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martedì 8 febbraio 2011

Bambini nella rete: il 60% contattato da sconosciuti sui social network

Bambini nella rete: il 60% contattato da sconosciuti sui social network
Ricerca condotta da Microsoft in 11 paesi europei: il 37% accetta il contatto, il 7% non informa genitori

ROMA - "Il 60% dei ragazzi italiani tra i 14 e i 18 anni e' stato
contattato almeno una volta da sconosciuti" su internet, nei
social network. "Il 32% dei genitori italiani non sorveglia in
nessun modo i comportamenti dei propri figli sul Web". Secondo la
ricerca proprio i social network stanno alimentando "la
sovraesposizione dei minori ai pericoli della Rete", consentendo
contatti anche con soggetti sconosciuti e i genitori spesso non
sono informati sul comportamento dei propri figli online.
È lo scenario che emerge da una ricerca condotta da Microsoft
in 11 paesi europei sul portale Msn, che ogni giorno raggiunge
oltre 4 milioni di utenti in Italia, presentata in occasione del
'Safer Internet Day 2011' (www.saferinternet.it), la giornata
europea per la sicurezza in Rete in programma oggi, martedi' 8
febbraio, e organizzata da InSafe, la rete europea di
cooperazione per la promozione dell'uso sicuro di Internet
costituita e cofinanziata dalla Commissione europea.
Secondo l'indagine, "il 40% dei teenager italiani sceglie
autonomamente quali limiti all'accesso del proprio profilo
adottare e il 15% sceglie di non adottarne alcuno". Eppure, in
Italia, "il 60% dei minori dichiara di essere stato contattato
almeno una volta da utenti sconosciuti. Se e' vero che il 48% ha
bloccato la richiesta di contatto, il 37% l'ha accettata per
curiosita' e il 7% ha deciso di non informare i propri genitori".
Un dato che viene considerato allarmante e' che "il 66% decide
di non rispondere ai messaggi inviati da gente estranea solo per
disinteresse e non per prudenza".
Per quanto riguarda le motivazioni che portano i teenager sui
social network, "il 43% li utilizza per sfogarsi esprimendo idee
e pensieri in maniera a volte anche aggressiva e il 25% dichiara
di essere in cerca di amicizie con persone piu' adulte".
C'e' pero' "il 32% dei genitori italiani non controlla in nessun
modo il comportamento in Rete dei propri figli, anche se l'88% ha
affrontato con loro l'argomento dei potenziali rischi del Web.
Troppo spesso l'attenzione dei genitori e' concentrata
nell'impedire l'accesso a contenuti per gli adulti, come fa il
60% degli italiani, delegando invece nel 68% dei casi altre forme
di precauzione direttamente ai propri figli".
"Giornate come questa, dedicate alla sicurezza su Internet- ha
detto Giorgia Meloni, ministro della Gioventu'- grazie
all'alleanza tra imprese leader nel settore e le istituzioni,
servono a sensibilizzare ed educare gli utenti, soprattutto i
piu' giovani, a un rapporto consapevole con un mezzo che, proprio
in funzione delle sue sconfinate potenzialita', richiede
accortezza e preparazione. La Rete e' lo strumento attraverso il
quale i giovani non solo hanno la possibilita' di conoscere il
mondo, ma anche di entrare a farne parte come protagonisti,
raggiungendo luoghi, persone e idee dai quali altrimenti le
distanze fisiche li separerebbero irrimediabilmente. Non servono
nuove regole o censure, serve una maggiore preparazione".
Aggiunge Pietro Scott Jovane, amministratore delegato di
Microsoft Italia: "Oggi ci troviamo davanti ad un profondo gap
tra la generazione dei 'nativi digitali' e quella dei genitori
che seppur informati sui potenziali rischi di Internet spesso non
sanno come affrontarli per mancanza di conoscenza degli strumenti
informatici e del Web stesso. Per questo motivo crediamo
fortemente in iniziative come il Safer Internet Day, utili a
promuovere cultura e competenza presso tutti gli attori, siano
esse istituzioni, insegnanti, famiglie e operatori, cosi' come
sosteniamo l'esigenza di condividere il profondo impegno che
aziende come Microsoft stanno ponendo nello sviluppo di
tecnologie che rivoluzioneranno il nostro modo di interagire con
il Web senza mai perdere di vista i temi della sicurezza dei
nostri dati e della tutela della nostra privacy".
8 febbraio 2011

(Pic/ Dire)
12:47 08-02-11

NNNN

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