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giovedì 27 novembre 2025

NTW Press - 29enne afgano spara a due soldati della Guardia nazionale vicino alla Casa Bianca

NTW Press - 29enne afgano spara a due soldati della Guardia nazionale vicino alla Casa Bianca

29enne afgano spara a due soldati della Guardia nazionale vicino alla Casa Bianca

Trump: "L'animale ora è ferito, ma pagherà caro". Previsto il rinforzo di altri militari



Giovedì 27 Novembre 2025 10:14

Due soldati della Guardia Nazionale versano in condizioni critiche dopo essere stati colpiti durante una sparatoria avvenuta il 26 novembre 2025 a Washington, a pochi isolati dalla Casa Bianca.

🇺🇸 BREAKING: Two National Guard members have BEEN SHOT in Washington, D.C., and their condition isn't known, according to AP.

Shooter is reportedly still on the loose. pic.twitter.com/Bgu2uq0KE0

— DD Geopolitics (@DD_Geopolitics) November 26, 2025

Washington: 29enne afgano spara a due soldati della Guardia nazionale

L'episodio, avvenuto in una zona molto frequentata anche da turisti, ha provocato il ferimento di più persone: tre sono state ricoverate in ospedale, tra cui i due militari. La gravità delle loro condizioni è stata confermata dal direttore dell'FBI, Kash Patel. In un primo momento il governatore della West Virginia, Patrick Morrisey, aveva annunciato erroneamente la loro morte, salvo poi precisare su X di aver ricevuto "informazioni contrastanti". La polizia della capitale ha inoltre comunicato di aver arrestato un sospettato. La sindaca Muriel Bowser ha definito la sparatoria "un attacco mirato" proprio contro i membri della Guardia Nazionale.

Rahmanullah Lakanwal

Secondo quanto riferito dalla CNN, l'uomo che ha aperto il fuoco è Rahmanullah Lakanwal, un cittadino afghano di 29 anni arrivato negli Stati Uniti nel 2021. Vive nello Stato di Washington, sulla costa occidentale, e si ritiene che abbia agito da solo. Fonti citate da Fox News aggiungono che in Afghanistan aveva collaborato con l'esercito americano e con la CIA prima di essere evacuato negli Stati Uniti, un mese dopo il caotico ritiro delle truppe statunitensi dal Paese.

"Atto di terrorismo"

L'FBI ha fatto sapere, tramite due funzionari citati da NBC News, che l'attacco contro i due soldati della Guardia Nazionale sarà trattato come un atto di terrorismo. La sparatoria è avvenuta alla vigilia del Thanksgiving, una delle festività più importanti negli Stati Uniti, quando l'area intorno alla Casa Bianca era particolarmente affollata. Il presidente Donald Trump non si trovava a Washington al momento dell'aggressione, essendo a Mar-a-Lago, in Florida, per il weekend festivo. Lakanwal è stato catturato in meno di mezz'ora, anche grazie alla massiccia presenza di agenti e militari che da mesi pattugliano le strade della capitale.

La sindaca Bowser ha ribadito che si è trattato di un attacco diretto ai militari. La dinamica non è però ancora del tutto chiara. Secondo la CNN, i soldati potrebbero aver sparato per primi, forse per sventare una potenziale strage, ma resta possibile anche che siano stati loro il bersaglio iniziale dell'agguato.

Dall'estate, quando il presidente ha schierato oltre 2.000 membri della Guardia Nazionale in città, non si erano verificati incidenti simili. Tuttavia, il clima resta teso: i residenti sono ormai abituati a vedere pattuglie di soldati dotati di giubbotti antiproiettile, e le reazioni della popolazione oscillano tra gratitudine e forte malcontento, soprattutto da parte di chi associa la loro presenza alle politiche restrittive sull'immigrazione e ai controlli anti-migranti, nonostante questi militari non abbiano potere di effettuare arresti.

Trump: "Entrato negli Usa grazie ai permessi di Biden"

In un discorso alla nazione, Trump ha definito l'agguato "un atto di malvagità, odio e terrore, un crimine contro la nostra nazione e contro l'umanità". Ha sottolineato che il sospettato sarebbe entrato negli Stati Uniti tramite i permessi speciali concessi nel 2021 dall'amministrazione Biden dopo il ritiro dall'Afghanistan: secondo il Dipartimento della Sicurezza Nazionale si tratta infatti di un cittadino afghano giunto attraverso quei corridoi autorizzati.

