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venerdì 29 novembre 2019
MAFIA: PM CARDELLA, 'DOPO STRAGE SI PARLO' DI PRESENZE INQUIETANTI IN VIA D'AMELIO' =
VENERDÌ 29 NOVEMBRE 2019 11.27.02
MAFIA: PM CARDELLA, 'DOPO STRAGE SI PARLO' DI PRESENZE INQUIETANTI IN VIA D'AMELIO' =
ADN0336 7 CRO 0 ADN CRO NAZ RSI MAFIA: PM CARDELLA, 'DOPO STRAGE SI PARLO' DI PRESENZE INQUIETANTI IN VIA D'AMELIO' = 'Qualcuno potrebbe avere asportato la borsa del giudice Borsellino' Caltanissetta, 29 nov. (Adnkronos) - Dopo la strage di via D'Amelio "si parò di presenze inquietanti" sul luogo in cui fu ucciso il giudice Paolo Borsellino. A dirlo, deponendo come teste al processo sul depistaggio Borsellino, è il Procuratore generale Faust Cardella, che nel 1992 aveva indagato con la Procura di Caltanissetta sulla strage. Cardella ricorda che in quel periodo si parò della borsa di Paolo Borsellino "di cui non venne mai fatto il verbale di sequestro" e "connesso al problema della borsa c'era anche il problema dell'agenda rossa", dice ancora il magistrato rispondendo alle domande del Procuratore aggiunto Gabriele Paci. "Ricordo che c'era stata una fonte che mi parlò dell'agenda - dice ancora Cardella - Era l'allora maresciallo Carmelo Canale. Ricordo benissimo, e lo collego a Canale, che se ne parlasse". E parla di "presenze inquietanti di persone sul luogo del delitto che avrebbero potuto asportare la borsa". "Cercammo di capire chi fosse andato sul luogo del delitto e cosa avesse preso - dice ancora Cardella - ricordo che facemmo degli accertamenti su Bruno Contrada, sentimmo delle persone, ci fu anche un commissario di Polizia che disse qualcosa su Contrada". Poi ricorda il periodo in cui arrivò a Caltanissetta, distaccato da Perugia, per indagare sulla strage di via D'Amelio. "Era il primo novembre del 1992 - racconta - arrivai a Caltanissetta con la dottoressa Ilda Bocassini e trovammo subito una situazione di stasi investigativa. Vincenzo Scarantino era già stato arrestato sulla base di intercettazioni ambientali fatte nel carcere in cui erano Candura e un altro detenuto". Iniziò, quindi, un rapporto con "gli organi investigativi che lavoravano sul caso Borsellino, essenzialmente la Squadra Mobile, ma c'era anche la Dia, in un secondo tempo, il reparto operativo dei carabinieri di Palermo". Alla sbarra ci sono tre poliziotti, Mario Bo, Fabrizio Mattei e Michele Ribaudo, che facevano parte del gruppo Falcone-Borsellino, accusati di calunnia aggravata. (Ter/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 29-NOV-19 11:26 NNNN
MAFIA: PM CARDELLA, 'DOPO STRAGE SI PARLO' DI PRESENZE INQUIETANTI IN VIA D'AMELIO' =
ADN0336 7 CRO 0 ADN CRO NAZ RSI MAFIA: PM CARDELLA, 'DOPO STRAGE SI PARLO' DI PRESENZE INQUIETANTI IN VIA D'AMELIO' = 'Qualcuno potrebbe avere asportato la borsa del giudice Borsellino' Caltanissetta, 29 nov. (Adnkronos) - Dopo la strage di via D'Amelio "si parò di presenze inquietanti" sul luogo in cui fu ucciso il giudice Paolo Borsellino. A dirlo, deponendo come teste al processo sul depistaggio Borsellino, è il Procuratore generale Faust Cardella, che nel 1992 aveva indagato con la Procura di Caltanissetta sulla strage. Cardella ricorda che in quel periodo si parò della borsa di Paolo Borsellino "di cui non venne mai fatto il verbale di sequestro" e "connesso al problema della borsa c'era anche il problema dell'agenda rossa", dice ancora il magistrato rispondendo alle domande del Procuratore aggiunto Gabriele Paci. "Ricordo che c'era stata una fonte che mi parlò dell'agenda - dice ancora Cardella - Era l'allora maresciallo Carmelo Canale. Ricordo benissimo, e lo collego a Canale, che