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giovedì 4 giugno 2020
Coronavirus: Istat-Iss, in marzo picco di casi e decessi
GIOVEDÌ 04 GIUGNO 2020 18.31.29
Coronavirus: Istat-Iss, in marzo picco di casi e decessi
ZCZC7153/SX4 XSP53424_SX4_QBKN U CRO S04 QBKN Coronavirus: Istat-Iss, in marzo picco di casi e decessi Ritardi nelle segnalazioni delle morti.Le piu' colpite sono donne (ANSA) - ROMA, 4 GIU - Si e' registrato in marzo il picco dei casi e dei decessi dovuti al nuovo coronavirus. Lo indica il secondo Rapporto di Istat e Istituto Superiore di Sanita' (Iss) sull'impatto dell'epidemia di Covid-19 sulla mortalita' totale in Italia. In marzo, si legge nel documento, si e' registrato il numero massimo di casi, con 113.011, e il picco e' stato raggiunto il giorno 20; in aprile sono stati segnalati 94.257 casi, "sebbene molti decessi avvenuti nel mese riguardano persone diagnosticate a marzo". Il calo prosegue ancora piu' marcatamente nel mese di maggio, dove al giorno 25 risultano 18.706 casi. Per quanto riguarda i decessi i dati raccolti dalla Sorveglianza nazionale integrata per l'epidemia di Covid-19 dal 20 febbraio al 30 aprile 2020 indicano un totale 28.561 decessi per Covid-19; di questi 15.114 (53%) sono avvenuti in marzo, con il picco raggiunto il giorno 28, e 13.447 (47%) nel mese di aprile. "L'aggiornamento dei dati da parte delle Regioni - si legge nel rapporto - ha permesso di recuperare ulteriori 790 decessi (15.114 rispetto ai 14.324) avvenuti a marzo, ma comunicati successivamente alla data di aggiornamento della base dati oggetto del primo Rapporto", del 26 aprile scorso". Dai Rapporto emerge infine che le piu' colpite dal nuovo coronavirus nei primi quattro mesi dell'anno sono state le donne. Dei 209.013 casi Covid-19 diagnosticati entro il 30 aprile, infatti, il 53,3% (111.452) ha colpito il sesso femminile. La classe mediana di eta' e' di 60-64 anni e le donne sono l'80% dei casi nella fascia di eta' maggiore di 90 anni, anche per la netta prevalenza femminile in questo segmento di popolazione. I meno colpiti risultano essere i giovanissimi, con l'1% dei casi segnalati in ragazzi con meno di 14 anni, il 27% in ragazzi fra 15 e 49 anni; i piu' colpiti sono gli adulti fra 50 e 79 anni (46%) e gli anziani di oltre 80 anni (26%). (ANSA). BG 04-GIU-20 18:30 NNNN
Coronavirus: Istat-Iss, in marzo picco di casi e decessi
ZCZC7153/SX4 XSP53424_SX4_QBKN U CRO S04 QBKN Coronavirus: Istat-Iss, in marzo picco di casi e decessi Ritardi nelle segnalazioni delle morti.Le piu' colpite sono donne (ANSA) - ROMA, 4 GIU - Si e' registrato in marzo il picco dei casi e dei decessi dovuti al nuovo coronavirus. Lo indica il secondo Rapporto di Istat e Istituto Superiore di Sanita' (Iss) sull'impatto dell'epidemia di Covid-19 sulla mortalita' totale in Italia. In marzo, si legge nel documento, si e' registrato il numero massimo di casi, con 113.011, e il picco e' stato raggiunto il giorno 20; in aprile sono stati segnalati 94.257 casi, "sebbene molti decessi avvenuti nel mese riguardano persone diagnosticate a marzo". Il calo prosegue ancora piu' marcatamente nel mese di maggio, dove al giorno 25 risultano 18.706 casi. Per quanto riguarda i decessi i dati raccolti dalla Sorveglianza nazionale integrata per l'epidemia di Covid-19 dal 20 febbraio al 30 aprile 2020 indicano un totale 28.561 decessi per Covid-19; di questi 15.114 (53%) sono avvenuti in marzo, con il picco raggiunto il giorno 28, e 13.447 (47%) nel mese di aprile. "L'aggiornamento dei dati da parte delle Regioni - si legge nel rapporto - ha permesso di recuperare ulteriori 790 decessi (15.114 rispetto ai 14.324) avvenuti a marzo, ma comunicati successivamente alla data di aggiornamento della base dati oggetto del primo Rapporto", del 26 aprile scorso". Dai Rapporto emerge infine che le piu' colpite