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lunedì 24 gennaio 2011

Tumori: gene chiave potenzia potenzia risposta contro linfomi

TUMORI: GENE CHIAVE POTENZIA RISPOSTA CONTRO LINFOMI =
(AGI) - Roma, 24 gen. - Uno studio italiano pubblicato sulla
rivista Cancer Research, organo ufficiale della Associazione
Americana per la Ricerca sul Cancro, ha dimostrato nella
sperimentazione su topi, che per i linfomi, alcuni tumori del
sangue, e' possibile ottenere una cura eliminando (inattivando)
un gene chiamato ERAP1. La manipolazione di questo gene
consente di attivare un potente (e finora inesplorato)
meccanismo di rigetto da parte del sistema immunitario; questa
scoperta potrebbe aprire nuovi importanti scenari terapeutici
anche nell'uomo.
La ricerca e' stata condotta da due equipe di ricercatori
del dipartimento di Oncoematologia dell'Ospedale Pediatrico
Bambino Gesu e dell'Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di
Roma. "Per la prima volta", spiegano i ricercatori, "siamo
riusciti a ottenere un'efficace interazione fra i due tipi di
cellule del sistema immune deputate all'attivita' antitumorale
(i linfociti T citotossici e le cellule Natural Killer) e
questo e' stato possibile inibendo le cellule tumorali
dell'espressione di un gene chiamato ERAP1. Fisiologicamente,
il compito dei linfociti T e delle cellule Natural Killer e' di
eliminare le cellule alterate del nostro organismo, ma molti
tumori riescono, purtroppo, a ingannare sia gli uni che le
altre, evadendo cosi' la sorveglianza immune".
Invece, continuano i ricercatori, "inattivando ERAP1 siamo
riusciti per la prima volta a innescare una cascata di eventi
virtuosi che permette a entrambe le cellule con funzione
immunitarie (linfociti T e cellule Natural Killer) di aggredire
e combattere il tumore su piu' fronti".
Benche' questo studio sia stato finora condotto su topi, ci
sono gia' elementi che inducono a pensare che sia possibile
applicare la scoperta anche a linfomi umani. E non e' la sola
buona notizia: secondo gli studiosi, inibendo ERAP1 anche altri
tumori, sia pediatrici sia dell'adulto, potrebbero diventare
ottimi bersagli per il sistema immunitario, aumentandone la
curabilita'. (AGI)
Bru
241126 GEN 11



TUMORI: BLOCCARE UN GENE FERMA DIFFUSIONE CELLULE MALATE =

Roma, 24 gen. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Un gene alleato del
cancro puo' trasformarsi nel suo peggior nemico. Ricercatori
britannici hanno infatti scoperto che, bloccando un gene che
incoraggia la diffusione del cancro nell'organismo, si riesce a
frenare la 'migrazione' delle cellule tumorali. Lo suggeriscono i
risultati degli esperimenti condotti su tessuti in coltura, pubblicati
su 'Oncogene'.

I ricercatori dell'University of East Anglia, diretti da Andrew
Chantry, sperano che il loro lavoro possa portare a una nuova
generazione di farmaci antitumorali mirati. Trattamenti capaci di
contrastare la tendenza delle neoplasie a diffondersi e a produrre
metastasi. Al centro della ricerca c'e' un gene alleato della
diffusione del tumore. Si tratta del gene Wwp2, che contrasta un
inibitore che normalmente tiene le cellule sotto controllo. Senza
l'inibitore (Smad7), il tumore si diffonde rapidamente, come hanno
dimostrato gli scienziati nei loro esperimenti. Ma basta bloccare il
gene 'nel mirino' per evitare questo fenomeno. Insomma, per
disinnescare il meccanismo che porta alla diffusione delle cellule
tumorali.

"La scoperta - commenta Chantry - potrebbe portare alla messa a
punto di una nuova generazione di farmaci, il tutto entro 10 anni, che
potrebbero essere impiegati per fermare la diffusione aggressiva di
molte neoplasie".

(Mal/Ct/Adnkronos)
24-GEN-11 13:01

NNNN

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