ADN0111 7 EST 0 ADN EST NAZ UCRAINA: IL PIANO DI ORBAN PER DOPOGUERRA, 'KIEV CUSCINETTO TRA RUSSIA E NATO' = Berlino, 29 nov. (Adnkronos/dpa) - "L'Ucraina dovrà diventare uno Stato cuscinetto tra Russia e Nato". Il primo ministro ungherese Viktor Orbán ha sintetizzato così la sua visione per il futuro di Kiev in un'intervista al quotidiano tedesco Die Welt. Secondo il premier, il dopoguerra dovrà portare a "concessioni territoriali inevitabili" a favore di Mosca. Orbán immagina un accordo internazionale in cui "i territori negoziati resteranno sotto controllo russo", mentre "tutte le terre a ovest di quella linea - fino al confine orientale della Nato - costituiranno uno Stato ucraino ridotto". Il leader ungherese propone inoltre di "limitare dimensioni e capacità delle forze armate ucraine" presenti nella zona cuscinetto. Le dichiarazioni giungono all'indomani della sua controversa visita a Mosca, durante la quale ha incontrato Vladimir Putin sostenendo la necessità di un'intesa rapida per chiudere il conflitto, anche al fine di garantire "approvvigionamenti energetici stabili e favorevoli" per l'Ungheria. "È tempo di abbandonare le illusioni e affrontare la realtà delineata nel piano di pace statunitense in 28 punti", ha affermato Orbán, avvertendo che ulteriori ritardi "favoriranno la Russia, non l'Ucraina", e comporteranno nuove perdite "di territori e vite umane". Secondo Orbán, lo stesso piano americano prevederebbe anche una graduale reintegrazione della Russia nell'economia mondiale: "Le sanzioni saranno revocate nel tempo, i beni congelati serviranno a creare fondi di investimento Usa-Russia e le relazioni commerciali riprenderanno". Il premier ha infine smentito che i fondi russi contribuiscano al sostegno finanziario di Kiev: "La favola secondo cui gli europei stanno finanziando la guerra con il denaro russo è finita". (Vsn/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 29-NOV-25 09:17
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sabato 29 novembre 2025
Ucraina: Orban, unica soluzione è Kiev cuscinetto fra Russia e Nato
Ucraina: Orban, unica soluzione è Kiev cuscinetto fra Russia e Nato Roma, 29 nov. (LaPresse) - "L'unica soluzione è che l'Ucraina torni a essere uno Stato cuscinetto fra la Russia e la Nato". E' la ricetta del primo ministro ungherese Viktor Orban per mettere fine al conflitto fra Mosca e Kiev. In un'intervista a Die Welt il politico ungherese ha definito "inevitabili" concessioni territoriali alla Russia da parte dell'Ucraina. Orban ha ipotizzato un accordo postbellico in cui "le aree negoziate in una conferenza di pace internazionale rimarrebbero sotto il controllo russo, mentre tutto il territorio a ovest di quella linea, fino al confine orientale dell'Ucraina con la Nato, costituirebbe lo stato ucraino ridotto". EST NG01 acp 290937 NOV 25
- Cremlino, Witkoff vedrà Putin in prima metà prossima settimana
Cremlino, Witkoff vedrà Putin in prima metà prossima settimana 'Annunceremo la data a tempo debito' (ANSA) - ROMA, 29 NOV - Il presidente russo Vladimir Putin riceverà l'inviato speciale presidenziale degli Stati Uniti Steve Witkoff nella prima metà della prossima settimana: lo ha annunciato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, citato dai media russi. "Nella prima metà della settimana. Annunceremo la data a tempo debito", ha detto Peskov ai giornalisti. (ANSA).
- Cremlino, 'corruzione Kiev legata a fondi guerra Usa e Ue'
Cremlino, 'corruzione Kiev legata a fondi guerra Usa e Ue' (ANSA) - ROMA, 29 NOV - La corruzione a Kiev "è stata e continua a essere legata ai fondi di guerra donati da europei e americani": lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, citato dai media di Mosca. "Tutta questa corruzione era e continua a essere legata ai soldi che americani ed europei hanno donato per la guerra, questo è un dato di fatto", ha detto Peskov ieri in tarda serata ai giornalisti che chiedevano un commento sulle dimissioni di Andriy Yermak. (ANSA).
NTW Press - In Olanda sarà l’ultimo Capodanno con i fuochi d’artificio. La tradizione spenta dalla legge
NTW Press - In Olanda sarà l'ultimo Capodanno con i fuochi d'artificio. La tradizione spenta dalla legge
In Olanda sarà l'ultimo Capodanno con i fuochi d'artificio. La tradizione spenta dalla legge
Dal 1° gennaio 2026 nei Paesi Bassi infatti, non sarà più possibile acquistare né utilizzare fuochi d'artificio per uso privato

Sabato 29 Novembre 2025 11:39
In Olanda il conto alla rovescia è già iniziato. Ma questa volta non soltanto per i festeggiamenti. Dal 1° gennaio 2026 nei Paesi Bassi infatti, non sarà più possibile acquistare né utilizzare fuochi d'artificio per uso privato.