dal nuovo coronavirus nei primi quattro mesi dell'anno sono state le donne. Dei 209.013 casi Covid-19 diagnosticati entro il 30 aprile, infatti, il 53,3% (111.452) ha colpito il sesso femminile. La classe mediana di eta' e' di 60-64 anni e le donne sono l'80% dei casi nella fascia di eta' maggiore di 90 anni, anche per la netta prevalenza femminile in questo segmento di popolazione. I meno colpiti risultano essere i giovanissimi, con l'1% dei casi segnalati in ragazzi con meno di 14 anni, il 27% in ragazzi fra 15 e 49 anni; i piu' colpiti sono gli adulti fra 50 e 79 anni (46%) e gli anziani di oltre 80 anni (26%). (ANSA). BG 04-GIU-20 18:30 NNNN
Staminali: creato 'organoide' per produrre capelli =
GIOVEDÌ 04 GIUGNO 2020 18.25.44
Staminali: creato 'organoide' per produrre capelli =
(AGI) - Londra, 4 giu. - Un team di scienziati della Stanford University e del Boston Children's Hospital sostiene di aver realizzato un organoide, un gruppo di cellule cresciuto in laboratorio, che potrebbe consentire enormi passi in avanti nella ricerca di un metodo in grado di arrestare la caduta dei capelli. Lo studio, pubblicato sulla rivista Nature, descrive l'utilizzo di cellule staminali pluripotenti, quelle presenti durante le prime fasi dello sviluppo embrionale e che poi di specializzano come cellule specifiche. "Grazie a questa metodologia possiamo produrre capelli e tessuti epiteliali umani senza necessariamente doverli prelevare da un individuo", afferma Benjamin Woodruff, studente neolaureato presso il laboratorio della Stanford University. "Per la prima volta potremmo avere una fonte praticamente illimitata di follicoli piliferi umani per la ricerca", commenta Karl Koehler, che ha guidato lo studio. (AGI)Sci/Rap (Segue) 041825 GIU 20 NNNNGIOVEDÌ 04 GIUGNO 2020 18.25.44
Staminali: creato 'organoide' per produrre capelli (2)=
(AGI) - Londra, 4 giu. - "Avere accesso a tessuti dotati di follicoli piliferi e in grado di sviluppare peluria potrebbe aiutare la scienza a comprendere meglio la crescita e lo sviluppo dei capelli, il che potrebbe aiutarci a ideare un modo per invertire il processo di caduta precoce di peli e capelli", osservano gli autori. "Abbiamo analizzato per mesi delle colture di cellule staminali, controllando e manipolando le condizioni di crescita in modo da ottenere un organoide a piu' strati dotato di follicoli piliferi, ghiandole sebacee e circuiti nervosi, il che apre la strada a una serie di possibili applicazioni del nostro studio", aggiunge Koehler, sottolineando che quando l'organoide e' stato impiantato sul dorso di alcuni topi, sul 55 per cento dei tessuti e' stata osservata la crescita di peluria. "Saranno necessari ulteriori studi, ma speriamo di poter contribuire allo sviluppo di nuove metodologie terapeutiche in una varieta' di campi applicativi", concludono i ricercatori. (AGI)Sci/Rap 041825 GIU 20 NNNN
Staminali: creato 'organoide' per produrre capelli =
(AGI) - Londra, 4 giu. - Un team di scienziati della Stanford University e del Boston Children's Hospital sostiene di aver realizzato un organoide, un gruppo di cellule cresciuto in laboratorio, che potrebbe consentire enormi passi in avanti nella ricerca di un metodo in grado di arrestare la caduta dei capelli. Lo studio, pubblicato sulla rivista Nature, descrive l'utilizzo di cellule staminali pluripotenti, quelle presenti durante le prime fasi dello sviluppo embrionale e che poi di specializzano come cellule specifiche. "Grazie a questa metodologia possiamo produrre capelli e tessuti epiteliali umani senza necessariamente doverli prelevare da un individuo", afferma Benjamin Woodruff, studente neolaureato presso il laboratorio della Stanford University. "Per la prima volta potremmo avere una fonte praticamente illimitata di follicoli piliferi umani per la ricerca", commenta Karl Koehler, che ha guidato lo studio. (AGI)Sci/Rap (Segue) 041825 GIU 20 NNNNGIOVEDÌ 04 GIUGNO 2020 18.25.44
