Maxi-stipendi Pa,in arrivo la circolare,'opportuno soprassedere' Media, stretta governo, aumenti non automatici, solo con risorse (ANSA) - ROMA, 09 NOV - Arriva la stretta del governo sui maxi stipendi della Pa. E' oramai pronta e potrebbe arrivare in settimana la circolare predisposta dal ministro della Pa, Paolo Zangrillo, con la quale si regolamenterà la materia dopo che, con una sentenza della Consulta, è saltato il tetto di 240mila euro . Sarà chiesto alle amministrazioni pubbliche di 'soprassedere' agli adeguamenti delle retribuzioni, che potranno scattare solo se saranno previste specifiche risorse. L'indiscrezione con i contenuti del testo della circolare viene oggi rilanciata in un articolo dai quotidiani La Repubblica e Il Corriere della Sera. "In vista delle prossime misure normative sulla materia, da adottarsi in esecuzione della citata sentenza - si legge nel testo della circolare che secondo i quotidiani è al centro del confronto tra Palazzo Chigi e il ministero competente - si ritiene opportuno, al fine di evitare disparità di trattamento, ovvero riconoscimenti non in linea con le iniziative che saranno adottate, soprassedere allo stato alla rideterminazione del trattamento economico che, in ogni caso, potrebbe avvenire solo in presenza di risorse destinabili allo scopo nell'ambito di quelle stanziate per le retribuzioni del personale". La circolare fornirebbe anche "chiarimenti applicativi" della sentenza, con la possibilità di alcune esenzioni. Ma l'elenco specifico sarà stilato in una seconda fase, con il dpcm. Allo studio ci sarebbe un elenco con 12 incarichi, tra cui - spiegano sempre fonti di governo al lavoro sul dossier, a titolo di esempio - i massimi vertici di forze dell'ordine e forze armate - carabinieri, polizia, esercito - ma anche il capo della protezione civile. Questi sarebbero incarichi che, qualora volessero, potrebbero deliberare l'adeguamento. Per tutti gli altri, nessun automatismo. Su questi aspetti Repubblica ha ascoltato anche il ministro Zangrillo: "su questo io e Giorgetti siamo in linea e porteremo a breve la nostra proposta a Chigi. Stiamo lavorando su un'ipotesi di intervento che, nel rispetto delle prerogative contrattuali, individui criteri idonei a evitare un indiscriminato e ingiustificabile appiattimento verso l'alto delle retribuzioni". L'obiettivo, aggiunge il ministro al quotidiano, è agganciare la retribuzione "al merito, alla produttività ed alle responsabilità richieste dai diversi incarichi dirigenziali", ma "non si tratta di stabilire degli aumenti e non ce ne saranno nell'immediato". (ANSA).
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domenica 9 novembre 2025
CORTE COSTITUZIONALE: NON E' ILLEGGITTIMO RISTORO DANNI A PRODUZIONI CASEARIE DOP E IGP SISMA 2012
(roma) , (agra press) - "non e' in contrasto con la costituzione la disciplina contenuta nell'articolo 3, comma 1, lettera b-bis), del decreto-legge numero 74 del 2012, come convertito, che ha riconosciuto ai produttori di dop (denominazione di origine protetta) e di igp (indicazione geografica protetta) il ristoro dei danni subiti dal prodotto in fase di maturazione, in conseguenza del sisma che, nel mese di maggio 2012, ha colpito le province di bologna, modena, ferrara, mantova, reggio emilia e rovigo'. e' quanto ha stabilito la corte costituzionale con la sentenza numero 164 (shorturl.at/oRNJp), depositata oggi". lo rende noto un comunicato della corte costituzionale, che cosi' prosegue: "la disposizione in oggetto e' denunciata dal consiglio di stato per contrasto con gli articoli 3 e 41 della costituzione nella parte in cui ha disposto un trattamento differenziato per le produzioni casearie dop, riconoscendo ad esse soltanto i danni al prodotto in fase di maturazione. secondo il giudice rimettente, la differenziazione con le altre imprese casearie sarebbe priva di giustificazione, e comunque irragionevole, con conseguente compressione della liberta' di