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giovedì 26 maggio 2011

Tumori: esperti, per cancro prostata più sorveglianza attiva e cure in team. Psa solo a pazienti a rischio o sintmatici, linee guida per medici

TUMORI: ESPERTI, PER CANCRO PROSTATA PIU' SORVEGLIANZA ATTIVA E CURE IN TEAM =
PSA SOLO A PAZIENTI A RISCHIO O SINTOMATICI, LINEE GUIDA PER
MEDICI

Roma, 26 mag. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Test del Psa solo
ai pazienti a rischio, piu' sorveglianza attiva sui malati senza
sintomi, linee guida per i medici, equipe multidisciplinari per
un'assistenza 'in team' agli uomini colpiti dal tumore alla prostata.
Questa la 'ricetta' di Giario Conti, presidente dell'Associazione
urologi italiani (Auro.it) e presidente incoming della Societa'
italiana di urologia oncologica (Siuro), e di Giacomo Carteni',
direttore dell'Unita' operativa di oncologia medica del Cardarelli di
Napoli, che oggi hanno partecipato a Roma al media tutorial 'Il tumore
della prostata tra diagnosi precoce, certezze scientifiche e
innovative prospettive di cura', promosso da Sanofi.

"La sorveglianza attiva - spiega Conti - consiste nel tenere
sotto controllo quegli uomini con tumore indolente (ovvero cosi' lento
che non dara' mai problemi al paziente e che non lo portera' alla
morte), piuttosto che sottoporli all'asportazione chirurgica del
tumore o alla radioterapia". Un approccio efficace e che "costa poco -
osserva l'esperto - Il fatto che da noi non prenda piede e' un
problema culturale, e non tanto economico. Pensiamo, infatti, che nel
2007 in Italia sono state eseguite 30 mila Tac alla prostata inutili,
per un costo di circa 30 mila euro. Queste risorse potrebbero essere
spostate su programmi molto meno dispendiosi e piu' utili. Il Psa,
test di screening per il tumore della prostata, invece - continua
Conti - va suggerito a pazienti a rischio per familiarita' o al
paziente sintomatico. Il medico e' tenuto a dare una corretta
informazione su possibili vantaggi e svantaggi di una diagnosi
precoce". (segue)

(Sav/Ct/Adnkronos)
26-MAG-11 16:52

NNNNTUMORI: ESPERTI, PER CANCRO PROSTATA PIU' SORVEGLIANZA ATTIVA E CURE IN TEAM (2) =

(Adnkronos) - Carteni' punta l'accento anche sull'importanza
della comunicazione tra medico e paziente: "Bisogna far capire al
malato per quale motivo vengono prese determinate decisioni e non
altre, perche' le opzioni sono diverse. Ci sono il trattamento
chirurgico e quello radiante. Poi ci sono anche trattamenti adiuvanti,
come quello ormonale. Noi medici dobbiamo valutare sia gli effetti
della malattia che gli effetti collaterali a lungo termine del
trattamento ormonale. Fino al 2004 con i farmaci a disposizione si
riusciva a ridurre il dolore, ma non si allungava la sopravvivenza del
paziente. Dopo il 2004 con i nuovi farmaci si e' riusciti a guadagnare
mesi di vita, se non anni, in buona salute", conclude.

(Sav/Ct/Adnkronos)
26-MAG-11 17:10
TUMORI: ESPERTI, ALLA PROSTATA PER 1 ITALIANO SU 7 NEL CORSO DELLA VITA =
CASI IN AUMENTO PER INVECCHIAMENTO POPOLAZIONE, 70% CASI E' A
BASSO RISCHIO

Roma, 26 mag. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Tumore alla
prostata 'tallone d'Achille' dei maschi italiani. Si tratta infatti
della forma di cancro piu' frequente tra gli uomini del nostro Paese.
Circa uno su 7 sviluppera' una neoplasia prostatica clinicamente
evidente nel corso della vita, e uno su 33 morira' proprio di questa
malattia. A scattare la fotografia sono gli esperti riuniti oggi a
Roma in occasione dell'incontro 'Il tumore della prostata tra diagnosi
precoce, certezze scientifiche e innovative prospettive di cura',
promosso da Sanofi.

"Ogni anno in Italia si registrano tra i 45 mila e i 50 mila
nuovi casi di tumore alla prostata, con circa 9 mila decessi - spiega
Giario Conti, presidente dell'Associazione urologi italiani (Auro.it)
e presidente 'incoming' della Societa' italiana di urologia oncologica
(Siuro) - Di questi nuovi casi, il 70% e' a basso rischio, mentre il
30% e' a rischio intermedio o alto". L'incidenza e la prevalenza di
questa forma patologica, pero', sono in costante aumento anche per
l'incremento dell'eta' media della popolazione, che e' proprio uno dei
principali fattori di rischio conosciuti.

Per quanto riguarda le stime mondiali, il carcinoma della
prostata e' il terzo tumore piu' frequente e il secondo per mortalita'
nell'uomo dopo quello del polmone. Nel mondo l'incidenza della
neoplasia non appare costante; in termini generali e' stata confermata
la minor predisposizione delle popolazioni orientali, Cina in testa,
ad ammalarsi. In ogni caso, il cancro prostatico e' il tumore maschile
piu' frequentemente diagnosticato.

(Sav/Ct/Adnkronos)
26-MAG-11 15:08

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