DIR0914 3 POL 0 RR1 N/POL / DIR /TXT PENSIONI. FURLAN (IV): SPARITE QUOTA 103 E OPZIONE DONNA, PEGGIORATA LA FORNERO (DIRE) Roma, 20 ott. - "Con la bozza della legge di bilancio il Governo svela, ancora una volta, la verità dietro la propaganda: nella manovra spariscono Quota 103 e Opzione Donna. Misure già depotenziate lo scorso anno e ora completamente cancellate, a conferma di una linea che scarica tutto il peso dei conti pubblici sulle spalle dei lavoratori e delle lavoratrici". Lo dichiara la senatrice di Italia Viva Annamaria Furlan. "La destra è arrivata al governo gridando contro la legge Fornero, promettendo flessibilità e pensioni più giuste, ma oggi fa molto peggio. Il tanto annunciato annullamento dello 'scalino' pensionistico si è rivelato un bluff: la montagna ha partorito un topolino. Si allungano i tempi per andare in pensione e si riducono le possibilità di scelta per chi ha lavorato una vita" aggiunge la senatrice Iv. "E mentre si tagliano diritti acquisiti, non si muove un dito per i giovani, che restano senza prospettive e senza una vera pensione di garanzia. È l'ennesima conferma - conclude Furlan - di un'altra manovra finanziaria miope, che non guarda al futuro e che continua a sacrificare equità e coesione sociale in nome di un bilancio fatto di promesse mancate". (Vid/ Dire) 13:05 20-10-25
Inizio pubblicazioni 22 agosto 2003 Notizie flash dall'Italia e dal mondo. DAL 2003 ININTERROTTAMENTE E OLTRE 100MILA INFORMAZIONI TOTALMENTE GRATUITE-
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lunedì 20 ottobre 2025
- Landini, 'Troppe tasse su dipendenti e pensionati'
Landini, 'Troppe tasse su dipendenti e pensionati' 'Il 25 ottobre a Roma manifestazione per aumento salari' (ANSA) - BARI , 20 OTT - "Sabato 25 ottobre abbiamo organizzato una grande manifestazione nazionale a Roma: invitiamo tutti i cittadini e le cittadine, soprattutto i giovani, a partecipare. Chiediamo l'aumento dei salari e la cancellazione delle leggi balorde che hanno prodotto precarietà, in particolare per giovani e donne". Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, a Bari a margine dell'assemblea nell'aula magna della Scuola di Medicina, ha spiegato le ragioni della manifestazione nazionale che si terrà a Roma il 25 ottobre prossimo. "C'è bisogno di andare a prendere i soldi dove sono. Negli ultimi tre anni i lavoratori dipendenti e pensionati hanno pagato oltre 25 miliardi di tasse in più che non avrebbero dovuto pagare, a causa del 'fiscal drag': quando l'inflazione aumenta, cresce il lordo ma non il netto. Ognuno - ha continuato Landini - ha pagato quasi 2 mila euro in più di tasse. Noi chiediamo che questi soldi vengano restituiti e che si introduca un meccanismo automatico di rivalutazione delle detrazioni e degli scaglioni". "Siamo alla follia: il lavoro dipendente e le pensioni sono tassati più della rendita immobiliare e dei profitti che chi lavora fa aumentare al proprio datore di lavoro. Questo non è accettabile. Ma tutto questo nella manovra del governo non c'è. Per questo scendiamo in piazza: per chiedere il rinnovo dei contratti e per chiedere anche alle imprese private di rilanciare gli investimenti. In questi anni i profitti sono aumentati, ma gli investimenti no e i salari sono calati. Va cambiato tutto". (ANSA).