Una rivoluzione silenziosa – anzi, silenziosissima – che trasformerà per sempre la notte di Capodanno. E che rende l'Olanda uno dei primi Paesi europei a dire addio ai botti… con tanto di legge.
Dal 1° gennaio 2026 nei Paesi Bassi infatti, non sarà più possibile acquistare né utilizzare fuochi d'artificio per uso privato
L'ultimo botto (privato) sarà il 31 dicembre 2025
Il Senato olandese ha approvato un divieto nazionale sulla vendita e sull'uso privato dei fuochi d'artificio. Una decisione storica, sostenuta da un ampio consenso politico e scientifico. Ma con un dettaglio importante: perché la legge diventi effettiva, servirà prima un Regolamento Generale Amministrativo.
A stenderlo dovrà essere il sottosegretario di Stato Thierry Aartsen. Ed è qui che nasce il dubbio: i tempi saranno abbastanza rapidi da far partire il divieto già nel 2026?
Perché vietare i fuochi d'artificio? Sicurezza e ambiente al primo posto
Ogni Capodanno in Olanda si ripeteva un copione meno festoso di quanto si pensi. Solo lo scorso anno 1.162 persone sono finite al pronto soccorso e due sono state le vittime. Gli arresti sono stati ben 200 e i botti hanno provocato 16 milioni di euro di danni. Inoltre, gli operatori sanitari e le forze dell'ordine sono stati presi di mira durante gli interventi
La polizia parla da tempo di "comportamenti senza limiti". Il sindacato degli agenti ha descritto la notte di San Silvestro come "una zona di guerra".
Tra i motivi del divieto spiccano su tutti la sicurezza e la difesa dell'ambiente
Il dibattito non riguarda solo la sicurezza. L'inquinamento atmosferico generato dai fuochi viene paragonato a mesi di traffico cittadino concentrati in poche ore. Le esplosioni rilasciano: polveri sottili (Pm10), piombo, bario, rame, residui plastici che finiscono in canali e falde acquifere Insomma, una festa che dura pochi minuti ma lascia tracce per giorni.
Tra i sostenitori del divieto c'è poi anche il Partito per gli Animali, che in Olanda conta davvero in Parlamento. Gli effetti dei botti su cani, gatti, uccelli e fauna selvatica sono spesso drammatici: panico, disorientamento, arresti cardiaci e migrazioni improvvise. Per loro, la notte più luminosa dell'anno è spesso la più spaventosa.
Cosa resterà? Solo le stelline scintillanti
Una curiosità: non spariranno tutti i fuochi. Resteranno legali solo quelli di categoria F1, cioè i più innocui, tipo le stelline che si usano sulle torte di compleanno.
Le stelline che si usano sulle torte di compleanno resteranno legali
E se succedesse anche in Italia?
Ogni anno, anche nel nostro Paese, si discute di divieti e ordinanze comunali. Ma nulla di paragonabile a quello che sta accadendo in Olanda. Forse, guardando i cieli silenziosi del 2026, qualcuno potrebbe cominciare a chiedersi:
"E se festeggiare non significasse per forza far rumore?"
In Olanda sarà l'ultimo Capodanno con i fuochi d'artificio. La tradizione spenta dalla legge
Dal 1° gennaio 2026 nei Paesi Bassi infatti, non sarà più possibile acquistare né utilizzare fuochi d'artificio per uso privato

Sabato 29 Novembre 2025 11:39
In Olanda il conto alla rovescia è già iniziato. Ma questa volta non soltanto per i festeggiamenti. Dal 1° gennaio 2026 nei Paesi Bassi infatti, non sarà più possibile acquistare né utilizzare fuochi d'artificio per uso privato.
Una rivoluzione silenziosa – anzi, silenziosissima – che trasformerà per sempre la notte di Capodanno. E che rende l'Olanda uno dei primi Paesi europei a dire addio ai botti… con tanto di legge.
Dal 1° gennaio 2026 nei Paesi Bassi infatti, non sarà più possibile acquistare né utilizzare fuochi d'artificio per uso privato
L'ultimo botto (privato) sarà il 31 dicembre 2025
Il Senato olandese ha approvato un divieto nazionale sulla vendita e sull'uso privato dei fuochi d'artificio. Una decisione storica, sostenuta da un ampio consenso politico e scientifico. Ma con un dettaglio importante: perché la legge diventi effettiva, servirà prima un Regolamento Generale Amministrativo.
