Pse: Sanchez propone salario minimo comune in tutta l'Ue Roma, 18 ott. (LaPresse) - Il premier spagnolo Pedro Sanchez, nel suo intervento al Congresso del Pse ad Amsterdam ha lanciato l'idea di un "salario minimo comune in tutta l'Unione europea". Il leader socialista ha fatto riferimento alle "sfide" per difendere "l'anima dell'Europa", l'"Europa sociale": "la crisi abitativa, che colpisce più duramente i giovani"; "continuare a progredire nell'uguaglianza"; "rafforzare l'impegno a favore di una transizione energetica equa" ed "ampliare lo scudo sociale europeo" per includere "un salario minimo comune in tutta l'Unione". "Scegliamo di alzarci in piedi, non di nasconderci. Abbiamo scelto un'Europa aperta e prospera, non chiusa e impoverita. Scegliamo di andare avanti con coraggio, di non cedere alla paura. Scegliamo un futuro luminoso rispetto ai fantasmi del passato oscuro", ha detto il leader socialista. EST NG01 lcl 181546 OTT 25
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sabato 18 ottobre 2025
Giustizia: Gratteri, Nordio? Smentito da storia e fatti =
AGI0351 3 CRO 0 R01 / Giustizia: Gratteri, Nordio? Smentito da storia e fatti = (AGI)- Napoli, 18 ott. - "Nordio dice tante cose, salvo poi essere smentito dalla storia e dai fatti". Commenta cosi' il procuratore di Napoli, Nicola Gratteri, le parole del ministro della Giustrizia, Carlo Nordio, a margine dell'iniziativa organizzata dall'Anm distrettuale: 'La Giornata della Giustizia', a cui partecipano studenti, giornalisti e artisti, per parlare della Costituzione, di pace, violenza di genere e del sistema giustizia. L'incontro si tiene nella sala Arengario del Palazzo di giustizia di Napoli, luogo che secondo il ministro non sarebbe adatto a ospitare conferenze che potrebbero essere interpretate come messaggi politici. "Io penso che oggi siamo qui per parlare, per spiegare con termini non tecnici i problemi della giustizia. Poi - aggiunge Gratteri - del no alla separazione delle carriere possiamo parlare un'altra volta, dato che potrebbe essere motivo, oggetto di strumentalizzazione, per chi non e' in buona fede, perche' si misura del proprio abito". (AGI)Na7/Mad 181550 OCT 25
venerdì 17 ottobre 2025
- Sulpl, polizia locale non sia esclusa dai lavori usuranti
Sulpl, polizia locale non sia esclusa dai lavori usuranti 'Riconoscimento non procrastinabile, il 28 a Roma alla sede FdI' (ANSA) - BOLOGNA, 17 OTT - "La manovra finanziaria ha previsto lo stop all'aumento dell'età pensionabile per i lavori cosiddetti usuranti, il cui elenco però esclude, puntualmente gli appartenenti alla Polizia Locale. Continuando con le regole attuali, che a breve porteranno l'età pensionabile a 67 anni, presto avremmo più settantenni che ventenni in pattuglia, con buona pace per la sicurezza delle nostre città". Lo sottolinea il Sulpl, sindacato di polizia locale: "Non è più procrastinabile - afferma Luca Falcitano - il riconoscimento di lavoro usurante ovvero gravoso a favore degli appartenenti alla Polizia Locale, in un regime transitorio valevole fino all'approvazione della 'agognata' Riforma. Per un Governo che promette sicurezza e tutele per le divise, questa è una gravissima mancanza". "Anche per questi motivi, il Sulpl, il sindacato in divisa che da 40 anni si batte a favore della Polizia Locale, il 28 ottobre sarà a Roma nei pressi della sede di Fratelli di Italia, con un presidio, per sollecitarne la Riforma", aggiunge. (ANSA).