FISCO: LANDINI, 'PENSIONI E LAVORO DIPENDENTE TASSATI PIU' DI RENDITA FINANZIARIA' =
LAB0063 7 LAV 0 LAB LAV NAZ FISCO: LANDINI, 'PENSIONI E LAVORO DIPENDENTE TASSATI PIU' DI RENDITA FINANZIARIA' = Bari, 20 ott. (Labitalia) - "Siamo alla follia che le pensioni e il lavoro dipendente sono tassati di più della rendita finanziaria, più della rendita immobiliare, più dei profitti che chi lavora fa realizzare al proprio datore di lavoro: ecco, tutto questo credo non sia più accettabile". Lo ha detto il segretario della Cgil Maurizio Landini, parlando con I giornalisti a Bari, a margine di una affollata assemblea indetta dal sindacato nell'aula Magna del Policlinico in vista della manifestazione nazionale prevista per sabato a Roma con il tema 'Democrazia al Lavoro'. "Tutto questo però manca dentro la manovra che il governo ha fatto - ha aggiunto - e noi scendiamo in piazza proprio per chiedere che ci sia questo cambiamento, che si vada davvero al rinnovo dei contratti e per chiedere anche alle imprese private che rilancino davvero gli investimenti". "Perché - ricorda il leader Cgil - in questi anni sono aumentati i profitti ma non sono aumentati gli investimenti e sono calati i salari: tutto questo va cambiato". (Red-Lab/Labitalia) ISSN 2499 - 3166 20-OTT-25 11:58
Manovra: Landini, si restituisca soldi a lavoratori e pensionati =
AGI0316 3 ECO 0 R01 / Manovra: Landini, si restituisca soldi a lavoratori e pensionati = (AGI) - Bari, 20 ott. -"Negli ultimi tre anni i lavoratori dipendenti e i pensionati hanno pagato oltre 25 miliardi di tasse in piu' che non avrebbero dovuto pagare, a causa del 'fiscal drag': quando l'inflazione aumenta, cresce il lordo ma non il netto. Ognuno ha pagato quasi 2 mila euro in piu' di tasse". Lo ha spiegato il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, a margine dell'assemblea al Policlinico di Bari, nell'aula magna della Scuola di Medicina, rispondendo ai giornalisti. "Noi chiediamo che questi soldi vengano restituiti e che si introduca un meccanismo automatico di rivalutazione delle detrazioni e degli scaglioni. Siamo alla follia: il lavoro dipendente e le pensioni sono tassati piu' della rendita immobiliare e dei profitti che chi lavora fa aumentare al proprio datore di lavoro. Questo non e' accettabile. Ma tutto questo nella manovra del governo non c'e'", ha aggiunto. "Per questo scendiamo in piazza: per chiedere il rinnovo dei contratti e per chiedere anche alle imprese private di rilanciare gli investimenti. In questi anni i profitti sono aumentati, ma gli investimenti no e i salari sono calati. Va cambiato tutto", ha sottolineato. "Chiediamo l'aumento dei salari e la cancellazione delle leggi balorde che hanno prodotto precarieta', in particolare per giovani e donne. C'e' bisogno di andare a prendere i soldi dove sono - ha proseguito Landini - sabato 25 ottobre abbiamo organizzato una grande manifestazione nazionale a Roma: invitiamo tutti i cittadini e le cittadine, soprattutto i giovani, a partecipare".(AGI)Ba2/Rib 201154 OCT 25
FISCO: LANDINI, 'PENSIONI E LAVORO DIPENDENTE TASSATI PIU' DI RENDITA FINANZIARIA' =
ADN0343 7 ECO 0 ADN ECO NAZ FISCO: LANDINI, 'PENSIONI E LAVORO DIPENDENTE TASSATI PIU' DI RENDITA FINANZIARIA' = Bari, 20 ott. - (Adnkronos) - "Siamo alla follia che le pensioni e il lavoro dipendente sono tassati di più della rendita finanziaria, più della rendita immobiliare, più dei profitti che chi lavora fa realizzare al proprio datore di lavoro: ecco, tutto questo credo non sia più accettabile". Lo ha detto il segretario della Cgil Maurizio Landini, parlando con I giornalisti a Bari, a margine di una affollata assemblea indetta dal sindacato nell'aula Magna del Policlinico in vista della manifestazione nazionale prevista per sabato a Roma con il tema 'Democrazia al Lavoro'. "Tutto questo però manca dentro la manovra che il governo ha fatto - ha aggiunto - e noi scendiamo in piazza proprio per chiedere che ci sia questo cambiamento, che si vada davvero al rinnovo dei contratti e per chiedere anche alle imprese private che rilancino davvero gli investimenti". "Perché - ricorda il leader Cgil - in questi anni sono aumentati i profitti ma non sono aumentati gli investimenti e sono calati i salari: tutto questo va cambiato". (Pas/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 20-OTT-25 11:52
NTW Press - Buoni pasto, fino a 440 euro in più per i lavoratori: cosa cambia e chi ci guadagna
NTW Press - Buoni pasto, fino a 440 euro in più per i lavoratori: cosa cambia e chi ci guadagna
Buoni pasto, fino a 440 euro in più per i lavoratori: cosa cambia e chi ci guadagna
Il provvedimento potrebbe avere un costo per lo Stato compreso tra 75 e 90 milioni di euro, ma potrebbe generare un incremento dei consumi tra 1,7 e 1,9 miliardi di euro

Lunedì 20 Ottobre 2025 11:27
Aumento in vista per il potere d'acquisto dei dipendenti italiani. Dal 2026, la soglia di esenzione fiscale dei buoni pasto elettronici passerà da 8 a 10 euro al giorno, come annunciato da Palazzo Chigi nell'ambito della prossima legge di Bilancio. Una misura che, secondo le stime, garantirà circa 440 euro netti in più all'anno nelle tasche di milioni di lavoratori.