Staminali: creato 'organoide' per produrre capelli (2)=
(AGI) - Londra, 4 giu. - "Avere accesso a tessuti dotati di follicoli piliferi e in grado di sviluppare peluria potrebbe aiutare la scienza a comprendere meglio la crescita e lo sviluppo dei capelli, il che potrebbe aiutarci a ideare un modo per invertire il processo di caduta precoce di peli e capelli", osservano gli autori. "Abbiamo analizzato per mesi delle colture di cellule staminali, controllando e manipolando le condizioni di crescita in modo da ottenere un organoide a piu' strati dotato di follicoli piliferi, ghiandole sebacee e circuiti nervosi, il che apre la strada a una serie di possibili applicazioni del nostro studio", aggiunge Koehler, sottolineando che quando l'organoide e' stato impiantato sul dorso di alcuni topi, sul 55 per cento dei tessuti e' stata osservata la crescita di peluria. "Saranno necessari ulteriori studi, ma speriamo di poter contribuire allo sviluppo di nuove metodologie terapeutiche in una varieta' di campi applicativi", concludono i ricercatori. (AGI)Sci/Rap 041825 GIU 20 NNNN
Svezia, sondaggio: cala fiducia nel governo su gestione Covid-19
GIOVEDÌ 04 GIUGNO 2020 15.57.09
Svezia, sondaggio: cala fiducia nel governo su gestione Covid-19
Svezia, sondaggio: cala fiducia nel governo su gestione Covid-19 Solo il 45% approva, contro il 63% del mese scorso Roma, 4 giu. (askanews) - Solo il 45% degli svedesi ha fiducia nelle capacità del proprio governo di gestire al meglio l'epidemia di coronavirus, contro il 63% dell'aprile scorso: è quanto risulta da un sondaggio della Novus. Come riporta il sito della Bcc, in calo anche la fiducia nelle autorità sanitarie, guidate dall'epidemiologo Anders Tgenell, scesa al 65% rispetto al 73% del mese scorso.(Segue) Mgi 20200604T155706Z
Svezia, sondaggio: cala fiducia nel governo su gestione Covid-19
Svezia, sondaggio: cala fiducia nel governo su gestione Covid-19 Solo il 45% approva, contro il 63% del mese scorso Roma, 4 giu. (askanews) - Solo il 45% degli svedesi ha fiducia nelle capacità del proprio governo di gestire al meglio l'epidemia di coronavirus, contro il 63% dell'aprile scorso: è quanto risulta da un sondaggio della Novus. Come riporta il sito della Bcc, in calo anche la fiducia nelle autorità sanitarie, guidate dall'epidemiologo Anders Tgenell, scesa al 65% rispetto al 73% del mese scorso.(Segue) Mgi 20200604T155706Z
GIOVEDÌ 04 GIUGNO 2020 15.57.15
Svezia, sondaggio: cala fiducia nel governo su gestione Covid-19 -2-
Svezia, sondaggio: cala fiducia nel governo su gestione Covid-19 -2- Roma, 4 giu. (askanews) - Rimane ancora alta invece la fiducia nella qualità delle cure fornite dal sistema sanitario nazionale, all'80% contro l'84% di aprile. L'inusuale politica adottata dall'esecutivo nei confronti dell'epidemia, con l'affidamento quasi totale al social distancing a scapito di quasi ogni altra misura di confinamento, ha provocato molte polemiche: in particolare, il governo è stato criticato per l'elevatissimo numero di decessi nelle case di riposo. Mgi 20200604T155713Z
Svezia, sondaggio: cala fiducia nel governo su gestione Covid-19 -2-
Svezia, sondaggio: cala fiducia nel governo su gestione Covid-19 -2- Roma, 4 giu. (askanews) - Rimane ancora alta invece la fiducia nella qualità delle cure fornite dal sistema sanitario nazionale, all'80% contro l'84% di aprile. L'inusuale politica adottata dall'esecutivo nei confronti dell'epidemia, con l'affidamento quasi totale al social distancing a scapito di quasi ogni altra misura di confinamento, ha provocato molte polemiche: in particolare, il governo è stato criticato per l'elevatissimo numero di decessi nelle case di riposo. Mgi 20200604T155713Z
PRIVACY, SONDAGGIO: 60% ITALIANI PREOCCUPATO PER CESSIONE DATI AD APP (1)