se ne parlasse". E parla di "presenze inquietanti di persone sul luogo del delitto che avrebbero potuto asportare la borsa". "Cercammo di capire chi fosse andato sul luogo del delitto e cosa avesse preso - dice ancora Cardella - ricordo che facemmo degli accertamenti su Bruno Contrada, sentimmo delle persone, ci fu anche un commissario di Polizia che disse qualcosa su Contrada". Poi ricorda il periodo in cui arrivò a Caltanissetta, distaccato da Perugia, per indagare sulla strage di via D'Amelio. "Era il primo novembre del 1992 - racconta - arrivai a Caltanissetta con la dottoressa Ilda Bocassini e trovammo subito una situazione di stasi investigativa. Vincenzo Scarantino era già stato arrestato sulla base di intercettazioni ambientali fatte nel carcere in cui erano Candura e un altro detenuto". Iniziò, quindi, un rapporto con "gli organi investigativi che lavoravano sul caso Borsellino, essenzialmente la Squadra Mobile, ma c'era anche la Dia, in un secondo tempo, il reparto operativo dei carabinieri di Palermo". Alla sbarra ci sono tre poliziotti, Mario Bo, Fabrizio Mattei e Michele Ribaudo, che facevano parte del gruppo Falcone-Borsellino, accusati di calunnia aggravata. (Ter/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 29-NOV-19 11:26 NNNN
Borsellino: Cardella, qualcuno rubo' agenda rossa magistrato
VENERDÌ 29 NOVEMBRE 2019 12.02.25
Borsellino: Cardella, qualcuno rubo' agenda rossa magistrato
ZCZC2669/SXB OPA18223_SXB_QBXB R CRO S0B QBXB Borsellino: Cardella, qualcuno rubo' agenda rossa magistrato (ANSA) - CALTANISSETTA, 29 NOV - "Non c'era una forma di collaborazione investigativa con i carabinieri ma c'era una sorta di rapporto di buon vicinato. Emerse subito il caso della borsa e dell'agenda di Paolo Borsellino". Lo ha detto Fausto Cardella, ex procuratore di Caltanissetta oggi in servizio alla Procura di Perugia rispondendo come teste al pm Gabriele Paci, nell'ambito del processo sul depistaggio della strage di via D'Amelio, ricostruendo le fasi delle indagini. "C'era una presenza inquietante nel luogo del delitto che avrebbero potuto asportare la borsa e l'agenda - ha detto - Su questa vicenda facemmo delle indagini cercando di capire chi fosse andato sul luogo del delitto e cosa successe. Ricordo che facemmo degli accertamenti su Contrada e la sua presenza in via D'Amelio". Cardella ha poi aggiunto: "Il dottore La Barbera aveva l'abitudine di venire a Caltanissetta per portare carte, normalmente verso le 21 di sera. Andava dalla dottoressa Boccasini depositava le carte e allora mi chiamavano. Nel contesto di queste chiacchiere tutte le ipotesi venivano prese in considerazione. La meno plausibile era quella relativa al fatto che l'agenda fosse andata distrutta con l'esplosione. La borsa era integra quindi se l'agenda era dentro la borsa non poteva essere distrutta, sempre che l'agenda fosse nella borsa. Sull'agenda rossa e gli ultimi giorni di Paolo Borsellino, interrogammo il capo della polizia, andammo a controllare le sue agende, sentimmo i collaboratori di giustizia a cominciare da Gaspare Mutolo". La Procura di Caltanissetta, intanto, ha depositato a inizio udienza le trascrizioni e intercettazioni di Vincenzo Scarantino nel periodo in cui si trovava a San Bartolomeo a Mare. La documentazione e' quella pervenuta dalla Dda di Messina che indaga su due magistrati, Annamaria Palma e Carmelo Petralia, accusati di calunnia aggravata. (ANSA). Y9C-SR/GIU 29-NOV-19 12:01 NNNN
Borsellino: Cardella, qualcuno rubo' agenda rossa magistrato
