale della Sanità un cluster di casi di polmonite ad eziologia ignota nella città di Wuhan, nella provincia cinese di Hubei. La maggior parte dei casi aveva un legame epidemiologico con il Huanan Seafood market, nel sud della Cina, un mercato all'ingrosso di frutti di mare e animali vivi. Il 9 gennaio 2020, il Centro per la prevenzione e il controllo delle malattie cinese ha riferito che è stato identificato un nuovo CORONAVIRUS come agente causale ed è stata resa pubblica la sequenza genomica. Dalla città di Wuhan l'epidemia si è estesa a numerose regioni della Cina dove si concentrano tutt'oggi la maggior parte dei casi di Covid-19. Altri Paesi del mondo, inclusi alcuni Stati europei come l'Italia, hanno registrato casi di pazienti con infezione da Covid-19: la maggior parte di questi soggetti provenivano dalla Cina. L'infezione si contrae per via aerea attraverso il contatto stretto con un soggetto infettato da questo virus, emesso nell'ambiente attraverso tosse e starnuti; il nuovo CORONAVIRUS è stato rilevato anche nelle feci di pazienti infetti ma ad oggi non vi è evidenza di trasmissione di oro-fecale. Il rischio di trasmissione esiste se si è stati in stretto contatto con il paziente. I CORONAVIRUS affini al Covid-19 non sono risultati trasmissibili attraverso l'invio di corrispondenza o pacchi inviati da aree endemiche, quali la Cina. (mag) 111807 FEB 20
CORONAVIRUS, LE LINEE GUIDA DELL'ISS (RIEPILOGO) (1)
9CO1039868 4 CRO ITA R01 CORONAVIRUS, LE LINEE GUIDA DELL'ISS (RIEPILOGO) (1) (9Colonne) Roma, 11 feb - I CORONAVIRUS sono una vasta famiglia di virus noti per causare malattie che vanno dal comune raffreddore a malattie più gravi come la sindrome respiratoria mediorientale (Mers 2012) e la sindrome respiratoria acuta grave (Sars, 2002-2003). Il nuovo CORONAVIRUS, chiamato oggi dall'Oms Covid-19, è un nuovo ceppo di CORONAVIRUS mai identificato nell'uomo prima d'ora. Indagini virologiche hanno dimostrato che, in Cina nel 2002, il virus Sars-CoV è stato trasmesso dagli zibetti agli uomini e, in Arabia Saudita nel 2012, il virus Mers-CoV è stato trasmesso dai dromedari agli uomini. Numerosi CORONAVIRUS noti circolano tra alcuni animali e non hanno infettato esseri umani. Man mano che la ricerca scientifica progredisce, come reso noto dall'Istituto superiore di sanità, è possibile che vengano identificati nuovi CORONAVIRUS e che alcuni possano interessare anche l'uomo. I sintomi più comuni includono febbre, tosse, difficoltà respiratorie. Il periodo d'incubazione dura da 2 a 14 giorni dall'infezione. Nei casi più gravi, può causare polmonite, sindrome respiratoria acuta grave, insufficienza renale e, raramente, insufficienza multiorgano talora letale (decedono circa il 2% del totale dei casi infetti, allo stato attuale). Alcuni CORONAVIRUS, incluso il Covid-19, possono essere trasmessi per via aerea da persona a persona, di solito dopo un contatto 'stretto' e in ambiente chiuso con un paziente infetto, ad esempio tra familiari, all'interno di mezzi di trasporto, in altri luoghi comuni chiusi quali l'ambiente sanitario. Riguardo al nuovo CORONAVIRUS, al momento è stimato che un soggetto infetto ne possa infettare più di 2. Sebbene ancora non esista un trattamento specifico né un vaccino (saranno necessari alcuni mesi fino ad un anno), alcune molecole sono risultate attive contro il virus in laboratorio, in base ai sintomi del paziente, come ad esempio l'ossigenoterapia. (SEGUE) 111805 FEB 20 MARTEDÌ 11 FEBBRAIO 2020 18.06.40
CORONAVIRUS, LE LINEE GUIDA DELL'ISS (RIEPILOGO) (2)
