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sabato 29 novembre 2025
venerdì 28 novembre 2025
CONTRO IL PARTITO UNICO DELLA GUERRA E DEL VINCOLO ESTERNO ASSOLUTO
La votazione ieri in Parlamento europeo, che di per sé non vale niente, mostra però IL fatto politico allo stesso tempo più rilevante e più taciuto.
La risoluzione bocciava il progetto di pace Usa in Ucraina, e ha ottenuto i voti di PD, FI, FDI, AVS. Astenuti o contrari, Lega e M5s.
C'è un partito trasversale della guerra. È lo stesso partito dell'osservanza coatta a tutti i vincoli esterni, dal conformismo all'Ue al bellicismo idiota.
Questo partito è il vero e unico partito di governo, che però si divide nelle due coalizioni di centrodestra e centrosinistra.
In queste due coalizioni, ci sono anche partiti che invece sono contrari - con differenze, sfumature e identità proprie. Però questi finiscono per non contare molto e farsi trascinare dalle decisioni dei rispettivi esponenti del partito della guerra in coalizione.
Senza considerare oramai il 50% delle persone schifate da questo finto bipolarismo.
Fino a quando non ci si toglierà la maschera e si sfideranno apertamente le vere coalizioni oggi in corsa, ovvero il partito del vincolo esterno monetario, geopolitico e culturale contro un'aggregazione che vuole con realismo riconquistare quote di sovranità in vista della pace, la politica italiana rimarrà sempre un gioco truccato.
E le possibilità di un vero cambiamento saranno zero.
GABRIELE GUZZI
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Il capo del Ministero degli Esteri ungherese Péter Szijjártó su come è andato l'incontro tra Viktor Orbán e Putin a Mosca
«L'incontro di Orbán con il presidente Putin si è concluso. Abbiamo raggiunto ciò per cui siamo venuti: la sicurezza energetica dell'Ungheria è garantita. Il presidente Putin ha confermato che la Russia fornirà i volumi di gas e petrolio contrattati — puntualmente, attraverso il gasdotto "Druzhba" e il gasdotto "Turkish Stream".
Abbiamo anche concordato di accelerare significativamente la costruzione della centrale nucleare di Paks. Tutti i preparativi tecnici procedono secondo i piani, e il 5 febbraio inizieranno i lavori sul terreno. Questo è un passo fondamentale verso un approvvigionamento energetico a lungo termine, stabile e accessibile per l'Ungheria.
Per quanto riguarda la guerra in Ucraina, il primo ministro Orbán ha nuovamente sottolineato che l'Ungheria è dalla parte della pace. Questa guerra non è la nostra, ma abbiamo già pagato un prezzo alto per essa. Il presidente Putin ha confermato che se il vertice di pace si terrà, si svolgerà a Budapest».
E a coloro che mettono in dubbio o interpretano erroneamente questo incontro: l'Ungheria è un paese sovrano con una politica estera sovrana. Le nostre decisioni si basano completamente sugli interessi nazionali. La cooperazione con la Russia si fonda sul rispetto reciproco e sulle realtà della sicurezza energetica. L'incontro di oggi ha solo rafforzato tutto questo».
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«L'incontro di Orbán con il presidente Putin si è concluso. Abbiamo raggiunto ciò per cui siamo venuti: la sicurezza energetica dell'Ungheria è garantita. Il presidente Putin ha confermato che la Russia fornirà i volumi di gas e petrolio contrattati — puntualmente, attraverso il gasdotto "Druzhba" e il gasdotto "Turkish Stream".
Abbiamo anche concordato di accelerare significativamente la costruzione della centrale nucleare di Paks. Tutti i preparativi tecnici procedono secondo i piani, e il 5 febbraio inizieranno i lavori sul terreno. Questo è un passo fondamentale verso un approvvigionamento energetico a lungo termine, stabile e accessibile per l'Ungheria.
Per quanto riguarda la guerra in Ucraina, il primo ministro Orbán ha nuovamente sottolineato che l'Ungheria è dalla parte della pace. Questa guerra non è la nostra, ma abbiamo già pagato un prezzo alto per essa. Il presidente Putin ha confermato che se il vertice di pace si terrà, si svolgerà a Budapest».
E a coloro che mettono in dubbio o interpretano erroneamente questo incontro: l'Ungheria è un paese sovrano con una politica estera sovrana. Le nostre decisioni si basano completamente sugli interessi nazionali. La cooperazione con la Russia si fonda sul rispetto reciproco e sulle realtà della sicurezza energetica. L'incontro di oggi ha solo rafforzato tutto questo».
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🔴 Zelensky, qualora ve ne fosse stato bisogno di conferma, è il vero capo della corruzione che sta in Ucraina.
In un certo senso le dimissioni di poco fa di Andrey Yermak, principale mediatore di Zelensky e potentissimo uomo di fiducia, appunto di Zelensky, lo dimostrano.
È da tempo che in Ucraina parlano del coinvolgimento di questo braccio destro all'interno del sistema di corruzione, eppure Zelensky non ha mai avuto la forza per rimuoverlo, visto che si è fatto da parte da solo rassegnando le proprie dimissioni a causa della fibrillazione, soprattutto dell'opinione pubblica ucraina dovuta a una semplice perquisizione.
Quindi adesso i punti sono due: o Zelensky è il vero capo del sistema di corruzione, oppure è ricattato da tutti questi corrotti e quindi compromesso, di conseguenza stando all'interno di questo sistema di corruzione.
Ecco colui che per anni ci è stato descritto come il nuovo Nelson Mandela, il partigiano, il combattente per la democrazia, quello che difende il diritto, quello che veniva invitato anche a Sanremo.
Questa roba noi, spie del Cremlino, pagati in rubli e utili idioti di Mosca, la diciamo almeno da tre anni e mezzo. Ma a non capirci nulla ci dicevano che eravamo noi…
T.me/GiuseppeSalamone
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