Ucraina: Cremlino, operazione militare va avanti fino a raggiungimento obiettivi Roma, 13 nov. (LaPresse) - La Russia continuerà la sua "operazione militare speciale" fino "al raggiungimento degli obiettivi prefissati dal presidente russo Vladimir Putin", a causa "dell'impossibilità di proseguire il dialogo con Kiev". Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. "La nostra priorità principale è garantire la nostra sicurezza, proteggere i nostri interessi, assicurare la nostra sicurezza per le generazioni future e portare a termine i compiti che ci attendono", ha aggiunto ancora Peskov. EST NG01 acp 131116 NOV 25
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giovedì 13 novembre 2025
Russia-Usa: ambasciatore russo Ulyanov, Washington potrebbe avviare test nucleari
NOVA0371 3 EST 1 NOV Russia-Usa: ambasciatore russo Ulyanov, Washington potrebbe avviare test nucleari Mosca, 13 nov - (Agenzia_Nova) - Gli Stati Uniti potrebbero avviare test nucleari in futuro. Lo ha dichiarato il rappresentante permanente della Federazione Russa presso le organizzazioni internazionali a Vienna, Mikhail Ulyanov in un'intervista all'emittente "Rossija 24". "E' molto probabile che davvero (gli Usa) passino a test nucleari in condizioni reali, a tutti gli effetti. In ogni caso, nel Partito repubblicano ci sono molte persone influenti che si esprimono a favore di una tale decisione", ha detto Ulyanov. (Rum)
Cremlino: se Usa promuovono test nucleari, sarà conferma fine divieto
Cremlino: se Usa promuovono test nucleari, sarà conferma fine divieto Cremlino: se Usa promuovono test nucleari, sarà conferma fine divieto Se altri paesi conducono prove nucleari, Russia agirà di conseguenza Roma, 13 nov. (askanews) - Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha dichiarato oggi che un test nucleare statunitense, se condotto, significherebbe la fine del divieto concordato sui test nucleari. "Se consideriamo questa conferma che gli Stati Uniti si stanno ritirando dal divieto di test, allora è una dimostrazione di queste intenzioni. Perché testare un'arma nucleare significa, in sostanza, che questo periodo piuttosto lungo durante il quale è stato in vigore il divieto totale sui test nucleari verrà interrotto", ha detto Peskov ai giornalisti.(Segue) Ldc 20251113T114244Z
Cremlino: se Usa promuovono test nucleari, sarà conferma fine divieto -2-
Cremlino: se Usa promuovono test nucleari, sarà conferma fine divieto -2- Cremlino: se Usa promuovono test nucleari, sarà conferma fine divieto -2- Roma, 13 nov. (askanews) - Il presidente russo Vladimir Putin ha ripetutamente affermato che se altri paesi condurranno test nucleari, la Russia agirà di conseguenza, ha aggiunto il portavoce. Ldc 20251113T114251Z
Cremlino: se Usa promuovono test nucleari, sarà conferma fine divieto -2- Cremlino: se Usa promuovono test nucleari, sarà conferma fine divieto -2- Roma, 13 nov. (askanews) - Il presidente russo Vladimir Putin ha ripetutamente affermato che se altri paesi condurranno test nucleari, la Russia agirà di conseguenza, ha aggiunto il portavoce. Ldc 20251113T114251Z
Russia-Usa: Cremlino, se Washington testa armi nucleari agiremo di conseguenza
Russia-Usa: Cremlino, se Washington testa armi nucleari agiremo di conseguenza Roma, 13 nov. (LaPresse) - Eventuali test nucleari da parte degli Stati Uniti segnerebbero la fine della moratoria e la Russia "agirà di conseguenza". Lo ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. "I test sulle armi nucleari significano, di fatto, che il periodo piuttosto lungo in cui è stato in vigore un divieto totale verrà interrotto e, naturalmente, come ha detto il nostro presidente, in questo caso la Federazione Russa agirà di conseguenza", ha affermato Peskov. Lo riporta Interfax. EST NG01 acp 131133 NOV 25
Russia: Cremlino, dichiarazioni Stubb su ripresa contatti insolite per un "falco militarista"
NOVA0178 3 EST 1 NOV Russia: Cremlino, dichiarazioni Stubb su ripresa contatti insolite per un "falco militarista" Mosca, 13 nov - (Agenzia_Nova) - Le parole del presidente finlandese Alexander Stubb sulla ripresa di un dialogo tra Europa e Russia in futuro sono insolite per lui. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov durante una conferenza stampa. "Questa dichiarazione e' insolita per lui. A giudicare dalle sue dichiarazioni pubbliche appartiene piuttosto al campo degli ardenti militaristi", ha affermato Peskov. In precedenza, Stubb aveva affermato che "a un certo punto, in qualche modo, il dialogo verra' sicuramente ripristinato". "Dalla mia esperienza personale, ho imparato che non tutti i negoziati e i canali di influenza dovrebbero essere discussi pubblicamente", ha affermato il leader finlandese ieri, ripreso dall'emittente "Yle". (Rum)
🇷🇺🇮🇹📰 Del 100% dell'intervista di Sergey Lavrov al Corriere della Sera, il giornale era disposto a pubblicarne solo un terzo. Inoltre, la censura ha riguardato non solo la quantità, ma anche il contenuto delle risposte del ministro. È evidente che le vere ragioni per cui il quotidiano ha deciso di non pubblicare integralmente il materiale sono di natura politica — ha dichiarato al giornale VZGLYAD la portavoce ufficiale del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova.