iniziativa economica delle imprese escluse e alterazione del mercato di riferimento. diversamente da quanto prospettato dal consiglio di stato, non sussiste omogeneita' tra le produzioni poste a raffronto. i prodotti dop sono connotati da qualita' particolari, la cui reputazione e' dovuta sia all'ambiente geografico d'origine, sia alle specifiche modalita' di produzione, la cui scrupolosa osservanza e' garantita da controlli penetranti e sanzioni significative, in attuazione della disciplina di matrice comunitaria, che e' finalizzata a proteggere il marchio, assicurando, allo stesso tempo, al consumatore la qualita' del prodotto che si identifica con quel marchio. la complessita' del processo produttivo dop si traduce, dunque, in onere economico per l'impresa produttrice, che soltanto all'esito di tale processo, comprensivo della fase di maturazione, potra' vendere il prodotto come dop, in quanto corrispondente alle caratteristiche legate al marchio. in questa prospettiva, risulta chiaro il senso dell'intervento legislativo oggetto di censura. i lavori preparatori della legge di conversione del decreto-legge numero 74 del 2012 hanno evidenziato che l'impatto negativo del sisma sui prodotti in fase di maturazione e' stato particolarmente rilevante per i produttori dop (e igp), anche per le ricadute sull'accesso al credito bancario. gia' all'epoca del sisma, infatti, ai sensi della legge numero 122 del 2001, i produttori dop (e igp) potevano ricorrere al c.d. pegno rotativo, per effetto del quale i prodotti concessi in pegno vengono sostituiti, quando avviati alla vendita, con altrettanti di valore equivalente, in modo da assicurare la copertura del credito e garantire la prosecuzione dell'attivita' produttiva. il trattamento differenziato disposto dal legislatore, limitatamente al solo segmento dei danni subiti dal prodotto in fase di maturazione, risulta dunque giustificato. la scelta non appare arbitraria, ne' irragionevole ne' sproporzionata, tenuto conto della rilevanza nazionale della produzione dop (e igp) interessata dagli effetti del sisma, a fronte di un intervento complessivo - quello disposto con l'articolo 3, comma, 1, lettera a) e b), del decreto-legge numero 74 del 2012 - che ha fornito sostegno a tutte le imprese operanti nei territori colpiti. corollario della rilevata non omogeneita' e' l'inesistenza di un mercato comune tra le produzioni dop e quelle prive di riconoscimento, sicche' la concessione del contributo all'una e non anche all'altra categoria di imprese produttrici non puo' costituire fattore di alterazione della concorrenza". 04/11/2025 13:02:00
CONSULTA: UNC, 'INCOSTITUZIONALI OBBLIGHI IMPOSTI A NCC, SALVINI DEVE DIMETTERSI' =
LAB0266 7 LAV 0 LAB LAV NAZ CONSULTA: UNC, 'INCOSTITUZIONALI OBBLIGHI IMPOSTI A NCC, SALVINI DEVE DIMETTERSI' = Roma, 4 nov. (Labitalia) - "Il ministro Savini deve dimettersi dato che, in violazione delle precedente sentenza della Consulta n. 56 del 2020 e di innumerevoli sentenze del Tar, pur di fare un regalo alla lobby dei tassisti, ha continuato imperterrito a considerarsi al di sopra della Costituzione, cercando, con un atto amministrativo, che a differenza di una legge non richiede la firma e, quindi, il controllo, del Presidente della Repubblica, di aggirare quelle sentenze, limitando alcune libertà espressamente garantite dalla Costituzione, come la libertà di iniziativa economica (art. 41)". Lo afferma Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori nel giorno in cui la Consulta ha dichiarato incostituzionale il decreto interministeriale numero 226 del 2024 che introduceva il vincolo temporale di almeno venti minuti tra la prenotazione e l'inizio del servizio Ncc, per i casi in cui questo non inizi dalla rimessa. "Era chiaro e lampante che prevedere con un decreto che, se non si parte dalla rimessa, tra una corsa e l'altra devono passare 20 minuti, una siesta obbligatoria assurda, e che la partenza deve