Un beneficio economico concreto: +440 euro l'anno
Oggi, con una soglia esentasse di 8 euro e una media di 220 giornate lavorative annue, un dipendente può ricevere buoni pasto fino a 1.760 euro senza pagare tasse. L'innalzamento del limite a 10 euro farà salire l'importo annuale a 2.200 euro, con un vantaggio netto di 440 euro in più rispetto alla situazione attuale.
Si tratta di una misura che punta a sostenere il reddito dei lavoratori e ad aumentare l'attrattività dei benefit aziendali, strumenti sempre più diffusi nella contrattazione integrativa e nel welfare d'impresa.
Cosa cambia davvero per i dipendenti
È importante chiarire che l'aumento dell'esenzione fiscale non obbliga automaticamente le aziende a modificare il valore nominale dei buoni pasto. Tuttavia, rende l'utilizzo di questo strumento più vantaggioso sia per i datori di lavoro che per i lavoratori, poiché l'importo fino a 10 euro per ticket elettronico non concorrerà alla formazione del reddito imponibile Irpef.
Ad oggi, i buoni pasto cartacei restano esenti fino a 4 euro, mentre quelli elettronici fino a 8 euro. Con la nuova soglia, i dipendenti potranno beneficiare di un risparmio fiscale più ampio, senza variazioni nell'imponibile.
Un volano per i consumi e per l'economia
Secondo un'analisi di The European House – Ambrosetti realizzata con Edenred, l'aumento dell'esenzione fiscale avrebbe un costo per lo Stato compreso tra 75 e 90 milioni di euro, ma potrebbe generare un incremento dei consumi tra 1,7 e 1,9 miliardi di euro.
Grazie al maggiore giro d'affari, le entrate IVA salirebbero di 170–200 milioni, portando un saldo positivo per le casse pubbliche compreso tra 95 e 110 milioni di euro.
In altre parole, la misura non solo sostiene i lavoratori, ma stimola la domanda interna e favorisce la ripresa dei consumi in un momento di rallentamento economico.
Chi beneficia della nuova norma
L'innalzamento della soglia dei buoni pasto elettronici esentasse interesserà circa 3,5 milioni di lavoratori italiani, di cui 2,8 milioni nel settore privato e 700mila nel pubblico.
A trarne vantaggio saranno anche 250mila imprese che acquistano ogni anno questi servizi per i propri dipendenti e 170mila esercizi convenzionati, tra cui bar, ristoranti e gastronomie.
Per molte famiglie con redditi compresi tra 25.000 e 50.000 euro annui, i buoni pasto rappresentano un'integrazione economica equivalente a una mensilità aggiuntiva ogni anno.
Buoni pasto, fino a 440 euro in più per i lavoratori: cosa cambia e chi ci guadagna
Il provvedimento potrebbe avere un costo per lo Stato compreso tra 75 e 90 milioni di euro, ma potrebbe generare un incremento dei consumi tra 1,7 e 1,9 miliardi di euro

Lunedì 20 Ottobre 2025 11:27
Aumento in vista per il potere d'acquisto dei dipendenti italiani. Dal 2026, la soglia di esenzione fiscale dei buoni pasto elettronici passerà da 8 a 10 euro al giorno, come annunciato da Palazzo Chigi nell'ambito della prossima legge di Bilancio. Una misura che, secondo le stime, garantirà circa 440 euro netti in più all'anno nelle tasche di milioni di lavoratori.
