Roma: stop per 6 strutture ricettive abusive a Termini Milano, 16 mar. (LaPresse) - Continua la stretta della Polizia di Stato contro le irregolarità delle strutture ricettive nel cuore della Capitale. Per altre sei, tutte insistenti sulla zona Termini, sono scattati i provvedimenti di chiusura su ordine del Questore di Roma. I sigilli sono stati affissi in via Milazzo, dove è stata riscontrata un'attività gestita dal titolare senza la prescritta autorizzazione. Allo stesso, pertanto, sarà sospesa la licenza per i prossimi dieci giorni ai sensi dell'art. 100 TULPS. Sono finite nel mirino degli agenti della Divisione Amministrativa anche altre cinque strutture, il cui titolare aveva fatto ricorso ad un espediente ormai diffuso e conosciuto alle forze dell'ordine: creare un vero e proprio albergo, accorpando più strutture ma gestendole, di fatto, con un'unica reception. Per il titolare è scattata anche la denuncia a causa della riscontrata presenza di un ospite "fantasma", il cui transito non era stato regolarmente comunicato tramite l'apposito portale "Alloggiati Web". Alla luce delle irregolarità emerse, il Questore di Roma ha ordinato, pertanto, la cessazione immediata delle 5 attività abusive. La strategia messa in campo in chiave preventiva per l'anno giubilare proseguirà anche nelle prossime settimane per monitorare la gestione delle strutture ricettive che insistono nella Capitale e in tutte le aree a maggiore vocazione turistica del centro storico cittadino. CRO LAZ ccl 161036 MAR 25
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domenica 16 marzo 2025
Corte dei Conti 2025-La Corte dei Conti è un ente di controllo a livello nazionale in Italia, che si occupa di verificare la regolarità della gestione delle finanze pubbliche. Nel caso specifico che hai menzionato, sembra si tratti di una questione relativa alla corresponsione del trattamento di quiescenza (pensione) per un ricorrente che ha beneficato di un distacco sindacale. Il distacco sindacale, ai sensi dell'articolo 3 commi 5 e 6 del D.lgs. 564/1996, consente ai rappresentanti sindacali di svolgere le loro funzioni senza perdere il diritto alla retribuzione e ai contributi previdenziali. La Direzione provinciale dell'INPDAP (Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell'Amministrazione Pubblica) ha richiesto documentazione all'organizzazione sindacale per verificare il corretto computo della retribuzione aggiuntiva e dei contributi versati durante il periodo di distacco.
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