9CO1039869 4 CRO ITA R01 CORONAVIRUS, LE LINEE GUIDA DELL'ISS (RIEPILOGO) (2) (9Colonne) Roma, 11 feb - Le raccomandazioni per ridurre l'esposizione e la trasmissione rese note dall'Istituto superiore di sanità vanno dal lavare spesso le mani con acqua e sapone o strofinarle con soluzioni idro-alcoliche per almeno minuti, fino all'evitare carne cruda o poco cotta, frutta o verdura non lavate e bevande non imbottigliate. L'Iss consiglia di starnutire o tossire in un fazzoletto o con il gomito flesso, gettando i fazzoletti utilizzati in un cestino chiuso e di evitare il contatto ravvicinato, quando possibile, con chiunque mostri sintomi relativi a malattie respiratorie come tosse e starnuti ripetuti. L'uso della mascherina non è consigliato per la prevenzione del soggetto sano, inoltre si raccomanda di evitare o posticipare per quanto possibile i viaggi in Cina. Non esiste alcuna restrizione nel frequentare negozi o altre attività gestite da soggetti cinesi né tanto meno limitare a tali soggetti la partecipazione ad attività di qualsivoglia tipologia neppure in ambienti chiusi. Qualora una persona sviluppi sintomi respiratori (febbre, tosse e/o difficoltà respiratorie) rientrando dalla Cina ed entro 14 giorni dal rientro deve contattare, meglio telefonicamente, il proprio medico di fiducia o rivolgersi alla più vicina struttura sanitaria di Malattie Infettive (a Trieste presso l'Ospedale Maggiore) possibilmente indossando una mascherina protettiva ed evitando il passaggio in Pronto soccorso. Il test per il Covid-19 deve essere eseguito nei casi in cui i sintomi descritti si presentino entro i 14 giorni dal rientro dalla Cina o dall'eventuale contatto stretto con un paziente affetto da questo CORONAVIRUS. Nei casi dubbi rivolgersi al proprio medico o alla più vicina struttura di Malattie Infettive evitando il pronto soccorso o in alternativa consultare il numero verde (1500) del Ministero della Salute. Gli operatori sanitari possono essere a rischio a causa di un nuovo CORONAVIRUS poiché entrano in contatto con i pazienti più spesso di quanto non faccia la popolazione generale. L'Oms raccomanda che gli operatori sanitari applichino rigorosamente idonee misure di prevenzione e controllo delle infezioni. (SEGUE) 111806 FEB 20 MARTEDÌ 11 FEBBRAIO 2020 18.07.11
CORONAVIRUS, LE LINEE GUIDA DELL'ISS (RIEPILOGO) (3)
9CO1039870 4 CRO ITA R01 CORONAVIRUS, LE LINEE GUIDA DELL'ISS (RIEPILOGO) (3) (9Colonne) Roma, 11 feb - Il 31 dicembre 2019 la Commissione Sanitaria Municipale di Wuhan (Cina) ha segnalato all'Organizzazione Mondiale della Sanità un cluster di casi di polmonite ad eziologia ignota nella città di Wuhan, nella provincia cinese di Hubei. La maggior parte dei casi aveva un legame epidemiologico con il Huanan Seafood market, nel sud della Cina, un mercato all'ingrosso di frutti di mare e animali vivi. Il 9 gennaio 2020, il Centro per la prevenzione e il controllo delle malattie cinese ha riferito che è stato identificato un nuovo CORONAVIRUS come agente causale ed è stata resa pubblica la sequenza genomica. Dalla città di Wuhan l'epidemia si è estesa a numerose regioni della Cina dove si concentrano tutt'oggi la maggior parte dei casi di Covid-19. Altri Paesi del mondo, inclusi alcuni Stati europei come l'Italia, hanno registrato casi di pazienti con infezione da Covid-19: la maggior parte di questi soggetti provenivano dalla Cina. L'infezione si contrae per via aerea attraverso il contatto stretto con un soggetto infettato da questo virus, emesso nell'ambiente attraverso tosse e starnuti; il nuovo CORONAVIRUS è stato rilevato anche nelle feci di pazienti infetti ma ad oggi non vi è evidenza di trasmissione di oro-fecale. Il rischio di trasmissione esiste se si è stati in stretto contatto con il paziente. I CORONAVIRUS affini al Covid-19 non sono risultati trasmissibili attraverso l'invio di corrispondenza o pacchi inviati da aree endemiche, quali la Cina. (mag) 111807 FEB 20
