sabato 28 marzo 2020
Articolo: Cosa sta succedendo nel Centro-Sud - Il Post
I contagi stanno cominciando a crescere anche nelle regioni fin qui meno colpite, dove però c'è un contesto sanitario molto diverso Da quando l'epidemia da coronavirus (SARS-CoV-2) è iniziata in …
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Articolo: "La Francia è con l'Italia. Ue non sia egoista". Il messaggio di Macron
"La Francia è con l'Italia" nell'emergenza coronavirus. Così il presidente francese Emmanuel Macron in un'intervista a tre quotidiani italiani, reclamando maggiore solidarietà in Europa. "Si parla …
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Coronavirus: guru indiano potrebbe aver contagiato 15 mila fan =
SABATO 28 MARZO 2020 17.45.43
Coronavirus: guru indiano potrebbe aver contagiato 15 mila fan =
(AGI/AFP) - New Delhi, 28 mar. - Almeno 15 mila persone sono state messe in quarantena nell'India settentrionale, perche' potenzialmente contagiate da una sola persona, un guru sikh, che e' morto di Covid-19 ed e' sospettato di essere un "super diffusore" del coronavirus. Dopo essere stato in Italia, ormai focolaio europeo della pandemia, e in Germania, il guru settantenne, Baldev Singh, ha predicato in una quindicina di villaggi nello Stato del Pundjab, a maggioranza sikh, prima di ammalarsi e morire. In India il governo ha decretato l'emergenza sanitaria mercoledi' e il confinamento della popolazione per 21 giorni. Misure di quarantena piu' forti sono state prese nelle aree dov'era stato Baldev Singh, con il divieto assoluto di uscire e il cibo consegnato a casa. "Il primo di questi 15 villaggi e' stato visitato il 18 marzo e stimiamo che tra le 15 mila e le 20 mila persone coinvolte siano tra i suoi seguaci", ha spiegato Gaurav Jain, magistrato del distretto di Banga, dove risiedeva il guru. "I team medici sono preparati e vi e' un monitoraggio regolare", ha aggiunto. Finora, novanta persone che erano in contatto con il guru sono risultate positive, ha affermato Vinay Bublani, capo della polizia locale. E' atteso il risultato dei test di altre 200 persone. Il guru e i suoi due collaboratori, anche loro contagiati, non hanno rispettato le regole obbligatorie di auto-confinamento dopo il ritorno dall'Europa e hanno subito avviato un tour di predicazione, il che potrebbe aver causato un enorme contagio. Secondo Paese piu' popoloso sulla terra dopo la Cina, un miliardo e 300 milioni di abitanti, l'India ha avuto 873 casi confermati di Covid-19 e 19 morti, un bilancio ben al di sotto di quello di altri Paesi, ma gli esperti ritengono che molti casi non vengano rilevati a causa della mancanza di test. (AGI) Bra 281745 MAR 20 NNNN
Coronavirus: guru indiano potrebbe aver contagiato 15 mila fan =
(AGI/AFP) - New Delhi, 28 mar. - Almeno 15 mila persone sono state messe in quarantena nell'India settentrionale, perche' potenzialmente contagiate da una sola persona, un guru sikh, che e' morto di Covid-19 ed e' sospettato di essere un "super diffusore" del coronavirus. Dopo essere stato in Italia, ormai focolaio europeo della pandemia, e in Germania, il guru settantenne, Baldev Singh, ha predicato in una quindicina di villaggi nello Stato del Pundjab, a maggioranza sikh, prima di ammalarsi e morire. In India il governo ha decretato l'emergenza sanitaria mercoledi' e il confinamento della popolazione per 21 giorni. Misure di quarantena piu' forti sono state prese nelle aree dov'era stato Baldev Singh, con il divieto assoluto di uscire e il cibo consegnato a casa. "Il primo di questi 15 villaggi e' stato visitato il 18 marzo e stimiamo che tra le 15 mila e le 20 mila persone coinvolte siano tra i suoi seguaci", ha spiegato Gaurav Jain, magistrato del distretto di Banga, dove risiedeva il guru. "I team medici sono preparati e vi e' un monitoraggio regolare", ha aggiunto. Finora, novanta persone che erano in contatto con il guru sono risultate positive, ha affermato Vinay Bublani, capo della polizia locale. E' atteso il risultato dei test di altre 200 persone. Il guru e i suoi due collaboratori, anche loro contagiati, non hanno rispettato le regole obbligatorie di auto-confinamento dopo il ritorno dall'Europa e hanno subito avviato un tour di predicazione, il che potrebbe aver causato un enorme contagio. Secondo Paese piu' popoloso sulla terra dopo la Cina, un miliardo e 300 milioni di abitanti, l'India ha avuto 873 casi confermati di Covid-19 e 19 morti, un bilancio ben al di sotto di quello di altri Paesi, ma gli esperti ritengono che molti casi non vengano rilevati a causa della mancanza di test. (AGI) Bra 281745 MAR 20 NNNN
