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lunedì 4 aprile 2011

Mamme anche con cancro o trapianto, nuove frontiere

ANSA/ SALUTE:MAMME ANCHE CON CANCRO O TRAPIANTO,NUOVE FRONTIERE
CONGRESSO SOCIETA' MEDICINA PERINATALE, ITALIA IN PRIMA LINEA
(Di Manuela Correra)
(ANSA) - ROMA, 2 APR - Mamme nonostante tutto. Ovvero
diventare mamme anche se si e' subito un trapianto d'organi o si
e' da poco avuto un cancro. Oggi, grazie agli enormi progressi
della medicina perinatale, questo e' possibile, e si aprono
nuove frontiere per la maternita'. A fare il punto e delineare
le sfide del futuro per il settore della salute neonatale sono
gli esperti riuniti a Firenze per il XIV Congresso nazionale
della Societa' Italiana di Medicina Perinatale (SIMP).
Un'occasione per puntare i riflettori sulle criticita'
presenti, a partire dalle problematiche legate alle nascite
pre-termine, ma anche per sottolineare gli avanzamenti della
medicina in questo campo, che pongono l'Italia, affermano i
medici, ''in prima linea per la salute di mamme e neonati''.
''L'Italia - rileva il presidente SIMP Gianpaolo Donzelli -
occupa una posizione buona o quanto meno in linea con quella
degli altri paesi europei per quanto riguarda la salute
perinatale sia riferita alla mamma che al neonato. Tuttavia,
rimangono ancora aperte alcune problematiche come i nati
pretermine che, nel nostro Paese, rappresentano il 6,5% dei nati
vivi''. L'innalzamento dell'eta' materna e il maggior ricorso
alla procreazione assistita, con conseguenti nascite gemellari,
costituiscono la causa principale dei nati prematuri, di cui i
neonati gravemente pretermine (<32 settimane) rappresentano lo
0,9%, mentre il 5,6% ha eta' gestazionale tra 32<37 settimane.
Si registra, poi, un aumento dei parti cesarei, che mette
l'Italia in pole position con la percentuale piu' alta d'Europa
(37%).
Ma quali sono oggi i 'filoni' innovativi della medicina
perinatale? Essenzialmente due: uno e' quello oncologico, dove
si stanno facendo tutti gli sforzi affinche' la paziente colpita
da tumore riesca ad iniziare ed a portare a termine una
gravidanza senza mettere in pericolo ne' la propria salute ne'
quella del neonato; l'altro e' la gravidanza nelle donne
trapiantate, per le quali e' in fase di attuazione un Registro,
il primo in Italia e in Europa, in collaborazione con l'Ospedale
Meyer di Firenze, l'Istituto Superiore di Sanita' e il Centro
Nazionale Trapianti, al fine di raccogliere i dati e delineare
linee guida specifiche. Dato il notevole progresso raggiunto
nelle pratiche chirurgiche dei trapianti d'organo, affermano gli
esperti, la gravidanza e' infatti percepita oggi possibile per
le donne sottoposte a trapianto.
In letteratura sono riportati circa 14.000 nati da madre
trapiantata ed In Italia ogni anno sono circa 1.000 le donne che
subiscono un trapianto d'organo. Quanto ai tumori, l'8% dei
tumori femminili e' diagnosticato sotto i 40 anni e curato con
successo. Oggi, assicurano gli specialisti, i migliorati tassi
di sopravvivenza, associati a trattamenti conservativi,
permettono a giovani donne con forme precoci di tumori
ginecologici e con stadi iniziali di altre neoplasie di
affrontare delle gravidanze, tenendo conto che in media una
gravidanza su 1.000 e' complicata da tumori (75% solidi come per
la mammella o i melanomi, e 25% ematologici). E la consulenza
preconcezionale ''rappresenta uno strumento fondamentale nella
prevenzione di condizioni patologiche associate alla gravidanza,
potenzialmente capaci di influenzare l'esito perinatale. Ed a
maggior ragione in una storia di neoplasia - conclude Donzelli -
e' importante fornire informazioni alla donna circa la
possibilita' di effettuare trattamenti conservativi rispettosi
della fertilita'''.(ANSA).

CR
02-APR-11 18:35 NNNN

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