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giovedì 13 novembre 2025
= Ucraina: Mosca come Orban, soldi Ue "in mano a mafia militare" =
AGI0699 3 EST 0 R01 / = Ucraina: Mosca come Orban, soldi Ue "in mano a mafia militare" = (AGI) - Roma, 13 nov. - La portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova si e' detta d'accordo col primo ministro ungherese Viktor Orban sul fatto che il potere in Ucraina e' "nelle mani di una mafia militare" legata al presidente Volodymyr Zelensky. "L'illusione dorata dell'Ucraina si sta sgretolando. E' stata smascherata una rete mafiosa di guerra con innumerevoli legami con il presidente Volodymyr Zelensky", ha scritto Orban su X dopo lo scandalo di corruzione che ha travolto due ministri e uomini vicini al leader di Kiev. "Sono stupita di vedere cio' che sta accadendo in Ucraina essere semplicemente descritto come 'corruzione'. La definizione precisa e' mafia militare. Non si tratta solo di furto di denaro e delle connessioni corrotte del regime di Kiev. E' un conglomerato internazionale, un'idra sanguinaria dalle mille teste che ha invaso il pianeta e sta sottraendo denaro dalle tasche dei contribuenti dei Paesi occidentali alle tasche delle loro e'lite", ha scritto Zakharova su Telegram. (AGI)All 131614 NOV 25
Ihor Fursenko, dalla spiaggia al carcere in cinque giorni. Prima del suo arresto, direttore esecutivo della sicurezza di Energoatom e sospettato nell'Operazione Mida, era appena tornato da una vacanza di due settimane alle Maldive. Come si fa quando il tuo paese è in guerra.▪️Nessun elemento in più per indovinare dove Timur Mindich, comproprietario di Kvartal 95 Studio e portafoglio di Zelensky, potrebbe essere in fuga con il suo amico Oleksandr Tsukerman. Hanno la cittadinanza israeliana e ucraina.
Laura Ruggeri (Originale in inglese)
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Russia-Italia: ministero Esteri russo, "Corriere della Sera" non ammette la censura dell'intervista con Lavrov
NOVA0585 3 EST 1 NOV Russia-Italia: ministero Esteri russo, "Corriere della Sera" non ammette la censura dell'intervista con Lavrov Mosca, 13 nov - (Agenzia_Nova) - I giornalisti del quotidiano italiano "Corriere della Sera" non hanno il coraggio di ammettere di aver ricorso alla censura nell'intervista al ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov. Lo ha scritto la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova sul proprio canale Telegram. In precedenza, il dicastero russo aveva riferito che il quotidiano italiano ''Corriere della Sera'' si era rifiutato di pubblicare senza censura l'intervista con Lavrov. Il giornale ha affermato che il ministro "ha risposto alle domande con un testo sterminato pieno di accuse e tesi propagandistiche". "Nel tentativo di giustificare la censura dell'intervista al ministro Sergej Lavrov, la redazione del 'Corriere della Sera' ha avanzato una versione fantastica dell'accaduto: a loro dire, non e' stata data la possibilita' di condurre, oltre all'intervista, un 'controesame e contestare alcune affermazioni del ministro'. Nessuna domanda aggiuntiva e' stata inviata dalla redazione", ha scritto. Zakharova ha sottolineato la "logica stupefacente" del giornale: "non pubblicheremo le risposte del ministro russo alle nostre domande iniziali, ma porremo domande aggiuntive. E poi pubblicheremo le risposte a quelle''. "Il quotidiano accusa il nostro Paese di aver 'abolito la liberta' di informazione in Russia'. Tuttavia, e' proprio il quotidiano italiano che si e' rifiutato di pubblicare l'intervista al ministro degli Esteri russo, mentre le interviste ai rappresentanti occidentali sulla stampa russa escono senza tagli", ha sottolineato la portavoce. (Rum)
RSA e malati psichiatrici e malati di Alzheimer: la Cassazione ribadisce, paga il Servizio Sanitario Nazionale