coincidere con l'arrivo del servizio precedente, era un modo di far rientrare dalla finestra l'obbligo di rientrare in rimessa già bocciato dalla Consulta - prosegue Dona - E' ridicolo stabilire che se si arriva in un comune, non si può ripartire per una nuova corsa nemmeno da un comune confinante, e, anche se si riparte dallo stesso comune, non si può nemmeno andare a dormire e viaggiare la mattina dopo riposati, visto che l'unica eccezione è riservata ai servizi svolti entro le 4 del mattino. E pensare che Salvini dovrebbe preoccuparsi della sicurezza stradale". "E' inaccettabile che un ministro, pur di raggiungere i suoi scopi, si consideri al di sopra delle leggi. Per questo chiediamo che si dimetta", conclude Dona. (Red-Lab/Labitalia) ISSN 2499 - 3166 04-NOV-25 15:50
MO: HAMAS, NON CONOSCIAMO CONCETTO RESA O CONSEGNA A NEMICO, MEDIATORI TROVINO SOLUZIONE =
ADN0104 7 EST 0 ADN EST NAZ MO: HAMAS, NON CONOSCIAMO CONCETTO RESA O CONSEGNA A NEMICO, MEDIATORI TROVINO SOLUZIONE = Gaza City, 9 nov. (Adnkronos) - Israele deve assumersi la "piena responsabilità" degli scontri a Rafah con i combattenti di Hamas, che si stanno "difendendo" in un'area sotto il controllo israeliano. E' quanto afferma l'ala militare di Hamas in una dichiarazione: "Il nemico deve capire che le Brigate Qassam non riconoscono il concetto di resa o di consegna al nemico", si legge nella dichiarazione riportata da Al Jazeera. "Mettiamo i mediatori di fronte alle loro responsabilità, e devono trovare una soluzione per garantire la continuazione del cessate il fuoco, impedendo al nemico di usare falsi pretesti per violarlo e sfruttarlo per colpire civili innocenti a Gaza", affermano ancora i miliziani che chiedono inoltre l'invio di ulteriori squadre tecniche e attrezzature per contribuire al recupero dei corpi rimanenti. "Il processo di recupero dei corpi durante la fase precedente si è svolto in condizioni estremamente complesse e difficili, eppure abbiamo adempiuto ai nostri obblighi previsti dall'accordo". (Red-Est/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 09-NOV-25 10:40
ROMA: GUIDA AUTO NOLEGGIO RUBATA, NON SI FERMA ALL'ALT E PROVOCA INCIDENTE, DENUNCIATO 14ENNE =
ADN0105 7 CRO 0 ADN CRO NAZ ROMA: GUIDA AUTO NOLEGGIO RUBATA, NON SI FERMA ALL'ALT E PROVOCA INCIDENTE, DENUNCIATO 14ENNE = Roma, 9 nov. - (Adnkronos) - Lo scorso pomeriggio, verso le 14, un'autovettura a noleggio, Fiat Enjoy, non si è fermata all'alt imposto dai carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma, impegnati in controlli alla circolazione stradale in via Tuscolana, e ha tentato la fuga per poi scontrarsi contro un'autovettura ferma ad un semaforo rosso. L'incidente non ha provocato feriti. I carabinieri hanno raggiunto il veicolo e hanno scoperto che alla guida vi era un 14enne, nato a Roma, di origini straniere e già noto alle forze dell'ordine, che ha anche opposto resistenza. Dagli accertamenti, l'autovettura è risultata rubata. Il 14enne è stato denunciato e affidato al tutore. Sul posto sono intervenuti anche gli agenti della Polizia Roma Capitale per i rilievi del caso. (Red-Cro/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 09-NOV-25 10:42
NTW Press - Oggi è domenica 9 novembre 2025: fatti storici, compleanni famosi, frasi e immagini per dire buongiorno
NTW Press - Oggi è domenica 9 novembre 2025: fatti storici, compleanni famosi, frasi e immagini per dire buongiorno
Oggi è domenica 9 novembre 2025: fatti storici, compleanni famosi, frasi e immagini per dire buongiorno
Fatti, aneddoti e curiosità sulla data di oggi

Domenica 09 Novembre 2025 03:01
Buongiorno! Quanto aspettavate questo giorno? Oggi è domenica 9 novembre 2025 e possiamo finalmente rilassarci un po' dedicandoci alla famiglia, agli amici o semplicemente… al divano. Ma mentre bevete il vostro caffè, ecco per voi qualche curiosità del giorno prima di affrontare la giornata (foto di copertina, caduta del muro di Berlino, 9 novembre 1989).
