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venerdì 22 luglio 2011

Occhi stanchi per 'drogati' di smartphone e immagini 3D



SALUTE: OCCHI STANCHI PER 'DROGATI' DI SMARTPHONE E IMMAGINI 3D =
COLPA DELLA MESSA A FUOCO CHE SI COMPLICA

Roma, 22 lug. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Incollati allo
smatphone per leggere l'ultima mail, sbirciare le previsioni del
tempo, rispondere a Sms e fare acquisti online? A pagare saranno gli
occhi. Specie se poi, nel tempo libero, ci si rilassa davanti a un
film in 3D.

Secondo un nuovo studio, pubblicato sul 'Journal of Vision', i
disagi lamentati dai 'maniaci' dei telefonini di ultima generazione e
da alcuni spettatori di film e videogame in 3D potrebbero essere
dovuti al fatto che chiediamo troppo ai nostri occhi: devono
concentrarsi sullo schermo e contemporaneamente mettere a fuoco il
contenuto che e' posto davanti o dietro allo schermo stesso.

In pratica l'effetto 'occhi stanchi', che spesso porta con se'
anche mal di testa e secchezza oculare, sarebbe legato all'uso intenso
degli smartphone e di altri dispositivi per la visione in 3D. Questo
perche' gli occhi devono concentrarsi sulla distanza dallo schermo e
su quella del contenuto che si sta guardando, che magari 'ruota'
all'interno dello schermo stesso, o si sposta in avanti. (segue)

(Mal/Col/Adnkronos)
22-LUG-11 15:50

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SALUTE: OCCHI STANCHI PER 'DROGATI' DI SMARTPHONE E IMMAGINI 3D (2) =

(Adnkronos/Adnkronos Salute) - Una rivoluzione high-tech per cui
pero' gli occhi faticano, perche' sono costretti a mettere a fuoco
distanze diverse, spiega l'autore della ricerca, Martin Banks
dell'University of California a Berkeley. Lo studioso ha esaminato 24
adulti, sottoponendoli a una serie di esperimenti, e osservando cosi'
l'interazione tra la distanza di visione gli effetti per gli
spettatori.

I risultati hanno dimostrato che, con i dispositivi come i
telefonini e gli schermi del pc e dei videogame, che vengono guardati
a breve distanza, il contenuto 3D posto di fronte allo schermo - che
appare piu' vicino allo spettatore - e' meno comodo di quello che
appare collocato dietro. Al contrario, durante la visualizzazione da
lontano - come ad esempio al cinema nel caso dei film in 3 D - il
contenuto posizionato dietro lo schermo, che appare come se lo
spettatore guardasse attraverso una finestra, diventa meno agevole da
osservare. "Si tratta di disagi che possono limitare l'uso della
tecnologia", spiega Banks. "Ci auguriamo che i nostri risultati
possano ispirare la ricerca in questo settore". Il team suggerisce
infatti di ampliare le indagini, includendo un campione piu' ampio e
anche i bambini, per capire in che modo i loro occhi reagiscono a
questi stimoli visivi. Con l'esplosione dei film e delle tv in 3D,
secondo i ricercatori e' davvero importante approfondire gli studi per
verificare gli effetti di questo tipo di visione.

(Mal/Col/Adnkronos)
22-LUG-11 16:10

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