MANOVRA: STOP LEGA SU PENSIONI, RESTA ALTA
TENSIONE IN MAGGIORANZA/IL PUNTO =
MONITO CEI SU FAMIGLIE ED EVASORI,
MARTEDI' ALFANO VEDE
'FRONDISTI' PDL SU EMENDAMENTI
Roma, 19 ago.
(Adnkronos) - Le pensioni non si toccano. E'
il
nuovo altola' della Lega sulla manovra. Anche oggi resta alta
la
tensione nella maggioranza. E' Roberto Calderoli a mettere le cose
in
chiaro il giorno dopo il pranzo per il compleanno di Giulio
Tremonti
con Umberto Bossi a Calalzo di Cadore: ''Le pensioni stanno bene come
stanno, non c'e' nessuna
apertura''. A rendere piu' arroventato il
clima politico ci pensa anche la
Cei che lancia un vero e proprio
monito con il suo presidente, il cardinale
Angelo Bagnasco:
''L'evasione fiscale e' impressionante, ognuno paghi il
giusto''. E
ancora: ''Sarebbe miope e dannoso non considerare la famiglia
come la
cellula fondamentale della societa', come e' sempre stato nel
nostro
Paese. Non perdiamo quindi -ammonisce- questo patrimonio e
questo
punto fermo".
Parole che trovano l'appoggio dell'area ciellina
e cattolica del
Pdl. Maurizio Lupi non ha dubbi: ''La famiglia e' un pilastro
da
salvaguardare''. Gli fa eco il ministro dell'Attuazione del
programma,
Gianfranco Rotondi: ''La famiglia va tutelata, garantita e
non
sacrificata. E' un impegno che va condotto a termine''. Anche
l'Udc
condivide: ''Ha ragione Bagnasco, ora modifiche a misura
delle
famiglie''.
Intanto nel Pdl regna il caos sulle modifiche al
provvedimento
con la correzione dei conti pubblici varato il 13 agosto scorso
dal
Cdm. Spettera' ad Angelino Alfano scongiurare nuove fratture interne
e
trovare la sintesi. Martedi' prossimo il segretario del
partito
incontrera' i 'frondisti' guidati da Guido Crosetto e Antonio
Martino
per fare il punto della situazione e valutare i loro emendamenti
al
testo del provvedimento economico.
(segue)
(Pol/Col/Adnkronos)
19-AGO-11 19:52
NNNNMANOVRA: STOP LEGA SU PENSIONI, RESTA ALTA
TENSIONE IN MAGGIORANZA/IL PUNTO (2) =
TOSI, PER MEDIARE CON PREMIER
CARROCCIO RISCHIA MASSACRO -
ROTONDI, VIA PROVINCE NO SCUDO
BIS
(Adnkronos) - Le opposizioni tornano a criticare il governo.
Fli
non ci sta e avverte: ''Bisogna colpire gli evasori e i
corruttori,
basta chiedere ai soliti tartassati''. Anche Italia Futura, il
think
tank di Luca Cordero di Montezemolo, si fa sentire: propone
una
contro-manovra e bocciando lo scudo bis: ''Tassare nuovamente
i
capitali scudati sarebbe un'ipotesi legalmente non praticabile
e
riproporre un nuovo scudo fiscale non aggiungerebbe nulla di
strutturale
alla manovra. L'ennesimo tentativo di non prendere atto
della serieta' della
situazione''.
Il Pd rilancia la riduzione dei parlamentari e Walter
Veltroni
considera questo tema precondizione per aprire un confronto con
la
maggioranza. L'Italia dei valori non usa mezzi termini:
''Berlusconi
affossa il Paese''. Rotondi boccia lo scudo bis (''e' una
notizia
ferragostana''), chiede di abolire tutte le province e
rilancia
lanciata da Roberto Formigoni di dimezzare il numero delle
Regioni.
Nel Pdl spicca la voce di Guido Crosetto, leader
dei
'frondisti', che invita a trattare con Umberto Bossi: ''C'e'
ancora
spazio sulle pensioni. Con la Lega c'e' un
obbligo di coalizione: se
proprio insiste che le pensioni non si toccano ci fermeremo''; ma con
il
senatur, ''una delle persone piu' di buon senso di questo Paese'',
e'
''sempre possibile discutere''. Nella Lega tuona Flavio Tosi,
sindaco di
Verona: ''Per mediare con Berlusconi, Carroccio rischia il
massacro''. E
ancora: '' Patrimoniale e tassa sui capitali rientrati
con lo scudo fiscale
sono senz'altro meglio dei tagli a comuni e
regioni o dell'aumento dell'eta'
pensionabile''.(segue)
(Pol/Col/Adnkronos)
19-AGO-11
19:52
MANOVRA: STOP LEGA SU PENSIONI, RESTA ALTA
TENSIONE IN MAGGIORANZA/IL PUNTO (3) =
FLI, VA RISCRITTA, BASTA CHIEDERE
A SOLITI TARTASSATI - UDC,
CANDELLARE TASSA SOLIDARIETA'
(Adnkronos) -
Nel Terzo Polo si fa sentire Fli. Italo Bocchino
avverte: ''La manovra va
riscritta completamente, aboliamo tutte le
province. La verita' e' che non si
prendono i soldi dagli evasori e
dai corruttori e si vanno a chiedere a
quelli che sono gia'
tartassati". Dice Benedetto Della Vedova, portavoce del
partito:
''Perche' l'opposizione possa dare un contributo costruttivo
in
Parlamento, la maggioranza e il governo devono mettere tutte le
carte
sul tavolo. Se stiamo alla manovra pubblicata in Gazzetta
ufficiale,
mi sembra gia' figlia di nessuno... Non appartiene al premier, ne'
al
ministro dell'Economia, a nessuno...''.
Carmelo Briguglio assicura:
''Non ci faremo risucchiare dal
gorgo finale che affondera' la nave
berlusconiana''. L'Udc e'
categorica: con Giampiero D'Alia: ''Non ci piace
nulla della manovra.
Aumenta indiscriminatamente le tasse, colpendo sempre i
soliti noti:
le famiglie e il ceto medio italiano; che penalizza ancora di
piu' il
Mezzogiorno e introduce 'norme spot' che, con il taglio vero dei
costi
della politica, poco o nulla hanno a che fare. Un esempio?
La
soppressione delle province con meno di 300 mila abitanti e
una
superficie inferiore ai 3 mila kmq''.
"Ancora una volta ci
riconosciamo in pieno nelle importanti
riflessioni del cardinal Bagnasco: la
famiglia e' il perno della
societa' italiana ma rischia di pagare piu' di
tutti gli effetti
nefasti della crisi economica internazionale", afferma il
segretario
dell'Udc Lorenzo Cesa. Attacca Pier Ferdinando Casini:
''Questa
manovra e' un non vorrei ma non posso, viene massacrato il ceto
medio,
bisogna cancellare il contributo di solidarieta'''.
(segue)
(Pol/Col/Adnkronos)
19-AGO-11 19:52
NNNN
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