ZCZC2669/SXB OPA18223_SXB_QBXB R CRO S0B QBXB Borsellino: Cardella, qualcuno rubo' agenda rossa magistrato (ANSA) - CALTANISSETTA, 29 NOV - "Non c'era una forma di collaborazione investigativa con i carabinieri ma c'era una sorta di rapporto di buon vicinato. Emerse subito il caso della borsa e dell'agenda di Paolo Borsellino". Lo ha detto Fausto Cardella, ex procuratore di Caltanissetta oggi in servizio alla Procura di Perugia rispondendo come teste al pm Gabriele Paci, nell'ambito del processo sul depistaggio della strage di via D'Amelio, ricostruendo le fasi delle indagini. "C'era una presenza inquietante nel luogo del delitto che avrebbero potuto asportare la borsa e l'agenda - ha detto - Su questa vicenda facemmo delle indagini cercando di capire chi fosse andato sul luogo del delitto e cosa successe. Ricordo che facemmo degli accertamenti su Contrada e la sua presenza in via D'Amelio". Cardella ha poi aggiunto: "Il dottore La Barbera aveva l'abitudine di venire a Caltanissetta per portare carte, normalmente verso le 21 di sera. Andava dalla dottoressa Boccasini depositava le carte e allora mi chiamavano. Nel contesto di queste chiacchiere tutte le ipotesi venivano prese in considerazione. La meno plausibile era quella relativa al fatto che l'agenda fosse andata distrutta con l'esplosione. La borsa era integra quindi se l'agenda era dentro la borsa non poteva essere distrutta, sempre che l'agenda fosse nella borsa. Sull'agenda rossa e gli ultimi giorni di Paolo Borsellino, interrogammo il capo della polizia, andammo a controllare le sue agende, sentimmo i collaboratori di giustizia a cominciare da Gaspare Mutolo". La Procura di Caltanissetta, intanto, ha depositato a inizio udienza le trascrizioni e intercettazioni di Vincenzo Scarantino nel periodo in cui si trovava a San Bartolomeo a Mare. La documentazione e' quella pervenuta dalla Dda di Messina che indaga su due magistrati, Annamaria Palma e Carmelo Petralia, accusati di calunnia aggravata. (ANSA). Y9C-SR/GIU 29-NOV-19 12:01 NNNN
AUTOSTRADE. DI BATTISTA: REVOCA A BENETTON, SU QUESTO M5S SI GIOCA FUTURO
VENERDÌ 29 NOVEMBRE 2019 09.28.34
AUTOSTRADE. DI BATTISTA: REVOCA A BENETTON, SU QUESTO M5S SI GIOCA FUTURO
DIR0220 3 POL 0 RR1 N/POL / DIR /TXT AUTOSTRADE. DI BATTISTA: REVOCA A BENETTON, SU QUESTO M5S SI GIOCA FUTURO (DIRE) Roma, 29 nov. - "Voglio che il Movimento porti avanti le sue battaglie, come la revoca delle concessioni ai Benetton. Su questo noi 5 Stelle ci giochiamo il futuro". Lo dice l'ex parlamentare 5 stelle Alessandro Di Battista al 'Fatto quotidiano'. (Vid/ Dire) 09:27 29-11-19 NNNN
AUTOSTRADE. DI BATTISTA: REVOCA A BENETTON, SU QUESTO M5S SI GIOCA FUTURO
DIR0220 3 POL 0 RR1 N/POL / DIR /TXT AUTOSTRADE. DI BATTISTA: REVOCA A BENETTON, SU QUESTO M5S SI GIOCA FUTURO (DIRE) Roma, 29 nov. - "Voglio che il Movimento porti avanti le sue battaglie, come la revoca delle concessioni ai Benetton. Su questo noi 5 Stelle ci giochiamo il futuro". Lo dice l'ex parlamentare 5 stelle Alessandro Di Battista al 'Fatto quotidiano'. (Vid/ Dire) 09:27 29-11-19 NNNN
Sondaggi: Index Reserach; Lega primo partito al 32,8%
VENERDÌ 29 NOVEMBRE 2019 09.38.10
Sondaggi: Index Reserach; Lega primo partito al 32,8%
ZCZC0995/SXA XPP16197_SXA_QBXB R POL S0A QBXB Sondaggi: Index Reserach; Lega primo partito al 32,8% Coalizione centrodestra al 48,7%; "giallorossi" al 43,9% (ANSA) - ROMA, 29 NOV - La Lega di Matteo Salvini si conferma il primo partito, ma in calo questa settimana di uno 0.6% per passare dal 33,4% al 32,8%. E' il dato che emerge dal sondaggio settimanale di Index Research condotto per la trasmissione Piazza Pulita, su La7. Il Pd passa dal 19,6% al 19,3%, il Movimento Cinque Stelle sale dal 16,8% al 16,9%. In salita ancora Fdi, il partito della Meloni fa registrare