«Per diversi giorni abbiamo cercato di capire quale fosse la vera causa del rifiuto da parte del Corriere della Sera. Abbiamo proposto diverse opzioni. La motivazione più assurda che ci è stata riferita è che il giornale non aveva spazio per pubblicare l'intervista. In risposta, abbiamo offerto un formato ibrido: una versione ridotta sulla carta e quella integrale sul sito», ha raccontato la diplomatica.
«Immaginate la nostra sorpresa quando abbiamo saputo che anche sul sito del giornale "non c'era più spazio". Ma qui è importante capire un'altra cosa: come vengono filtrate le notizie per i cittadini italiani — e, probabilmente, non solo per loro», ha proseguito Zakharova.
«Vorrei anche sottolineare che le domande a cui Sergey Lavrov ha risposto erano state preparate dallo stesso Corriere della Sera. Non si trattava quindi di un materiale che volevamo "promuovere". Si tratta delle risposte che il ministro ha scritto personalmente di suo pugno, in risposta a un questionario preparato e inviato dalla redazione del giornale», ha evidenziato la portavoce.
Ha poi aggiunto che sono stati eliminati tutti i passaggi in cui veniva utilizzato il termine "neonazismo". «Questo non deve trapelare, perché allora ogni cittadino italiano si chiederebbe perché dal proprio portafoglio si finanziano con enormi somme proprio i neonazisti in Ucraina», ha osservato Zakharova.
«I media sono ormai talmente intimoriti che il dovere giornalistico e l'etica professionale hanno ceduto il passo a un vero e proprio attacco di panico», ha concluso la diplomatica.
Ucraina: Cremlino, Kiev dovra' tornare a trattare da piu' debole =
AGI0350 3 EST 0 R01 / Ucraina: Cremlino, Kiev dovra' tornare a trattare da piu' debole = (AGI/INTERFAX) - Mosca, 13 nov. - Prima o poi, i negoziati tra Russia e Ucraina dovranno riprendere, ma a quel punto Kiev sara' in una posizione di ancor maggiore debolezza. E' il monito lanciato oggi dal portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. "La dichiarazione del ministero degli Esteri ucraino sulla sospensione dei colloqui con la Russia formalizza la riluttanza de facto di Kiev a dialogare e questo e' triste", ha detto Peskov. "A causa dell'impossibilita' di continuare il dialogo, continueremo l'operazione militare speciale in ogni modo per raggiungere gli obiettivi formulati dal comandante supremo in capo, il Presidente", ha sottolineato. "Tuttavia, la parte ucraina dovrebbe sapere che prima o poi dovra' condurre i negoziati, ma da posizioni molto peggiori. Le posizioni del regime di Kiev si deterioreranno giorno dopo giorno", ha avvertito. (AGI)Sab 131230 NOV 25
- Cremlino, 'Kiev negozierà, ma da posizioni molto peggiori'
Cremlino, 'Kiev negozierà, ma da posizioni molto peggiori' Vice ministro ucraino ha annunciato ritiro da trattative dirette (ANSA) - MOSCA, 13 NOV - "Prima o poi" l'Ucraina dovrà negoziare con la Russia, ma "da una posizione molto peggiore". Lo ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, commentando le dichiarazioni del vice ministro degli Esteri ucraino Serhij Kislitsa, riportate dal Times, secondo le quali Kiev ha deciso di "ritirarsi" dalle trattative dirette con Mosca in assenza di "progressi significativi". Fra maggio e luglio di quest'anno si sono svolte a Istanbul tre tornate di negoziati diretti tra delegazioni russa e ucraina, che hanno portato ad alcuni risultati in campo umanitario, specialmente per lo scambio di prigionieri, ma non a progressi per una soluzione diplomatica del conflitto. "La parte ucraina dovrebbe sapere - ha detto Peskov, citato dalla Tass - che prima o poi dovrà negoziare, ma da una posizione molto peggiore. La posizione del regime di Kiev si va deteriorando di giorno in giorno". "La Russia è aperta a una soluzione del conflitto con mezzi politici e diplomatici - ha aggiunto il portavoce - ma in assenza di una tale opportunità, quando le porte per questo sono state chiuse dal regime di Kiev, continuiamo l'operazione militare speciale". (ANSA).