RSA e malati psichiatrici e malati di Alzheimer: la Cassazione ribadisce, paga il Servizio Sanitario Nazionale (AGENPARL) - Thu 13 November 2025 https://www.aduc.it/articolo/rsa+malati+psichiatrici+malati+alzheimer+cassazione_40152.php ----------------------------------- RSA e malati psichiatrici e malati di Alzheimer: la Cassazione ribadisce, paga il Servizio Sanitario Nazionale La Corte di Cassazione, con Sentenza n. 27452 del 14 ottobre 2025 (1) è tornata su un tema che da anni genera contenziosi tra cittadini e Istituzioni: chi deve pagare il ricovero nelle RSA per persone affette da Alzheimer o da gravi patologie psichiatriche? La Suprema Corte ha accolto il ricorso di un cittadino contro il Comune di Milano, che gli aveva chiesto di rimborsare oltre 170 mila euro per le spese di degenza della moglie, ricoverata in una struttura convenzionata. I fatti Il Comune aveva emesso un'ingiunzione di pagamento, sostenendo che le spese sostenute erano di tipo "socio-assistenziale" e dunque parzialmente a carico dei familiari. Il ricorrente aveva contestato la richiesta: la moglie era affetta da Alzheimer, e quindi si trattava di prestazioni sociosanitarie ad elevata integrazione sanitaria che, in base alla legge, devono essere integralmente coperte dal SSN. La Corte d'Appello di Milano aveva dato parzialmente ragione al Comune, riducendo la cifra ma confermando la natura "sociale" dell'assistenza. Il principio della Cassazione La Cassazione ha ribaltato la decisione. Richiamando la propria giurisprudenza consolidata, ha ricordato che le prestazioni socio-sanitarie ad alta integrazione sanitaria, come quelle rivolte a malati di Alzheimer o a soggetti con gravi disturbi psichiatrici, sono a carico del SSN e non dei familiari. Se l'assistenza è inscindibile dal trattamento sanitario (farmacologico, riabilitativo o terapeutico personalizzato), allora non si può chiedere alcun rimborso al cittadino o ai suoi eredi. Solo in casi del tutto residuali – quando si tratta di mera assistenza "sociale", senza finalità sanitarie – può esserci rivalsa da parte del Comune. Un principio di civiltà e chiarezza La Corte ha ripercorso anche la storia del diritto di rivalsa: da quando, nel 1931, gli ospedali potevano chiedere ai familiari dei degenti di pagare le spese, fino alla nascita del Servizio Sanitario Nazionale nel 1978, che ha reso gratuite le cure per tutti i cittadini. Da allora, ogni spesa collegata alla tutela della salute è a carico pubblico. Nel caso concreto, la Corte ha rilevato che la motivazione (fondata su una superficiale ricostruzione della prestazione senza neppure disporre una CTU) della Corte d'Appello era "meramente apparente" e priva di un adeguato esame della cartella clinica della paziente, che riportava una diagnosi di demenza grave e trattamenti medici continuativi. Pertanto, ha cassato la sentenza e rinviato il caso alla Corte d'Appello di Milano perché applichi il principio di diritto corretto. Perché è importante Questa sentenza ribadisce un concetto spesso ignorato dalle amministrazioni locali: i malati di Alzheimer, come i pazienti psichiatrici gravi che necessitano di cure residenziali non erogabili a domicilio, non sono "assistiti sociali", ma malati a pieno titolo e come tali vanno accolti a spese della collettività. Le loro cure – anche quando erogate in strutture residenziali – non possono diventare un onere per le famiglie, ma restano responsabilità del sistema sanitario nazionale. Claudia Moretti, legale, consulente Aduc COMUNICATO STAMPA DELL'ADUC URL: http://www.aduc.it ============ 2025-11-13 09:02:15 4510818 POL Politica Interna https://agenparl.eu/2025/11/13/rsa-e-malati-psichiatrici-e-malati-di-alzheimer-la-cassazione-ribadisce-paga-il-servizio-sanitario-nazionale/
NTW Press - Messaggi da finti CUP, "occhio" alle truffe
NTW Press - Messaggi da finti CUP, "occhio" alle truffe
Messaggi da finti CUP, "occhio" alle truffe
Regione Liguria invita tutti i cittadini alla massima prudenza

Genova, Giovedì 13 Novembre 2025 16:32
«Si prega di contattare con urgenza i nostri uffici CUP Centro Unico prioritario al numero 89342232 per importanti informazioni che la riguardano»: inizia così un messaggio truffa che sta circolando anche in Liguria ai danni dei cittadini: si tratta di un tentativo di raggiro che si manifesta tramite SMS apparentemente riconducibili al CUP – Centro Unico di Prenotazione.