Oggi è domenica 9 novembre 2025: fatti storici
Ripercorriamo alcuni fatti storici avvenuti il 9 novembre.
63 a.C. – Cicerone pronuncia la Seconda Catilinaria in cui annuncia la fuga di Catilina
1046 – A seguito del Terremoto della media valle dell'Adige, si genera l'enorme frana dei Lavini di Marco (Rovereto), citata nel Canto XII dell'Inferno (Divina Commedia) di Dante Alighieri
1282 – Papa Martino IV scomunica re Pietro III d'Aragona
1494 – La famiglia Medici viene cacciata per la seconda volta da Firenze
1729 – Spagna, Francia e Inghilterra firmano il Trattato di Siviglia
1799 – Colpo di Stato del 18 brumaio: Napoleone Bonaparte va al potere
1872 – Grande incendio di Boston
1887 – Gli Stati Uniti ottengono i diritti su Pearl Harbor, Hawaii
1906 – Theodore Roosevelt diventa il primo presidente degli Stati Uniti in carica a compiere un viaggio ufficiale fuori dal paese, quando si reca a ispezionare i progressi nella costruzione del Canale di Panama
1917 – Italia: il generale Armando Diaz subentra a Luigi Cadorna come capo supremo dell'esercito
1917 – Unione Sovietica: Stalin entra a far parte del nuovo governo provvisorio (il Consiglio dei commissari del popolo) con l'incarico di occuparsi degli affari delle minoranze etniche
1921 – In Italia viene fondato il Partito Nazionale Fascista
1923 – Viene represso il tentativo di rivoluzione di Adolf Hitler. Quest'ultimo viene condannato a 5 anni di carcere, ma per una riduzione di pena sconta solo 9 mesi.
1944 – Nell'anniversario di fondazione del Partito Nazionale Fascista, viene liberata dagli Alleati la città di Forlì, simbolicamente importante in quanto allora propagandata come "Città del Duce"
1968 – Nella Comunità economica europea entra in vigore l'accordo sulla libera circolazione dei lavoratori tra i paesi membri.
1987 – Italia: secondo e ultimo giorno di votazioni nel referendum in cui diversi quesiti riguardavano l'energia nucleare
1989 – Guerra fredda: cade simbolicamente e fisicamente il Muro di Berlino che divideva in due la città dal 1961
1998 – Nella più grande causa civile della storia degli Stati Uniti, un giudice federale approva una sentenza che richiede a dozzine di società di brokeraggio di pagare 1,03 miliardi di dollari a investitori imbrogliati sullo schema di fixing del NASDAQ
2004 – Mozilla Foundation lancia la versione 1.0 del suo browser, Mozilla Firefox
2016 – Elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 2016: Donald Trump (R) viene eletto presidente degli Stati Uniti d'America con il 46,1% dei voti e il supporto di 304 Grandi elettori.
Compleanni famosi del 9 novembre
Festeggiano il compleanno il 9 novembre 2025, numerose celebrità, tra cui:
Alessandro Del Piero (1974) – Ex calciatore, considerato uno dei migliori italiani di tutti i tempi.
Biagio Antonacci (1963) – Cantautore e chitarrista.
Giovanna Mezzogiorno (1974) – Attrice di cinema e teatro
Patrizia De Blanck (1940) – Personaggio televisivo e socialite
Lou Ferrigno (1951) – Attore e culturista statunitense, noto per aver interpretato Hulk
Nati il 9 novembre anche:
Hedy Lamarr (1914 – † 2000) – Attrice e inventrice austriaca naturalizzata americana (ha contribuito allo sviluppo di una tecnologia precursore del Wi-Fi).
Carl Sagan (1934 – † 1996) – Astronomo, divulgatore scientifico e autore di fantascienza statunitense.
Buongiorno buona domenica 9 novembre 2025: frasi
Se volete iniziare con il piede giusto la giornata e dedicate una frase per dire buongiorno a coloro a cui volete bene oggi, domenica 9 novembre 2025:
🥐 Buona domenica! Colazione lenta, pensieri leggeri e tanto amore.
💫 Che questa domenica ti regali attimi preziosi e ricordi felici.
📸 Scatta un sorriso, abbraccia la calma, vivi la domenica.
🌈 Ti auguro una domenica serena, colorata e piena di luce.