GIOVEDÌ 04 GIUGNO 2020 17.09.00
PRIVACY, SONDAGGIO: 60% ITALIANI PREOCCUPATO PER CESSIONE DATI AD APP (1)
9CO1074319 4 CRO ITA R01 PRIVACY, SONDAGGIO: 60% ITALIANI PREOCCUPATO PER CESSIONE DATI AD APP (1) (9Colonne) Roma, 4 giu - Oltre il 60% degli italiani è preoccupato per la cessione dei propri dati personali ai gestori di app e siti web, e il 72% è consapevole che si tratta di informazioni dall'elevato valore economico. È quanto emerge dalle risposte a un SONDAGGIO, condotto da SWG e dall'Area Studi Legacoop la scorsa settimana, per testare l'attenzione degli italiani riguardo la gestione dei Big data e il tema della privacy. In particolare, a considerare "preziosi" i dati personali risultano i giovani tra i 18 e i 34 anni che possiedono un'alta scolarità. I dati sono stati presentati in occasione del Consiglio di indirizzo della Fondazione PICO, il Digital Innovation Hub di Legacoop riconosciuto dal Network impresa 4.0 del Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE), che oggi ha approvato il programma delle attività, il bilancio consuntivo 2019 e rinnovato le cariche sociali. «I risultati dell'analisi - dichiara Giancarlo Ferrari, Direttore Generale di Legacoop e Presidente della Fondazione PICO - dimostrano chiaramente che una risposta alternativa alle esigenze dell'economia digitale non solo è possibile, ma è necessaria. Nell'epoca in cui i dati personali sono considerati il "nuovo petrolio" le piattaforme cooperative, anziché guardare al mero profitto generato dall'uso dei dati, permettono a soci e utenti di partecipare alla creazione di valore e ricchezza comuni, attraverso il controllo democratico, la formazione continua, la tutela degli interessi di ognuno e la ripartizione equa dei vantaggi economici». (SEGUE) 041709 GIU 20 GIOVEDÌ 04 GIUGNO 2020 17.11.11
PRIVACY, SONDAGGIO: 60% ITALIANI PREOCCUPATO PER CESSIONE DATI AD APP (2)
9CO1074320 4 CRO ITA R01 PRIVACY, SONDAGGIO: 60% ITALIANI PREOCCUPATO PER CESSIONE DATI AD APP (2) (9Colonne) Roma, 4 giu - A destare interesse sono soprattutto le piattaforme cooperative: ben un terzo degli intervistati è favorevole a diventare socio di una piattaforma online per la vendita di prodotti e servizi in cui è possibile mantenere la proprietà dei dati, e deciderne l'utilizzo. Simili piattaforme sono infatti considerate uno strumento di crescita per i diritti delle persone, la democrazia nel web, il benessere economico di chi vi aderisce - sia esso utente, produttore o consumatore - e in generale per l'economia del Paese. «La cooperazione - sostiene Mauro Lusetti, presidente di Legacoop, associazione che assieme a Coopfond ha promosso la nascita della Fondazione PICO - è riuscita a rispondere al difficile momento che stiamo vivendo sia attraverso i principi della partecipazione e della condivisione, sia grazie alle adeguate dotazioni tecnologiche. Il Covid-19 ha dato una nuova centralità ai temi dell'innovazione, rendendo la trasformazione digitale un percorso necessario per le imprese cooperative, che devono ora più che mai implementare e adottare soluzioni costantemente aggiornate e innovative». "Il primo compito che si è posto il nuovo Consiglio - afferma Giancarlo Ferrari, che presiede la Fondazione - è di estendere la rete PICO in almeno dieci regioni d'Italia. Siamo già al lavoro per raggiungere l'importante traguardo. La Fondazione, attraverso i suoi esperti e le sue attività di formazione, consulenza e assistenza tecnica per la transizione digitale, è e sarà in grado di interpretare una simile scommessa". (SEGUE) 041711 GIU 20 GIOVEDÌ 04 GIUGNO 2020 17.14.01
PRIVACY, SONDAGGIO: 60% ITALIANI PREOCCUPATO PER CESSIONE DATI AD APP (3)