un +02% e cresce fino al 9,3%. Forza Italia si attesta al 6,6%, era al 6,5%. Italia Viva di Renzi passa dal 4,9% al 5%". Invariato il dato dei Verdi, al 2% mentre Piu' Europa passa dall'1,8% all'1,7%. Per quanto riguarda le coalizioni, quella del centrodestra viene data al 48,7% mentre i 'giallorossi' sono al 43,9%. NOTA METODOLOGIA: Soggetto realizzatore: IndexResearch Committente: Piazza Pulita Periodo di realizzazione: 27 Novembre 2019 Mezzo di diffusione: Televisione Tema: Attualita' Universo di riferimento: Popolazione italiana maggiorenne residente in Italia (fonte Istat al 01.01.2019) Estensione territoriale: Nazionale Campione: Campionamento nazionale casuale di tipo probabilistico stratificato per sesso, classi di eta', aree geografiche, ampiezza centri. Rappresentativita' del campione: popolazione maggiorenne residente in Italia Margine di errore: 3,5% Metodo di raccolta delle informazioni: Interviste telefoniche con metodologia C.A.T.I. con questionario strutturato Consistenza numerica del campione: Interviste Italia complete 800 Totale contatti effettuati: 4.507 Interviste complete: 800 (su totale contatti: 17,8%) Rifiuti/Sostituzioni 3.707 (su totale contatti: 82,2%)(ANSA). IRA-COM 29-NOV-19 09:37 NNNN
Sondaggi: Index Reserach; Lega primo partito al 32,8%
ZCZC0995/SXA XPP16197_SXA_QBXB R POL S0A QBXB Sondaggi: Index Reserach; Lega primo partito al 32,8% Coalizione centrodestra al 48,7%; "giallorossi" al 43,9% (ANSA) - ROMA, 29 NOV - La Lega di Matteo Salvini si conferma il primo partito, ma in calo questa settimana di uno 0.6% per passare dal 33,4% al 32,8%. E' il dato che emerge dal sondaggio settimanale di Index Research condotto per la trasmissione Piazza Pulita, su La7. Il Pd passa dal 19,6% al 19,3%, il Movimento Cinque Stelle sale dal 16,8% al 16,9%. In salita ancora Fdi, il partito della Meloni fa registrare un +02% e cresce fino al 9,3%. Forza Italia si attesta al 6,6%, era al 6,5%. Italia Viva di Renzi passa dal 4,9% al 5%". Invariato il dato dei Verdi, al 2% mentre Piu' Europa passa dall'1,8% all'1,7%. Per quanto riguarda le coalizioni, quella del centrodestra viene data al 48,7% mentre i 'giallorossi' sono al 43,9%. NOTA METODOLOGIA: Soggetto realizzatore: IndexResearch Committente: Piazza Pulita Periodo di realizzazione: 27 Novembre 2019 Mezzo di diffusione: Televisione Tema: Attualita' Universo di riferimento: Popolazione italiana maggiorenne residente in Italia (fonte Istat al 01.01.2019) Estensione territoriale: Nazionale Campione: Campionamento nazionale casuale di tipo probabilistico stratificato per sesso, classi di eta', aree geografiche, ampiezza centri. Rappresentativita' del campione: popolazione maggiorenne residente in Italia Margine di errore: 3,5% Metodo di raccolta delle informazioni: Interviste telefoniche con metodologia C.A.T.I. con questionario strutturato Consistenza numerica del campione: Interviste Italia complete 800 Totale contatti effettuati: 4.507 Interviste complete: 800 (su totale contatti: 17,8%) Rifiuti/Sostituzioni 3.707 (su totale contatti: 82,2%)(ANSA). IRA-COM 29-NOV-19 09:37 NNNN
Roma, false licenze NCC: 25 rinvii a giudizio
VENERDÌ 29 NOVEMBRE 2019 09.33.30
Roma, false licenze NCC: 25 rinvii a giudizio