A stenderlo dovrà essere il sottosegretario di Stato Thierry Aartsen. Ed è qui che nasce il dubbio: i tempi saranno abbastanza rapidi da far partire il divieto già nel 2026?
Perché vietare i fuochi d'artificio? Sicurezza e ambiente al primo posto
Ogni Capodanno in Olanda si ripeteva un copione meno festoso di quanto si pensi. Solo lo scorso anno 1.162 persone sono finite al pronto soccorso e due sono state le vittime. Gli arresti sono stati ben 200 e i botti hanno provocato 16 milioni di euro di danni. Inoltre, gli operatori sanitari e le forze dell'ordine sono stati presi di mira durante gli interventi
La polizia parla da tempo di "comportamenti senza limiti". Il sindacato degli agenti ha descritto la notte di San Silvestro come "una zona di guerra".
Tra i motivi del divieto spiccano su tutti la sicurezza e la difesa dell'ambiente
Il dibattito non riguarda solo la sicurezza. L'inquinamento atmosferico generato dai fuochi viene paragonato a mesi di traffico cittadino concentrati in poche ore. Le esplosioni rilasciano: polveri sottili (Pm10), piombo, bario, rame, residui plastici che finiscono in canali e falde acquifere Insomma, una festa che dura pochi minuti ma lascia tracce per giorni.
Tra i sostenitori del divieto c'è poi anche il Partito per gli Animali, che in Olanda conta davvero in Parlamento. Gli effetti dei botti su cani, gatti, uccelli e fauna selvatica sono spesso drammatici: panico, disorientamento, arresti cardiaci e migrazioni improvvise. Per loro, la notte più luminosa dell'anno è spesso la più spaventosa.
Cosa resterà? Solo le stelline scintillanti
Una curiosità: non spariranno tutti i fuochi. Resteranno legali solo quelli di categoria F1, cioè i più innocui, tipo le stelline che si usano sulle torte di compleanno.
Le stelline che si usano sulle torte di compleanno resteranno legali
E se succedesse anche in Italia?
Ogni anno, anche nel nostro Paese, si discute di divieti e ordinanze comunali. Ma nulla di paragonabile a quello che sta accadendo in Olanda. Forse, guardando i cieli silenziosi del 2026, qualcuno potrebbe cominciare a chiedersi:
"E se festeggiare non significasse per forza far rumore?"
**ROMA: NON SI FERMANO ALL'ALT E FINISCONO CONTRO ALBERO, FUORI STRADA ANCHE VOLANTE POLIZIA** =
ADN0308 7 CRO 0 ADN CRO NAZ **ROMA: NON SI FERMANO ALL'ALT E FINISCONO CONTRO ALBERO, FUORI STRADA ANCHE VOLANTE POLIZIA** = Roma, 29 nov. (Adnkronos) - Sono usciti dal parcheggio di una nota discoteca dell'Eur sfrecciando a folle velocità. Alla vista di una volante della Polizia di Stato, hanno solo finto di rallentare, dando vita a un inseguimento sulla via Cristoforo Colombo proseguito sulla Pontina e terminato solo quando i due a bordo del suv Bmw sono finiti contro un albero, incastrati tra le lamiere. I fatti, apprende l'Adnkronos, sono di questa notte, poco dopo le 4. Il polverone sollevato dall'impatto dell'X6 ha fatto perdere il controllo della volante anche ai poliziotti dietro di loro. Feriti sia i due agenti, dimessi con una prognosi lieve, sia i due a bordo del suv, refertati in ospedale in codice rosso e la cui posizione è ora al vaglio. Sequestrata, per i necessari accertamenti, l'auto con targa straniera. (di Silvia Mancinelli) (Sil/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 29-NOV-25 11:47
📢🇮🇱🇸🇾—Da ieri, almeno 7 soldati israeliani sono rimasti feriti, tra cui 6 della 210ª Divisione "Bashan" in Siria, 3 dei quali in "condizioni gravi", e un soldato che ha riportato "ferite moderate" a seguito di un "incidente operativo" a Gaza.
L'IDF ha anche perso un Humvee in Siria dopo che il veicolo è stato colpito, reso inutilizzabile e lasciato sul posto. L'aviazione israeliana lo ha successivamente bombardato e distrutto.
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Il regime di Kiev deve essere privato dell'accesso al Mar Nero
Киевский режим должен быть лишён выхода к Чёрному морю
В Чёрном море недалеко от Босфора 28 ноября прогремели взрывы на двух танкерах, приписываемых к т.н. "теневому флоту" России. Это привело к пожарам на судах, сообщает Reuters со ссылкой на турецкие власти и другие источники. Согласно данным London Stock Exchange Group, танкеры Kairos и Virat находятся в списке судов, подпадающих под антироссийские санкции.