Un beneficio economico concreto: +440 euro l'anno
Oggi, con una soglia esentasse di 8 euro e una media di 220 giornate lavorative annue, un dipendente può ricevere buoni pasto fino a 1.760 euro senza pagare tasse. L'innalzamento del limite a 10 euro farà salire l'importo annuale a 2.200 euro, con un vantaggio netto di 440 euro in più rispetto alla situazione attuale.
Si tratta di una misura che punta a sostenere il reddito dei lavoratori e ad aumentare l'attrattività dei benefit aziendali, strumenti sempre più diffusi nella contrattazione integrativa e nel welfare d'impresa.
Cosa cambia davvero per i dipendenti
È importante chiarire che l'aumento dell'esenzione fiscale non obbliga automaticamente le aziende a modificare il valore nominale dei buoni pasto. Tuttavia, rende l'utilizzo di questo strumento più vantaggioso sia per i datori di lavoro che per i lavoratori, poiché l'importo fino a 10 euro per ticket elettronico non concorrerà alla formazione del reddito imponibile Irpef.
Ad oggi, i buoni pasto cartacei restano esenti fino a 4 euro, mentre quelli elettronici fino a 8 euro. Con la nuova soglia, i dipendenti potranno beneficiare di un risparmio fiscale più ampio, senza variazioni nell'imponibile.
Un volano per i consumi e per l'economia
Secondo un'analisi di The European House – Ambrosetti realizzata con Edenred, l'aumento dell'esenzione fiscale avrebbe un costo per lo Stato compreso tra 75 e 90 milioni di euro, ma potrebbe generare un incremento dei consumi tra 1,7 e 1,9 miliardi di euro.
Grazie al maggiore giro d'affari, le entrate IVA salirebbero di 170–200 milioni, portando un saldo positivo per le casse pubbliche compreso tra 95 e 110 milioni di euro.
In altre parole, la misura non solo sostiene i lavoratori, ma stimola la domanda interna e favorisce la ripresa dei consumi in un momento di rallentamento economico.
Chi beneficia della nuova norma
L'innalzamento della soglia dei buoni pasto elettronici esentasse interesserà circa 3,5 milioni di lavoratori italiani, di cui 2,8 milioni nel settore privato e 700mila nel pubblico.
A trarne vantaggio saranno anche 250mila imprese che acquistano ogni anno questi servizi per i propri dipendenti e 170mila esercizi convenzionati, tra cui bar, ristoranti e gastronomie.
Per molte famiglie con redditi compresi tra 25.000 e 50.000 euro annui, i buoni pasto rappresentano un'integrazione economica equivalente a una mensilità aggiuntiva ogni anno.
- ++ Bombardieri, riforma Fornero uno scempio, serve controriforma+ ++
++ Bombardieri, riforma Fornero uno scempio, serve controriforma+ ++ 'Su pensioni in manovra peggiorata situazione' (ANSA) - ROMA, 20 OTT - "In Manovra sulle pensioni non è stato fatto nulla. Si è peggiorata la situazione. Inoltre non sono state date risposte alle nostre rivendicazioni, una per tutte Opzione donna". Così il segretario generale della Uil Pierpaolo Bombardieri rispondendo a margine della sigla dell'accordo con Fondazione di Roma a sostegno delle famiglie delle vittime del lavoro. "Parliamo di pensione sono quando c'e' la manovra, invece dovremmo parlare di Pensioni tutto l'anno attuando una riforma che faccia giustizia dello scempio fatto dalla Riforma Fornero" ha aggiunto. (ANSA).
NTW Press - Buoni pasto, fino a 440 euro in più per i lavoratori: cosa cambia e chi ci guadagna
NTW Press - Buoni pasto, fino a 440 euro in più per i lavoratori: cosa cambia e chi ci guadagna
Buoni pasto, fino a 440 euro in più per i lavoratori: cosa cambia e chi ci guadagna
Il provvedimento potrebbe avere un costo per lo Stato compreso tra 75 e 90 milioni di euro, ma potrebbe generare un incremento dei consumi tra 1,7 e 1,9 miliardi di euro

Lunedì 20 Ottobre 2025 11:27
Aumento in vista per il potere d'acquisto dei dipendenti italiani. Dal 2026, la soglia di esenzione fiscale dei buoni pasto elettronici passerà da 8 a 10 euro al giorno, come annunciato da Palazzo Chigi nell'ambito della prossima legge di Bilancio. Una misura che, secondo le stime, garantirà circa 440 euro netti in più all'anno nelle tasche di milioni di lavoratori.
