Cari amici e compagni, ma soprattutto concittadini, siamo molto vicini al giro di boa della cinquantamila firme a difesa dei diritti costituzionali dei metalmeccanici che il diktat di Marchionne vorrebbe cancellare.
Il difficile comincia ora. La settimana che si apre vedrà mercoledì la fiaccolata indetta dalla Fiom a Torino, e immediatamente dopo il referendum che si svolge in condizioni di iniquo ricatto (se votate “No” portiamo via la Fiat da Torino), senza che si possano svolgere assemblee fra gli operai, e con una martellante campagna dei media per demonizzare gli “estremisti” del sindacato di Landini.
Ecco perché è necessario moltiplicare l’impegno per raccogliere le firme di solidarietà, che facciano sentire ai metalmeccanici della Fiom come non siano affatto isolati presso l’opinione pubblica. Contro l’assedio dei media di regime, la tv di verità devi essere tu, facendo circolare l’appello, e le analisi sulla situazione delle altre industrie automobilistiche in Europa, che il regime nasconde.
Con i lavoratori Fiat, contro il ricatto e per i diritti: caro lettore e “navigatore”, impegnati sempre più anche tu.
Paolo Flores d’Arcais
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