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martedì 25 gennaio 2011

Pubblica Amministrazione: un nuovo attacco al lavoro pubblico. Approvato decreto per stoppare operato Magistratura

Pubblichiamo di seguito  il Comunicato stampa sul Decreto correttivo della riforma della Pubblica Amministrazione approvato il 21 gennaio 2011 dal Consiglio dei Ministri.

“Brunetta si cimenta nell’ennesima prova di forza contro il lavoro”. Così il responsabile del dipartimento Settori pubblici della CGIL Nazionale, Michele Gentile, commenta il primo parziale decreto correttivo della riforma, approvato oggi dal Consiglio dei ministri, per fornire una interpretazione ‘autentica’ della legge Brunetta. “Un provvedimento - spiega il sindacalista - che prova a stoppare l’operato della magistratura che è intervenuta per condannare quelle amministrazioni dello Stato che applicano illegittimamente la riforma Brunetta”.

La norma approvata oggi dal governo, ‘salvo intese successive’, ha l’intento di fornire una interpretazione ‘autentica’ della cosiddetta riforma Brunetta, provando a stoppare l’operato della Magistratura che giustamente è intervenuta, ed interviene, condannando quelle amministrazioni che applicano illegittimamente la riforma, salvaguardando quindi i diritti dei lavoratori pubblici ed il sistema di relazioni sindacali, sanciti dai contratti nazionali e messi in discussione dalla cosiddetta ‘riforma’”. Inoltre,  “il provvedimento è incurante dei problemi anche di titolarità organizzativa del sistema regionale e delle autonomie locali e dei settori della conoscenza, e cioè scuola, università e ricerca. Questa è la fase dell’attacco alle funzioni della Magistratura da parte del Governo, e Brunetta non vuole essere da meno”.

Invece di prendere atto del fallimento della sua legge, messa in discussione dagli stessi colleghi del Ministro (basta vedere quanto sta avvenendo per il Ministero dell’Economia) che si affrettano a non applicarla e che per ironia della sorte non si applica, come per le altre amministrazioni, allo stesso Ministero della Funzione Pubblica, il Ministro Brunetta si cimenta nell’ennesima prova di forza contro il lavoro e contro coloro che vorrebbero amministrazioni veramente funzionanti ed efficaci e che forse oggi si interrogano sui risultati della tanto magnificata riforma Brunetta”. Sarebbe sicuramente più saggio fermarsi con gli atti unilaterali ed aprire finalmente quel tavolo di confronto che si è costantemente negato. Ci auguriamo - conclude - che i successivi passi del provvedimento (le intese, il confronto in Parlamento e il parere della Conferenza delle regioni e delle autonomie locali) blocchi questo provvedimento”.
In allegato decreto correttivo Brunetta. 
fonte: Cgil



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