Il presidente Usa Donald Trump

Il presidente ha annunciato una nuova stretta sull'immigrazione e una revisione completa di tutti gli ingressi di cittadini afghani avvenuti durante la presidenza Biden, affermando che "l'America non si piegherà al terrore". Ha inoltre confermato di aver richiesto l'invio di altri 500 militari a Washington per rafforzare ulteriormente la sicurezza, spiegando che l'obiettivo è "rendere l'America completamente sicura di nuovo".

"L'animale che ha sparato ai due membri della Guardia nazionale, entrambi gravemente feriti e ora ricoverati in due ospedali separati, è anch'esso gravemente ferito, ma nonostante tutto, pagherà un prezzo altissimo", ha scritto Trump su Truth. dopo il suo arresto. "Dio benedica la nostra grande Guardia nazionale e tutti i nostri militari e le forze dell'ordine. Sono persone davvero straordinarie. Sono con voi!", ha aggiunto.

Subito dopo il discorso presidenziale, i Servizi per la Cittadinanza e l'Immigrazione degli Stati Uniti hanno annunciato la sospensione immediata di tutte le domande di immigrazione presentate da cittadini afghani. L'interruzione rimarrà valida fino al completamento di una revisione totale dei protocolli di sicurezza e dei controlli sui precedenti personali dei richiedenti.

 

- Wsj, Trump invita premier Tokyo a non provocare Cina su Taiwan

Wsj, Trump invita premier Tokyo a non provocare Cina su Taiwan Il tycoon non vuole mettere a repentaglio la distensione con Xi (ANSA) - PECHINO, 27 NOV - Il presidente americano Donald Trump ha invitato la premier nipponica Sanae Takaichi a non provocare Pechino sulla questione della sovranità di Taiwan, attraverso un consiglio "sottile" e privo di pressioni, ma non meno preoccupante per Tokyo: il tycoon non voleva che le tensioni su Taiwan mettessero a repentaglio la distensione raggiunta a fine ottobre con il presidente cinese Xi Jinping, che include la promessa di acquistare più prodotti dagli agricoltori americani colpiti duramente dalla guerra commerciale. E' la ricostruzione fatta dal Wall Street Journal, ricordando che la telefonata è avvenuta pochi giorni dopo l'indignazione cinese scatenata dalle affermazioni di Takaichi sul possibile intervento di Tokyo in caso di attacco di Pechino ai danni di Taiwan. Lunedì, in particolare, Xi ha avuto un colloquio di mezz'ora con Trump, utile a ribadire la storica rivendicazione del Dragone sull'isola e la responsabilità congiunta di Washington e Pechino nella gestione dell'ordine mondiale nato dopo la Seconda guerra mondiale. L'episodio, osserva il Wsj, ha evidenziato una nuova realtà nelle relazioni tra Usa e Cina. La tregua commerciale con Pechino e la questione di Taiwan sono ormai indissolubilmente legate, mentre il tycoon e Xi si preparano per diversi incontri da tenere nel 2026, fino a quattro, secondo le stime del segretario al Tesoro Scott Bessent. Mentre la politica ufficiale di Washington riconosce senza avallare le rivendicazioni di Pechino sull'isola, gli Usa hanno fornito a Taiwan armi difensive, assicurandosi che il suo destino non sia determinato da un'azione di forza cinese. La telefonata tra Trump e Xi ha evidenziato ciò che più conta per i due leader: Washington è preoccupata per i ritardi degli acquisti di soia promessi da Pechino, pari - secondo gli Usa - a 12 milioni di tonnellate entro la fine dell'anno e altri 25 milioni all'anno per il prossimo triennio. Il Dragone, invece, sta cercando di ottenere la concessione definitiva da Trump, la promessa di "opporsi" all'indipendenza di Taiwan. (ANSA).