9CO1074321 4 CRO ITA R01 PRIVACY, SONDAGGIO: 60% ITALIANI PREOCCUPATO PER CESSIONE DATI AD APP (3) (9Colonne) Roma, 4 giu - Il Consiglio di indirizzo ha eletto il nuovo Consiglio di Gestione così composto: Giulia Alberti, Responsabile Innovazione e Sostenibilità Consorzio Integra; Katia De Luca, Coordinatrice nazionale Generazioni Legacoop; Barbara Farina, Direttrice Legacoop Lombardia; Giancarlo Ferrari, Direttore Generale Legacoop, nominato Presidente della Fondazione Pico; Angelo Migliarini, Vice Presidente Legacoop Produzione e Servizi, nominato Vice Presidente della Fondazione Pico; Francesca Montalti, Vice Presidente Innovacoop; Alessandro Panazza, Financial control & Investment Manager Consorzio CNS; Filippo Parrino, Presidente Legacoop Sicilia; Aldo Soldi, rappresentante Coopfond. (red) 041714 GIU 20
PRIVACY, SONDAGGIO: 60% ITALIANI PREOCCUPATO PER CESSIONE DATI AD APP (1)
9CO1074319 4 CRO ITA R01 PRIVACY, SONDAGGIO: 60% ITALIANI PREOCCUPATO PER CESSIONE DATI AD APP (1) (9Colonne) Roma, 4 giu - Oltre il 60% degli italiani è preoccupato per la cessione dei propri dati personali ai gestori di app e siti web, e il 72% è consapevole che si tratta di informazioni dall'elevato valore economico. È quanto emerge dalle risposte a un SONDAGGIO, condotto da SWG e dall'Area Studi Legacoop la scorsa settimana, per testare l'attenzione degli italiani riguardo la gestione dei Big data e il tema della privacy. In particolare, a considerare "preziosi" i dati personali risultano i giovani tra i 18 e i 34 anni che possiedono un'alta scolarità. I dati sono stati presentati in occasione del Consiglio di indirizzo della Fondazione PICO, il Digital Innovation Hub di Legacoop riconosciuto dal Network impresa 4.0 del Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE), che oggi ha approvato il programma delle attività, il bilancio consuntivo 2019 e rinnovato le cariche sociali. «I risultati dell'analisi - dichiara Giancarlo Ferrari, Direttore Generale di Legacoop e Presidente della Fondazione PICO - dimostrano chiaramente che una risposta alternativa alle esigenze dell'economia digitale non solo è possibile, ma è necessaria. Nell'epoca in cui i dati personali sono considerati il "nuovo petrolio" le piattaforme cooperative, anziché guardare al mero profitto generato dall'uso dei dati, permettono a soci e utenti di partecipare alla creazione di valore e ricchezza comuni, attraverso il controllo democratico, la formazione continua, la tutela degli interessi di ognuno e la ripartizione equa dei vantaggi economici». (SEGUE) 041709 GIU 20 GIOVEDÌ 04 GIUGNO 2020 17.11.11
PRIVACY, SONDAGGIO: 60% ITALIANI PREOCCUPATO PER CESSIONE DATI AD APP (2)
9CO1074320 4 CRO ITA R01 PRIVACY, SONDAGGIO: 60% ITALIANI PREOCCUPATO PER CESSIONE DATI AD APP (2) (9Colonne) Roma, 4 giu - A destare interesse sono soprattutto le piattaforme cooperative: ben un terzo degli intervistati è favorevole a diventare socio di una piattaforma online per la vendita di prodotti e servizi in cui è possibile mantenere la proprietà dei dati, e deciderne l'utilizzo. Simili piattaforme sono infatti considerate uno strumento di crescita per i diritti delle persone, la democrazia nel web, il benessere economico di chi vi aderisce - sia esso utente, produttore o consumatore - e in generale per l'economia del Paese. «La cooperazione - sostiene Mauro Lusetti, presidente di Legacoop, associazione che assieme a Coopfond ha promosso la nascita della Fondazione PICO - è riuscita a rispondere al difficile momento che stiamo vivendo sia attraverso i principi della partecipazione e della condivisione, sia grazie alle adeguate dotazioni tecnologiche. Il Covid-19 ha dato una nuova centralità ai temi dell'innovazione, rendendo la trasformazione digitale un percorso necessario per le imprese cooperative, che devono ora più che mai implementare e adottare soluzioni costantemente aggiornate e innovative». "Il primo compito che si è posto il nuovo Consiglio - afferma Giancarlo Ferrari, che presiede la Fondazione - è di estendere la rete PICO in almeno dieci regioni d'Italia. Siamo già al lavoro per raggiungere l'importante traguardo. La Fondazione, attraverso i suoi esperti e le sue attività di formazione, consulenza e assistenza tecnica per la transizione digitale, è e sarà in grado di interpretare una simile scommessa". (SEGUE) 041711 GIU 20 GIOVEDÌ 04 GIUGNO 2020 17.14.01