ANSA/ Addio reverendo Lowery, amico e vice Martin Luther King
SABATO 28 MARZO 2020 17.31.15
>>>ANSA/ Addio reverendo Lowery, amico e vice Martin Luther King
ZCZC4671/SXB ONY41967_SXB_QBXB R EST S0B QBXB >>>ANSA/ Addio reverendo Lowery, amico e vice Martin Luther King Si e' spento a 98 anni l'attivista che prego' a insediamento Obama (ANSA) - NEW YORK, 28 MAR - Addio al reverendo Joseph E. Lowery, amico e braccio destro di Martin Luther King. La sua famiglia ne annuncia la scomparsa all'eta' di 98 anni precisando che non si e' trattato di coronavirus. Lowery ha combattuto a fianco di King per i diritti degli afroamericani ed e' stato uno dei protagonisti della 'Bloody Sunday' di Selma, Alabama, nel 1965, quando la polizia attacco' violentemente gli attivisti. Ancora prima che Rosa Parks rifiutasse di cedere il suo posto su un autobus a Montgomery, in Alabama, nel 1955, Lowery aveva gia' avuto successo a Mobile, sempre in Alabama, con la sua campagna per integrare i bus, ovvero aprirli a bianchi e neri. Il gesto forte di Parks lo spinse a unirsi a Martin Luther King e altri reverendi dell'Alabama per il boicottaggio dei bus segregati durato 381 giorni. Un'iniziativa che si concluse con la decisione della Corte Suprema del 1956 di mettere fine alla segregazione razziale sui bus a Montgomery e, di conseguenza, ovunque. Lowery e' stato assistente di King quasi fino alla suo assassinio nell'aprile del 1968. Su richiesta di King Lowery presento' al governatore dell'Alabama nel 1965 le richieste dei manifestanti di Selma per i diritti di voto. Lowery contribui' anche alla fondazione della Southern Christian Leadership Conference, l'organizzazione simbolo di King che Lowery guido' per 20 anni, dal 1977 al 1997. Definito uno dei "piu' importanti sopravvissuti" del movimento dei diritti civili di King e "legame di simbolico" fra i tempi attuali e allora, Lowery ha partecipato a centinaia di manifestazioni, e' stato piu' volte arrestato e una volta un membro del Ku Klux Klan gli ha sparato. La sua oratoria lo ha portato alla ribalta ancora sul palcoscenico nazionale, ma gli e' costata anche molte critiche. Nel 2006 durante il funerale di Coretta Scott King, la moglie di Luther King, Lowery accuso' l'amministrazione Bush di spendere soldi per la guerra ignorando i bisogni della popolazione americana. Un'accusa lanciata davanti allo stesso presidente George W Bush, presente alle esequie. "Sappiamo che non ci sono armi di distruzione di massa li'" disse riferendosi all'Iraq. "Ma Coretta sapeva, e lo sappiamo anche noi, che ci sono armi di depistaggio qui". Molte critiche se le era attirate per la sua preghiera durante l'insediamento di Barack Obama alla Casa Bianca, quando ricorse alle parole della canzone di Big Bill Broonzy - una delle icone del blues - 'Black, Brown and White Blues' che faceva esplicitamente riferimento alle discriminazioni. Proprio Obama lo insigni' un anno dopo il suo ingresso alla Casa Bianca della Presidential Medal of Freedom, la piu' alta onorificenza civile americana. Nato nel 1921 a Huntsville, in Alabama, Lowery ha ricordato in piu' occasioni i suoi primi incontri con la polizia, quando a 11 anni un agente lo colpi' in pieno stomaco con il manganello e gli disse: "Non vedi che c'e' un uomo bianco vicino alla porta?". Lowery era quindi corso a casa per prendere la pistola di suo padre e vendicarsi. Ma il papa' lo fermo' e lo sculaccio', decidendo di andare di persona a denunciare l'episodio alla polizia dove si senti' rispondere: "Se licenziamo l'agente ne assumeremo uno in grado di fare esattamente la stessa cosa". L'incidente "ha piantato un seme dentro di me - disse Lowery al magazine Emerge nel 1998 -. E' un miracolo che non mi abbia fatto odiare". (ANSA). DRZ 28-MAR-20 17:30 NNNN
>>>ANSA/ Addio reverendo Lowery, amico e vice Martin Luther King