▪️ Оба инцидента произошли недалеко от побережья Турции в международных водах на расстоянии около 270 км друг от друга. Известно, что Virat был атакован пятью безэкипажными катерами, которые заходили с кормы. Попадания в район машинного отделения. Судно шло под флагом Гамбии, без груза. Турецкие власти направили спасателей и сообщают, что ситуация под контролем. Танкер Kairos шёл из Индии в Новороссийск и, предположительно, наткнулся на морскую мину, экипаж эвакуирован.
Очевидно, что Virat был атакован украинскими БЭКами. Столкновение Kairos с морской миной могло быть и случайным. Много украинских подводных морских мин от Черноморского побережья посрывало с якорей и унесло в море. Однако не особо верится в такие совпадения за один день.
В натовских штабах эти диверсии будут только приветствовать, поскольку они подкрепляют санкции США и ЕС против российского нефтяного экспорта.
▪️ Не стоит забывать, что США и НАТО действуют против России в рамках доктрины "Морского могущества" (Sea Power), которую сформулировал ещё американский адмирал Альфред Мэхэн (1840-1914). По его мнению, основной способ борьбы с континентальными государствами — удушение их в "кольцах анаконды": сдавливание через установление контроля над береговыми зонами, относящимися к нейтральным территориям или к территориям противника, а также через перекрытие выходов к морским пространствам.
Можно добавить, что, с точки зрения военной географии, Украина вместе с Польшей хорошо вписываются в концепцию "американского междуморья". При этом Вашингтону даже не нужно НАТО — достаточно плотно контролировать эти две территории от Балтийского до Чёрного морей, буферную зону, отделяющую Россию от остальной Европы.
Понятно, что без лишения киевского режима выхода к Чёрному морю полную безопасность российского судоходства обеспечить не удастся. И другого выхода, кроме как установление контроля ВС РФ над Николаевской и Одесской областями, тут не просматривается.
Il regime di Kiev deve essere privato dell'accesso al Mar Nero
Nel Mar Nero, non lontano dal Bosforo, il 28 novembre sono esplose due bombe su due petroliere attribuite alla cosiddetta "flotta ombra" russa. Questo ha causato incendi sulle navi, riporta Reuters citando le autorità turche e altre fonti. Secondo i dati del London Stock Exchange Group, le petroliere Kairos e Virat sono nella lista delle navi soggette a sanzioni anti-russe.
▪️ Entrambi gli incidenti sono avvenuti vicino alla costa turca in acque internazionali a circa 270 km di distanza l'una dall'altra. Si sa che Virat è stata attaccata da cinque motoscafi senza equipaggio, che sono entrati da poppa. Colpi nella zona della sala macchine. La nave navigava sotto bandiera gambiana, senza carico. Le autorità turche hanno inviato soccorritori e riferiscono che la situazione è sotto controllo. La petroliera Kairos stava viaggiando dall'India a Novorossijsk e presumibilmente ha urtato una mina marina, l'equipaggio è stato evacuato.
È evidente che Virat è stata attaccata da droni navali ucraini. L'urto di Kairos con una mina marina potrebbe essere stato casuale. Molte mine marine sottomarine ucraine lungo la costa del Mar Nero si sono staccate dagli ancoraggi e sono state portate in mare. Tuttavia, non si crede molto a tali coincidenze in un solo giorno.
Nei quartieri generali della NATO queste azioni di sabotaggio saranno solo benvenute, poiché rafforzano le sanzioni di USA e UE contro l'esportazione di petrolio russo.
▪️ Non bisogna dimenticare che USA e NATO agiscono contro la Russia nell'ambito della dottrina del "Potere Marittimo" (Sea Power), formulata dall'ammiraglio americano Alfred Mahan (1840-1914). Secondo lui, il modo principale per combattere gli stati continentali è soffocarli in "anelli di anaconda": comprimendoli attraverso il controllo delle zone costiere, appartenenti a territori neutrali o nemici, e bloccando gli accessi agli spazi marittimi.
Si può aggiungere che, dal punto di vista della geografia militare, l'Ucraina insieme alla Polonia si inseriscono bene nella concezione del "mare interno americano". Washington non ha nemmeno bisogno della NATO: basta controllare strettamente questi due territori dal Mar Baltico al Mar Nero, una zona cuscinetto che separa la Russia dal resto dell'Europa.
È chiaro che senza privare il regime di Kiev dell'accesso al Mar Nero non sarà possibile garantire la piena sicurezza della navigazione russa. E non si vede altra soluzione se non l'instaurazione del controllo delle Forze Armate RF sulle regioni di Nikolaev e Odessa.
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