☕ Domenica: il giorno perfetto per rallentare, respirare e sorridere. Buona giornata!
🌸 Ti auguro una domenica piena di pace, amore e piccole gioie.
📖 Domenica è per l'anima: leggi, sogna, riposa. Buona domenica!
💖 Buona domenica! Riempi il tuo cuore di gratitudine e il tuo tempo di bellezza.
🧘 Che oggi sia una pausa dolce tra ciò che è stato e ciò che verrà. Buona domenica!
🛋️ Domenica è sinonimo di relax: concediti ciò che ti fa stare bene.
🎶 Buona domenica! Lascia che il silenzio ti parli e la musica ti accompagni.
🍰 Domenica è dolce anche senza dolci… ma uno non guasta! Buona giornata!
🕊️ Buona domenica! Che sia un giorno di pace e rinascita interiore.
🤗 Un pensiero per te: buona domenica, con affetto e positività.
🌞 Buona domenica! Che la luce di oggi illumini tutta la tua settimana.
Buongiorno buona domenica 9 novembre 2025: immagini gratis da inviare via WhatsApp
Se invece preferite inviare un'immagine potete scegliere tra una di quelle che vi proponiamo qui sotto per augurare buona giornata.
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Domenica 09 Novembre 2025 03:01
Buongiorno! Quanto aspettavate questo giorno? Oggi è domenica 9 novembre 2025 e possiamo finalmente rilassarci un po' dedicandoci alla famiglia, agli amici o semplicemente… al divano. Ma mentre bevete il vostro caffè, ecco per voi qualche curiosità del giorno prima di affrontare la giornata (foto di copertina, caduta del muro di Berlino, 9 novembre 1989).
Oggi è domenica 9 novembre 2025: fatti storici
Ripercorriamo alcuni fatti storici avvenuti il 9 novembre.
63 a.C. – Cicerone pronuncia la Seconda Catilinaria in cui annuncia la fuga di Catilina
1046 – A seguito del Terremoto della media valle dell'Adige, si genera l'enorme frana dei Lavini di Marco (Rovereto), citata nel Canto XII dell'Inferno (Divina Commedia) di Dante Alighieri
1282 – Papa Martino IV scomunica re Pietro III d'Aragona
1494 – La famiglia Medici viene cacciata per la seconda volta da Firenze
1729 – Spagna, Francia e Inghilterra firmano il Trattato di Siviglia
1799 – Colpo di Stato del 18 brumaio: Napoleone Bonaparte va al potere
1872 – Grande incendio di Boston
1887 – Gli Stati Uniti ottengono i diritti su Pearl Harbor, Hawaii
1906 – Theodore Roosevelt diventa il primo presidente degli Stati Uniti in carica a compiere un viaggio ufficiale fuori dal paese, quando si reca a ispezionare i progressi nella costruzione del Canale di Panama
1917 – Italia: il generale Armando Diaz subentra a Luigi Cadorna come capo supremo dell'esercito
1917 – Unione Sovietica: Stalin entra a far parte del nuovo governo provvisorio (il Consiglio dei commissari del popolo) con l'incarico di occuparsi degli affari delle minoranze etniche
1921 – In Italia viene fondato il Partito Nazionale Fascista
1923 – Viene represso il tentativo di rivoluzione di Adolf Hitler. Quest'ultimo viene condannato a 5 anni di carcere, ma per una riduzione di pena sconta solo 9 mesi.
1944 – Nell'anniversario di fondazione del Partito Nazionale Fascista, viene liberata dagli Alleati la città di Forlì, simbolicamente importante in quanto allora propagandata come "Città del Duce"
1968 – Nella Comunità economica europea entra in vigore l'accordo sulla libera circolazione dei lavoratori tra i paesi membri.
1987 – Italia: secondo e ultimo giorno di votazioni nel referendum in cui diversi quesiti riguardavano l'energia nucleare
1989 – Guerra fredda: cade simbolicamente e fisicamente il Muro di Berlino che divideva in due la città dal 1961
1998 – Nella più grande causa civile della storia degli Stati Uniti, un giudice federale approva una sentenza che richiede a dozzine di società di brokeraggio di pagare 1,03 miliardi di dollari a investitori imbrogliati sullo schema di fixing del NASDAQ
2004 – Mozilla Foundation lancia la versione 1.0 del suo browser, Mozilla Firefox
2016 – Elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 2016: Donald Trump (R) viene eletto presidente degli Stati Uniti d'America con il 46,1% dei voti e il supporto di 304 Grandi elettori.
