9CO1669404 4 POL ITA R01 DL SICUREZZA, CECILIA STRADA (PD): VERGOGNOSA DERIVA LIBERTICIDA, IL GOVERNO TEME IL DISSENSO (9Colonne) Bruxelles, 4 giu - "Da oggi viviamo in un Paese che sancisce per legge la criminalizzazione della disobbedienza civile. Il decreto sicurezza appena approvato in Senato si basa su un approccio repressivo e illiberale che tutto porterà tranne sicurezza. Quella si costruisce con la garanzia dei diritti, gli investimenti in welfare e lavoro, non certo con la repressione del dissenso. Un esempio su tutti: col reato di rivolta in carcere (e nei CPR) la resistenza passiva e le proteste non violente saranno passibili di pene fino a 8 anni con la perdita dei benefici penitenziari, qualcosa che ricorda le norme fasciste degli anni Trenta. Le nuove fattispecie di reato come le aggravanti introdotte porteranno un solo risultato: silenziare chi non è d'accordo col potere e riempire ancora di più le carceri per adulti e minorenni che già scoppiano. Nelle mie visite come eurodeputata ho visto da vicino come si vive nei CPR, negli istituti penitenziari per adulti e minori, sono luoghi dove anche i diritti di base sono spesso violati e dove tanti preferiscono farsi del male piuttosto che continuare a vivere in condizioni spesso degradanti e disperate. Il decreto sicurezza è un colossale passo indietro di decenni per il nostro ordinamento, l'ennesimo smantellamento di un pezzo del nostro stato di diritto deciso per altro d'urgenza, scavalcando il Parlamento che da 18 mesi se ne stava occupando. Il governo ha preferito decidere tutto da solo per una sola e semplice ragione: le persone le vuole mute, a partire da quelle più vulnerabili nelle carceri e nei CPR, trasformate in corpi senza diritti e senza voce. L'unica sicurezza possibile in un Paese senza diritti è quella del potere, ed è proprio quella che sta perseguendo questo governo". Così in una nota Cecilia Strada, eurodeputata PD. (red - deg - PO) 041520 GIU 25
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mercoledì 4 giugno 2025
##Dl sicurezza, diventa legge tra proteste opposizioni. Si sfiora rissa
##Dl sicurezza, diventa legge tra proteste opposizioni. Si sfiora rissa ##Dl sicurezza, diventa legge tra proteste opposizioni. Si sfiora rissa Nuove misure, da occupazioni abusive a detenute madri, servizi segreti e resistenza passiva Roma, 4 giu. (askanews) - Finale ad alta tensione in Senato sul decreto legge sicurezza convertito in legge con 109 sì, 69 no e una astensione. Tra le proteste delle opposizioni, il provvedimento-bandiera del centrodestra è diventato legge con un nuovo voto di fiducia, dopo quello della Camera la scorsa settimana e senza modifiche rispetto al testo varato dal Consiglio dei ministri. Una giornata che si è aperta in Aula con i senatori Pd-M5S e Avs seduti a gambe incrociate al centro dell'emicliclo, con le spalle ai banchi del governo, e che si è chiusa sfiorando la rissa quando il presidente della commissione Affari costituzionali del Senato Alberto Balboni ha attaccato i gruppi di minoranza sulle occupazioni abusive, le detenute madri e la vicenda Cospito ("se tra destra e sinistra c'è una differenza è questa. Mentre voi andavate a trovare terroristi e mafiosi per il 41 bis in carcere, noi eravamo in quest'aula a difenderlo"). Immediata la reazione di alcuni parlamentari che si sono diretti verso lo scranno di Balboni, fermati dai commessi prima di un 'contatto'. Tra loro il leader di Azione Carlo Calenda che gli urla: "se vuoi fare il fascista di Colle Oppio ci vediamo a Colle Oppio. A me non puoi accostarmi alla criminalità organizzata". Esulta la maggioranza dopo il via libera di un decreto varato dal governo per superare lo stallo dell'iter del ddl omonimo che rischiava di fare da detonatore nella 'gara' tra Fdi e Lega sui temi della sicurezza e su cui il Quirinale aveva sollevato rilievi (in parte accolti nel testo dell'esecutivo). Un provvedimento blindato in Parlamento, sia a Montecitorio che a Palazzo Madama. Esultano governo e maggioranza. "Con l'approvazione definitiva del Decreto Sicurezza al Senato, il Governo compie un passo decisivo per rafforzare la tutela dei