Il contenuto invita l'utente a richiamare un numero a sovrapprezzo (es. 892, 893, 894…). Il mittente non è il servizio CUP e, una volta effettuata la chiamata, la linea cade o si rimane in attesa, mentre nel frattempo vengono scalati minuti a costo elevato o credito residuo.
Il commento
«È nostra responsabilità informare la comunità ligure affinché non diventi vittima di simili raggiri – sottolinea l'assessore alla Sanità della Regione Liguria Massimo Nicolò -. Con l'aumento dell'uso dei dispositivi tecnologici per comunicazioni sanitarie e prenotazioni, l'utenza è potenzialmente bersaglio: chiediamo a tutti i cittadini di prestare la massima attenzione e di informare anziani, familiari o persone fragili che potrebbero essere più vulnerabili a questo tipo di insidia. Per questo partirà una nuova campagna di comunicazione mirata a informare la cittadinanza sui rischi legati a nuove forme di truffa online».
Cosa fare per tutelarsi
1) Non richiamare numeri ricevuti tramite SMS che dichiarano di essere del "CUP", soprattutto se presentano prefissi non familiari (es. 892, 893, 894…) o richiedono un'azione urgente.
2) Gli SMS di conferma ufficiali inviati dal sistema sanitario non contengono mai link cliccabili: qualsiasi messaggio di conferma che presenti link deve essere considerato un tentativo di truffa ed eliminato.
3) I canali ufficiali per disdire una visita o un esame sono:
Salute Simplex (app o web – sezione "Prenoto Salute")
Numero CUP: 010 538 3400
Farmacie abilitate
Sportelli CUP
4) Segnalare eventuali SMS sospetti al proprio operatore telefonico e, se necessario, alle Forze dell'Ordine o alla Polizia Postale.
Regione Liguria invita tutti i cittadini alla massima prudenza e ribadisce il proprio impegno nel garantire sicurezza e tutela nell'accesso ai servizi sanitari.
Messaggi da finti CUP, "occhio" alle truffe
Regione Liguria invita tutti i cittadini alla massima prudenza

Genova, Giovedì 13 Novembre 2025 16:32
«Si prega di contattare con urgenza i nostri uffici CUP Centro Unico prioritario al numero 89342232 per importanti informazioni che la riguardano»: inizia così un messaggio truffa che sta circolando anche in Liguria ai danni dei cittadini: si tratta di un tentativo di raggiro che si manifesta tramite SMS apparentemente riconducibili al CUP – Centro Unico di Prenotazione.
Il contenuto invita l'utente a richiamare un numero a sovrapprezzo (es. 892, 893, 894…). Il mittente non è il servizio CUP e, una volta effettuata la chiamata, la linea cade o si rimane in attesa, mentre nel frattempo vengono scalati minuti a costo elevato o credito residuo.
Il commento
«È nostra responsabilità informare la comunità ligure affinché non diventi vittima di simili raggiri – sottolinea l'assessore alla Sanità della Regione Liguria Massimo Nicolò -. Con l'aumento dell'uso dei dispositivi tecnologici per comunicazioni sanitarie e prenotazioni, l'utenza è potenzialmente bersaglio: chiediamo a tutti i cittadini di prestare la massima attenzione e di informare anziani, familiari o persone fragili che potrebbero essere più vulnerabili a questo tipo di insidia. Per questo partirà una nuova campagna di comunicazione mirata a informare la cittadinanza sui rischi legati a nuove forme di truffa online».
Cosa fare per tutelarsi
1) Non richiamare numeri ricevuti tramite SMS che dichiarano di essere del "CUP", soprattutto se presentano prefissi non familiari (es. 892, 893, 894…) o richiedono un'azione urgente.
2) Gli SMS di conferma ufficiali inviati dal sistema sanitario non contengono mai link cliccabili: qualsiasi messaggio di conferma che presenti link deve essere considerato un tentativo di truffa ed eliminato.
3) I canali ufficiali per disdire una visita o un esame sono:
Salute Simplex (app o web – sezione "Prenoto Salute")
Numero CUP: 010 538 3400
Farmacie abilitate
Sportelli CUP
4) Segnalare eventuali SMS sospetti al proprio operatore telefonico e, se necessario, alle Forze dell'Ordine o alla Polizia Postale.
Regione Liguria invita tutti i cittadini alla massima prudenza e ribadisce il proprio impegno nel garantire sicurezza e tutela nell'accesso ai servizi sanitari.
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