Compleanni famosi del 9 novembre
Festeggiano il compleanno il 9 novembre 2025, numerose celebrità, tra cui:
Alessandro Del Piero (1974) – Ex calciatore, considerato uno dei migliori italiani di tutti i tempi.
Biagio Antonacci (1963) – Cantautore e chitarrista.
Giovanna Mezzogiorno (1974) – Attrice di cinema e teatro
Patrizia De Blanck (1940) – Personaggio televisivo e socialite
Lou Ferrigno (1951) – Attore e culturista statunitense, noto per aver interpretato Hulk
Nati il 9 novembre anche:
Hedy Lamarr (1914 – † 2000) – Attrice e inventrice austriaca naturalizzata americana (ha contribuito allo sviluppo di una tecnologia precursore del Wi-Fi).
Carl Sagan (1934 – † 1996) – Astronomo, divulgatore scientifico e autore di fantascienza statunitense.
Buongiorno buona domenica 9 novembre 2025: frasi
Se volete iniziare con il piede giusto la giornata e dedicate una frase per dire buongiorno a coloro a cui volete bene oggi, domenica 9 novembre 2025:
🥐 Buona domenica! Colazione lenta, pensieri leggeri e tanto amore.
💫 Che questa domenica ti regali attimi preziosi e ricordi felici.
📸 Scatta un sorriso, abbraccia la calma, vivi la domenica.
🌈 Ti auguro una domenica serena, colorata e piena di luce.
☕ Domenica: il giorno perfetto per rallentare, respirare e sorridere. Buona giornata!
🌸 Ti auguro una domenica piena di pace, amore e piccole gioie.
📖 Domenica è per l'anima: leggi, sogna, riposa. Buona domenica!
💖 Buona domenica! Riempi il tuo cuore di gratitudine e il tuo tempo di bellezza.
🧘 Che oggi sia una pausa dolce tra ciò che è stato e ciò che verrà. Buona domenica!
🛋️ Domenica è sinonimo di relax: concediti ciò che ti fa stare bene.
🎶 Buona domenica! Lascia che il silenzio ti parli e la musica ti accompagni.
🍰 Domenica è dolce anche senza dolci… ma uno non guasta! Buona giornata!
🕊️ Buona domenica! Che sia un giorno di pace e rinascita interiore.
🤗 Un pensiero per te: buona domenica, con affetto e positività.
🌞 Buona domenica! Che la luce di oggi illumini tutta la tua settimana.
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NTW Press - In metà delle città italiane ci sono più pensionati che lavoratori
NTW Press - In metà delle città italiane ci sono più pensionati che lavoratori
In metà delle città italiane ci sono più pensionati che lavoratori
Tra il 2025 e il 2029, circa 3 milioni di italiani lasceranno il posto di lavoro, con un ulteriore aggravio della problematica

Domenica 09 Novembre 2025 07:28
Il sistema previdenziale italiano mostra segnali sempre più evidenti di squilibrio. Secondo un'analisi dell'Ufficio studi della pensioni-che-lavoratori-attivi/" target="_blank" rel="nofollow noopener">CGIA di Mestre, nel 2024 in quasi la metà delle province italiane il numero delle pensioni erogate supera quello dei lavoratori attivi. Una situazione che fotografa con chiarezza le difficoltà strutturali del mercato del lavoro italiano, aggravate da denatalità, invecchiamento della popolazione e alta incidenza di lavoro irregolare.
Lecce, Reggio Calabria e Cosenza guidano la classifica negativa
La provincia più "squilibrata" d'Italia è Lecce, con un saldo negativo tra lavoratori e pensionati pari a -90.306. Seguono Reggio Calabria (-86.977), Cosenza (-80.430), Taranto (-77.958) e Messina (-77.002).
La CGIA sottolinea che l'alto numero di pensioni al Sud non deriva da un eccesso di pensioni di vecchiaia, ma piuttosto dalla diffusione dei trattamenti assistenziali e di invalidità, che incidono in maniera rilevante sul totale.