Un beneficio economico concreto: +440 euro l'anno
Oggi, con una soglia esentasse di 8 euro e una media di 220 giornate lavorative annue, un dipendente può ricevere buoni pasto fino a 1.760 euro senza pagare tasse. L'innalzamento del limite a 10 euro farà salire l'importo annuale a 2.200 euro, con un vantaggio netto di 440 euro in più rispetto alla situazione attuale.
Si tratta di una misura che punta a sostenere il reddito dei lavoratori e ad aumentare l'attrattività dei benefit aziendali, strumenti sempre più diffusi nella contrattazione integrativa e nel welfare d'impresa.
Cosa cambia davvero per i dipendenti
È importante chiarire che l'aumento dell'esenzione fiscale non obbliga automaticamente le aziende a modificare il valore nominale dei buoni pasto. Tuttavia, rende l'utilizzo di questo strumento più vantaggioso sia per i datori di lavoro che per i lavoratori, poiché l'importo fino a 10 euro per ticket elettronico non concorrerà alla formazione del reddito imponibile Irpef.
Ad oggi, i buoni pasto cartacei restano esenti fino a 4 euro, mentre quelli elettronici fino a 8 euro. Con la nuova soglia, i dipendenti potranno beneficiare di un risparmio fiscale più ampio, senza variazioni nell'imponibile.
Un volano per i consumi e per l'economia
Secondo un'analisi di The European House – Ambrosetti realizzata con Edenred, l'aumento dell'esenzione fiscale avrebbe un costo per lo Stato compreso tra 75 e 90 milioni di euro, ma potrebbe generare un incremento dei consumi tra 1,7 e 1,9 miliardi di euro.
Grazie al maggiore giro d'affari, le entrate IVA salirebbero di 170–200 milioni, portando un saldo positivo per le casse pubbliche compreso tra 95 e 110 milioni di euro.
In altre parole, la misura non solo sostiene i lavoratori, ma stimola la domanda interna e favorisce la ripresa dei consumi in un momento di rallentamento economico.
Chi beneficia della nuova norma
L'innalzamento della soglia dei buoni pasto elettronici esentasse interesserà circa 3,5 milioni di lavoratori italiani, di cui 2,8 milioni nel settore privato e 700mila nel pubblico.
A trarne vantaggio saranno anche 250mila imprese che acquistano ogni anno questi servizi per i propri dipendenti e 170mila esercizi convenzionati, tra cui bar, ristoranti e gastronomie.
Per molte famiglie con redditi compresi tra 25.000 e 50.000 euro annui, i buoni pasto rappresentano un'integrazione economica equivalente a una mensilità aggiuntiva ogni anno.
Buoni pasto, fino a 440 euro in più per i lavoratori: cosa cambia e chi ci guadagna
Il provvedimento potrebbe avere un costo per lo Stato compreso tra 75 e 90 milioni di euro, ma potrebbe generare un incremento dei consumi tra 1,7 e 1,9 miliardi di euro

Lunedì 20 Ottobre 2025 11:27
Aumento in vista per il potere d'acquisto dei dipendenti italiani. Dal 2026, la soglia di esenzione fiscale dei buoni pasto elettronici passerà da 8 a 10 euro al giorno, come annunciato da Palazzo Chigi nell'ambito della prossima legge di Bilancio. Una misura che, secondo le stime, garantirà circa 440 euro netti in più all'anno nelle tasche di milioni di lavoratori.
Un beneficio economico concreto: +440 euro l'anno
Oggi, con una soglia esentasse di 8 euro e una media di 220 giornate lavorative annue, un dipendente può ricevere buoni pasto fino a 1.760 euro senza pagare tasse. L'innalzamento del limite a 10 euro farà salire l'importo annuale a 2.200 euro, con un vantaggio netto di 440 euro in più rispetto alla situazione attuale.
Si tratta di una misura che punta a sostenere il reddito dei lavoratori e ad aumentare l'attrattività dei benefit aziendali, strumenti sempre più diffusi nella contrattazione integrativa e nel welfare d'impresa.