>ANSA-FOCUS/ Guarito 'l'untore' inglese, ne ha contagiati 11
MARTEDÌ 11 FEBBRAIO 2020 17.01.40
>ANSA-FOCUS/ Guarito 'l'untore' inglese, ne ha contagiati 11
ZCZC3884/SXA XAI02207_SXA_QBXB R EST S0A QBXB >ANSA-FOCUS/ Guarito 'l'untore' inglese, ne ha contagiati 11 I medici rassicurano, ma nel Regno Unito si diffonde la psicosi (di Alessandro Logroscino) (ANSA) - LONDRA, 11 FEB - Per gli specialisti e' geneticamente un 'superspreader', un individuo che diffonde il virus piu' facilmente della norma. Ma negli incubi della vox populi rischia di assumere le immaginarie fattezze dell'untore. E' Steve Walsh, il 53enne britannico che risulta aver trasmesso in pochi giorni il coronavirus cinese a 11 persone prima di essere individuato a sua volta come malato e ricoverato. Per liberarsi dai sospetti e dalle curiosita', Walsh ha deciso oggi di rivelare la sua identita' attraverso i media, per far sapere di essere nel frattempo guarito, ma di trovarsi ancora in ospedale, in isolamento precauzionale per la convalescenza. La sua vicenda e' un caso piu' unico che raro fra la tante storie note di questa epidemia globale. Businessman, padre di due figli e impegnato nel movimento scout a Hove, vicino a Brighton, la localita' dell'East Sussex inglese in cui vive con la famiglia, Walsh ha contratto il virus senza inizialmente accorgersene a Singapore, dove aveva partecipato a una conferenza per conto della societa' di consulenza dell'industria del gas in cui lavora, la Servomex. Salvo poi contagiare inavvertitamente, ancora in assenza di sintomi, diversi connazionali con cui ha condiviso uno chalet durante una successiva vacanza sulla neve sulle Alpi francesi dell'Alta Savoia. In totale le persone colpite fra quelle venute in contatto con lui sono state 11: 5 testate e ricoverate in Francia, una a Maiorca e 6 (su 8 totali diagnosticate finora nel Regno Unito) al rientro in patria. Un vero e proprio strike - che ha coinvolto anche Catriona Greenwood, dipendente di un ambulatorio medico di Brighton chiuso da ieri al pubblico per prudenza - conclusosi solo quando l'infezione non si e' manifestata anche per lui. Nel comunicato diffuso da una stanza sterile del St Thomas Hospital di Londra, il 'superspreader' ha assicurato di essere rimasto in isolamento fin da subito, "non appena informato della diagnosi". E di essere pronto a restare successivamente in quarantena anche a casa, per il periodo di auto-isolamento che i medici riterranno necessario secondo i protocolli cui gia' si sta sottoponendo la sua intera famiglia. Nel contempo ha ringraziato il sistema sanitario britannico (Nhs), "gli amici e i colleghi" per il sostegno, chiedendo ora rispetto per la sua "privacy". L'allarme, le paure e qualche traccia di panico hanno fatto tuttavia in fretta a diffondersi sui tabloid del Regno e in particolare nell'East Sussex. Sullo sfondo di un'epidemia che - come sottolineato oggi a Westminster dal ministro della Salute, Matt Hancock - ha al momento i contorni d'un rischio "moderato", ma non ha raggiunto ancora "il picco peggiore" di diffusione. Ecco quindi che la ricostruzione del viaggio e del ritorno di Steve dalla Francia, via Ginevra, si e' fatta minuziosa. Con controlli capillari nella sala parrocchiale dove e' andato a lezione di yoga o nel pub