PENSIONI: CRESCIMBENI, SISTEMA OBBLIGATORIO E' IN SICUREZZA
(ANSA) - ROMA, 25 MAG - ''Il sistema di previdenza
obbligatorio e' in sicurezza: lo dicono gli esperti e lo dicono
i numeri''. Lo ha detto il presidente dell'Inpdap, Paolo
Crescimbeni, nel corso dell'incontro organizzato dall'Istituto
su ''Previdenza Obbligatoria e Complementare'', a Roma, in
occasione della ''Giornata per il Futuro'', indetta dal
Ministero del Lavoro.
A seguito delle diverse riforme apportate al sistema, ha
osservato, ''era inevitabile che si riducesse la spesa
pensionistica e quindi i conti tornassero in ordine''. Il
sistema ''e' sostenibile, ma le pensioni non sono adeguate'', ha
aggiunto. ''In effetti, il meccanismo di calcolo contributivo ha
restituito al sistema una modalita' tipica delle assicurazioni,
che prevede accantonamenti annuali rivalutati secondo
coefficienti legati alle dinamiche di sviluppo dell'economia''.
In sostanza ''nell'arco di due anni , tra il 1993 e il 1995,
si e' creato sia un nuovo modello di sistema previdenziale, ma
anche gli strumenti per contemperarne gli effetti negativi. Da
quelle basi, sono poi partiti tutti gli altri correttivi e
integrazioni, sia alla previdenza obbligatoria che al decreto
124 per la previdenza complementare. Tra questi, anche il
perfezionamento delle regole per la previdenza complementare del
pubblico impiego''. Nel settore pubblico, la situazione e' meno
rosea che nel privato: il divario tra la popolazione
potenzialmente interessata ai Fondi pensione pubblici ed il
numero degli effettivi aderenti e' comunque significativo.
''Attendiamo ora di vedere cosa succedera' con la partenza del
nuovo Fondo Perseo - ha spiegato - che riguarda oltre 1.300.000
dipendenti della Sanita' e degli Enti locali''. (ANSA).
COM-CLA
25-MAG-11 12:24 NNNN
PENSIONI: CRESCIMBENI (INPDAP), SISTEMA OBBLIGATORIO IN SICUREZZA =
Roma, 25 mag. - (Adnkronos) - "Il sistema di previdenza
obbligatorio e' in sicurezza: lo dicono gli esperti e lo dicono i
numeri". E' quanto ha ribadito il presidente dell'Inpdap, Paolo
Crescimbeni, durante l'incontro organizzato dall'Istituto su
"Previdenza Obbligatoria e Complementare", a Roma, in occasione della
"Giornata per il Futuro", indetta dal Ministero del Lavoro.
A seguito delle diverse riforme apportate al sistema, ha
osservato, "era inevitabile che si riducesse la spesa pensionistica e
quindi i conti tornassero in ordine". Il sistema "e' sostenibile, ma
le pensioni non sono adeguate", ha aggiunto. "In effetti, il
meccanismo di calcolo contributivo ha restituito al sistema una
modalita' tipica delle assicurazioni, che prevede accantonamenti
annuali rivalutati secondo coefficienti legati alle dinamiche di
sviluppo dell'economia''.
In sostanza "nell' arco di due anni , tra il 1993 e il 1995, si
e' creato sia un nuovo modello di sistema previdenziale, ma anche gli
strumenti per contemperarne gli effetti negativi. Da quelle basi, sono
poi partiti tutti gli altri correttivi e integrazioni, sia alla
previdenza obbligatoria che al decreto 124 per la previdenza
complementare. Tra questi, anche il perfezionamento delle regole per
la previdenza complementare del pubblico impiego". Nel settore
pubblico, la situazione e' meno rosea che nel privato: il divario tra
la popolazione potenzialmente interessata ai Fondi pensione pubblici
ed il numero degli effettivi aderenti e' comunque significativo.
"Attendiamo ora di vedere cosa succedera' con la partenza del nuovo
Fondo Perseo - ha spiegato - che riguarda oltre 1.300.000 dipendenti
della Sanita' e degli Enti locali".
(Sec-Cim/Col/Adnkronos)
25-MAG-11 11:51
NNNN
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