cittadini, delle fasce più vulnerabili e dei nostri uomini e donne in divisa", ha scritto su X la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Il provvedimento rispecchia l'idea della maggioranza sulla sicurezza e l'ordine pubblico e prevede oltre venti tra nuovi reati ed aggravanti, le bodycam e la tutela legale per le forze dell'ordine, il reato di blocco stradale o ferroviario attuato con il proprio corpo, le norme 'anti-Ponte' e 'anti-Tav', procedure sprint per il contrasto alle occupazioni abusive, l'estensione del Daspo urbano per chi compie reati nei pressi di stazioni ferroviarie, l'equiparazione delle inflorescenze della canapa industriale alla droga, il reato di resistenza passiva in carcere e nei Cpr, ribattezzato 'anti-Ghandi' dalle opposizioni. Ma anche la possibilità per i servizi segreti di guidare "strutture eversive di questo paese", fa notare in aula Matteo Renzi, che aggiunge: "La mia indignazione è a un punto senza ritorno perché mai nella storia repubblicana si era arrivati" a questo punto. Norme contestate dall'Unione delle Camere penali, dall'Anm, e anche dalla Rete 'no dl paura' e da diverse associazioni della società civile che sono già più volte scese in piazza contro "l'attacco allo stato di diritto e al dissenso nelle sue diverse forme". Cos 20250604T152119Z
BLENGINO (RI): PRONTI AL CARCERE PER ASFLARE DECRETO SICUREZZA
BLENGINO (RI): PRONTI AL CARCERE PER ASFLARE DECRETO SICUREZZA (AGENPARL) - Wed 04 June 2025 Due settimane fa ho disobbedito la norma del Decreto Sicurezza che equipara la cannabis light alle sostanze stupefacenti: ho aperto un CBD shop, ho venduto una sostanza che fino a poche settimane fa si trovava sugli scaffali di tabacchi e negozi e sono stato denunciato per spaccio, una pena che prevede fino a vent'anni di carcere. Ma l'obiettivo di arrivare alla Corte costituzionale per cancellare disposizioni liberticide non si limiterà alla cannabis light: siamo pronti, a partire dalle prossime settimane, a violare diversi altri articoli del Decreto sicurezza con l'obiettivo di asfaltare in tribunale un Decreto che odora di neofascismo. Lo faremo assumendoci ogni responsabilità penale e politica, ma consapevoli di non esagerare nel dire che con questo Decreto lo Stato di Diritto è fortemente in pericolo. Noi lo difenderemo". Così in una nota Filippo Blengino, Segretario di Radicali Italiani, attualmente indagato per aver disobbedito nei confronti del nuovo articolo 187 del Codice della Strada di Salvini e dell'articolo 18 del Decreto Sicurezza. *--* *Francesco Rosati* Responsabile stampa Radicali Italiani *Scrivi S47 **per il tuo 2x1000 **a Radicali Italiani!* 2025-06-04 15:22:48 4367774 POL Politica Interna https://agenparl.eu/2025/06/04/blengino-ri-pronti-al-carcere-per-asflare-decreto-sicurezza/
= Dl Sicurezza: Anm, e' stato usato un metodo che ci preoccupa =
AGI0551 3 CRO 0 R01 / = Dl Sicurezza: Anm, e' stato usato un metodo che ci preoccupa = (AGI) - Roma, 4 giu. - "E' stato usato un metodo che ci preoccupa". Ad affermarlo e' il presidente dell'Anm Cesare Parodi, intervistato da Rainews24, parlando del decreto sicurezza. "Ci siamo sorpresi - ha aggiunto - di fronte a un provvedimento, oggetto di una lunga discussione in Parlamento, che all'improvviso diventa urgente". (AGI)Oll 041524 GIU 25
DL SICUREZZA: RENZI, 'MELONI CON SORRISO AMABILE SI STA PRENDENDO PIENI POTERI' =
LAB0233 7 LAV 0 LAB LAV NAZ DL SICUREZZA: RENZI, 'MELONI CON SORRISO AMABILE SI STA PRENDENDO PIENI POTERI' = Milano, 4 giu. (Labitalia) - ''Con questo decreto legge, il governo attribuisce ai servizi segreti la possibilità, all'articolo 31, di guidare organizzazioni terroristiche con finalità eversive. Cioe, nel Paese della P2 , di Gladio e di Piazza Fontana, noi siamo, per la prima volta nella storia repubblicana, a dare ai servizi segreti la possibilità di guidare organizzazioni terroristiche. A me sembra folle; se questa cosa l'avesse fatta Berlusconi o io o Prodi o qualsiasi governo guidato dalla Dc e da Craxi, avremmo la gente in piazza''. Lo ha detto il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, ospite di Sky Tg24 Live in Milano, in corso al Teatro dal Verme. ''Il decreto sta diventando legge -afferma Renzi- e io ho impressione che Giorgia Meloni sì stia prendendo i pieni poteri. Abbiamo l'immagini di Salvini in mutande, al Papeete, che chiede pieni poteri; Giorgia Meloni, se li sta prendendo con il suo sorriso amabile, con le immagini di mamma con la figlia in braccio. Sta dando ai servizi segreti il potere di intervenire. E, all'articolo 30, dà a chi è in missione militare all'estero anche la possibilità di intercettare chi vuole''. (Red-Lab/Labitalia) ISSN 2499 - 3166 04-GIU-25 15:24