di Hove dove ha bevuto una birra prima di avvertire i primi malesseri. Il professor Keith Willett, responsabile delle emergenze in seno alla Nhs, ha invitato ad evitare allarmismi, elogiando Walsh per essersi "comportato bene, nel rispetto dei consigli medici ricevuti". Ma il professor Samer Bagaeen, del Brighton and Hove City Council's Health board, ha accusato le autorita' sanitarie nazionali d'aver informato poco e tardi la comunita' locale. "Non sono stati chiari dall'inizio - ha lamentato - e non ci hanno fatto sapere esattamente chi fosse stato esposto al contagio e dove. Avremmo dovuto essere informati dal primo giorno, ma nessuno lo ha fatto davvero su questo caso. E' mancata la leadership".(ANSA). LR 11-FEB-20 17:00 NNNN
>ANSA-FOCUS/ Guarito 'l'untore' inglese, ne ha contagiati 11
ZCZC3884/SXA XAI02207_SXA_QBXB R EST S0A QBXB >ANSA-FOCUS/ Guarito 'l'untore' inglese, ne ha contagiati 11 I medici rassicurano, ma nel Regno Unito si diffonde la psicosi (di Alessandro Logroscino) (ANSA) - LONDRA, 11 FEB - Per gli specialisti e' geneticamente un 'superspreader', un individuo che diffonde il virus piu' facilmente della norma. Ma negli incubi della vox populi rischia di assumere le immaginarie fattezze dell'untore. E' Steve Walsh, il 53enne britannico che risulta aver trasmesso in pochi giorni il coronavirus cinese a 11 persone prima di essere individuato a sua volta come malato e ricoverato. Per liberarsi dai sospetti e dalle curiosita', Walsh ha deciso oggi di rivelare la sua identita' attraverso i media, per far sapere di essere nel frattempo guarito, ma di trovarsi ancora in ospedale, in isolamento precauzionale per la convalescenza. La sua vicenda e' un caso piu' unico che raro fra la tante storie note di questa epidemia globale. Businessman, padre di due figli e impegnato nel movimento scout a Hove, vicino a Brighton, la localita' dell'East Sussex inglese in cui vive con la famiglia, Walsh ha contratto il virus senza inizialmente accorgersene a Singapore, dove aveva partecipato a una conferenza per conto della societa' di consulenza dell'industria del gas in cui lavora, la Servomex. Salvo poi contagiare inavvertitamente, ancora in assenza di sintomi, diversi connazionali con cui ha condiviso uno chalet durante una successiva vacanza sulla neve sulle Alpi francesi dell'Alta Savoia. In totale le persone colpite fra quelle venute in contatto con lui sono state 11: 5 testate e ricoverate in Francia, una a Maiorca e 6 (su 8 totali diagnosticate finora nel Regno Unito) al rientro in patria. Un vero e proprio strike - che ha coinvolto anche Catriona Greenwood, dipendente di un ambulatorio medico di Brighton chiuso da ieri al pubblico per prudenza - conclusosi solo quando l'infezione non si e' manifestata anche per lui. Nel comunicato diffuso da una stanza sterile del St Thomas Hospital di Londra, il 'superspreader' ha assicurato di essere rimasto in isolamento fin da subito, "non appena informato della diagnosi". E di essere pronto a restare successivamente in quarantena anche a casa, per il periodo di auto-isolamento che i medici riterranno necessario secondo i protocolli cui gia' si sta sottoponendo la sua intera famiglia. Nel contempo ha ringraziato il sistema sanitario britannico (Nhs), "gli amici e i colleghi" per il sostegno, chiedendo ora rispetto per la sua "privacy". L'allarme, le paure e qualche traccia di panico hanno fatto tuttavia in fretta a diffondersi sui tabloid del Regno e in particolare nell'East Sussex. Sullo sfondo di un'epidemia che - come sottolineato oggi a Westminster dal ministro della Salute, Matt