PRIVACY, SONDAGGIO: 60% ITALIANI PREOCCUPATO PER CESSIONE DATI AD APP (3)
9CO1074321 4 CRO ITA R01 PRIVACY, SONDAGGIO: 60% ITALIANI PREOCCUPATO PER CESSIONE DATI AD APP (3) (9Colonne) Roma, 4 giu - Il Consiglio di indirizzo ha eletto il nuovo Consiglio di Gestione così composto: Giulia Alberti, Responsabile Innovazione e Sostenibilità Consorzio Integra; Katia De Luca, Coordinatrice nazionale Generazioni Legacoop; Barbara Farina, Direttrice Legacoop Lombardia; Giancarlo Ferrari, Direttore Generale Legacoop, nominato Presidente della Fondazione Pico; Angelo Migliarini, Vice Presidente Legacoop Produzione e Servizi, nominato Vice Presidente della Fondazione Pico; Francesca Montalti, Vice Presidente Innovacoop; Alessandro Panazza, Financial control & Investment Manager Consorzio CNS; Filippo Parrino, Presidente Legacoop Sicilia; Aldo Soldi, rappresentante Coopfond. (red) 041714 GIU 20
Senatori Dem, 8 minuti e 46 secondi di silenzio in omaggio a Floyd
GIOVEDÌ 04 GIUGNO 2020 16.48.44
Senatori Dem, 8 minuti e 46 secondi di silenzio in omaggio a Floyd

Senatori Dem, 8 minuti e 46 secondi di silenzio in omaggio a Floyd In ricordo anche di altri due afroamericani recentemente uccisi New York, 4 giu. (askanews) - Un silenzio lungo 8 minuti e 46 secondi. Così i senatori democratici hanno reso omaggio, questa mattina al Campidoglio statunitense, a George Floyd, Ahmaud Arbery e Breonna Taylor, tre afroamericani recentemente morti in due operazioni di polizia e una 'caccia all'uomo' di un ex agente. Il cappellano del Senato, Barry Black, ha aperto la commemorazione esprimendo solidarietà "nei confronti degli americani coraggiosi che stanno protestando pacificamente contro l'ingiustizia razziale in tutta la nostra nazione". Il senatore Cory Booker ha preso brevemente la parola e ha affermato, parlando di Floyd, che "non siamo qui solo per ricordare la sua morte, ma per onorare la sua vita". Alla fine degli 8 minuti e 46 secondi, ovvero il tempo che un poliziotto ha trascorso tenendo il suo ginocchio premuto sul collo di Floyd, steso a terra, Booker ha poi letto i nomi dei tre morti e detto: "Onoriamo i morti e proteggiamo i vivi". A24/Pca 20200604T164838Z
Senatori Dem, 8 minuti e 46 secondi di silenzio in omaggio a Floyd

Senatori Dem, 8 minuti e 46 secondi di silenzio in omaggio a Floyd In ricordo anche di altri due afroamericani recentemente uccisi New York, 4 giu. (askanews) - Un silenzio lungo 8 minuti e 46 secondi. Così i senatori democratici hanno reso omaggio, questa mattina al Campidoglio statunitense, a George Floyd, Ahmaud Arbery e Breonna Taylor, tre afroamericani recentemente morti in due operazioni di polizia e una 'caccia all'uomo' di un ex agente. Il cappellano del Senato, Barry Black, ha aperto la commemorazione esprimendo solidarietà "nei confronti degli americani coraggiosi che stanno protestando pacificamente contro l'ingiustizia razziale in tutta la nostra nazione". Il senatore Cory Booker ha preso brevemente la parola e ha affermato, parlando di Floyd, che "non siamo qui solo per ricordare la sua morte, ma per onorare la sua vita". Alla fine degli 8 minuti e 46 secondi, ovvero il tempo che un poliziotto ha trascorso tenendo il suo ginocchio premuto sul collo di Floyd, steso a terra, Booker ha poi letto i nomi dei tre morti e detto: "Onoriamo i morti e proteggiamo i vivi". A24/Pca 20200604T164838Z
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