Roma, false licenze NCC: 25 rinvii a giudizio Con documenti contraffatti ottenevano dal Comune i permessi ZTL Roma, 29 nov. (askanews) - E' di 25 persone denunciate e rinviate a giudizio, per false attestazioni e falso materiale, il bilancio di una vasta operazione, svolta dagli investigatori della Polizia della Frontiera aerea di Fiumicino contro il fenomeno degli autisti abusivi di noleggio con conducente (NCC). Gli autori dei reati, dopo aver falsificato delle attestazioni e altra documentazione che indicava il possesso di "regolari" licenze di NCC, presentavano al Comune di Roma - ufficio Mobilità le richieste per accedere e lavorare nelle zone a traffico limitato (ZTL) di Roma e dell'aeroporto di Fiumicino: dopo averle ottenute gli "autisti", in realtà abusivi, operavano tra Roma, l'aeroporto ed il porto di Civitavecchia, proprio come se fossero dei regolari noleggiatori. In realtà possedevano delle licenze di NCC falsificate, rilasciate da altri comuni italiani e poi conferite all'interno di alcune cooperative per noleggio con conducente realmente esistenti, con sede a Roma e nel comune di Fiumicino. Gli investigatori hanno iniziato a fare una serie di indagini e di controlli incrociati tra i presunti possessori di tali licenze, residenti a Roma e in alcuni comuni italiani, dopo avere ricevuto una serie di querele da parte del Comune di Roma. I falsi autisti infatti, collegandosi con un apposito portale ufficiale dell'amministrazione capitolina, dopo aver presentato una serie di documenti, alcuni dei quali falsificati, tra cui la copia delle "licenze" di NCC, in realtà un clone di almeno una licenza realmente esistente rilasciata ad un autista regolare da altri comuni italiani (Puglia, Sicilia, Calabria) ma con altre numerazioni inventate e intestazioni di vetture non corrispondenti, riuscivano, alla fine, ad ottenere i regolari permessi per accedere con le loro auto abusive nelle zone della città a traffico limitato e ad esercitare la professione pur non avendone il titolo. Dagli stessi uffici Mobilità del Comune di Roma però, dopo essersi consultati con le apposite amministrazioni degli altri Comuni coinvolti, che avrebbero dovuto rilasciare tali licenze, alla fine è emerso che in realtà quei titoli erano totalmente falsi: motivo per il quale oltre al Comune di Roma, che ora si è costituito parte civile, anche molti altri Comuni interessati hanno aperto dei procedimenti penali a carico dei falsi NCC coinvolti. Gli investigatori hanno infine appurato che un numero consistente di persone rinviate a giudizio esercitava abusivamente la professione da almeno due anni. Sav 20191129T093324Z
Roma, false licenze NCC: 25 rinvii a giudizio
Roma, false licenze NCC: 25 rinvii a giudizio Con documenti contraffatti ottenevano dal Comune i permessi ZTL Roma, 29 nov. (askanews) - E' di 25 persone denunciate e rinviate a giudizio, per false attestazioni e falso materiale, il bilancio di una vasta operazione, svolta dagli investigatori della Polizia della Frontiera aerea di Fiumicino contro il fenomeno degli autisti abusivi di noleggio con conducente (NCC). Gli autori dei reati, dopo aver falsificato delle attestazioni e altra documentazione che indicava il possesso di "regolari" licenze di NCC, presentavano al Comune di Roma - ufficio Mobilità le richieste per accedere e lavorare nelle zone a traffico limitato (ZTL) di Roma e dell'aeroporto di Fiumicino: dopo averle ottenute gli "autisti", in realtà abusivi, operavano tra Roma, l'aeroporto ed il porto di Civitavecchia, proprio come se fossero dei regolari noleggiatori. In realtà possedevano delle licenze di NCC falsificate, rilasciate da altri comuni italiani e poi conferite all'interno di alcune cooperative per noleggio con conducente realmente esistenti, con sede a Roma e nel comune di Fiumicino. Gli investigatori hanno iniziato a fare una serie di indagini e di controlli incrociati tra i presunti possessori di tali licenze, residenti a Roma e in alcuni comuni italiani, dopo avere ricevuto una serie di querele da parte del Comune di Roma. I falsi autisti