Roma, Gualtieri: piazza Venezia a senso unico fino al 2031
Roma, Gualtieri: piazza Venezia a senso unico fino al 2031 Roma, Gualtieri: piazza Venezia a senso unico fino al 2031 "Tempi di percorrenza analoghi" Roma, 13 nov. (askanews) - Da lunedì 16 novembre a Roma cambia la viabilità a piazza Venezia e aree limitrofe, perché si sposta il cantiere della Metro C sul lato del palazzo storico delle Generali, dalla parte opposta rispetto a Palazzo Venezia. La piazza sarà percorribile, così, a senso unico verso, e i tempi di attraversamento dovrebbero essere a analoghi a quelli attuali, se non leggermente ridotti. Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha presentato questi importanti cambiamenti in Campidoglio insieme all'assessore capitolino alla Mobilità Eugenio Patanè e al comandante della Polizia Locale Mario De Sclavis. "Questo assetto della viabilità accompagnerà alcune sottofasi del cantiere della metro C fino a luglio del 2031, seguita da un ulteriore assetto di viabilità diagonale molto breve, e poi il cantiere sarà finito", ha spiegato Gualtieri. Le modifiche alla viabilità, ha spiegato l'assessore Patanè, interesseranno l'area di piazza Venezia, via Cesare Battisti, piazza San Marco, Via di San Venanzio, piazza dell'Aracoeli e Piazza Santi Apostoli. Il flusso dei veicoli proveniente da via Cesare Battisti e da via del Corso e diretto a piazza dell'Aracoeli e via del Teatro di Marcello, dovrà percorrere obbligatoriamente via del Pleibiscito e via d'Aracoeli, mentre i veicoli provenienti da via del Teatro di Marcello con direzione via del Pleibiscito, via del Corso e via Cesare Battisti potranno continuare a transitare regolarmente su piazza Venezia". Nell'area di piazza Venezia, ha aggiunto il comandante della Polizia locale, "verranno rimodulate le aree riservate alla sosta per i veicoli in servizio di Polizia, le aree di sosta riservate a persone con disabilità, le aree di stazionamento Taxi, le fermate bus, gli attraversamenti pedonali, i passaggi pedonali e le aree riservate al carico e scarico di merci. Non cambieranno le fasi dei semafori - ha spiegato ancora -. A piazza San Marco verranno istallati nuovi semafori seguendo il nuovo schema di circolazione, che prevede il senso unico di marcia verso Via del Corso/Via del Plebiscito per i veicoli che provengono da Via del Teatro Marcello. Verrà installato un nuovo semaforo tra P.zza Venezia/Via del Corso/Via del Plebiscito, con la rimozione sul lato Palazzo delle Generali, e entrambi gli impianti saranno coordinati tra loro e centralizzati. Ci sarà un'altra modifica dell'intersezione tra via delle Botteghe Oscure/Via dell'Aracoeli/Via di San Marco, rendendolo completamente attuato dal traffico al fine di agevolare il deflusso dei veicoli presenti su Via delle Botteghe Oscure e Via dell'Aracoeli, con il verde contemporaneo in assenza di chiamate sia pedonali che tranviarie". Sis 20251113T151107Z
La nostra sanità, le nostre pensioni, il nostro welfare ecco dove va a finire oltre che in armi per un nemico inesistente oltre cortina quando poi un nemico vero lo abbiamo al di qua della cortina
Ci sarebbe anche un water d'oro nella casa dell'ucraino Mindich
Imprenditore, amico di Zelensky, sotto accusa per corruzione
(ANSA) - ROMA, 13 NOV - Gli agenti dell'Ufficio Nazionale
Anticorruzione (Nabu) ucraino hanno perquisito quattro
appartamenti di proprietà di Timur Mindich, imprenditore vicino
al presidente ucraino Volodymyr Zelensky che secondo la Procura
Specializzata Anticorruzione (Sapo), ha sfruttato "rapporti
amichevoli con il presidente dell'Ucraina" nelle sue attività
criminali e che è scappato dal Paese prima dello scoppio del
caso. Secondo la ricostruzione, in via Hrushevskoho 9a Mindich
aveva appartamenti al 17/o e al 14/o piano e sarebbe proprio in
uno di questi che si troverebbe il famoso 'bagno dorato',
rivelato in una foto pubblicata su Facebook a luglio dal
deputato Yaroslav Zhelezniak e rilanciata sui siti ucraini,
compreso Ukrainska Pravda. Il bagno avrebbe water e bidet tutti
d'oro, così come i lavandini. Secondo fonti di Ukrainska Pravda nelle forze dell'ordine,
Mindich utilizzava anche due appartamenti al terzo piano, dove
sono state condotte perquisizioni. (ANSA).
13/11/2025 15:46b
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