Dl sicurezza: Radicali, pronti al carcere per asfaltarlo =
AGI0553 3 POL 0 R01 / Dl sicurezza: Radicali, pronti al carcere per asfaltarlo = (AGI) - Roma, 4 giu. - "Due settimane fa ho disobbedito la norma del decreto Sicurezza che equipara la cannabis light alle sostanze stupefacenti: ho aperto un cbd shop, ho venduto una sostanza che fino a poche settimane fa si trovava sugli scaffali di tabacchi e negozi e sono stato denunciato per spaccio, una pena che prevede fino a vent'anni di carcere. Ma l'obiettivo di arrivare alla Corte costituzionale per cancellare disposizioni liberticide non si limitera' alla cannabis light: siamo pronti, a partire dalle prossime settimane, a violare diversi altri articoli del decreto sicurezza con l'obiettivo di asfaltare in tribunale un decreto che odora di neofascismo. Lo faremo assumendoci ogni responsabilita' penale e politica, ma consapevoli di non esagerare nel dire che con questo decreto lo Stato di diritto e' fortemente in pericolo. Noi lo difenderemo". Lo dice in una nota Filippo Blengino, segretario di Radicali Italiani, attualmente indagato per aver disobbedito nei confronti del nuovo articolo 187 del Codice della Strada di Salvini e dell'articolo 18 del decreto Sicurezza. (AGI)com/Ser 041525 GIU 25
DL SICUREZZA: DE CRISTOFARO (AVS), 'E' REPRESSIONE DI STATO' =
ADN0920 7 POL 0 ADN POL NAZ DL SICUREZZA: DE CRISTOFARO (AVS), 'E' REPRESSIONE DI STATO' = Roma, 4 giu. (Adnkronos) - "Il decreto sicurezza è repressione di Stato. Nell'Italia di Giorgia Meloni la destra chiama sicurezza la propaganda, mentre non dice una parola sulla sicurezza che serve al paese e agli italiani: la sicurezza di non perdere il lavoro, di non essere condannati ad una vita precaria, di non essere costretti ad emigrare, di non doversi rassegnare a salari da fame. Nell'Italia di Giorgia Meloni esporre la bandiera palestinese è vietato, ma il saluto romano no, quello guai a chi lo tocca. Nell'Italia di Giorgia Meloni chi salva vite in mare viene spiato, chi fa giornalismo d'inchiesta viene ostacolato, e chi fa opposizione viene infiltrato. Nell'Italia di Giorgia Meloni se sei un condannato per i fatti della Diaz, nessun problema, basta aspettare, e il Ministro Piantedosi ti promuove a Questore. E se sei stato condannato, ma sei un sottosegretario di maggioranza, puoi restare al tuo posto anche dopo aver insultato i magistrati. La destra soffia sul fuoco e alimenta le paure degli italiani". Lo afferma il capogruppo dell'Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama. "Nell'Italia di Giorgia Meloni sono stati introdotti 48 nuovi reati per un totale di 417 anni di carcere, 14 solo nel decreto sicurezza. Nell'Italia di Giorgia Meloni si danno daspo preventivi, si manganellano studenti e manifestanti, prosegue De Cristofaro. Nell'Italia di Giorgia Meloni se sei un giovane che investe nella canapa industriale, ti chiudono l'attività; ma se sei un signore della guerra, ti spalancano le porte e ti riportano a casa con l'aereo di Stato. Nell'Italia di Giorgia Meloni si usa la forza dei numeri per silenziare l'opposizione e piegare le istituzioni all'arroganza del potere. L'Italia di Giorgia Meloni è la Repubblica delle diseguaglianze, dell'impunità per i forti e della repressione per i deboli. Ma la destra non riuscirà a cancellare le voci libere, non riuscirà a zittire chi lotta per la giustizia, per i diritti, per la verità. L'Italia di Giorgia Meloni non diventerà mai come l'Ungheria di Orban. Non lo permetteremo e lavoriamo perché presto questo paese non sarà più l'Italia di Giorgia Meloni e, questo decreto lo cancelleremo e sarà molto prima di quanto pensa la destra", conclude De Cristofaro. (Rol/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 04-GIU-25 15:25