infatti, collegandosi con un apposito portale ufficiale dell'amministrazione capitolina, dopo aver presentato una serie di documenti, alcuni dei quali falsificati, tra cui la copia delle "licenze" di NCC, in realtà un clone di almeno una licenza realmente esistente rilasciata ad un autista regolare da altri comuni italiani (Puglia, Sicilia, Calabria) ma con altre numerazioni inventate e intestazioni di vetture non corrispondenti, riuscivano, alla fine, ad ottenere i regolari permessi per accedere con le loro auto abusive nelle zone della città a traffico limitato e ad esercitare la professione pur non avendone il titolo. Dagli stessi uffici Mobilità del Comune di Roma però, dopo essersi consultati con le apposite amministrazioni degli altri Comuni coinvolti, che avrebbero dovuto rilasciare tali licenze, alla fine è emerso che in realtà quei titoli erano totalmente falsi: motivo per il quale oltre al Comune di Roma, che ora si è costituito parte civile, anche molti altri Comuni interessati hanno aperto dei procedimenti penali a carico dei falsi NCC coinvolti. Gli investigatori hanno infine appurato che un numero consistente di persone rinviate a giudizio esercitava abusivamente la professione da almeno due anni. Sav 20191129T093324Z
giovedì 28 novembre 2019
URANIO IMPOVERITO – CORTE D’APPELLO DI ROMA CONFERMA: MINISTERO DIFESA COLPEVOLE
http://www.lavalledeitempli.net/2019/11/27/uranio-impoverito-corte-dappello-roma-conferma-ministero-difesa-colpevole/
Uno schiaffo in pieno volto, l'ennesimo ricevuto dal Ministero della Difesa che si vede respinto il ricorso avverso una sentenza di condanna ottenuta in primo grado dall'Avv. dell'Osservatorio Militare Avv. Angelo Fiore Tartaglia. "Nelle motivazioni che accompagnano l'inammissibilità dell'appello depositato dal Ministero della Difesa", dichiara l'Avv. Tartaglia, "vi sono anche degli ulteriori aspetti che aprono nuovi fronti nell'azione che porto avanti nell'interesse dei miei assistiti".Con queste dichiarazioni l'Avvocato dell'Osservatorio lascia intendere che questa pronuncia della Corte di Appello di Roma apre addirittura nuove frontiere per i contenziosi in corso tra famigliari di deceduti e malati contro il Ministero della Difesa che si mostra sempre più indifferente alla tutela per i militari. "Il Ministro della Difesa aveva avuto la possibilità di mettere fine alla questione uranio, 138 sentenze di condanna, una relazione della IV commissione d'inchiesta a suo modo devastante quanto definitiva con una proposta di legge davano la possibilità al Ministro ed al Governo tutto, di voltare pagina e mettere la parola fine alla questione. "L'avvocato interviene dove la legge è assente, ma se chi fa le leggi resta sordo alle condanne, all'Avvocato non resta altro da fare che continuare a colmare il vuoto", afferma ancora l'Avvocato Tartaglia. "Di tentativi per far tornare sui suoi passi la giurisprudenza costruita dal legale dell'Osservatorio c'è ne sono stati diversi", afferma Leggiero, "quando il TAR Lazio aveva consolidato la giurisprudenza interviene il cambio di giurisdizione, quando anche i Tribunali del Lavoro confermano le colpe del Ministero arriva una circolare del Ministro che rivaluta studi della Difesa dichiarati inutili dalla IV Commissione d'inchiesta. "La sussidiarietà della politica al potere militare" affermava il Presidente della IV Commissione Gianpiero Scanu, "è evidente e drammatica quando si affronta un tema come quello dell'uranio impoverito". Speriamo che il nuovo Ministro, prenda atto della situazione e dia un segno ai famigliari dei 370 morti e dei 7500 malati.
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