Questa tendenza riflette una combinazione di fattori interconnessi: denatalità crescente, invecchiamento della popolazione, basso tasso di occupazione rispetto alla media UE e alta incidenza del lavoro nero. Il risultato è una riduzione costante dei contribuenti attivi e un aumento della spesa pubblica destinata al welfare.
Otto province del Nord già in area di rischio
Il fenomeno non riguarda solo il Mezzogiorno. Anche otto province del Nord registrano più pensioni che lavoratori:
Rovigo,
Sondrio,
Alessandria,
Vercelli,
Biella,
Ferrara,
Genova,
Savona.
In particolare, la Liguria mostra due province su quattro in territorio negativo, mentre il Piemonte ne conta tre. Nel complesso, solo 59 delle 107 province italiane analizzate presentano ancora un saldo positivo.
A livello regionale, la Puglia mostra il disallineamento più marcato con -231.700 unità, mentre tra le poche eccezioni del Mezzogiorno con un bilancio positivo figurano Matera (+938), Pescara (+3.547), Bari (+11.689), Cagliari (+14.014) e Ragusa (+20.333).
Nord in vantaggio, ma la tenuta è a rischio
Le regioni del Centro-Nord mantengono un equilibrio grazie all'aumento dell'occupazione negli ultimi anni. La Lombardia guida la classifica con un saldo positivo di +803.180 lavoratori, seguita da Veneto (+395.338), Lazio (+377.868), Emilia-Romagna (+227.710) e Toscana (+184.266).
Tuttavia, secondo la CGIA, anche in queste aree la tendenza rischia di invertirsi nei prossimi anni.

Lavoro nero e bassa occupazione femminile: i veri nodi
Con un numero crescente di pensionati e una forza lavoro stabile o in calo, la sostenibilità dei conti pubblici è destinata a peggiorare.
La CGIA invita il Governo a contrastare il lavoro nero e a incrementare l'occupazione giovanile e femminile, che in Italia restano tra le più basse d'Europa.
Tre milioni di addii al lavoro entro il 2029
Le prospettive demografiche aggravano il quadro. Tra il 2025 e il 2029, circa 3 milioni di italiani lasceranno il posto di lavoro, di cui oltre 2,2 milioni nelle regioni del Centro-Nord.
L'uscita dei baby boomer dal mercato del lavoro rischia di generare una "fuga" di competenze senza precedenti. Già oggi molte imprese lamentano la difficoltà nel reperire personale qualificato: una criticità destinata a esplodere nei prossimi anni.
L'indice di anzianità dei lavoratori cresce: Basilicata al primo posto
Un ulteriore segnale d'allarme arriva dall'indice di anzianità dei dipendenti privati, che misura il rapporto tra lavoratori over 55 e under 35.
La Basilicata registra il valore più alto (82,7), seguita da Sardegna (82,2), Molise (81,2), Abruzzo (77,5) e Liguria (77,3).
La media nazionale è del 65,2, ma in alcune regioni del Nord — come Lombardia (58,6) ed Emilia-Romagna (63,5) — la situazione resta più equilibrata.
Conclusione: serve una strategia per il futuro del lavoro
Il quadro delineato dalla CGIA conferma che l'Italia si trova davanti a una sfida strutturale di lungo periodo: mantenere in equilibrio un sistema pensionistico sempre più sotto pressione, mentre la popolazione attiva diminuisce.
Senza politiche mirate per stimolare la natalità, far emergere il lavoro irregolare e attrarre nuovi lavoratori, il Paese rischia di affrontare, entro il prossimo decennio, una crisi occupazionale e sociale di portata storica.
In metà delle città italiane ci sono più pensionati che lavoratori
Tra il 2025 e il 2029, circa 3 milioni di italiani lasceranno il posto di lavoro, con un ulteriore aggravio della problematica

Domenica 09 Novembre 2025 07:28
Il sistema previdenziale italiano mostra segnali sempre più evidenti di squilibrio. Secondo un'analisi dell'Ufficio studi della pensioni-che-lavoratori-attivi/" target="_blank" rel="nofollow noopener">CGIA di Mestre, nel 2024 in quasi la metà delle province italiane il numero delle pensioni erogate supera quello dei lavoratori attivi. Una situazione che fotografa con chiarezza le difficoltà strutturali del mercato del lavoro italiano, aggravate da denatalità, invecchiamento della popolazione e alta incidenza di lavoro irregolare.