Cosa cambia davvero per i dipendenti
È importante chiarire che l'aumento dell'esenzione fiscale non obbliga automaticamente le aziende a modificare il valore nominale dei buoni pasto. Tuttavia, rende l'utilizzo di questo strumento più vantaggioso sia per i datori di lavoro che per i lavoratori, poiché l'importo fino a 10 euro per ticket elettronico non concorrerà alla formazione del reddito imponibile Irpef.
Ad oggi, i buoni pasto cartacei restano esenti fino a 4 euro, mentre quelli elettronici fino a 8 euro. Con la nuova soglia, i dipendenti potranno beneficiare di un risparmio fiscale più ampio, senza variazioni nell'imponibile.
Un volano per i consumi e per l'economia
Secondo un'analisi di The European House – Ambrosetti realizzata con Edenred, l'aumento dell'esenzione fiscale avrebbe un costo per lo Stato compreso tra 75 e 90 milioni di euro, ma potrebbe generare un incremento dei consumi tra 1,7 e 1,9 miliardi di euro.
Grazie al maggiore giro d'affari, le entrate IVA salirebbero di 170–200 milioni, portando un saldo positivo per le casse pubbliche compreso tra 95 e 110 milioni di euro.
In altre parole, la misura non solo sostiene i lavoratori, ma stimola la domanda interna e favorisce la ripresa dei consumi in un momento di rallentamento economico.
Chi beneficia della nuova norma
L'innalzamento della soglia dei buoni pasto elettronici esentasse interesserà circa 3,5 milioni di lavoratori italiani, di cui 2,8 milioni nel settore privato e 700mila nel pubblico.
A trarne vantaggio saranno anche 250mila imprese che acquistano ogni anno questi servizi per i propri dipendenti e 170mila esercizi convenzionati, tra cui bar, ristoranti e gastronomie.
Per molte famiglie con redditi compresi tra 25.000 e 50.000 euro annui, i buoni pasto rappresentano un'integrazione economica equivalente a una mensilità aggiuntiva ogni anno.
MANOVRA: BOMBARDIERI, 'BENE SU CONTRATTI, MALE SU PENSIONI' =
ADN0202 7 ECO 0 ADN ECO NAZ MANOVRA: BOMBARDIERI, 'BENE SU CONTRATTI, MALE SU PENSIONI' = Roma, 20 ott. - (Adnkronos) - ''Siamo soddisfatti dei 2 miliardi che il governo ha destinato ai temi della contrattazione e della detassazione degli aumenti contrattuali, non solo per la cifra in sé ma perché riconosce il fatto che il contratto può essere strumento di democrazia economica in questo paese. Auspicavamo di più, ovviamente, ma in una manovra di questo tipo destinare 2 miliardi al rinnovo dei contratti significa dare un messaggio forte al paese e alle controparti: lo strumento con il quale noi pensiamo di recuperare la perdita del potere d'acquisto è quello del contratto e del rinnovo dei contratti''. Lo dichiara il segretario generale della Uil Pierpaolo Bombardieri, a proposito della manovra, a margine della firma del protocollo d'intesa con la Fondazione Roma per lo stanziamento di fondi in favore delle famiglie che hanno perso un proprio caro in incidenti sul lavoro nel territorio del Lazio. ''È chiaro che il resto della manovra ha alcune misure che noi non condividiamo - aggiunge Bombardieri - Sulle pensioni non è stato fatto nulla, si è peggiorata la situazione, non sono state date risposte alle rivendicazioni che sosteniamo da tempo come Opzione Donna e la necessità di pensare a una pensione per il futuro dei giovani. Parliamo di pensioni soltanto quando c'è la manovra, invece bisognerebbe parlarne durante l'anno attuando una riforma che faccia giustizia dello scempio fatto dalla riforma Fornero''. (Mst/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 20-OTT-25 10:40
Russia-Iran: Cremlino, pronti ad ampliare cooperazione in tutti i settori
NOVA0312 3 EST 1 NOV Russia-Iran: Cremlino, pronti ad ampliare cooperazione in tutti i settori Mosca, 20 ott - (Agenzia_Nova) - La Russia e' pronta ad ampliare la cooperazione con l'Iran in tutti i settori. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov durante una conferenza stampa. "L'Iran e' nostro partner e le nostre relazioni si stanno sviluppando in modo molto dinamico", ha detto Peskov ai giornalisti (Rum)
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