DL SICUREZZA: TUTELA AGENTI, STRETTA SU CANNABIS, OCCUPAZIONI E BLOCCHI STRADALI, ECCO LE MISURE =
LAB0030 7 LAV 0 LAB LAV NAZ DL SICUREZZA: TUTELA AGENTI, STRETTA SU CANNABIS, OCCUPAZIONI E BLOCCHI STRADALI, ECCO LE MISURE = Roma, 4 giu. (Labitalia) - In vigore dallo scorso 11 aprile, il dl sicurezza reca 'disposizioni urgenti in materia di sicurezza pubblica, di tutela del personale in servizio, nonché di vittime dell'usura e di ordinamento penitenziario'. Votato dalla Camera, lo scorso 29 maggio, attraverso la richiesta di fiducia posta sul testo dal governo, domani verrà approvato dal Senato, sempre passando per la richiesta della fiducia posta dal governo Meloni. Il testo, contestato dalle opposizioni, che parlano di norme autoritarie, stigmatizzando anche la compressione del dibattito parlamentare, introduce 14 nuovi reati e varie aggravanti, portate avanti con la decretazione d'urgenza. L'obiettivo dichiarato della maggioranza è quello di rafforzare il contrasto a terrorismo, criminalità organizzata, occupazioni abusive di edifici e contrastare manifestazioni di piazza violente, tutelando le forze dell'ordine e dicendo no alla diffusione della cannabis light. Divieto sulla cannabis light - in un passaggio che ha già suscitato numerose polemiche, il decreto stabilisce il divieto totale di produzione, commercio e trasporto delle infiorescenze di cannabis, anche se a basso contenuto di Thc. Viene quindi bloccata l'intera filiera della cosiddetta 'cannabis light', anche nei casi in cui la sostanza fosse lavorata, essiccata o venduta come prodotto tecnico o da collezione. Maggiore tutela per le forze dell'ordine - il decreto prevede un inasprimento delle pene per i reati di lesioni, resistenza e violenza contro pubblico ufficiale. È inoltre introdotta un'aggravante specifica nei casi in cui l'agente aggredito sia un appartenente alla polizia giudiziaria o alla pubblica sicurezza. Particolarmente rilevante è l'aggravante prevista per atti violenti finalizzati a ostacolare la realizzazione di opere pubbliche, come nel caso delle proteste contro il Tav o il ponte sullo Stretto. Le forze dell'ordine potranno inoltre essere dotate di bodycam e strumenti di videosorveglianza indossabili, anche nei luoghi di custodia. È previsto un sostegno economico fino a 10.000 euro per coprire le spese legali degli agenti coinvolti in procedimenti penali connessi all'attività di servizio. Repressione dell'occupazione abusiva - per la prima volta viene introdotto il reato di occupazione arbitraria di immobile. La novità più significativa riguarda i poteri della polizia giudiziaria, che potrà ordinare il rilascio immediato dell'immobile occupato, anche in assenza di un mandato del giudice. Una misura che mira ad accelerare le tempistiche di sgombero, spesso rallentate da iter giudiziari complessi. Nuove misure per carceri e Cpr - un'altra novità è l'introduzione del reato di rivolta in carcere o nei centri per migranti. Si puniscono non solo gli atti di violenza o minaccia, ma anche forme di resistenza passiva che impediscano il corretto svolgimento delle attività di sicurezza interna. Le pene vanno da uno a cinque anni nei penitenziari, e da uno a quattro nei centri per il rimpatrio. In caso di conseguenze gravi, come lesioni o morte, la pena può salire fino a diciotto anni. (segue) (Tri/Labitalia) ISSN 2499 - 3166 04-GIU-25 09:59
Consiglio di Stato 2025- la sentenza riguarda un caso in cui alcuni soggetti, qualificati come dipendenti ed ex dipendenti del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e della Polizia Penitenziaria, avevano intentato un ricorso collettivo nei confronti delle Amministrazioni di appartenenza. Essi chiedevano il risarcimento dei danni patrimoniali derivanti dalla mancata attivazione di forme pensionistiche complementari per il comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico, in base a quanto previsto dall’art. 26, comma 10,della legge n. 448/1998.
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