- Media Cina, 'gli Usa tengano a freno il Giappone su militarismo'

Media Cina, 'gli Usa tengano a freno il Giappone su militarismo' Il Quotidiano del Popolo dopo lo scontro Pechino-Tokyo su Taiwan (ANSA) - PECHINO, 27 NOV - La Cina ha esortato gli Stati Uniti a tenere a freno il Giappone, quando lo scontro diplomatico tra Tokyo e Pechino continua a salire. I due Paesi "condividono la responsabilità comune di salvaguardare congiuntamente l'ordine internazionale del dopoguerra e di opporsi a qualsiasi tentativo o azione volta a far rivivere il militarismo", ha rimarcato un editoriale del Quotidiano del Popolo, la voce del Partito comunista cinese, evidenziando come i due Paesi avessero un nemico comune durante la Seconda guerra mondiale: il Giappone. La tempistica della chiamata di lunedì del presidente Xi Jinping con l'omologo americano Donald Trump, seguita il giorno successivo dalla telefonata del tycoon alla giapponese Sanae Takaichi, ha lasciato ipotizzare che Pechino avesse chiesto a Washington di intervenire su Tokyo per allentare le ostilità. Lo scontro è esploso dopo che Takaichi ha affermato in una sessione parlamentare del 7 novembre che un ipotetico attacco cinese a Taiwan avrebbe potuto provocare una risposta militare nipponica. "La comunicazione tra i leader cinese e americano ha implicazioni pratiche significative", ha aggiunto l'editoriale, pubblicato sotto lo pseudonimo 'Zhong Sheng' ('Voce della Cina'), spesso utilizzato per esprimere il punto di vista del giornale su questioni di politica estera. I commenti di Takaichi hanno "sollevato preoccupazione e attenzione nella comunità internazionale riguardo alle pericolose mosse strategiche del Giappone". Il Quotidiano del Popolo ha sottolineato che Trump aveva detto a Xi che gli Stati Uniti comprendevano l'importanza di Taiwan per la Cina: Pechino e Washington "hanno combattuto fianco a fianco contro il fascismo e il militarismo e ora dovrebbero collaborare per salvaguardare la vittoria della Seconda guerra mondiale", ha ricordato l'editoriale. (ANSA).
@jarek_channel 🔥 “Putin Resisterà. gli anglosassoni non lo piegheranno. Vuoi la seconda parte? #geopolitica #russia #sinagra #fyp #perte ♬ Giga Chad - sergionabeat
@sergio_mantova

♬ suono originale - sergio da Mantova
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♬ suono originale - Valeria
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@riccardoricciardi82

Il diritto alla salute dei cittadini, che aspettano mesi per via delle liste d’attesa, è messo in discussione dai medici e dagli infermieri o dal governo che vuole una sanità sempre più privata? I ritardi dei treni avvengono quando si sciopera o per colpa di un ministro che non sa fare niente? Noi abbiamo una Premier che fa dei post di scherno sugli scioperi alludendo ai weekend lunghi, ma dovrebbe rispondere nel merito degli scioperi. Cosa si fa sui prezzi del cibo aumentati del 25% mentre i salari sono bloccati? No, fa le faccine di scherno. Scherno per milioni di lavoratori e lavoratrici che, la Meloni forse lo ignora, lavorano anche il sabato e la domenica: medici, infermieri, pompieri, forze dell’ordine, commessi, operai, giornalisti, lavoratori dello spettacolo, ferrovieri, e potrei continuare ancora per molto. Sa chi voleva evitare di lavorare anche il venerdì? Ministri e sottosegretari che hanno provato a far chiudere quest’aula il venerdì. E la stragrande maggioranza di coloro che non lavorano il sabato e la domenica, sa perché non vanno a farsi il weekend fuori? perché non se lo possono permettere. Questa non è la battaglia, né di un sindacato, né di un segretario. È la battaglia di milioni di individui, che stanno diventando un corpo unico, e questo fa paura, che non accettano di vedere un governo che spende i soldi in armi mentre le persone non hanno una casa dove abitare; che non accetta un governo che fa affari con chi è complice di un genocidio e che il 28 e il 29 novembre inizieranno una grande mobilitazione. In quel “blocchiamo tutto”, urlato dalle piazze, non c’è il bloccare la vita delle persone che faticano quotidianamente; c’è il bloccare la vostra politica scellerata che tutti i giorni rende quella fatica insostenibile per le donne e gli uomini di questo Paese.

♬ suono originale - Riccardo Ricciardi

Dopo l’incontro con i pupazzeti europei merdz & micron si è deciso di coniare la nuova banconota da tiro della democrazia più a est del vecchio (in)continente. Cessi d’oro per tutti!