Hancock - ha al momento i contorni d'un rischio "moderato", ma non ha raggiunto ancora "il picco peggiore" di diffusione. Ecco quindi che la ricostruzione del viaggio e del ritorno di Steve dalla Francia, via Ginevra, si e' fatta minuziosa. Con controlli capillari nella sala parrocchiale dove e' andato a lezione di yoga o nel pub di Hove dove ha bevuto una birra prima di avvertire i primi malesseri. Il professor Keith Willett, responsabile delle emergenze in seno alla Nhs, ha invitato ad evitare allarmismi, elogiando Walsh per essersi "comportato bene, nel rispetto dei consigli medici ricevuti". Ma il professor Samer Bagaeen, del Brighton and Hove City Council's Health board, ha accusato le autorita' sanitarie nazionali d'aver informato poco e tardi la comunita' locale. "Non sono stati chiari dall'inizio - ha lamentato - e non ci hanno fatto sapere esattamente chi fosse stato esposto al contagio e dove. Avremmo dovuto essere informati dal primo giorno, ma nessuno lo ha fatto davvero su questo caso. E' mancata la leadership".(ANSA). LR 11-FEB-20 17:00 NNNN
Coronavirus: Oms, "il mondo si svegli, e' il nemico numero 1" =
MARTEDÌ 11 FEBBRAIO 2020 17.16.45
= Coronavirus: Oms, "il mondo si svegli, e' il nemico numero 1" =
(AGI) - Roma, 11 feb. - "Il mondo si svegli e consideri questo virus il nemico pubblico numero uno". Lo ha detto il direttore generale dell'Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, nella conferenza stampa quotidiana a Ginevra in cui aggiorna sugli svilupp dell'epidemia. "Sinceramente", ha proseguito, "un virus e' piu' potente di qualsiasi attacco nel creare sconvolgimenti politici, sociali ed economici". (AGI) All 111716 FEB 20 NNNN
= Coronavirus: Oms, "il mondo si svegli, e' il nemico numero 1" =
(AGI) - Roma, 11 feb. - "Il mondo si svegli e consideri questo virus il nemico pubblico numero uno". Lo ha detto il direttore generale dell'Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, nella conferenza stampa quotidiana a Ginevra in cui aggiorna sugli svilupp dell'epidemia. "Sinceramente", ha proseguito, "un virus e' piu' potente di qualsiasi attacco nel creare sconvolgimenti politici, sociali ed economici". (AGI) All 111716 FEB 20 NNNN
Oms, virus e' una minaccia peggiore del terrorismo ++
MARTEDÌ 11 FEBBRAIO 2020 16.48.56
++ Oms, virus e' una minaccia peggiore del terrorismo ++
ZCZC3716/SXA XAI02874_SXA_QBXB B EST S0A QBXB ++ Oms, virus e' una minaccia peggiore del terrorismo ++ 'Il mondo si svegli, lo consideri il pericolo numero uno' (ANSA) - ROMA, 11 FEB - "Un virus puo' creare piu' sconvolgimenti politici economici e sociali di qualsiasi attacco terroristico: il mondo si deve svegliare e considerare questo virus come il nemico numero uno". Lo ha detto il direttore generale dell'Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus nel briefing quotidiano con la stampa a Ginevra sul Coronavirus. (ANSA). RP 11-FEB-20 16:48 NNNN
++ Oms, virus e' una minaccia peggiore del terrorismo ++
ZCZC3716/SXA XAI02874_SXA_QBXB B EST S0A QBXB ++ Oms, virus e' una minaccia peggiore del terrorismo ++ 'Il mondo si svegli, lo consideri il pericolo numero uno' (ANSA) - ROMA, 11 FEB - "Un virus puo' creare piu' sconvolgimenti politici economici e sociali di qualsiasi attacco terroristico: il mondo si deve svegliare e considerare questo virus come il nemico numero uno". Lo ha detto il direttore generale dell'Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus nel briefing quotidiano con la stampa a Ginevra sul Coronavirus. (ANSA). RP 11-FEB-20 16:48 NNNN
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