ZCZC4671/SXB ONY41967_SXB_QBXB R EST S0B QBXB >>>ANSA/ Addio reverendo Lowery, amico e vice Martin Luther King Si e' spento a 98 anni l'attivista che prego' a insediamento Obama (ANSA) - NEW YORK, 28 MAR - Addio al reverendo Joseph E. Lowery, amico e braccio destro di Martin Luther King. La sua famiglia ne annuncia la scomparsa all'eta' di 98 anni precisando che non si e' trattato di coronavirus. Lowery ha combattuto a fianco di King per i diritti degli afroamericani ed e' stato uno dei protagonisti della 'Bloody Sunday' di Selma, Alabama, nel 1965, quando la polizia attacco' violentemente gli attivisti. Ancora prima che Rosa Parks rifiutasse di cedere il suo posto su un autobus a Montgomery, in Alabama, nel 1955, Lowery aveva gia' avuto successo a Mobile, sempre in Alabama, con la sua campagna per integrare i bus, ovvero aprirli a bianchi e neri. Il gesto forte di Parks lo spinse a unirsi a Martin Luther King e altri reverendi dell'Alabama per il boicottaggio dei bus segregati durato 381 giorni. Un'iniziativa che si concluse con la decisione della Corte Suprema del 1956 di mettere fine alla segregazione razziale sui bus a Montgomery e, di conseguenza, ovunque. Lowery e' stato assistente di King quasi fino alla suo assassinio nell'aprile del 1968. Su richiesta di King Lowery presento' al governatore dell'Alabama nel 1965 le richieste dei manifestanti di Selma per i diritti di voto. Lowery contribui' anche alla fondazione della Southern Christian Leadership Conference, l'organizzazione simbolo di King che Lowery guido' per 20 anni, dal 1977 al 1997. Definito uno dei "piu' importanti sopravvissuti" del movimento dei diritti civili di King e "legame di simbolico" fra i tempi attuali e allora, Lowery ha partecipato a centinaia di manifestazioni, e' stato piu' volte arrestato e una volta un membro del Ku Klux Klan gli ha sparato. La sua oratoria lo ha portato alla ribalta ancora sul palcoscenico nazionale, ma gli e' costata anche molte critiche. Nel 2006 durante il funerale di Coretta Scott King, la moglie di Luther King, Lowery accuso' l'amministrazione Bush di spendere soldi per la guerra ignorando i bisogni della popolazione americana. Un'accusa lanciata davanti allo stesso presidente George W Bush, presente alle esequie. "Sappiamo che non ci sono armi di distruzione di massa li'" disse riferendosi all'Iraq. "Ma Coretta sapeva, e lo sappiamo anche noi, che ci sono armi di depistaggio qui". Molte critiche se le era attirate per la sua preghiera durante l'insediamento di Barack Obama alla Casa Bianca, quando ricorse alle parole della canzone di Big Bill Broonzy - una delle icone del blues - 'Black, Brown and White Blues' che faceva esplicitamente riferimento alle discriminazioni. Proprio Obama lo insigni' un anno dopo il suo ingresso alla Casa Bianca della Presidential Medal of Freedom, la piu' alta onorificenza civile americana. Nato nel 1921 a Huntsville, in Alabama, Lowery ha ricordato in piu' occasioni i suoi primi incontri con la polizia, quando a 11 anni un agente lo colpi' in pieno stomaco con il manganello e gli disse: "Non vedi che c'e' un uomo bianco vicino alla porta?". Lowery era quindi corso a casa per prendere la pistola di suo padre e vendicarsi. Ma il papa' lo fermo' e lo sculaccio', decidendo di andare di persona a denunciare l'episodio alla polizia dove si senti' rispondere: "Se licenziamo l'agente ne assumeremo uno in grado di fare esattamente la stessa cosa". L'incidente "ha piantato un seme dentro di me - disse Lowery al magazine Emerge nel 1998 -. E' un miracolo che non mi abbia fatto odiare". (ANSA). DRZ 28-MAR-20 17:30 NNNN
= Coronavirus: Arma piange perdita altri due carabinieri =
SABATO 28 MARZO 2020 10.05.14
= Coronavirus: Arma piange perdita altri due carabinieri =
(AGI) - Roma, 28 mar. - Con un tweet sul profilo ufficiale, l'Arma piange "la perdita di altri due Carabinieri deceduti stanotte dopo aver lottato contro il virus". "Si intrecciano le storie - si legge nel post - del luogotenente carica speciale Mario D'Orfeo, 55 anni, comandante della stazione di Villanova d'Asti, e del maresciallo maggiore Fabrizio Gelmini, 58 enne, addetto alla stazione di Pisogne (Brescia). Sino alla fine, protagonisti del servizio in una Stazione Carabinieri, baluardo di speranza a tutela dei cittadini, a presidio della sicurezza. Grazie Mario, grazie Fabrizio. Ai vostri affetti piu' cari non manchera' il nostro amore". (AGI) Bas 281005 MAR 20 NNNN
= Coronavirus: Arma piange perdita altri due carabinieri =
(AGI) - Roma, 28 mar. - Con un tweet sul profilo ufficiale, l'Arma piange "la perdita di altri due Carabinieri deceduti stanotte dopo aver lottato contro il virus". "Si intrecciano le storie - si legge nel post - del luogotenente carica speciale Mario D'Orfeo, 55 anni, comandante della stazione di Villanova d'Asti, e del maresciallo maggiore Fabrizio Gelmini, 58 enne, addetto alla stazione di Pisogne (Brescia). Sino alla fine, protagonisti del servizio in una Stazione Carabinieri, baluardo di speranza a tutela dei cittadini, a presidio della sicurezza. Grazie Mario, grazie Fabrizio. Ai vostri affetti piu' cari non manchera' il nostro amore". (AGI) Bas 281005 MAR 20 NNNN
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