Lecce, Reggio Calabria e Cosenza guidano la classifica negativa
La provincia più "squilibrata" d'Italia è Lecce, con un saldo negativo tra lavoratori e pensionati pari a -90.306. Seguono Reggio Calabria (-86.977), Cosenza (-80.430), Taranto (-77.958) e Messina (-77.002).
La CGIA sottolinea che l'alto numero di pensioni al Sud non deriva da un eccesso di pensioni di vecchiaia, ma piuttosto dalla diffusione dei trattamenti assistenziali e di invalidità, che incidono in maniera rilevante sul totale.
Questa tendenza riflette una combinazione di fattori interconnessi: denatalità crescente, invecchiamento della popolazione, basso tasso di occupazione rispetto alla media UE e alta incidenza del lavoro nero. Il risultato è una riduzione costante dei contribuenti attivi e un aumento della spesa pubblica destinata al welfare.
Otto province del Nord già in area di rischio
Il fenomeno non riguarda solo il Mezzogiorno. Anche otto province del Nord registrano più pensioni che lavoratori:
Rovigo,
Sondrio,
Alessandria,
Vercelli,
Biella,
Ferrara,
Genova,
Savona.
In particolare, la Liguria mostra due province su quattro in territorio negativo, mentre il Piemonte ne conta tre. Nel complesso, solo 59 delle 107 province italiane analizzate presentano ancora un saldo positivo.
A livello regionale, la Puglia mostra il disallineamento più marcato con -231.700 unità, mentre tra le poche eccezioni del Mezzogiorno con un bilancio positivo figurano Matera (+938), Pescara (+3.547), Bari (+11.689), Cagliari (+14.014) e Ragusa (+20.333).
Nord in vantaggio, ma la tenuta è a rischio
Le regioni del Centro-Nord mantengono un equilibrio grazie all'aumento dell'occupazione negli ultimi anni. La Lombardia guida la classifica con un saldo positivo di +803.180 lavoratori, seguita da Veneto (+395.338), Lazio (+377.868), Emilia-Romagna (+227.710) e Toscana (+184.266).
Tuttavia, secondo la CGIA, anche in queste aree la tendenza rischia di invertirsi nei prossimi anni.

Lavoro nero e bassa occupazione femminile: i veri nodi
Con un numero crescente di pensionati e una forza lavoro stabile o in calo, la sostenibilità dei conti pubblici è destinata a peggiorare.
La CGIA invita il Governo a contrastare il lavoro nero e a incrementare l'occupazione giovanile e femminile, che in Italia restano tra le più basse d'Europa.
Tre milioni di addii al lavoro entro il 2029
Le prospettive demografiche aggravano il quadro. Tra il 2025 e il 2029, circa 3 milioni di italiani lasceranno il posto di lavoro, di cui oltre 2,2 milioni nelle regioni del Centro-Nord.
L'uscita dei baby boomer dal mercato del lavoro rischia di generare una "fuga" di competenze senza precedenti. Già oggi molte imprese lamentano la difficoltà nel reperire personale qualificato: una criticità destinata a esplodere nei prossimi anni.
L'indice di anzianità dei lavoratori cresce: Basilicata al primo posto
Un ulteriore segnale d'allarme arriva dall'indice di anzianità dei dipendenti privati, che misura il rapporto tra lavoratori over 55 e under 35.
La Basilicata registra il valore più alto (82,7), seguita da Sardegna (82,2), Molise (81,2), Abruzzo (77,5) e Liguria (77,3).
La media nazionale è del 65,2, ma in alcune regioni del Nord — come Lombardia (58,6) ed Emilia-Romagna (63,5) — la situazione resta più equilibrata.
Conclusione: serve una strategia per il futuro del lavoro
Il quadro delineato dalla CGIA conferma che l'Italia si trova davanti a una sfida strutturale di lungo periodo: mantenere in equilibrio un sistema pensionistico sempre più sotto pressione, mentre la popolazione attiva diminuisce.
Senza politiche mirate per stimolare la natalità, far emergere il lavoro irregolare e attrarre nuovi lavoratori, il Paese rischia di affrontare, entro il prossimo decennio, una crisi occupazionale e sociale di portata storica.
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