Attentato Ranucci: bomba distrugge auto conduttore, si segue pista inchieste Report/PREVISTO
Attentato Ranucci: bomba distrugge auto conduttore, si segue pista inchieste Report/PREVISTO di Emilio OrlandoRoma, 17 ott. (LaPresse) - Non si è trattato di un avvertimento qualsiasi. Ma un messaggio preciso, un salto di qualità, e pericolosità, di quella lunga catena di minacce, pressioni e intimidazioni che da anni colpiscono chi fa informazione, e inchieste giornalistiche. Sembra proprio questo il movente, dell'attentato di ieri sera, a Campo Ascolano, nella frazione del comune di Pomezia, in provincia di Roma, dove una bomba ha distrutto l'auto di Sigfrido Ranucci, conduttore di Report, e quella usata da sua figlia. Solo per un caso fortuito nessuno si trovava lì nel momento esatto della deflagrazione. "Pochi minuti prima mia figlia era proprio accanto alla macchina", ha raccontato Ranucci. Il giornalista si è presentato questa mattina alla Compagnia dei carabinieri Trionfale per formalizzare la denuncia. "Quanto avvenuto rappresenta un salto di qualità preoccupante", ha ripetuto il conduttore. A coordinare l'inchiesta , per le ipotesi di reato di danneggiamento aggravato e violazione della legge sulle armi, è la Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, con il procuratore capo Francesco Lo Voi e con il pm Carlo Villani. Gli artificieri hanno accertato che l'ordigno conteneva quasi un chilo di esplosivo. Una quantità tale da poter mietere vittime. Le indagini, di polizia e carabinieri stanno vagliando diverse piste; dagli ambienti delle tifoserie ultras violente, al racket dei chioschi balneari sul litorale romano, fino a contesti criminali più strutturati legati alla criminalità organizzata anche dell'Est Europa, ma radica ormai in Italia. Ranucci, dal canto suo, ha ricostruito per la Procura almeno quattro episodi gravi dal 2021, già denunciati. "Esiste una lista infinita di minacce, mai prese sotto gamba. Tutto è stato segnalato alle autorità. Le indagini sono ancora a carico di ignoti", ha precisato. Poche ore dopo l'attentato, i carabinieri hanno trovato nei pressi dell'abitazione del giornalista una Fiat 500X risultata rubata. L'auto è stata messa in sicurezza per le verifiche da parte degli artificieri. Il livello di protezione per Ranucci è stato elevato: da ora in poi si sposterà su un'auto blindata. "La mia scorta ha sempre fatto rapporto. Già nei mesi scorsi, proiettili erano stati lasciati fuori casa", ha raccontato. Nel pomeriggio di oggi, Ranucci è stato ascoltato a lungo anche dai pm dell'Antimafia. "Abbiamo tracciato un quadro preciso. Le piste sono quattro o cinque, ma tutte curiosamente riconducibili agli stessi contesti" - ha spiegato e, ha aggiunto : "Io non mi sento solo. Lo Stato, le istituzioni i colleghi e gli amministratori della Rai, mi sono stati tutti vicini". Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha fatto arrivare a Ranucci la sua solidarietà, condannando con fermezza l'episodio. Stessa la linea seguita dal Governo e dalle istituzioni locali. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha parlato di un "atto intimidatorio gravissimo" e il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, ha disposto il massimo rafforzamento della scorta. Il ministro della Difesa, Guido Crosetto ha ribadito che "nessuno deve sentirsi solo nel fare il proprio lavoro". Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha definito l'attacco "un gesto vile e inaccettabile, che colpisce la libertà d'informazione e la democrazia stessa". Solidarietà è arrivata anche dal mondo del giornalismo. L'Ordine del Lazio, con il presidente Guido D'Ubaldo, ha parlato di "un ritorno ai tempi bui della Prima Repubblica" e ha annunciato un presidio in via Teulada. "All'esplosivo risponderemo scendendo in piazza. Chi colpisce un giornalista, colpisce tutti noi". Ranucci, da anni volto della trasmissione d'inchiesta Report su Rai 3, è consapevole dei rischi. Ma non cambia passo. "Questo è un attacco gravissimo – ha detto – ma io continuerò a fare il mio lavoro. Siamo tornati a dinamiche che pensavamo superate. Dal caso di Murizio Costanzo, una bomba non era stata più fatta esplodere per far male ad un giornalista". CRO LAZ orl/ntl 171950 OTT 25
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